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Primo prototipo del Fiat G.50, MM.334, 2° Salone Internazionale Aeronautico, Mila...
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ITALIAN-ENGLISH TEXT
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Primo prototipo del Fiat G.50, MM.334, 2° Salone Internazionale Aeronautico, Milano, ottobre 1937. Dopo le prove iniziali, il prototipo fu modificato con l'adozione di una nuova cofanatura motore cilindrica dotata di flabelli, e di un'ala ad apertura maggiorata con alettoni modificati. Inoltre fu istallato l'armamento costituito da due mitragliatrici, e tutto l'aereo fu ridipinto con una livrea mimetica a bande, degli stessi colori Giallo Mimetico 1, Verde Mimetico 1 e Marrone Mimetico 1, già utilizzati all'epoca dalla Fiat sui CR.32. Le superfici inferiori erano Grigio Mimetico. Le insegne nazionali comprendevano i fasci a fondo bianco sopra e sotto le ali, il fascio regolamentare a colori sulla fusoliera ed il tricolore in coda. Il precedente fregio a forma di saetta sulla fusoliera ara stato sostituito da una banda colorata sul muso, quasi certamente rossa, che fu però poi rimossa proprio in occasione dell'esposizione al Salone di Milano.
First Fiat G.SO prototype, MM.334, 2nd /nternationa/ Aeronautica/ Exhibition, Mi/an, October 1937. After initia/ test f1ights the prototype showed some improvement, mounting a cy/indrica/ cow/ing with cooling gills and a new increased span wing with redesigned ai/erons. Armament, consisting in two machine guns, was a/so installed, while aircraft was camouflaged in a three-tone splinter scheme using same c%urs - Sand (Giallo Mimetico 1), Green (Verde Mimetico 1) and Brown (Marrone Mimetico 1) - as a/ready used at the . time at Fiat on the CR.32s. Lower surfaces were Light Grey (Grigio Mimetico). Nationa/ insignia was painted b/ack on white wing rounde/s, comp/eted by a fuse/age c%ur 'fascio' and green-white-red rudder stripes. The previous red flash on fuse/age had been rep/aced by a noseband, a/most certain/y red, /ater removed just before the exhibition in Mi/an.
ALI E COLORI ITALIAN COLOURS
LA BANCARELLA AERONAUTICA - TORINO
Riferimenti Iconografici Ogni opera basata esclusivamente su profili a colori, pur offrendo un buono strumento di raffronto e ispirazione allo studioso di storia dell'aviazione o al modellista, può ingenerare il dubbio che una certa dose di interpretazione artistica prevalga sull'utilizzo di riscontri sufficientemente accertati. Invece nella realizzazione di questi profili abbiamo cercato di lasciare meno spazio possibile alla fantasia ed ogni singolo profilo è il risultato di un attento studio di fotografie del soggetto reale. Poiché le foto utilizzate sono in massima parte pubblicate, accogliendo una richiesta peNenutaci da alcuni lettori, abbiamo deciso di indicare la provenienza delle immagini, riferita alla fonte più facilmente reperibile, per facilitare chi voglia approfondire lo studio delle fonti del nostro lavoro. Gli Autori Any book exclusively based on colour artwork, even if offering a good comparison and inspiration tool to aviation historians or model/ers, could originate a doubt if the artist's interpretation prevailed on using only documents checked enough. At the contrary, we endeavoured leaving the less possible space to fantasy, and evety single profile is the result of a careful study of the originai photos of actual subjects. Considering that the main part of the pictures used has been previously published, and meeting a common readers' request, we decided to list here where they can be found, referring normal/y to the easiest available source, in order to help readers wanting to further study the roots of our work. TheAuthors
Ali d'Italia n. 6 - Fiat G.50 La Bancarella Aeronautica, Torino 1997 Profili A, C, 1, 2, 4, 7, 9, 18, 19, 23, 29, 32, 35a, 36, 37,38,46,49b Suomen IImavoimien Historia - Fiat G.50 Tietoteos, Suomi 1977 Profili B, 11, 12a, 12b, 13, 14, 15a, 15b, 15c, 16, 17 Dimensione Cielo VolI. 1, A1 e 11 Bizzarri, Roma 1971-1977 Profili 8, 24 26, 34, 40a, 40b, 42a, 43 Archivio Giorgio Apostolo Profili 10, 22, 30, 31, 39b Fiat G.50 in Spagna, in: IARB n.1I1977 G.A.E., Milano 1977 Profilo 3, 5, 6 Notiziario di Plastimodelismo, CMPR n. 4/81 Ravenna 1982 Profili 25 33, 39a The Croatian Air Force in the Second World War, NovaGradiska 1998 Profili 44a, 44b, 45 Aeronautica Italiana, Dieci anni di Storia: 1943-1952 Albertelli, Parma 1999 Profili 27, 28
I caccia a motore Radiale - Fiat G.50, STEM-Mucchi Modena 1979 Profilo 35b,41 Speciale Aerofan n.1 - Furio Niclot Doglio G.A.E., Milano 1998 Profilo 20 Kampanie Lotnicze - Balkanije Al Press, Gdjnia 1987 Profilo 21 Regia Aeronautica: i fronti africani Albertelli, Parma 1979 Profilo 42b Die Flugzeugfuhrer-Ausbildung der Deutchen Luftwaffe 1935-45, Band 2 VDM H.Nickel Verlag, Zweibrucken 2000 Profilo 47 L'aeronautica Nazionale Repubblicana Albertelli, Parma 1995 Profilo 48
Aeroplane Monthly Vo1.3, No.9 IPe, London 1975 Profilo 49a
Colour Key Giallo Mimetico 1
Testi e ricerca storica Traduzione
Paolo Waldis
Giallo Mimetico 3 Verde Mimetico 1
Ricerca iconografica Consulenza modellistica & coloristica
Marino De Bortoli
Fotocomposizione/editing Profili a colori e disegni in scala
Angelo Brioschi
Verde Mimetico 3 Verde Oliva Scuro 2 Marrone Mimetico 1 Marrone Mimetico 2
Tutti i disegni, sia a colori che in B/N, sono riprodotti in scale modellistiche (1/48, 1/72, 1/100 e 1/144), scegliendo di volta in volta la minore riduzione compatibile con lo spazio a disposizione.
Nocciola Chiaro 4 Grigio Mimetico Grigio Azzurro chiaro
Un particolare ringraziamento a Enrico Leproni e Giovanni Massimell0 per la preziosa collaborazione. Ringraziamo inoltre Fabio Beato, Salvatore Di Marco, Giorgio Pini, Riccardo Vestuto e in particolare Pierluigi Moncalvo, oltre a tutti coloro che hanno contribuito a questa pubblicazione fornendo documentazione, aiuti e consigli.
Cachi Avorio chiaro Olivinvihrea Musta Vaaleansinien Dark Green
Pubblicazione realizzata da Giorgio Apostolo Editore, Milano, per la Bancarella Aeronautica
Mid Stone RLM 75 Mittelgrau
© La Bancarella Aeronautica, Torino, 2000 Stampa: SATE, Zingonia, Novembre 2000
RLM 76 Lichtgrau
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Il primo prototipo del Fiat G.SO, MM.334, in occasione del primo volo avvenuto a Torino il 26 febbraio 1937 ai comandi del capo collaudatore della CMASA, Giovanni De Briganti. La finitura era interamente Cachi Avorio Chiaro con fasci alari a fondo bianco sia sotto che sopra le ali, fascio policromo sotto l'abitacolo, fulmine rosso lungo la fusoliera e tricolore sul timone. La matricola militare, assegnata solo in giugno, fu poi dipinta sulla fusoliera a caratteri neri, sotto l'indicazione del tipo. Il prototipo, progettato per iniziativa della Fiat-Aeritalia già prima del concorso del 1936 per l'intercettore monoplano, fu costruito dalla consociata CMASA e poi trasferito a Guidonia nel Giugno 1937 per le prove di valutazione da parte della Regia Aeronautica. La configurazione originale, priva d'armamento, ara caratterizzata dal caratteristico cofano a botticella che conferiva all'aereo quasi l'aspetto di un monoplano da turismo veloce, accentuato anche dalla colorazione di tipo sportivo.
The first Fiat G.SD prototype, MM.334, as first f10wn at Turin on 26 February 1937 by CMASA's chief test pi/ot Giovanni De Briganti. Aircraft finish was Pale Ivory (Cachi Avorio Chiaro) overal/, with black wing national insignia painted on white roundels in four positions and a red trim on the fuselage sides. A multicolour 'fascio' carried under the cockpit and green-white-red rudder stripes completed the markings. The military serial (Matricola Militare), retrospectivelyassigned in June, was later painted black under the model designator. In fact, the prototype was initial/y developed as a private venture by Fiat-Aeritalia wel/ before the Air Ministry issued in 1936 a specification for a monoplane interceptoro It was built by CMASA, a subsidiary company, and was later sent to Guidonia Experimental Centre for military evaluation. The originaI configuration did not include the armament, while adopting a distinctive cask-like cowling, giving the aircraft its typical high-speed pIane look, even more evident due to a 'sporty' colour scheme.
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Secondo prototipo del Fiat G.SO, MM.335, Guidonia, settembre 1938. Il 20 ottobre 1937 aveva volato a Pisa il secondo prototipo, che poi precipitò l'otto novembre durante il sesto volo, causando la morte di De Briganti. In seguito un terzo esemplare cui fu assegnata la stessa matricola, sostituì quello andato distrutto prima di essere consegnato all'Aeronautica per le prove contrattuali. La colorazione era interamente metallica, con fasci alari a fondo bianco sopra e sotto l'ala. Un fregio laterale rosso compariva lungo i lati della fusoliera ove mancava invece il fascio a colori regolamentare. La scritta MP inscritta in un cerchio nero indicava il costruttore, in questo caso la CMASA di Marina di Pisa. Il tricolore in coda e la matricola militare nera completavano le insegne. Questa macchina montava i portelli del carrello principale, una carenatura sul ruotino, e la parte posteriore del tettuccio metallica, ma per il resto era molto simile al primo prototipo, di cui conservava tutte le migliorie già sperimentate su di esso.
Second Fiat G.SD prototype, MM.335, Guidonia, September 1938. This machine was first f10wn at Pisa on 20 October 1937, crashing on 8 November during its sixth f1ight, and ki/ling De Briganti. Consequently, as the prototype could not be delivered to the Air Force, a third aircraft with the same serial number replaced it for military evaluation. External finish was aluminium overall with black wing national insignia on white roundels. A simple red trim was carried on the fuselage sides, while the usual colour 'fascio' was not carried. A quite evident MP lettering painted in a black circle identified the manufacturer, namely the CMASA Company of Marina di Pisa. Standard tricolour rudder stripes and black serials completed the markings. A part from mounting main landing gear covers, a faired tailwheel, metal rear canopy fairing, and ballanced ai/erons, this aircraft was essentially simi/ar to the first prototype, incorporating also ali kind of modification previously experimented on it.
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Fiat G.50, MM.3575, del tenente Enzo Martizza, Reparto Sperimentale G.50, Aviazione Legionaria, Reus, marzo 1939. Schema mimetico a tre toni con macchie Verde Mimetico 1 e Marrone Mimetico 1 su fondo Giallo Mimetico 1. Superfici inferiori in Grigio Mimetico. Questo reparto era stato costituito a Guidonia nel gennaio '39 per la valutazione operativa del nuovo monoplano. Ad esso furono assegnate dodici macchine della prima serie ad abitacolo chiuso. In febbraio gli aerei furono smontati ed inviati via mare in Spagna per partecipare alle fasi finali della guerra civile spagnola. Furono rimontati sul campo di Reus, dove giunsero il 27 febbraio, mantenendo la colorazione originale con la sola aggiunta delle insegne nazionaliste, costituite da un disco nero in fusoliera, da una croce bianca sopra le ali e da due bande nere parallele sotto di esse, in prossimità dei terminali dipinti di bianco sia superiormente che inferiormente. Completava le insegne il tipico timone bianco con la croce di S. Andrea nera.
Fiat G.50 , MM.3575, flown by Tenente Enzo Martizza, Reparto Sperimentale G.50, Aviazione Legionaria, Reus, March 1939. Camouflage scheme was a three-tone with Green (Verde Mimetico 1) and Brown (Marrone Mimetico 1) blotches on Sand (Giallo Mimetico 1) background. Lower surfaces were Light Grey (Grigio Mimetico). This experimental unit had been formed at Guidonia in January 1939, to evaluate the new monopiane fighter. /t received twelve aircraft from the first production batch, with the enclosed cockpit type. In February they were sent to Spain by sea-freight, just in time to be used in the fina I stages of the civil war. They were later reassembled at Reus airfield, arriving there on 27 February with the originai camouflage, just completed by Nationalist insignia, including a plain black disc on fuselage sides, a large white cross above the wings and two narrow chord-wise black bands belo w, inboard of the white wing tips. A black St. Andrew's Cross on white rudders completed the markings.
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Fiat G.50 , MM.3580, of Reparto Sperimentale G.50, (XXIII Gruppo Caccia), Aviazione Legionaria, Escalona, Aprii 1939. Three-tone camouflage scheme with Green and Brown blotches on Sand background. Lower surfaces Light Grey. After calling at Valenzuela, this unit reached Escalona on 14 March, being attached to the XXIII Gruppo Caccia, stili mounted on Fiat CR.32s and led by Maggiore Aldo Remondino. Before war operations could be suspended on 1 Aprii just a few mission could be carried from this base, where the famous "Ace of Clubs" group badge was added. Original/y, the group badge, carried on a blue shield on the fuselage side, was of limited size, having to be later enlarged, probably for propaganda reasons. Even the Nationalist fuselage black disc was painted larger here than originally painted. The same type-number 1 previously assigned to Nieuport 52s, was painted red on G.50's fuselage sides, beside black individuai codes.
Fiat G.50, MM.3580, del Reparto Sperimentale G.50 (XXIII Gruppo Caccia), Aviazione Legionaria, Escalona, aprile 1939. Mimetica a tre toni con macchie Verde Mimetico l' e Marrone Mimetico 1 su fondo Giallo Mimetico 1 e superfici inferiori Grigio Mimetico. Dopo uno scalo a Valenzuela, il reparto giunse ad Escalona il 14 marzo e fu aggregato al XXIII Gruppo Caccia, dotato di Fiat CR.32 e comandato dal maggiore Aldo Remondino. In questa sede furono eseguite solo poche missioni prima della fine delle operazioni avvenuta il 1 0 aprile, e fu dipinta l'insegna del gruppo d'appartenenza, il famoso "Asso di bastoni". Tale insegna, portata in fusoliera su fondo azzurro, in un primo tempo era di dimensioni ridotte, poi maggiorate in seguito, probabilmente per motivi di propaganda. Anche il disco nero di nazionalità fu ingrandito rispetto all'applicazione originale. Ai G.50 fu assegnato il numero 1 di tipo (già appartenuto ai Nieuport 52) dipinto in rosso sulla fusoliera, accanto al numero individuale nero.
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Fiat G.50, MM.3576, del maggiore Mario Bonzano, comandante del Reparto Sperimentale G.50 (XXIII Gruppo Caccia), Aviazione Legionaria, Escalona, maggio 1939. La mimetica era quella tipica delle 45 macchine della prima serie, a macchie Verde Mimetico 1 e Marrone Mimetico 1 su fondo Giallo Mimetico 1, con le superfici inferiori Grigio Mimetico. La macchina del comandante si distingueva per la fascia bianca obliqua sulla fusoliera. Durante le poche missioni operative, il reparto non ebbe mai scontri diretti col nemico. Dopo la fine delle operazioni partecipò ad una serie di parate celebrative dove, oltre all'insegna di gruppo ed alla banda bianca, l'insegna di comandante di gruppo fu dipinta in bianco dentro il disco nero. In questo caso essa si riferiva probabilmente al grado di maggiore di Bonzano, in quanto il comandante Remondino portava già più appropriatamente la stessa insegna sul suo CR.32.
Fiat G.5D , MM.3576, f/own by Maggiore Mario Bonzano, commanding officer of Reparto Sperimentale G.50, (XXIII Gruppo Caccia), Aviazione Legionaria, Escalona, May 1939. This camouf/age scheme was typical of the first 45 production aircraft, with Green and Brown blotches on a Sand background, and Light Grey lower surfaces. The oblique white band on fuselage was indicating the unit commander's aircraft. During the few combat missions carried, the unit never engaged enemy planes. When the operations ceased it was involved in several propaganda parades celebrating victory, and a group command badge was painted white inside the black fuselage disc. In this case it should have been just referred to Bonzano's rank of Maggiore, considering that Maggiore Remondino was already and more properly carrying the same badge on his CR.32
Fiat G.50, MM.3586, del Reparto Sperimentale G.50 (XXIII Gruppo Caccia), Aviazione Legionaria, Escalona, maggio 1939. Mimetica a macchie Verde Mimetico 1 e Marrone Mimetico 1 su fondo Giallo Mimetico 1, con superfici inferiori Grigio Mimetico. Questa macchina era contraddistinta da due vistosi punti bianchi dipinti dentro il disco nero di nazionalità. Anche in questo caso potrebbe trattarsi di un insegna di grado (riferibile probabilmente ad un tenente, forse Del Prete) aggiunta, per motivi ornamentali e propagandistici, in occasione delle parate finali a cui partecipò tutto il reparto dopo la fine delle operazioni. Parate aeree si tennero il 15 aprile a Siviglia, il 9 maggio a Barajas, il 14 a Getafe, con sorvolo finale su Madrid il 19 maggio. Nessuna macchina inviata in Spagna montava i portelli copri carrello, anche se tutte mantenevano il ruotino carenato.
Fiat G.5D , MM.3586, of Reparto Sperimentale G.50, (XXIII Gruppo Caccia), Aviazione Legionaria, Escalona, May 1939. Standard camouf/age scheme with Green and Brown blotches on Sand base, and Light Grey lower surfaces. This pIane could be recognised by two large white dots painted inside the black fuselage disc. Even in this case it could have been a badge of rank (probably referred to a Tenente, maybe Del Prete) added for esthetical and propaganda reasons during the final parades attended by this unit after the war ended. Air parades were held on 15 ApriI at Se ville, on 9 May at Barajas, oh 13 at Getafe, with a final f/y-past over Madrid on 19 May. Not a single aircraft sent to Spain carried the landing gear doors, even if ali of them maintained the faired tail wheel.
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Fiat G.SO, MM.3582, Grupo de Caza 27, Aviaciòn Nacional, Sevilla- Tablada, giugno 1939. Mimetica a macchie Verde Mimetico 1 e Marrone Mimetico 1 su fondo Giallo Mimetico 1, con superfici inferiori Grigio Mimetico. Prima di rientrare in Italia i piloti italiani consegnarono gli undici aerei superstiti al personale spagnolo. Una dodicesima macchina fu inviata in seguito dall'Italia per completare la fornitura, in sostituzione dell'aereo di Martizza andato distrutto durante le operazioni belliche. Tutti conservavano la colorazione originale con la sola aggiunta dell'insegna del reparto spagnolo sulla deriva, raffigurante un levriero. Anche il simbolo della falange col giogo e le frecce fu dipinto in bianco sul disco nero di nazionalità. La codifica italiana fu mantenuta inalterata, ma su quest'aereo la mimetica mostra segni di ritocco dove precedentemente compariva l'insegna di reparto italiana.
Fiat G.50 , MM.3582, of Grupo de Gaza 27, Aviaciòn Nacional, Sevillla- Tablada, June 1939. Standard camouflage scheme of Green and Brown blotches on a Sand base, with Light Grey lower surfaces. Before returning home the Italian pilots consigned their eleven surviving aircraft to the Nationalist Air Force. A twelfth piane was later sent from Italy completing the order, replacing Martizza's aircaft that was destroyed during the war. Ali of them retained the originai Italian camouflage with the only addition of a Spanish unit's badge on fin, representing a hound dogo Even the joke an arrows symbol of the Falange movement was painted white inside the national black disc. Italian codes remained unchanged even if, on this particular piane, the paintwork was showing traces of retoucing where the Italian unit badge had been previously carried.
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Fiat G.50 , MM.3582, of Grupo de Gaza 27. EjércJto del Aire. adoro February 1943. The camouflage scheme cons/sted in Green and Brown blotches on a Sand base. with Light Grey undersurfaces. Ali of the twelve aircaft purchased from Italy were assigned to No.27 Fighter Group. The originai Italian camouflage was never changed during the type's career, even if type and individuai codes were later moved across the national black disc. The Falangist insignia inside the disc was later painted red, as it was usually carried in this colour by many other Spanish a ircraft. In 1940 ali wing nationalist insignia were replaced by new red-yellow-red roundels, being the colours of the House of Bourbon, adopted after the war for the national flag in stead of the republican tricolour. Early in June 1939 ali G.50s of Grupo 27 had been posted to Nador, near Mellilla in the Spanish Morocco. On that airfield a few aircraft were stili operational in 1943, when their use was limited to training duties.
Fiat G.SO, MM.3582, del Grupo de Caza 27, Ejército del Aire, Nador, febbraio 1943. Mimetica a macchie Verde Mimetico 1 e Marrone Mimetico 1 su fondo Giallo Mimetico 1, con superfici inferiori in Grigio Mimetico. Le 12 macchine acquistate dall'Italia furono assegnate al 2]0 Gruppo Caccia. La colorazione rimase sempre quella originale italiana anche se in seguito i codici furono spostati a cavallo del disco nero di nazionalità. AI suo interno l'insegna della falange fu ridipinta in rosso, colore in cui compariva usualmente su molti altri aerei spagnoli. Nel 1940 anche le insegne alari nazionaliste furono sostituite con le nuove coccarde rosso-giallo-rosse, i colori della bandiera dei Borbone adottata come vessillo nazionale in sostituzione del tricolore repubblicano. Ai primi di giugno 1939 i G.50 in servizio nel Grupo 27 erano stati trasferiti sul campo di Nador, vicino a Melilla nel Marocco Spagnolo. Su questo campo alcune macchine continuarono ad operare fino al 1943, quando furono passate alle scuole.
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Fiat G.50 , MM.3594, of 351a Squadriglia (20 0 Gruppo, 51 0 Stormo C. T.), Ciampino Sud, October 1939. Standard three-tone camouflage used on ali first series aircraft, consisting in Green and Brown blotches on Sand background. Light Grey lower surfaces. Unlike aircraft sent to Spain these planes mounted single piece main landing gear covers as seen on the second prototype. 51 0 Stormo was the first major unit being armed with the new monoplane fighter since when it was formed at Rome-Ciampino airfield on 1 October 1939. However, only its 351a Squadriglia seemingly received first production series machines, as other Stormo's squadrons received second production series aircraft, already incorporating ali modification requested by Regia Aeronautica after the initial evaluation tests (open cockpit, balanced rudder and metal covered fin).
Fiat G.50, MM.3594, della 351 a Squadriglia (20 0 Gruppo, 51 0 Stormo C.T.), Ciampino Sud, ottobre 1939. Mimetica nei tre toni standard della prima serie, a macchie Verde Mimetico 1 e Marrone Mimetico 1 su fondo Giallo Mimetico 1 e superfici inferiori Grigio Mimetico. Il 51 0 Stormo fu il primo reparto organico ad essere armato con il nuovo caccia sin dalla sua costituzione avvenuta a Ciampino Sud il 1 0 ottobre 1939 anche se, apparentemente, solo la 351 a Squadriglia ricevette macchine di prima serie, mentre le altre squadriglie dello stormo ricevettero già macchine di seconda serie incorporanti tutte le modifiche richieste dalla Regia Aeronautica dopo le prime valutazioni (abitacolo aperto, timone compensato e deriva rivestita in lamiera). A differenza delle macchine inviate in Spagna questi apparecchi montavano il portello copricarrello in pezzo unico, uguale a quello utilizzato sul 2 0 prototipo.
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Fiat G.50 of 356a Squadriglia (21 0 Gruppo, 51 0 Stormo C. T.), Ciampino Sud, February 1940. Three-tone scheme of Green and Brown blotches on Sand background. Lower surfaces Ught Grey. This being one of the first aircraft from second production series, characterised by an open canopy and a balanced rudder. It's interesting to note that starting from this production batch a slightly different camouflage scheme was adopted, differing mainly as it used same darker colours (Verde Mimetico 3, Marrone Mimetico 2 and Giallo Mimetico 3) already used by Aeritalia for Fiat CR.42s, probablyadopted to standardise colours used by Fiat Group's factories. The meaning of the red solid disc carried on wheel covers almost every single G.50s of early production batches is unfortunately unknown. The arrivai of G.50s to 21 0 Gruppo completed the equippement of 51 0 Stormo, purposely formed to be the first unit armed with the new monoplane fighter .
Fiat G.50 della 356a Squadriglia (21 0 Gruppo, 51 0 Stormo C.T.), CiampinoSud, febbraio 1940. Mimetica a tre toni, con macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 e sfondo Giallo Mimetico 3, con le superfici inferiori Grigio Mimetico. Si tratta di una delle prime macchine della seconda serie costruttiva, come si può notare dall'abitacolo aperto e dal timone compensato. Si noti che a partire da questa serie fu adottata una nuova mimetica, sempre a tre toni, che differiva essenzialmente per l'adozione di nuovi colori di tonalità più scura. Si trattava degli stessi colori già utilizzati dall'Aeritalia sui CR.42, adottati probabilmente per uniformità all'interno delle aziende del gruppo Fiat. Il significato del disco rosso dipinto sul copricarrello, che si può osservare su quasi tutti i G.50 delle prime serie, non è purtroppo noto. Con "arrivo del G.50 anche al 21 0 Gruppo, si completava la dotazione dello stormo costituito appositamente per essere il primo reparto operativo dotato del nuovo monoplano.
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Fiat G.50, SA-1 (MM.4738), del Kapteeni (capitano) Olavi Ehrnroot, comandante del Koelentue, Suomen IImavoimat, Tampere, gennaio 1940. Mimetica a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, con superfici inferiori Grigio Mimetico. Insegne nazionali prive del disco bianco di sottofondo. Si tratta della prima macchina consegnata ai finlandesi il 18 dicembre 1939 ed assegnata al KoeL (reparto sperimentale) per valutazioni. Inizialmente fu siglato SA-1, poi cambiato in FA-1 quando il 26.1.40 ai G.50 fu assegnato il codice FA (per Fiat). Prima di essere assegnato al LentoLaivue 26 (26 0 Gruppo Aereo) in febbraio, questo aereo fu usato dal comandante del reparto sperimentale, capitano Ehrnroot, che eseguì parecchie intercettazioni di bombardieri sovietici, riuscendone ad abbattere due. Si noti che la macchina, pur essendo di seconda serie, aveva la deriva telata ed il timone non compensato, poi retroattivamente sostituiti su tutte le macchine finlandesi.
Fiat G.50, SA-1 (MM.4738), f10wn by Kapteeni (Captain) Olavi Ehrnroot, commanding officer of Koelentue (Experimental Unit), Suomen lima voima t, Tampere, January 1940. Three-tone scheme of Green and Brown blotches on Sand background with lower surfaces Light Grey. Note the national markings were not painted on the customary white underneath roundels. It was the first aircraft delivered to the Finnish Air Force on 18 December 1939 and assigned to the KoeL for evaluation. Initially, it was coded SA-1, later changed to FA-1 on 26.1.40, when the code of G.50 was changed to FA (for Fiat). Before being assigned to LentoLaivue 26 (No. 26 Air Wing) in February, this pIane had been f10wn by the CO of the experimental unit, Captain Ehrnroot, to intercept several Soviet bombers, succeeding to shoot two of them down. It's worthwhile noting that this aircraft, part of the second production series, was fitted with a fabric covered fin and an unbalanced type rudder, later retrospectively replaced on ali Finnish planes.
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Fiat G.50. FA-26 (MM.4743). flown by Lentomes ari (Warran O /cer) 01 a Dippa' Tuominen. 1/LeLv 26. Suomen limavo/maI. Lun ula. August 1941. Ongmal Italian three-tone scheme with yellow tactical markings on lower wmgtips and fuse· lage band, as adopted on 25.6.41 due to German regulations. The light blue tail code denoted a first squadron's aircraft (the second had yellow trimmed black codes and the third solid yellow ones). The lower profile is showing the same aircraft as appearing at Kilpasilta in October 1942. As Italian paints used to peel off quite easily, a thin layer of Olive Green (Olivinvirhea) had been painted over, with traces of the originaI blotches stili showing through. In the summer of 1942 first squadron replaced its light blue tail codes for plain white ones. Tuominen's detailed scoreboard at 22 October was also painted white on rudder. He was the top G.50 Finnish ace with 33 aerial victories, 13 of which claimed flying this pIane. On 18.8.41, for his twentieth claim, he became the first Air force pilot being awarded the Manneheim Cross, the highest Finnish award.
Fiat G.50, FA-26 (MM.4743), del Lentomestari (maresciallo) Oiva 'Oippa' Tuominen, 1/LeLv 26, Suomen IImavoimat, Lunkula, agosto 1941. Mimetica originale italiana a tre toni con le insegne tattiche di teatro gialle (banda in fusoliera e terminali alari) adottate il 25.6.41 come da direttive tedesche. Il codice azzurro indicava un aereo della 1a Squadriglia (la seconda li portava neri bordati di giallo e la terza gialli). Nel profilo in basso si vede la stessa macchina a Kilpasilta, nell'Ottobre 1942. Poiché la mimetica italiana si usurava facilmente, era stata data una leggera mano di verde oliva (Olivinvirhea), sotto la quale si intravedevano ancora le macchie originali. Nell'estate del '42 la prima squadriglia adottò i numeri bianchi anziché azzurri. In bianco sul timone c'erano anche tutte le vittorie di Tuominen fino al 22 ottobre. Egli fu il massimo asso sui G.50 con 33 vittorie, di cui 13 con questo aereo. Per la sua ventesima vittoria, il 18.8.41, fu il primo aviatore decorato con la Croce di Mannerheim, massima onorificenza finlandese.
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Fiat G.SO, FA-33 (MM.4945), del Lentomestari Oiva Tuominen, 2/LeLv 26, Suomen Ilmavoimat, Kauhava, marzo 1942. Mimetica a tre toni in Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, con superfici inferiori Grigio Mimetico. Il muso giallo era stato aggiunto dal 1.9.41 come ulteriore insegna di settore. Per l'utilizzo su piste innevate alcune macchine furono dotate di sci, dello stesso tipo usato sui Fokker O.XXI. Il FA-33, utilizzato da Tuominen all'inizio del '42, era stato usato in precedenza dal Vaapeli (sergente maggiore) Lasse Aaltonen cui appartengono le vittorie sul timone, riferite a 1,5 bombardieri SB-2 attribuitigli il 25.6 41. Il timone non compensato su un aereo di terza serie potrebbe far supporre che quando questi furono rimontati in Svezia, in qualche modo furono 'mischiate' parti di velivoli di serie diversa. La grossa ogiva - gialla per la seconda squadriglia - fu realizzata in Svezia per evitare che l'olio nel meccanismo di variazione del passo dell'elica congelasse troppo spesso.
Fiat G.5D, FA-33 (MM.4945), f10wn by Lentomestari Oiva Tuominen, 2/LeLv 26, Suomen IImavoimat, Kauhava, March 1942. Three-tone camouf/age scheme with Green and Brown Blotches on Sand Background and Light Grey under surfaces. A yellow cowling band had been added since 1.9.41 as an additional theatre marking. Aircraft equipped with same skis as used on Fokker O.XXls were operated in wintertime from snowy landing strips. Tuominen f1ew FA-33 early in 1942, even if this pIane had been previously used by Vaapeli (Master Sergeant) Lasse Aaltonen, whose victories decorated the rudder, referring to 1.5 SB-2 bombers claimed on 25.6.41. Fitting of a non balanced rudder on this third series machine could indicate some 'remixing' of parts coming from different construction series, probably occurred when aircraft had been reassembled in Sweden. The large spinner - yellow for the second squadron - was designed in Sweden in order to prevent freezing of propeller pitch variation gear.
Fiat G.SO, FA-25 (MM.3614), del Luutnantti (tenente) Olli Puhakka, comandante del 3/LeLv 26, Suomen IImavoimat, Kilpasilta, ottobre 1942. Nel corso delle revisioni principali tutte le macchine furono ridipinte con il tipico schema finlandese a bande nere (musta) e verde oliva (olivinvirhea) con le superfici inferiori azzurro chiaro (vaaleansinien). L'ogiva era gialla con una banda nera, mentre sul timone erano dipinte in bianco le sagome di quattro caccia sovietici abbattuti. Il tenente Puhakka che già aveva comandato la terza squadriglia nel marzo del 1940, dopo un periodo passato come istruttore tornò alla sua squadriglia, assumendone il comando nel giugno 1942 e continuando a combattere sul caccia Fiat fino al 9 febbraio 1943. Quando assunse il comando della nuova 3/LeLv 34 sui Messerschmitt Bf 109G, Puhakka aveva totalizzato 13 vittorie col G.50. Fu sempre considerato il più abile pilota da caccia finlandese e terminò la guerra con 42 vittorie.
Fiat G.5D, FA-25 (MM.3614), f/own by Luutnantti (Lieutenant) Olli Puhakka, Commanding Officer of 3/LeLv 26, Suomen IImavoimat, Kilpasilta, October 1942. Ouring major overhauls ali aircraft were painted with standard Finnish camouflage scheme consisting in Black (musta) and Olive Green (olivinvirhea) bands with Light Blue (vaaleansinien) lower surfaces. The yellow spinner had a black band. Out/ines of four Soviet fighter claims were painted white on rudder. Li Puhakka, having already led 3/LeLv 26 in March 1940, after a period spent as a f/ying instructor, was posted back to his old squadron resuming again its command on June 1942, and continuing to f/y on Fiat fighters until 9 February 1943. When later Puhakka became CO of the newly-formed Bf 109G equipped 3/LeL v 34, he had scored 13 aerial victories on G.50s. He was always regarded as the most skilled Finnish fighter pilot, claiming 42 victories before the war's end.
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Fiat G.SO, FA-19 (MM.4725), del Vanrikki (sottotenente) O. Lansivaara, 2/LeLv 26, Suomen IImavoimat, Kilpasilta, giugno 1943. Questa macchina rappresenta bene l'evoluzione della mimetica dei G.50 finlandesi nel corso dell'impiego operativo. Essendosi usurata la mimetica italiana, già nel marzo del '42 l'aereo, in carico alla 1/LeLv 26 col codice 5 azzurro e ogiva dello stesso colore, era stato ridipinto con una mano di vernice verde, sotto la quale traspariva la colorazione originale. In seguito le zone più usurate erano state dipinte a larghe chiazze nere, ad imitazione della m"imetica a bande finlandese. La macchina passò poi alla seconda squadriglia adottando il nove bianco con due bande orizzontali, mentre l'ogiva rimase azzurra. Lo stemma raffigurante un braccio con la spada, visibile su alcune macchine nell'estate 1943, era probabilmente l'insegna di gruppo. In seguito l'aereo fu revisionato e ridipinto con lo schema nero e verde, ove l'insegna era però sparita. La presenza su questo aereo di seconda serie dell'abitacolo chiuso, poi modificato localmente, e del timone non compensato sembrano confermare l'ipotesi di uno 'scambio' di pezzi sulle macchine finlandesi.
Fiat G.50, FA-19 (MM.4725), f10wn by Vanrikki (2nd Lieutenant) Lansivaara, 2/LeLv 26, Suomen I/mavoimat, Kilpasilta, June 1943. This aireraft shows to advantage the development of Finnish eamouflage during G.50's operational eareer. As the originaI eamouflage got worn-out quite soon, in Mareh 1942, when in foree to 1/LeLv 26 and individual/y eoded 'blue 5' with a blue spinner, it was painted Olive Green overal/, even if the originai mottled seheme stil/ showed through. A few large blaek blotehes were later added, resembling the blaek and green Finnish eamouflage. The aireraft was later assigned to the seeond squadron, even if retaining the light blue spinner, earrying a white 9 with two horizontal bars on tail and a badge, possiblya squadron insignia, representing a sword swinging arm, as seen on some aireraft in the summer of 1943. Later it was overhauled and repainted in the standard Finnish seheme, however loosing its badge. This was another seeond series piane elearly fitted with the enelosed type eanopy, even if later modified, and with an unbalaneed rudder, possibly eonfirming the hypothesis of some eomponent mix-up on Finnish maehines.
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Fiat G.SO, FA-1 (MM.4738), del Vanrikki L. Silvennoinen del 3/LeLv26, Suomi Ilmavoimat, Kilpasilta, marzo 1943. Colorazione standard finlandese a bande verde oliva e nere, con le superfici inferiori azzurro chiaro. L'ogiva, di tipo non standard, era probabilmente quella del Brewster Buffalo utilizzata su alcuni G.50, forse per l'indisponibilità di quella normalmente usata, di fabbricazione svedese. Si tratta del primo esemplare consegnato ai finlandesi, che nel frattempo era stato dotato di timone compensato e di antenna radio di nuovo tipo. Dopo essere stato usato dal reparto sperimentale presso la fabbrica di stato di Tampere ara stato assegnato al gruppo da caccia ed usato a lungo anche da Puhakka nel 1941. Capovoltosi un paio di volte in atterraggio fu sempre riparato fino a quando, nel luglio del 1943, fu accantonato per mancanza di pezzi di ricambio.
Fiat G.50, FA-1 (MM.4738), flown by Vanrikki L.Silvannoinen of 3/LeLv 26, Suomen IImavoimat, Kilpasilta, March 1943. Standard Dark Green and Black camouflage, with Light Blue undersurfaces. The propeller spinner, of non standard type, was probably the same fitted to Brewster Buffaloes and used on some G.50, possibly for the unavailability of the standard Swedish-built type. The first aircraft consigned to the Finnish Air Force in 1940, it was later modified with a balanced rudder and a new radio antenna mast. After having been used with the experimental unit at Tampere State Aircraft Factory, it was assigned to LeLv 26 and also flown by Puhakka on many occasions in 1941. After having overturned at least twice on landing accidents, it was always repaired till when it was withdrawn in July 1943 due to lack of spares.
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Fiat G.SO, FA-25 (MM.3614), del Kersantti (Sergente) P. Jurva del Lentosotakoulu (Scuola Caccia), Suomen Ilmavoimat, Kauhava, ottobre 1945. Colorazione standard finlandese a bande verde oliva e nere, con superfici ventrali azzurro chiaro. Le insegne tattiche gialle appaiono cancellate sommariamente. Dopo essere stato sempre in carico al 3/LeLv 26 l'aereo di Puhakka fu ceduto al 1/LeLv 30 il 21.2.44. Dopo un atterraggio pesante il 24 febbraio fu riparato e ceduto il 2 giugno al 3/T-LeLv 35 (35 0 Gruppo Addestramento Avanzato) e quindi passato alla Scuola Caccia il 27 novembre, dove fu definitivamente scassato in un atterraggio di emergenza dal sergente Jurva che vi rimase ferito il 18 ottobre 1945. Le insegne nazionali erano state sostituite dalle nuove coccarde bianco-azzurre quando, in seguito ad un armistizio separato con l'URSS il 4 settembre 1944, la Finlandia si trovò a combattere la cosiddetta Guerra di Lapponia allo scopo di costringere le truppe tedesche sul suo territorio a ritirarsi in Norvegia.
Fiat G.50, FA-25 (MM.3614), flown by Kersantti (Sergeant) P.Jurva of Lentosotakoulu (Fighter School), Suomen lima voima t, Kauhava, October 1945. Standard Dark Green and Black camouflage, with Light Blue lower surfaces. Yellow tactical markings appear having been quite hastily removedo After having been always in force to 3/LeLv 26, Puhakka's pIane was posted to 1/LeLv 30 on 21.2.44 where it suffered an heavy landing on 24 February. After necessary repairs it was transferred to 3/T-LeLv 35 (No.35 Advanced Training Group) on 2 June and then to the Fighter School on 27 November, where it was definitively crash-Ianded by Sergeant Jurva, remaining injured on 18 October 1945. The traditional national insignia had been replaced by new blue-white-blue roundels when, further to a separate armistice with the Soviets on 4 September 1944, Finland had to fight the so-called Lapland War, in order to push ali German troops stili inside the country into Norway.
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Fiat G.SO della 356a Squadriglia (21 0 Gruppo, 51 0 Stormo C.T.), Capodichino, giugno 1940. Mimetica standard a tre toni, con macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. L'aereo aveva fasci alari a fondo bianco sotto le ali ed assenti sopra, come tutti quelli delle prime serie CMASA, e portava già in coda la croce bianca di Savoia, adottata subito dopo l'entrata in guerra in sostituzione del tricolore. L'insegna col lupo sotto l'abitacolo è quella dello stormo. Si notino i segni di riverniciatura sotto i codici individuali e di squadriglia, probabile indizio che la macchina proveniva da un'altra squadriglia dello stormo. La 356a squadriglia, era stata basata a Ciampino sin dalla sua costituzione nel 1939 e, in previsione della dichiarazione di guerra, il 3.6.40 fu trasferita a Capodichino per la difesa di Napoli, dove operò autonomamente prima di essere raggiunta dal resto del gruppo il 4 agosto e di essere riarmata a fine settembre coi Macchi 200.
Fiat G.SD of 356a Squadriglia (21 0 Gruppo, 51 0 Stormo C. T), NaplesCapodichino, June 1940. Standard three-tone scheme of Green and Brown blotches over Sand background. Lower surfaces Light Grey. National insignia carried in black on white roundels underwing, but lacking above like ali other planes of early CMASA production series. PIane was already carrying the white Savoy cross on tail, replacing the national rudder stripes soon after Ita/y entered the war. The howling wolf Stormo badge was carried under the cockpit. Traces of overpainting can be noted under individuaI and squadron codes, possibly indicating this aircraft had been previously assigned to another squadron. 356a Squadriglia had been based at Ciampino since its forming in 1939 and, in view of the imminent war declaration, on 3.6.40 it was posted to Capodichino to defend the city of Naples, where it got autonomous status till when it was reunited to the rest of the Gruppo on 4 August, later receiving new Macchi C.200s in September.
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Fiat G.SD, MM.4961, flown by Maggiore Giovanni Buffa, Commanding Officer of 21 0 Gruppo Autonomo C. T), Naples-Capodichino, September 1940. Three-tone scheme of Green and Brown blotches over Sand background. Light Grey lower surfaces. National insignia on white background under the wings and /acking above. This typica/ tail cross style, of wide design and extending across the fin, was distinctive of ali aircaft built by CMASA. The mount of the Group Leader cou/d be detected by the ordinaI group number in black, displaying also an appropriate command red-blue pennant on the fuselage, complete of a yellow f1agstaff. Worth of note is also the old Stormo badge stili displayed on the fuselage, representing a red howling wolf in a black disc. That insignia was distinctive of the Stormo since the foundation, being the same of 52 0 Stormo, but having reversed colours. Anyway, it should have been soon replaced by the new and more popular one with the cat and the green mice.
Fiat G.SO, MM.4961, del maggiore Giovanni Buffa, comandante del 21 0 Gruppo Autonomo C.T., Capodichino, settembre 1940. Mimetica a tre toni, con macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sotto le ali ed assenti sopra. La croce caudale, di tipo largo col braccio orizzontale allungato fino a coprire tutta la deriva, contraddistingueva tutte le macchine prodotte dalla CMASA. L'aereo del comandante si distingueva dal codice ordinale del gruppo in nero e dal guidone azzurro e rosso da comandante di gruppo, portato sulla fusoliera e completo di asta gialla. Questo aereo portava ancora sotto l'abitacolo la vecchia insegna di stormo, raffigurante un lupo ululante rosso in un cerchio nero. Tale insegna apparteneva allo stormo fin dalla sua costituzione, in analogia a quella del 52 0 stormo, uguale ma coi colori invertiti. Tuttavia essa sarà ben presto sostituita da quella più popolare del gatto coi sorci verdi.
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Fiat G.SO del capitano Furio Niclot Doglio, 355a Squadriglia, 21 ° Gruppo (51 ° Stormo C.T.), Ciampino-Sud, agosto 1940. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Il cap. Niclot era un famoso collaudatore e pilota acrobatico. Arruolatosi appena l'Italia era entrata in guerra, fu assegnato al 51° Stormo allora considerato un reparto d'élite coi suoi nuovi monoplani. L'aereo portava già sulla deriva il nuovo stemma di Stormo disegnato dal tenente Vincenzo Sant'Andrea, raffigurante un gatto che acchiappa tre sorci verdi. Questa insegna si ispirava ad un fatto accaduto in primavera durante un esercitazione, quando i nuovi caccia G.50 riuscirono ad intercettare i veloci e fino ad allora imbattibili bombardieri S.79, che portavano la famosa insegna dei "sorci verdi" del 12° Stormo. Tuttavia lo stato maggiore autorizzò il nuovo stemma solo a condizione che i sorci fossero grigi, per non offendere la suscettibilità dei piloti del 12° Stormo.
Fiat G.50 f10wn by Capitano Furio Niclot Doglio of 356a Squadriglia (21° Gruppo, 51° Stormo C. T), Ciampino-South, August 1940. Three-tone scheme of Green and Brown blotches on Sand background with Light Grey lower surfaces. Captain Niclot was an outstanding test and aerobatic pilot. He volunteered into active service as soon as Italy entered the war, being posted to 51° Stormo, then considered an elite unit due to its brand new monoplane tighters. The aircraft is wearing on its tail the new Stormo badge designed by Tenente Vincenzo Sant'Andrea, with a cat catching three green mice. It was inspired by areai fact occurred on the previous spring when, during an exercise, the new G.50s achieved intercepting far the first time some S.79 fast bombers, having a reputation far being unbeatable and displaying the famous Green Mice insignia of 12° Stormo. However, the Air Staff authorised the new badge ordering the mice had to be grey, in arder to avoid offending 12° Stormo pilots' feelings.
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Fiat G.SO della 150a Squadriglia, 2° Gruppo Autonomo C.T., Grottaglie, ottobre 1940. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sotto le ali ed assenti sopra. Il secondo gruppo apparteneva al 6° Stormo di base a Ravenna, caratterizzato dallo stemma col Diavolo Rosso. Con l'entrata in guerra, ai primi di giugno del 1940, il 2° Gruppo fu trasferito sui campi di Bari e Grottaglie per operare missioni di interdizione sul canale d'Otranto e sulla costa pugliese. In ottobre il gruppo cominciò a sostituire i propri CR.32 con i nuovi monoplani Fiat. Nonostante il gruppo operasse autonomamente, lo spirito del 'diavolo' fu sempre assai sentito dai piloti che continuarono a dipingere il famoso stemma sulle fusoliere dei loro nuovi aerei. Il reparto operò quindi nella fase iniziale della campagna contro la Grecia, sino a quando fu poi inviato in Africa Settentrionale alla fine di dicembre.
Fiat G.50 of 150a Squadriglia, 2° Gruppo Autonomo C. T, Grottaglie, October 1940. Three-tone scheme of Green and Brown blotches on Sand background, with Light Grey lower surfaces. National insignia on white background under the wings and lacking above. Second Gruppo was originally depending by 6° Stormo, based in Ravenna and characterised by a Red Devii badge. Early in June, soon after Italy entered war, this Gruppo was moved to Bari and Grottaglie airfields to operate air patrol missions aver the Otranto Channel and the Apulian coast. In October the Gruppo gradually left its old CR.32s far the new Fiat monoplane. In spite of the group autonomous status, the spirit of the Devii continued to be telt by many pilots, continuing to paint the famous Stormo badge on their new mounts' fuselages. This unit operated in the early stages of the Greek campaign, being later posted to North African at the end of the year.
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Fiat G.50, MM.5450, della 353a Squadriglia, 20 0 Gruppo (56 0 Stormo C.T.), Monaco di Baviera, 17 ottobre 1940, durante il trasferimento in Belgio per il ciclo operativo sull'Inghilterra. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sotto le ali ed assenti sopra. Nel settembre 1940 per ragioni di propaganda fu deciso di inviare in Belgio un corpo di spedizione, il Corpo Aereo Italiano (CAI), per partecipare alla battaglia d'Inghilterra al fianco dell'alleato tedesco. Per l'occasione fu creato il nuovo 56 0 Stormo Caccia Terrestre, riunendo il 18 0 Gruppo sui CR.42 ed il 20 0 Gruppo sui G. 50. Tra il 22 settembre ed il 19 ottobre il 20 0 Gruppo fu trasferito in Belgio, via Germania, con tappe a Treviso, Bolzano, Monaco di Baviera, Francoforte e Maldegem, nuova base assegnata al reparto. Per operare sul fronte della manica il gruppo aveva ricevuto nuove macchine di quarta serie dotati di ogiva e di radio.
Fiat G.SO, MM.5450, of 353a Squadriglia, 20 0 Gruppo (56 0 Stormo C. T), Munich, 17 October 1940, on transfer to Belgium to operate against England. Three-tone scheme of Green and Brown blotches on Sand background with Light Grey lower surfaces. National insignia in black on white roundels under the wings, and lacking above. In September 1940, it was decided, mainly for propaganda reasons, to sent an expeditionary force in Belgium, called Corpo Aereo Italiano (CAI), taking part in the Battle of Britain besides the Germans. On that occasion, a new 56 0 Stormo was purposely established, combining 18 0 Gruppo with CR.42s and the G.50 equipped 20 0 Gruppo. Between 22 September and 20 October, the latter unit was transferred to Belgium through Germany, calling at Treviso, Bolzano, Munich, Frankfurt and Maldegem, the newly assigned base of the Gruppo. For the tour of duty over the Cannel coast, the Gruppo had received new fourth series aircraft, fitted with propeller spinner and wireless set.
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Fiat G.SO, MM.5372, flown by Maggiore Mario Bonzano, Commanding Officer of 20 0 Gruppo (56 0 Stormo C. T), Maldegem (Belgium), November 1940. Three-tone scheme of Green and Brown blotches on Sand background. Light Grey lower surfaces. Black national insignia on white roundels under the wings, and lacking above. The aircraft of the Group Leader could be detected by an ordinaI black Gruppo's number, and by an appropriate red-blue command pennant displayed on fuselage. The spinner and a cowling band were painted yellow, as a further tactical theatre marking, soon after our pilots reached Maldegem nearly one month after departure, due to bad weather conditions. In spite of the fact that 20 0 Gruppo was no longer dependant by 51 0 Stormo, it should be noted that ali aircraft retained the cat and (grey) mice badge during operations, where no G.50 ever had the occasion to meet a single enemy pIane. The group returned back home at Ciampino on 17 ApriI 1941.
Fiat G.50, MM.5372, del maggiore Mario Bonzano, comandante del 20 0 Gruppo (56 0 Stormo C.T.), Maldegem (Belgio), novembre 1940. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sotto le ali ed assenti sopra. L'aereo del comandante era contraddistinto oltre che dal codice ordinale di gruppo, anche dal guidone regolamentare azzurro e rosso sulla fusoliera. Poco dopo l'arrivo dei nostri aerei a Maldegem dopo quasi un mese dalla partenza, a causa delle avverse condizioni del tempo, l'ogiva ed una banda sul muso furono dipinti in giallo, come ulteriore segno di riconoscimento degli aerei dell'asse in quel teatro operativo. Nonostante il gruppo non facesse più parte del 51 0 Stormo, gli aerei continuarono a portare l'insegna del gatto coi topi (grigi) per tutta la durata delle operazioni, durante le quali i G.50 non entrarono mai in contatto col nemico. Il gruppo rientrò a Ciampino il 17 aprile 1941.
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Fiat G.50 of 354a Squadriglia, 24 0 Gruppo Autonomo C. T, Tirana (Albania), January 1941. Three-tone scheme of Green, Brown and Sand blotches. Light Grey lower surfaces. Black national insignia on white roundels under the wings, and lacking above. In October 1940 this squadron had been transferred from 22° to 24° Gruppo at Tirana, adopting the badge displayed on fin, under a standard CMASA-type tail cross, representing a young schoolboy and a roman dialect motto "Fatte vede che ridemo" (show up so we can have a laugh). Ali aircraft in the squadron used a distinctive camouflage pattern, probably field applied, with a dense green mottle over the previous predominant/y yellow factory finish, in order to achieve a darker scheme, probably considered better to suit that theatre of operations. After the end of the Yugoslavian campaign the Gruppo moved to Grottaglie at the end of Aprii, and later to Sardinia in July.
Fiat G.50 della 354a Squadriglia, 24° Gruppo Autonomo C.T., Tirana, gennaio 1941. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3, Marrone Mimetico 2 e Giallo Mimetico 3, con superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sotto le ali ed assenti sopra. Nell'ottobre 1940 questa squadriglia era sta trasferita dal 22° al 24° Gruppo a Tirana, e aveva adottato lo stemma portato sulla deriva, sotto la croce standard tipo CMASA, che raffigurava uno scolaretto e conteneva il tipico motto in dialetto romano "fatte vede che ridemo". Gli aerei di questa squadriglia portavano inoltre una mimetica molto particolare di probabile origine campale, con un fitto reticolo verde applicato sopra la preesistente mimetica di fabbrica a fondo giallo, in modo da ottenere una colorazione a fondo scuro, probabilmente considerata più consona a quel teatro operativo. Alla fine della campagna Jugoslava il gruppo fu trasferito prima a Grottaglie alla fine di Aprile, e poi in Sardegna a Luglio.
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Fiat G.50 of 395a Squadriglia, 154° Gruppo Autonomo C. T, Devoli (Albania), February 1940. Three-tone scheme with Green and Brown blotches on Sand background. Light Grey lower surfaces . on that period the nose of Italian operational aircraft was painted yellow as an additional mean of national identity. Black national insignia carried on white roundels under the wings, and lacking above. The spinner was probably red while the state coat of arms was lacking on the otherwise standard CMASA tai! cross. The badge of 154 0 Gruppo represented a chicken wearing boots and a British roundel, being pierced through by a red a rro w. This Gruppo, being one of the most active over the Greek-Albanian front, had been formed at Berat Airfield at the end of October 1940, participating to the Greek campaign from its very beginning. In January 1941 it was posted to Devoti, and continued operating till the end of the campaign, before moving to Apulian airfields in May.
Fiat G.50 della 395a Squadriglia, 154° Gruppo Autonomo C.T., Devoli, febbraio 1941. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Il muso giallo era prescritto in quel periodo per tutti gli aerei operativi italiani come ulteriore segno di riconoscimento. Fasci alari a fondo bianco sotto le ali ed assenti sopra. L'ogiva era probabilmente rossa mentre sulla croce caudale del solito tipo CMA8A, mancava lo stemma di stato. Lo stemma del 154° gruppo rappresentava, entro un disco azzurro, una gallina con gli stivali e la coccarda inglese, trafitta da una freccia rossa. Questo gruppo, che fu uno dei più attivi sul fronte greco albanese, era stato formato in Albania sul campo di Berat alla fine di ottobre del 1940, partecipando sin dall'inizio alla campagna contro la Grecia. Nel gennaio 1941 era stato trasferito a Devoli, dove rimase sino alla fine della campagna, venendo trasferito in maggio sui campi pugliesi.
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Fiat G.SO bis, MM. 6050, of 162a Squadriglia, 161 0 Gruppo Autonomo C. T, Rhodes-Gadurrà, January 1942. Three-tone scheme with Green and Brown blotches on Sand background and Light Grey undersurfaces. Black national insignia carried on clear roundels in four wing positions with red propeller. This Fiat-built fifth series machine was of a new version called 'bis', characterised by a different rudder and a longer tail con e, while the tail-wheel unit was moved forward. Even the cowling had been slight/y modified around the exhaust area, while reinforced oleo legs had been adopted involving minor wheel cover modification. Fiat-built machines could be identified by their distinctive tail cross design, covering only the rudder surfaces, as opposed to the wider and longer CMASA type. In December 1941 161 0 Gruppo, based at Rhodes since early in the war, started receiving G.50s to supplement the CR.42s previously in force.
Fiat G.SO bis, MM.6050, della 162a Squadriglia, 161 0 Gruppo Autonomo C.T., Gadurrà, gennaio 1942. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo neutro sopra e sotto le ali, con ogiva rossa. Si tratta di una macchina della 5a serie costruita dalla Fiat-Aeritalia, della nuova versione 'bis' che si differenziava per un nuovo timone, il poppino allungato ed il ruotino posteriore in posizione più avanzata. Anche il muso era stato lievemente modificato nella zona degli scarichi, mentre un nuovo tipo di carrello rinforzato presentava modifiche ai portelli copri ruota. Le macchine costruite dalla Fiat erano facilmente riconoscibili per la diversa forma della croce di Savoia che, a differenza di quella CMASA, si estendeva soltanto sulla superficie del timone. Nel dicembre 1941 il 161 0 Gruppo, di stanza a Rodi sin dall'inizio della guerra, iniziò a ricevere i G.50 accanto ai CR.42 precedentemente in carico al reparto.
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Fiat G.5D bis f10wn by Tenente Luigi Mapelli of 395a Squadriglia, 154 0 Gruppo Autonomo C. T, Rhodes-Maritza, November 1942. Aircraft finished in a new Overall Dark Olive Green (Verde Oliva Scuro 2) camouflage with Light Blue-Grey (Grigio Azzurro Chiaro 1) undersurfaces. Red propeller and national insignia carried on clear wing roundels. Aircraft equipped with wing bomb-racks. Worth of note is the distinctive unit code, with a shadow trim, probably Light Blue-Grey. Standard Fiat-type white tail cross. 154 o Gruppo was reformed in January 1942 on squadrons NO.361 (later passed to 21 0 Gruppo in June), 395 and 396, and was soon posted to Rhodes where it would have been based till the Armistice. A mixed equipment of Fiat CR.42s and bomb-rack mounting G.50s, for carried air superiority missions over the island, escorting also Axis bombers based in the archipelago.
Fiat G.SO bis del tenente Luigi Mapelli, della 395a Squadriglia, 154 0 Gruppo Autonomo CT, Marizza, novembre 1942. Mimetica uniforme in Verde Oliva Scuro 2 con le superfici inferiori in Grigio Azzurro Chiaro 1. Ogiva rossa e fasci alari a fondo neutro sopra e sotto l'ala. La macchina era inoltre dotata di travetti alari portabombe. Si noti il tipico codice di questa squadriglia, che aveva una sottile ombreggiatura probabilmente Grigio Azzurro Chiaro. Croce caudale standard tipo Fiat. Il 154 0 Gruppo fu ricostituito nel gennaio 1942 sulle squadriglie 361 (poi passata al 21 0 gruppo in giugno), 395 e 396, e si trasferì a Rodi dove rimase sino alla data dell'armistizio. La dotazione iniziale era mista, su Fiat CR.42 e G.50 dotati di travetti portabombe, che furono impiegati sia per attività di difesa e controllo del territorio che per le scorte ai bombardieri italo-tedeschi di stanza nell'arcipelago.
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Fiat G.5D bis of 396a Squadriglia, 154 0 Gruppo Autonomo C. T., Gadurrà, July 1943. Noteworthy camouflage scheme probably applied at unit level, spraying a dense oark Olive Green mottle to form a darker design over the originaI three-tone scheme of Green and Brown blotches on Sand background. Light Grey lower surfaces. Aircraft was fitted with tropical air filter and bomb racks under wings. Standard Fiat-type tail cross with wing national insignia on white roundels. In the Summer of 1943, 154 0 Gruppo was the only fighter unit stili based in the Aegean theatre, based at Rhodes (Gadurrà and Maritza) and Cos (Antimachia). Its mixed equipment consisted in CR.42s, G.50s, C.200s and 202s, used to defend the islands and to escort air and naval traffic in the Eastern Mediterranean theatre. Strangely enough, after the a rmistice, the flight at Cos fought besides the British forces landed into the island, resisting to the German counter-attack unti! 3 October. At Rhodes in stead, the bulk of the unit continued to fight alongside the old allied.
Fiat G.SO bis della 396a Squadriglia, 154 0 Gruppo Autonomo C.T., Gadurrà, luglio 1943. Mimetica assai particolare di origine campale, realizzata spruzzando fitte chiazze Verde Oliva Scuro 2 fino a formare un reticolo scuro sulla precedente colorazione a tre toni Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3. Superfici inferiori in Grigio Mimetico. Aereo dotato di filtro dell'aria tropicale e di travetti alari portabombe. Croce caudale standard di tipo Fiat e fasci a fondo neutro. Nell'estate del '43 il 1540 Gruppo era l'unico reparto da caccia rimasto in Egeo, basato sui campi di Gadurrà e Marizza a Rodi, e di Antimachia a Coo. Aveva una dotazione mista di CR.42, G.50, C.200 e 202 utilizzati in difesa delle isole e per scorte al traffico aeronavale del Mediterraneo Orientale. Curiosamente, dopo l'armistizio la sezione di Coo combatté con gli inglesi che avevano occupato l'isola, resistendo al contrattacco tedesco fino al 3 ottobre. A Rodi invece, il grosso del reparto continuò a combattere a fianco dell'ex-alleato.
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Fiat G.5D bis, MM.6393 f10wn by Capitano Tullio De Prato, commanding officer of 150a Squadriglia, 2 0 Gruppo Autonomo C. T., oerna-EI Ftheja, March 1941. Three-tone camouflage scheme of Green and Brown blotches over Sand, with Light Grey undersurfaces. Wing national insignia carried on white roundels and CMASA-type tail cross. White propeller spinner. This Gruppo was the first G.50 equipped one posted to North Africa since 23.12.40, having its aircraft replaced in February with new ones of the 'Bis AS' version. They had tropical filters and a typical camouflage scheme with a dense and minute mottle. It was probably painted in Tripoli, overspraying Sand on standard camouflage, and was used only on early CMASA-built 'Bis' aircraft. This way a lighter camouflage could be achieved, in comparison with standard home scheme, even if reteining same colours. At the end of July 1941 this Gruppo was moved to El Ftheja where an intense cycle of escort flights was carried till the end of July.
Fiat G.SO bis, MM.6393, del capitano Tullio De Prato, comandante la 150a Sq.uadriglia, 2 0 Gruppo Autonomo C.T., Derna-EI Ftheja, marzo 1941. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sopra e sotto l'ala con croce tipo CMASA sulla deriva. Ogiva bianca. Si noti che gli aerei di questo gruppo, il primo dotato di G.50 giunto in Africa Settentrionale sin dal 23.12.40, furono rimpiazzati in febbraio con macchine nuove in versione 'Bis AS'. Questi avevano i filtri dell'aria tropicalizzati, ed uno scema mimetico particolare a piccole macchie fitte, realizzato probabilmente a Tripoli sovraspruzzando del giallo sulla mimetica standard, e usato solo su questi primi Bis di costruzione CMASA. In tal modo fu schiarita la mimetica usata sul territorio continentale, pur mantenendone i colori. Alla fine di Marzo '41 il gruppo si trasferì a El Ftheja dove iniziò un intenso ciclo di scorte durato fino a metà luglio.
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Fiat G.50 bis of 353a Squadriglia, 20° Gruppo Autonomo C. T, Martuba, July 1941. Standard three-tone scheme with Green and Brown blotches aver Sand background and Light Grey lower surfaces. Wing national insignia carried on white roundels with a white Fiat-type tail cross. Propeller spinner was blue-grey. Here we have another tropical scheme, very similar to the 'streaky' scheme seen on some other Fiat-built fifth series aircraft, having less marked diagonal blotches, and used contemporary on other aircraft from the sa me production batch. Cowling is yellow as officially prescribed at the time. A distinctive feature unique to this camouflage, was the high demarcation line of the lower colour meeting the upper colours under the tailplanes. Note that 20° Gruppo's aircraft in North Africa very rarely carried the 'cat and mice' Stormo insignia (stili appearing on pilot's flight suits, however), had as the unit got autonomous status.
Fiat G.SO bis della 353a Squadriglia, 20° Gruppo Autonomo C.T., Martuba, luglio 1941. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sopra e sotto l'ala con croce tipo Fiat sulla deriva. Ogiva grigio azzurra. Si tratta di uno schema mimetico coloniale simile a quello striato visto su alcune macchine della quinta serie Fiat, ma con macchie diagonali meno marcate, applicato parallelamente su altre macchine della stessa serie. Muso giallo regolamentare per tutti gli aerei operativi nell'estate '41. Si noti anche che le macchine con questo tipo di colorazione hanno la particolarità di avere la linea di demarcazione col colore delle superfici ventrali che risaliva sotto i piani di coda, al contrario di tutti gli altri schemi applicati ai G.50. Gli aerei del 20° gruppo in Africa non portavano quasi mai sulla deriva lo stemma del 51° Stormo col gatto ed i topi (che continuava però a comparire sulle tute dei piloti), in quanto il reparto operava autonomamente.
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Fiat G.50 bis, MM.6395, of 351a Squadriglia, 155° Gruppo Autonomo C. T, Derna, July 1941. Three-tone camouflage scheme of Green and Brown blotches aver Sand, with Light Grey lower surfaces. Wing national insignia on clear roundels and CMASA-type tail cross. Standard yellow cowl and blue-grey spinner. Typical camouflage scheme with dense and minute mottling, as used on early CMASA-built 'Bis' aircraft. Traces of field repaint can be observed, like the partially cancelled fuselage band, the camouflaged background of the upper wing roundels and the lack of the fuselage fascio. The individuaI code of very different design from squadron code, probably indicated a recent change. The fuselage insignia, designed by Sottotente Vittorio Galfetti and representing a rifle-armed soldier with tropical helmet, was the Gruppo badge, being formed at Ciampino in January 1941 and transferred to North Africa, where it continued operating from February to the end of the year.
Fiat G.SO bis, MM.6395, della 351 a Squadriglia, 155° Gruppo Autonomo C.T., Derna, Aprile 1941. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo neutro con croce tipo CMASA sulla deriva. Muso giallo regolamentare e ogiva grigio azzurra. Si tratta dello schema mimetico a piccole macchie fitte tipico dei primi Bis di costruzione CMASA. Si possono notare segni di interventi di origine campale sulla colorazione, come la fascia bianca parzialmente obliterata sulla fusoliera, il fondo neutro dei fasci alari e la mancanza del fascio in fusoliera. Il codice individuale, in un carattere assai diverso da quello di squadriglia, potrebbe indicare un suo recente cambiamento. L'insegna del gruppo, formato a Ciampino nel Gennaio 1941 ed assegnato al fronte libico dove rimase da febbraio alla fine dell'anno, era stata disegnata dal sottotenente Vittorio Galfetti e raffigurava un soldatino con elmetto coloniale e moschetto.
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Fiat G.5D bis, MM.6385, of 151a Squadriglia, 20° Gruppo Autonomo C. T, Sidi Razegh, 29.11. 1941. Unusual camouflage scheme with Dark Olive Green blotches on Light Hazelnut Brown (Nocciola Chiaro 4) and Light Blue-Grey (Grigio Azzurro Chiaro 1) lower surfaces. On 29 November 1941 a sudden surprise raid by British tanks onto an advanced landing strip at Sidi Razegh caught 20° Gruppo at dawn, and very few aircraft could take off in time before being gunned. As much as 19 planes were eventual/y captured and only four of them could take ott to escape. Among captured aircraft it was also this one, seemingly field repainted in a two-colour scheme, probably of new colours adopted in the Summer of 1941. Aiso worth of note is the cowling, now no longer yel/ow, as that recognition marking had been official/y superseded at the end of October. Even the prope/ler spinner is now of the same colour as the rest of aircraft.
Fiat G.50 bis, MM.6385, della 151 a Squadriglia, 20° Gruppo Autonomo C.T., Sidi Razegh, 29.11.1941. Mimetica a due toni a macchie Verde Oliva Scuro 2 su fondo Nocciola Chiaro 4 con le superfici inferiori in Grigio Azzurro Chiaro 1. Il 29 novembre '41 una fulminea incursione inglese sul nostro campo avanzato di Sidi Razegh, sorprese il 20° gruppo all'alba, cannoneggiando il campo senza dare il tempo ai nostri di decollare. Così ben 19 aerei del gruppo caddero in mano inglese e soltanto quattro aerei riuscirono a decollare e a fuggire all'accerchiamento. Tra quelli catturati figurava anche questa macchina che sembra essere stata ricondizionata sul campo con una mimetica a soli due toni, apparentemente nelle nuove tonalità entrate in uso nell'estate del 1941. Inoltre si noti che il muso non è più giallo, in quanto l'uso di tale insegna era stato ufficialmente abolito alla fine di ottobre. Anche l'ogiva è ora mimetizzata come il resto dell'aereo.
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Fiat G.5D bis flown by Tenente Malavasi of 394a Squadriglia, 160° Gruppo Autonomo C. T, Sorman, July 1942. Three-tone camouflage scheme of Green and Brown blotches over Sand, with Light Grey lower surfaces. Wing national insignia on clear roundels and red spinner. Note camouflage was probably a field repaint job, with large green and brown mottle, on this piane mounting a longer late-type spinner. Aiso worth of note is the non-standard tail cross design, having no Savoy coat of arms, confirming that some repaint occurred. This Gruppo had operated in North Africa since August 1941 in the ground attack role, equipped with bomb-rack fitted CR.42s. It was later partial/y re-equipped with some G.50s, anyway used in the same role. In fact, in 1942 the use of G.50 was "/imited to ground attack, as it was no longer able to play a significant role as an interceptor against modern enemy aircraft.
Fiat G.50 bis del tenente Malavasi, della 394a Squadriglia, 160° Gruppo Autonomo C.T., Sorman, Luglio 1942. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo neutro e ogiva rossa. Si tratta probabilmente di uno schema campale, frutto di una riverniciatura a larghe chiazze verdi e marroni su questa macchina munita di ogiva allungata dell'ultimo tipo. Si può infatti anche notare che la forma della croce bianca di Savoia, priva di stemma di stato, non è standard, a conferma degli interventi di ricondizionamento subiti. Questo gruppo era presente in Africa Settentrionale sin dall'agosto 1941 ed operava coi CR.42 bombe alari in missioni di assalto. In seguito fu dotato nel 1942 anche di alcuni G.50, peraltro utilizzati per lo stesso impiego. Infatti nel 1942 l'impiego dei G.50 è ormai relegato all'assalto non essendo più in grado di svolgere alcun ruolo come intercettore, contro gli aerei più moderni schierati dal nemico.
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Fiat G.SO bis della 165a Squadriglia, 12° Gruppo Autonomo d'Assalto, Castelbenito, luglio 1942. Mimetica a ramarro a macchie Nocciola Chiaro 4 su fondo Verde Oliva Scuro 2 con superfici inferiori Grigio Azzurro Chiaro 1. Fasci alari a fondo neutro. Si tratta di una macchina di costruzione Fiat con bombe alari, filtro tropicale e ogiva allungata dell'ultimo tipo. La mimetica presenta parecchi segni di ritocco, soprattutto nella zona della coda e dei caratteristici codici di reparto di ridotte dimensioni usati da questo gruppo. Sin dalla fine del 1940, quando il 50° Stormo d'assalto era stato sciolto, il 12° Gruppo aveva continuato ad operare autonomamente in Africa Settentrionale. Dalla primavera del 1942 aveva ricevuto i G.50 in sostituzione dei CR.32 precedentemente impiegati. Con questi partecipò all'intera offensiva dell'asse fino al punto di massima penetrazione in Egitto, raggiunto ad El Alamein nell'estate del 1942. Fu quindi rimpatriato nell'agosto del '42.
Fiat G.5D bis of 165a Squadriglia, 12° Gruppo Autonomo d'Assalto, Castelbenito, July 1942. This aircraft wears a so-called 'green lizard' camouflage scheme of Light Hazelnut Brown blotches on Dark Olive Green background, with Light Blue-Grey undersurfaces. Wing national insignia carried on clear roundels. This aircraft is a late production Fiat machine, mounting wing bomb racks, tropical filter and late-type long spinner. Paintwork is showing sure sign of retoucing, specially in the tail area and near the small size codes typical of this group. Since the end of 1940, when 50° Stormo d'Assalto has been disbanded, 12° Gruppo continued operating autonomously in North Africa. It was in the Spring of 1942 when it received new G.50s to replace the old CR.32s it previously operated. With its new equipment it was involved in the Axis offensive destined to reach the maximum penetration into Egypt, reaching El Alamein in the summer of 1942. The group was later returned home in August 1942.
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Fiat G.SO bis del maggiore Antonio Giachino, comandante del 151 ° Gruppo, con un'altra macchina della 367a Squadriglia (151 ° Gruppo, 53° Stormo CT) a Torino-Caselle, Marzo 1942. Ambedue gli aerei avevano la mimetica a macchie Nocciola Chiaro 4 su fondo Verde Oliva Scuro 2, con superfici ventrali Grigio Azzurro Chiaro 1. Fasci alari a fondo neutro e ogiva grigia. Questa mimetica, cosiddetta 'a ramarro', veniva applicata su tutti i G.50 prodotti dalla Fiat dopo il settembre 1941, secondo le nuove norme di verniciatura che prevedevano l'uso di chiazze nocciola su fondo verde per gli aerei destinati all'impiego coloniale. Da allora tale mimetica fu applicata anche ai CR.42 e al prototipo del G.55. Il 1 gennaio 1942 il 151 ° Gruppo fu assegnato al ricostituito 53° Stormo a Caselle, ricevendo G.50 nuovi. Dopo un ciclo operativo in difesa di Milano e Torino, il gruppo fu trasferito ad Araxos tra Luglio e Ottobre, svolgendo missioni di scorta convogli, e a Pantelleria da Novembre a Maggio, ricevendo i Macchi 202.
Fiat G.5D bis flown by Maggiore Antonio Giachino, leader of 151° Gruppo, with another aircraft of 367a Squadriglia (151° Gruppo, 53° Stormo C. T.), TurinCaselle, March 1942. Both aircraft were finished with Light Hazelnut Brown blotches over a Dark Olive Green background and Light Blue-Grey lower surfaces. Wing national insignia on clear roundels and blue-grey spinner. This camouflage, usually called 'green lizard', was painted on every Fiat-built G.50 after September 1941, in compliance with a new camouflage specification requiring Light Hazelnut blotches on Dark Olive base for aircraft destined to overseas operations. Since then, that scheme was applied also to every CR.42 and the prototype G.55. On 1 January 1942, 151° Gruppo was assigned to the reformed 53° Stormo at Caselle, receiving new G.50s. After a period spent defending Turin and Milan, the group was posted to Araxos from July to October, carrying naval escort missions, and to Pantelleria until May 43, receiving Macchi C.202s.
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Fiat G.50 bis della 162a Squadriglia, 161 0 Gruppo Autonomo C.T., Boccadifalco, gennaio 1943. Mimetica a ramarro a macchie Nocciola Chiaro 4 su fondo Verde Oliva Scuro 2 con superfici inferiori Grigio Azzurro Chiaro 1. Fasci alari a fondo neutro e ogiva probabilmente grigia. Si noti il piccolo numero 5, in giallo sulla deriva, forse proveniente da una codifica precedente. E anche interessante notare che il codice di reparto, nei tipici caratteri usati da questa unità era un po' storto rispetto all'asse longitudinale del velivolo, segno di una colorazione affrettata. L'antenna radio alta, tipica degli ultimi apparecchi prodotti, denota la presenza di un apparato radio più potente. Dopo essere stato impiegato a lungo in Egeo con dotazione mista di CR.42 e G.50, il Gruppo si era trasferito a Crotone nel 1942 per essere impiegato in difesa delle rotte dell'Italia meridionale, a seguito dell'intensificarsi dell'attività offensiva nemica.
Fiat G.50 bis of 162a Squadriglia, 161 0 Gruppo Autonomo C. T, Boccadifalco, January 1943. Green lizard camouflage with Light Hazelnut Brown blotches on Dark Olive Green base and Light BlueGrey lower surfaces. Wing national insignia on clear roundels and blue-grey spinner probably. Note the small 'yellow five' on tail fin, possibly inherited from a previous code. Aiso worth of note was the unit code, of the distinctive design used by this unit, placed slightly misaligned with the fuselage centre line, a probable sign of an hurried paintingo The tali radio mast, typical of late production machines, denoted a more powerful wireless set. After having operated for a long period in the Aegean theatre with mixed CR.42 and G.SO equipment, this group had been transferred to Southern Italy to carry aerial defence missions of naval traffic, following intensification of enemy raids in 1942.
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Fiat G.5D bis, MM.S943, of 163a Squadriglia, 161 0 Gruppo Autonomo C. T, Grottaglie, February 1943. Overal! Dark Olive Green camouflage with Light Blue-Grey under sides and wing national insignia on clear roundels. The aircraft paintwork shows many traces of field retouching , particularly in the tail area forward of the tailplane, where serial numbers were seemingly hastily hand painted in white letters. The distinctive codes of this unit were retained, even if the individuai number is now carried on fin. Early in 1943 this group, now mainly equipped with Macchi C. 200s, had 1'62a Squadriglia based at Crotone, 163a Squadriglia at Grottaglie and 164a Squadriglia at Reggio Calabria, intensively operating and escorting convoys to and from Tunisia.
Fiat G.50 bis, MM.5943, della 163a Squadriglia, 161 0 Gruppo Autonomo C.T., Grottaglie, febbraio 1943. Mimetica uniforme Verde Oliva Scuro 2 con superfici ventrali Grigio Azzurro Scuro e coi fasci alari a fondo neutro. La colorazione di questo aereo mostra evidenti segni di ritocco sul campo, soprattutto nella zona davanti ai piani di coda, dove la matricola sembra essere stata ridipinta a mano con caratteri bianchi molto irregolari. I caratteri dei codici di reparto rimangono quelli tipici del gruppo ma il numero individuale è ora applicato sulla deriva. Nei primi mesi del 1943 questo gruppo, ormai riarmato principalmente coi Macchi 200, aveva la 162a Squadriglia a Crotone, la 163a a Grottaglie e la 164a a Reggio Calabria, e fu impiegato intensamente in missioni di scorta ai convogli da e per la Tunisia.
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Prototype Fiat G.5D O/R, MM.5988, Stabilmento Costruzioni Aeronautiche (A ircra ft Manufacturing Factory), Guidonia, 1942. Three-tone camouflage scheme with Green and Brown blotches on Sand background and Light Grey lower surfaces. Early in 1942 the Commitee code named Organizzazione Roma (Organisation Rome) in charge for selecting aircraft to be embarked on Aquila and Sparviero carriers, proposed to build a naval version of the G.50, as a stop-gap type waiting for the selected naval fighter, the Re.2001 O/R. Modification was carried at the Air Force's S.C.A., including also, beside tail hook and catapult attachment, a generaI tail structure reinforcement and some cockpit improvement. Early in February 1943, the first aircraft built were assigned to 160 0 Gruppo Autonomo C. T, earmarked for embarking. That unit started to be trained at Perugia S.Egidio, later failing to be embarked as no aircraft carrier entered service in time before the armistice.
pro otipo del Fiat G.50 OIR, MM.5988, Stabilimento Costruzioni Aeronautiche, U1donia. 1942. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone .. etico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori Grigio Mimetico. ,n1zio del 1942 la commissione denominata in codice Organizzazione Roma, caricata di predisporre i velivoli da imbarcare sulle portaerei Aquila e S arvlero. propose di realizzare una versione navale del G.50, in attesa del e 2001 OIR, selezionato come caccia standard imbarcato. Le modifiche, realzza e dallo S.CA della Regia Aeronautica, comprendevano, oltre al gancio di a esto ed agli attacchi per la catapulta, un rinforzo generale della parte postee e alcune modifiche minori all'abitacolo. Le prime macchine trasformate ... ono assegnate ai primi di febbraio 1943 al 1600 Gruppo Aut. CT destinato ad essere imbarcato. Tale reparto iniziò l'addestramento a Perugia S.Egidio, ""a non potè poi mai essere imbarcato in quanto nessuna portaerei entrò in servizio prima dell'armistizio.
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Fiat G.5D, MM.3602, of a training unit in 1941. Three-tone camouflage scheme with Green and Brown blotches on Sand background and Light Grey lower surfaces. The cowling band was yellow on this first production batch aircraft, later improved to following batches standard. Note the Venturi placed on an underwing position as on Bis-type machines, and the new livery, using late-production colours, probably applied during a major overhaul, with a non standard tail cross design and a lower colour demarcation line going up to meet tailplanes. Another Fiat G.5D, MM.5452, shown in the lower protile, was probably in charge to a Gruppo Complementare (Operational Conversion Group) in 1942, with a Dark Olive Green overall scheme and Light Blue-Grey lower surfaces. It was a fourth series aircraft, later repainted using the colours prescribed by new camouflage specification of Summer 1941. Even this tail cross was of non standard design, with serials painted light blue.
Fiat G.50, MM.3602, di un reparto addestrativo, 1941. Mimetica a tre toni con chiazze Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, con le superfici inferiori Grigio Mimetico e la banda gialla sul muso. Si tratta di un aereo della prima serie, successivamente portato allo standard delle serie successive. Si noti il tubo Venturi riposizionato sotto l'ala come sui bis e la nuova livrea, ora nei colori delle serie successive, probabilmente applicata in sede di revisione, con una croce caudale di forma non standard e la linea di separazione con il grigio che risale sotto i piani di coda. Il Fiat G.50, MM.5452, illustrato sotto, era probabilmente in carico ad un grup00 complementare nel 1942, con mimetica uniforme Verde Oliva Scuro 2 e s perfici inferiori Grigio Azzurro Chiaro 1. In questo caso si tratta di una acchina di quarta serie, ridipinta in seguito coi colori previsti dalla riforma imetica dell'estate 1941. Anche qui la croce bianca è di forma non standard, entre le matricole sono ora dipinte in azzurro.
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Fiat G.50, MM.3574, having a three-tone camouflage scheme with Green and Brown blotches on Sand background and Light Grey lower surfaces. White broad trainer bands wrapping around wings. This was another old aircraft, being actually the fifth aircraft produced of first production batch, later retrofitted with an open type canopy, a metal tail fin and a balanced rudder. Even the other Fiat G.50 illustrated, MM.4744, was in force to a training unit in 1942, having a Oark Olive Green overall scheme and Light Blue-Grey lower surfaces. It was another old, second series aircraft, later repainted in a scheme adopted in the second part of 1941. This time, overhaul should have been carried at CMASA, as the originaI tail cross design was retained and the company trade mark was unusually added under military serials. Late in 1942 the quantity of G.50s in force with ali training units had reached 185 a ircraft.
Fiat G.50, MM.3574, con mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori Grigio Mimetico. Bande bianche sotto e sopra le ali. Si tratta sempre di un aereo molto anziano, addirittura della quinta macchina della prima serie costruttiva, successivamente portato allo standard delle serie successive con abitacolo aperto, deriva metallica e timone compensato. L'altro Fiat G.50, MM.4744, utilizzato sempre da un reparto scuola nel 1942, aveva colorazione uniforme Verde Oliva Scuro 2 con superfici inferiori Grigio Azzurro Chiaro 1. Si tratta di un altro vecchio aereo di seconda serie, ridipinto nei nuovi colori usati dopo la metà del 1941. In questo caso la revisione sembra essere stata eseguita dalla CMASA, come si può vedere dalla croce bianca in coda rimasta del tipo originale e dall'inconsueta comparsa del marchio di fabbrica della ditta sotto la matricola. Alla fine del 1942 la consistenza dei G.50 in servizio nelle scuole era di 185 macchine.
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Prototype Fiat G.50 B, MM.3615, first f10wn by Ezio Guerra, Pisa S. Giusto, 30 Aprii 1940. Three-tone camouflage scheme with Green and Brown blotches on Sand background and Light Grey lower surfaces. In order to solve the training problems due to different handling techniques of new heavy wing- loaded monoplane fighters, the Air Staff requested a double command trainer version since February 1938, reserving to that type the last five serials of the first production order. Consequently, Fiat evolved the G.50B unarmed trainer version, having a second cockpit "in lieu" of the fuselage fuel tank, and the range reduced to fifty percent. Overall wing and fuselage dimensions of the single-seater were retained. However, the first aircraft could eventually f/y only on ApriI 1940, when it was test f10wn at Pisa. Later, a total of 100 aircraft of this version were built by CMASA, remaining the only monoplane two-seater trainer produced in Italy.
Prototipo del Fiat G.50 B, MM.3615, collaudato in volo da Ezio Guerra, Pisa S.Giusto, 30 Aprile 1940. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Per ovviare alle difficoltà di istruzione ai criteri di pilotaggio dei nuovi caccia monoplani con elevato carico alare, fin dal febbraio 1938 lo Stato Maggiore richiese una versione da scuola a doppio comando, cui furono riservate le ultime 5 matricole della prima serie costruttiva. La Fiat sviluppò pertanto la versione G.50 B (bi-comando) priva di armamento, ricavando il secondo abitacolo al posto del serbatoio di benzina in fusoliera, e dimezzandone quindi l'autonomia. La lunghezza della fusoliera e l'ala rimasero le stesse del monoposto. Il primo esemplare non volò però che nell'aprile del 1940, quando fu collaudato a Pisa. In totale la CMASA produsse poi 100 macchine di questa versione, che rimase l'unico caso di trainer monoplano a doppio comando realizzato in Italia.
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Fiat G.50 B, MM.6425, in carico ad una scuola di volo di 2° periodo nel 1941. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Bande bianche sulle ali e banda gialla sul muso. Il codice individuale, col numero molto alto tipico di un reparto scuola, era dipinto in nero (o forse rosso) a cavallo della fascia bianca. L'altro Fiat G.50 B, con mimetica standard a tre toni e bande bianche sulle ali, apparteneva alla Scuola Caccia di Castiglione del Lago, ma era stato distaccato a Berat, in Albania, presso il 154° Gruppo CT nel febbraio 1941. Questo gruppo si era formato in Albania nell'Ottobre 1940, operando sul fronte greco e ricevendo i G.50, le cui caratteristiche potevano creare problemi di operatività a molti piloti da poco usciti dalle scuole. Il ministero pertanto dispose l'utilizzo di aerei a doppio comando non soltanto nelle scuole, ma anche nei reparti operativi, quando venivano equipaggiati coi nuovi monoplani monoposto.
Fiat G.50 B, MM.6425, of an Advanced (2° Periodo) Flying School on 1941. Three-tone camouflage scheme with Green and Brown blotches on Sand background and Light Grey lower surfaces. White trainer bands around wings and yellow nose band. A very high individuai code, typical of school units, was painted black (or possibly red) on the white fuselage band. Another Fiat G.50 B, with standard three-tone camouflage and white trainer bands, was belonging to the Castiglione del Lago Fighter School, even if detached to Berat, Albania, with the 154° Gruppo C. T. in february 1941. This Group was formed in Albania in October 1940, operating against Greece and receiving G.50s, whose handling characteristics could create major operational problems to many pilots fresh from the schools. Consequent/y, the Air Ministry requested the use of two-seaters was not limited to f/ying schools, but extended in stead to first line units, when re-equipping on with new monoplane fighters.
43
Fiat G.50 B, MM.6483, della 3a Squadriglia, 2° Gruppo Scuola Volo, A.M.!., Brindisi, 1946. Colorazione uniforme in alluminio con le coccarde tricolori applicate in sei posizioni su ali e fusoliera. L'ogiva è rossa e la matricola nera, così come il piccolo codice individuale dipinto dietro la coccarda. Si noti la NACA con la scanalatura delle armi, che proveniva evidentemente da un monoposto. Dei cinque G.50 in carico alla Regia Aeronautica dopo l'armistizio, l'ulti.mo esemplare in condizioni di volo fu ricostruito dalla S.R.A. di Lecce ed assegnato nell'estate del 1944 alla 1a Squadriglia della Scuola di Pilotaggio (1 ° Periodo) di Leverano. Quando il 1 novembre 1945 la Scuola fu trasferita a Galatina e riorganizzata, l'unico G.50 fu assegnato alla 3a Squadriglia del 2° Gruppo Scuola Volo (2° Periodo), dove era utilizzato per la transizione degli allievi al monoplano, alla fine dell'addestramento acrobatico sui CR.42. Nel febbraio del 1946 il gruppo fu trasferito a Brindisi dove il G.50 fu impiegato nello stesso ruolo fino alla fine del 1947.
Fiat G.50 B, MM.6843, of 3a Squadriglia, 2° Gruppo Scuola Volo, A.M.I., Brindisi, 1946. Overall aluminium finish with six green-white-red roundels on wings and fuselage. Spinner was red and serial black, as was the small individuai code carried aft of the fuselage roundel. Note the cowling had gun fairings, as it was evident/y coming from a single-seater. Only five G.50s were taken in charge by Regia Aeronautica after the armistice, and the last one in f/ying conditions was rebuilt by the S.R.A. (Aircraft Repair Unit) at Lecce and assigned to 1a Squadriglia of Scuola di Pilotaggio (Basic Flying School) at Leverano. When the school was transferred to Galatina on 1 November 1945 to be reorganised, the only G.50 was assigned to 3a Squadriglia of 2° Gruppo Scuola Volo (Advanced Flying School), being used for basic monoplane training after pupils got their aerobatic biplane training on CR.42s. On February 1946 the group moved to Brindisi and the G.50 stili performed the same role till the end of 1947.
27
Fiat G.SO bis, 3505, pilotato da Andrija Arapovic, 1.Jato, 1.Skupina, 1.Zrakoplovna Luka (1 a Sq., 1 0 Gr., 1a Base Aerea), Hrvatsko Vojno Zrakoplovstvo (Aeronautica Militare Croata), Zagabria-Borongaj, settembre 1944. Mimetica uniforme Verde Oliva Scuro 2 con superfici inferiori Grigio Azzurro Chiaro 1. Banda in fusoliera e terminali alari gialli. Insegne croate su ali e deriva. Matricola rossa col bordo bianco. Spirale nera sull'ogiva bianca. Nove G.50 bis, MM.6203-6211, furono venduti ai croati nel giugno 1942. Furono utilizzati per operazioni antiguerriglia dalla 1a Squadriglia del 10 Gruppo di Zagabria e poi, nel 1943-44, anche dalla 21 a Squadriglia dell'11 o Gruppo. Il 2 settembre 1944 questo aereo si arrese ai partigiani nell'isola di Vis, venendo preso in carico dalla NOVJ sin dal giorno seguente e utilizzato contro i suoi precedenti proprietari, col numero otto bianco e con le insegne partigiane sovrapposte alla colorazione originale. L'aereo è tuttora conservato al museo di Surcin, vicino a Belgrado, in attesa di restauro.
Fiat G.5D bis, 3505, f10wn by Andrija Arapovic, 1.Jato, 1. Skupina, 1.Zrakoplovna Luka (Sq. 1, Gr. 1, Air Base No.1), Hrvatsko Vojno Zrakoplovstvo (Croatian Military Air Force), Zagreb-Borongaj, September 1944. Originai Italian Dark Olive Green camouflage with Light Blue-Grey under sides. Yellow fuselage band and lower wing tips. Croatian national insignia on wings and tail fin. Red military serials, trimmed in white. Black spirai on white spinner. Nine G.50 bis, MM. 6203-6211, were sold to Croatia in June 1942 and used for counterinsurgency operations by 1st Squadron of 1st Group at Zagreb and later, in 1943-44, also by 21st Squadron of 11th Group. On 2 September 1944, this particular machine surrended to partisan forces on Vis Island, being taken in force by NOVJ the following day and used against its former owners as 'white 8', having new partisan markings simply painted on the originai markings.
45
Fiat G.5D B, 3510 (MM.6477), 1.Jato, 1.Skupina, 1.Zrakoplovna Luka (Sq. 1, Gr. 1, Air Base No.1), Hrvatsko Vojno Zrakoplovstvo (Croatian Combat Air Force), Zagreb-Borongaj, June 1942. Originai Italian Dark Olive Green camouflage with Light Blue-Grey under sides. Yellow tactical markings including a fuselage band and lower wing tips. A castle emblem carried on the cowling was the First Zagreb Airbase badge, while the shields with a white and red check motif represented the national markings. Red military serials had a white trim and a (probably) light blue shadow. This was the only twoseater sold to Croatia with the nine fighters. Ten brand-new aircraft were f10wn to Zagreb by Italian pilots to be officially delivered to Croatia at Borongaj airfield. Later the quantity was increased when the Germans consigned a few formerly Italian aircraft, captured after the armistice and gathered at Zara.
Fiat G.SO B, 3510 (MM.6477), 1.Jato, 1.Skupina, 1.Zrakoplovna Luka (1 aSq.l1 °Gr.l1 aBase Aerea), Hrvatsko Bojno Zrakoplovstvo (Aeronautica da Combattimento Croata), Zagabria-Borongai, giugno 1942. Mimetica uniforme Verde Oliva Scuro 2 con superfici inferiori Grigio Azzurro Chiaro 1. Le insegne tattiche in giallo sono costituite dalla banda in fusoliera e dai terminali alari inferiori. L'insegna col profilo bianco di un castello è quella della prima base aerea di Zagabria. Le insegne nazionali sono costituite da scudetti a scacchi bianchi e rossi. La matricola croata è rossa col bordo bianco ed ombreggiatura (probabilmente) azzurra. Si tratta dell'unica macchina biposto ceduta all'aviazione croata insieme ad altri nove G.50 bis monoposto. Questi aerei nuovi di fabbrica furono portati in volo a Zagabria da piloti italiani per la consegna ufficiale ai Croati, avvenuta sul campo di Borongai. In seguito la dotazione fu integrata da altri esemplari ex italiani, catturati dai tedeschi e radunati a Zara dopo 1'8 settembre '43.
28
46
Fiat G.5D bis of Jagd Geshwader 107, Luftwaffe, Toul, January 1944. This aircraft retained the originai Italian Green Iizard camouflage, displaying many traces of repaint with German colours, probably RLM 75 and 76 greys. The broad yellow band on fuselage and a very high individuai number are typical of this school. After the Italian armistice many Italian aircraft were seized by the German and taken in force by their schools. Some German f/ying school was then based in France, considered a restful area far from the front, at least till the Allied landed in Normandy. Jagdgeshwader 107, until January 1943 known as Jagd Fliegerschule 7 (No.7 Fighter School), used many German and captured French trainers at Toul and Nancy airfields. As from January 1944 they used also several Fiat CR.42s and a few G.50s. In May the school was transferred to Markensdorf, Austria, due to increasing Allied raids on France.
Fiat G.SO bis, Jagd Geshwader 107, Luftwaffe, Toul, gennaio 1944. Questa macchina conserva la mimetica originale italiana a ramarro, sulla quale appaiono evidenti segni di ricondizionamento sul campo con colori tedeschi, probabilmente nei grigi RLM 75 e 76. La banda gialla in fusoliera e l'alto numero individuale sono tipici di questa scuola. Dopo l'armistizio del 8.9.43 molti aerei italiani furono catturati dai tedeschi ed avviati alle scuole di volo. Alcune scuole tedesche erano allora basate in Francia, considerata un tranquilla regione di retrovia, almeno fino allo sbarco alleato in Normandia. Sui campi di Toul e Nancy, lo Jagdgeshwader 107, che fino al gennaio 1943 era denominato Jagd Fliegerschule 7 (Scuola Caccia n. 7), impiegava vari tipi di addestratori tedeschi e francesi di preda bellica. A partire dal gennaio 1944 utilizzò anche parecchi Fiat CR.42 e qualche G.50. In maggio si trasferì a Markersdorf in Austria, in seguito all'intensificarsi delle incursioni alleate in Francia.
47
Fiat G.5D bis of 3.1Jagd Geshwader 108, Luftwaffe, Wiener-Neustadt, July 1944. This aircraft retained an italian overa" Dark Olive Green camouflage, with Light Blue-Grey lower surfaces. Some area on fuselage is showing traces of being repainted with a darker colour. This unit used distinctive large white codes on cowling, of very unusual design for a Luftwaffe unit, resembling more an American stencil type. The same individuai code was also repeated in sma" white letters, irregularly traced in the lower fuselage near the cockpit. Jagdgeshwader 108 (formerly Jagd Fliegerschule 8) was a major German G.50 user, being equipped mainly with Italian types, among them CR.32s, CR.42s, G.50, C.200s, C.202s and C.205s. Other German units using the Fiat G.50 were Fliegerflugschule 123 A (No.123 Basic Flying School) and Schulungjagdgeshwader 101. The Luftwaffe used a rough total of forty G.50s, loosing 12 of them for any reason, including break-downs, flight accidents and enemy actions.
Fiat G.SO bis, 3./ Jagd Geschwader 108, Luftwaffe, Wiener-Neustadt, luglio 1944. L'aereo è dipinto con una mimetica italiana Verde Oliva Scuro 2 su tutte le superfici superiori con superfici ventrali Grigio Azzurro Chiaro 1.Questo reparto si distingueva per i grandi codici bianchi sul muso a caratteri assai inconsueti per la Luftwaffe, dipinti con maschere tipo 'stencil' di foggia vagamente americana. Inoltre, lo stesso numero individuale era riportato, sempre in bianco ma a piccoli caratteri irregolari, in basso davanti all'abitacolo. Lo JG 108 (ex Jagd Fliegerschule 8) fu il principale reparto utilizzatore di G. 50, essendo equipaggiato principalmente con aerei italiani, tra cui CR.32, CR.42, G.50, C.200, C.202 e C.205. Altri reparti tedeschi che utilizzarono il G.50 furono la Fliegerflugschule 123 A (Scuola di volo di primo periodo 123) e lo Schulungsjagdgeschwader 101. In totale la Luftwaffe utilizzò una quarantina di G.50, perdendone 12 per le più varie cause: guasti, incidenti di volo ed incursioni nemiche.
29
Fiat G.SO B, MM.6316, della 2a Sezione Addestramento Avanzato della Scuola Caccia, Aeronautica Nazionale Repubblicana, Torino-Caselle, gennaio 1944. Mimetica a tre toni a macchie Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, con superfici inferiori in Grigio Mimetico. Bande bianche sulle ali sulle quali erano state sommariamente dipinte le insegne tedesche. Dopo l'armistizio i tedeschi avevano recuperato oltre quaranta G.50 ed una dozzina di biposti su vari campi italiani, incorporandoli nella Luftwaffe dopo un sommario cambio d'insegne nazionali. Nei primi giorni del 1944, quando si consolidò la struttura operativa dell'ANR, alcuni G.50 furono ceduti dalla Luftwaffe alla Sezione Addestramento Avanzato Caccia, basata a Caselle e comandata dal capitano Cesare Balli. Quest'esemplare porta ancora provvisoriamente le insegne tedesche, che saranno in seguito sostituite dalle nuove insegne nazionali repubblicane.
Fiat G.SD B, MM.6316, of 2a Sezione Addestramento Avanzato, Scuola Caccia (Advanced Fighter Training Flight), Aeronautica Nazionale Repubblicana, Torino-Caselle, January 1944. Three-tone camouflage scheme with Green and Brown blotches over Sand background and Light Grey lower surfaces. White trainer bands around wings showing hastily applied German cross es superimposed. After the armistice the German seized more than forty G.50s and a dozen of two-seaters on many Italian airfields, incorporating them into the Luftwaffe after a rapid change of markings. Early in 1944, when the ANR structure was consolidating, the Luftwaffe handed over some G.50 to Sezione Addestramento Avanzato Caccia, based at Caselle and led by Captain Cesare Balli. This aircraft stili retained the German markings, later to be exchanged for new national ANR markings.
49
Fiat G.SD bis of No. 260 Squadron, Royal Air force, 1943. This aircraft retained the originaI green lizard Italian camouflage scheme, just adding RAF rounde/s on wings and fuselage, and a large fin flash extending over the whole tail area, in order to avoid any doubt about its actual proprietors. An huge white HS code characterised this squadron, operating Curtiss P-40 Kittyhawks with the Desert Air Force. The abundance of aircraft in good flying conditions found on Axis airfields appealed to many allied pilots, frequent/y using them both for service and, sometimes, as personal booty, as probably was the case of another G.SD bis shown in the lower profile, captured by a South African unit and, after a complete 'sand and spinach' repaint job (almost certainly Dark Green and Mid Stone) it displayed a wonderful sporting livery, complete with the pilot name, a certain De Moynes, on fuselage.
Fiat G.SO bis, utilizzato dal No. 260 Squadron della Royal Air Force nel 1943.' Questa macchina conservava la mimetica originale italiana a ramarro, sulla quale erano state cambiate le insegne di nazionalità, con sei coccarde su ali e fusoliera ed un vistoso tricolore, esteso in questo caso a tutta la superficie del timone e della deriva, in modo da non dare adito a dubbi circa l'attuale possessore del velivolo. Il grande codice HS bianco identificava questo Squadron appartenente alla Desert Air Force e dotato di Curtiss P-40 Kittyhawk. L'abbondanza di aerei in discrete condizioni trovati sui campi dell'asse attirava molto i piloti alleati che spesso li utilizzavano sia in reparto, sia talvolta anche come bottino personale, come probabilmente avvenne per l'altro G.SO bis illustrato, che fu catturato da un reparto Sud Africano e, dopo una completa riverniciatura in verde scuro e sabbia (quasi certamente Dark Green e Mid Stone) sfoggiava una splendida livrea sportiva completa del nome del pilota, tale De Moynes, sulla fusoliera.
30
Main operational units equipped with Fiat G.5D
Principali reparti operativi su Fiat G.SO
I
Squadriglie ~ Gruppo
~
Il Stormo Il
Typicallocation and dates
Date e luoghi significativi
Rep. Spero G.SO
Aut.
Escalona (May 39)
351/352/353
20° Gr. CT
51°(56°)
Ciampino (Nov 39)
Maldegem (Nov 40)
354 / 355 / 356
21° Gr. CT
51°
Ciampino (Nov 39)
Capodichino (Aug 40)
357 / 358 / 359
22° Gr. CT
52°
Pontedera (June 40)
Ciampino (Nov41)
354 / 355 / 370
24° Gr. CT
52°
Tirana (Nov 40)
Grottaglie (Apr41)
Monserrato (July 41)
150 / 152 / 358
2° Gr. CT
Aut
Grottaglie (Sep 40)
Castelbenito (Feb 41)
Dema-EI Fhteia (June 41)
361 /395/396
154° Gr. CT
Aut.
Berat (Nov 40)
Devoli (Feb 41)
159 / 160 / 165
12° Gr. Ass
Aut.
351 /360/378
155° Gr. CT
Aut.
162 / 163 / 164
161° Gr. CT
Aut.
70/74/75
23° Gr. CT
Aut.
Mirafiori (Feb 42)
366 / 367 / 368
151° Gr. CT
53°
393 / 394 / 275
160° Gr. CT
Aut.
236 / 387 / 388
158° Gr.Ass
50°
Aviano (Apr 43)
Osoppo (Sep 43)
389/390/391
159° Gr.Ass
50°
Aviano (Apr43)
Osoppo (Sep 43)
376a Sq. Ass.
Aut.
Durazzo (May 43)
Tirana (Sep 43)
eT
Aut.
Ti rana (Apr 43)
Tirana (Sep 43)
392a Sq.
Martuba (July 41)
Martuba (Dec41)
Monserrato (June 42)
Elmas & Alghero (Nov42)
Alghero (May 43)
Grottaglie (July 41)
Gadurrà (Aug 42)
Gadurrà (Dec 42)
Marizza (Sep 43)
Castelbenito (Apr41)
Castelbenito (June 41)
Castelbenito (July 42)
Misurata (Feb 41)
Derna (Apr41)
Ain El Gazala (Oct41)
Gadurrà (Dec41)
Grottaglie (Apr42)
Grottaglie (Nov 42)
Grottaglie (Feb 43)
Caselle (Feb 42)
Araxos (Sep 42)
Sfax (Jan 43)
Sorman (Feb 42)
Sorman (Nov 42)
INSEGNE DI COMANDO - BADGES OF RANK
* * ** *
**.**
U
_........
Generale di Squadra Aerea
Sottosegretario di Stato
EJ
Generale di Armata Aerea
~
;;li
.lf'
111
Maresciallo dell'Aria '1.1,
ifJ ~
Capo di Stato Maggiore (II numero delle stelle corrispondeva al grado rivestito dal Capo di S. M.)
~
D
Governatore Generale, Vice-Re l"J! ....
~-= l
Ministro dell'Aeronautica
Primo Ministro, Capo del Governo
=
Fonte: "RACCOLTA DELLE BANDIERE ED INSEGNE NAZIONALI" pubblicato dal Ministero della Marina - Roma 1934/ 1940 N.B. : L'evidenza fotografica mostra alcune difformità nei colori delle corone e delle aquile effettivamente utilizzate.
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Fiat G.5D in model form
Il Fiat G.SO nel modellismo Manufacturer
Date
Country
Remark
Complete Kits
1/72
Fiat G.50 bis
Airfix
1967
England
Injection moulded kit
1/72
Fiat G.50
La Cucaracha
1987
Italy
Resin kit
1/72
Fiat G.50 bis
Mister Kit
1997
Italy
Resin - Two kits released: "2nd Srs and Bis AS" versions
1/72
Fiat G.50
AML
1999
Czech Republic
Short-run injection moulded Two kits released: 1st Srs and 4th Srs
1/72
Fiat G.50
KORAModels
2000
Czech Republic
AML kit with resin parts for Finnish ski equipped version
1/48
Fiat G.50 bis
C, H. Atkins
1989
England
Vacuform Kit
1/48
Fiat G.50
Secter
1991
Japan
Injection moulded kit. Reissued by Hasegawa in 1994
1/48
Fiat G.50
Italian Classic
2000
Italy
Resin - Four kits released: 1stSrs., 2ndSrs., Bis and G.SOB
Conversion & Detail Sets
1/72
Fiat G.50
Airform
1973
Italy
Detail set - reissued by Airtec: with parts for 1stSrs. and Bis AS versions
1/72
Fiat G.50
Dujin
1987
France
5 resin conversions - reissued by Vami Models: 1st, 2nd, 3rdSrs., Bis and G.SOB
1/72
Fiat G.50 bis
Novart
1989
Poland
Resin detail set (supplied with an Airfix kit)
1/72
Fiat G.50 bis
Cutting Edge
1990
USA
Resin detail set
1/72
Fiat G.50 bis
Eduard
1993
Czech Republic
Photoetched detail set
1/48
Fiat G.50
EP Originai Models
1992
Italy
Two resin conversions. 1stSrs. and G.SOB versions
1/48
Fiat G.50
Eduard
1992
Czech Republic
Photo-etched detail set
1/48
Fiat G. 50
Airwaves
1992
England
Photo-etched detail set
1/48
Fiat G.50
Italian Classic
1993
Italy
Two resin conversions. 2ndSrs. and Bis versions
1/48
Fiat G.50
MisterKit
1998
Italy
Correct resin wing for Secter kit
Decal Sheets
1/72
No.5
Esci
1974
Italy
Grupo 27 Spain, 1939 351-6 Belgium, 1940/ 376-2 Albania, 1940 353-3 Libya, 1941
1/72
72-536
Tauro Model
1997
Italy
351-2/352-7/20° Belgium, 1940 351-12 Libya, 1941
1/72
72-010
Sky Models
1998
Italy
1-1 / 1-7 Spain, 1939 / 21 ° Naples, 1940 352-1/20° Belgium, 1940 354a Sq. / 154°Gr. / SC-10Albania, 1941 150-11 / 151-2 / 351-12 Libya, 1941 367-2 Turin, 1942
1/72
72-AC005
Inscale
1996
Finland
Finnish Air Force: FA-1 / FA-2 / FA-4 FA-15/ FA-17 / FA-19 FA-22/ FA-25 FA-26 / FA-33
1/48
48-144
Aeromaster
1995
USA
355a Sq /20° Belgium, 1940 150-11 Libya, 1941 / Croatian A.F. FA-21 / FA-22 / FA-26 Finnish A.F.
1/48
48-525
Tauro Model
1997
Italy
352-7 Belgium, 1940 351-12 Libya, 1941
1/48
48-550
Tauro Model
1997
Italy
355a Sq. Albania, 1941 376-2 Albania, 1943
1/48
48-551
Tauro Model
1997
Italy
351-2 Belgium, 1940 20° Belgium, 1941
1/48
48-559
Tauro Model
1998
Italy
SC-10 Albania, 1941 368-5 Tunisia, 1943
1/48
48-565
Tauro Model
1999
Italy
1-1/1-2 Spain, 1939 150-11 Libya, 1941 CLI Turin, 1942
Italy
1-1/1-7 Spain, 1939 / 21° Naples, 1940 352-1 /20° Belgium, 1940 ''354a Sq. / 154°Gr. / SC-1Q Albania, 1941 150-11 /151-2/351-12 Libya, 1941 367-2 Turin, 1942
1/48
48-026
SkyModels
2000
32
Fiat G.SO, FA-21 (MM.4941), del Vanrikki (Sottotenente) R. Sartiarvi del 1/LeLv 26, Suomen Ilmavoimat, Kilpasilta, marzo 1943. La fusoliera di questo aereo era stata ridipinta con la colorazione standard finlandese a bande verdi oliva e nere con le superfici inferiori azzurro chiaro, mentre ali e cofano mantenevano la mimetica originale italiana a tre toni Verde Mimetico 3 e Marrone imetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3. Le bande nere sulle ali erano state probabilmente aggiunte per accompagnarsi alla mimetica a bande della fusoliera. Questo schema misto riflette in effetti la ravagliata storia operativa di questa macchina che sembra aver avuto le ali ed il cofano motore sostituiti con altri provenienti da un altro aereo. Infatti l'aereo, della terza serie costruttiva CMASA, era giunto in Finlandia il 3 marzo 1940 essendo poi assegnato il 18 giugno '41 al sottotenente Kokkonen del 3/LeLv 26, che il successio 15 luglio, avendo finito la benzina, precipitava ad lIomantsi rimanendo fortunatamente illeso. Dopo essere stato riparato, l'aereo fu assegnato l' 11 maggio '42 alla seconda squadriglia, ove cappottò a terrando in emergenza a Vernitza il 30 giugno, ai comandi del enente Hamalainen che ne uscì illeso. Trasferito infine al 1/LeLV 26 il 17.7.42, cappottava nuovamente in atterraggio a Kilpasilta il 6 aprile 1943. Il sottotenente Helin che si trovava ai comandi rimase olume. ma l'aereo non poté più essere riparato.
Fiat G.5D, FA-21 (MM.4941), flown by Vanrikki (2nd Lieutenant) R.Sartiarvi of 1/LeLv 26, Suomen IImavoimat, Kilpasilta, March 1943. The fuselage was finished in the standard Black and Olive Green Finnish camouflage, with Light Blue undersurfaces. Wings and cowling had retained the originaI Italian three-tone camouflage with Dark Green and Brown mottling over Sand background. Black bands were added above the wings, probably just to match the fuselage scheme. Actual/y, such a mixed scheme reflected a very troubled operational career of the machine, having its wings and cowling seemingly replaced with others coming from a different pIane. This aircraft, part of the CMASA-built third production series, had arrFved to Finland on 3 March 1940, being assigned on 18 June to Vanrikki Kokkonen of 3/LeL v 26, who survived a crash landing at I/omantsi on 15 July, when he completely run out of fuel. After repairs, it went to 2/LeL v 26 on 11 May 1942, later overturning on a forced landing at Vernitza on 30 June, while flown by Luutnantti (Lieutenant) Hamalainen who escaped unhurt. It was final/y posted to 1/LeL v 26 on 17.7.42 where it overturned again on landing at Kilpasilta on 6 ApriI 1943. Vanrikki Helin at the contro/s was ab/e to escape safe/y but the aircraft could no longer be repaired.
Fiat G.SO bis, MM.5945, della 352a Squadriglia, 20° Gruppo Autonomo C.T., Martuba, luglio 1941. Mimetica a tre toni Verde Mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 su fondo Giallo Mimetico 3, con le superfici inferiori in Grigio Mimetico. Fasci alari a fondo bianco sopra e sotto l'ala, con croce bianca tipo Fiat sulla deriva. Ogiva grigio-azzurra. Lo schema mimetico con striature diagonali verdi e marrone su fondo giallo, era tipico delle prime macchine tipo AS della quinta serie, costruite dalla Fiat ed inviate in Africa Settentrionale all'inizio del '41. Il muso era giallo, secondo le disposizioni ufficiali per gli aerei operativi nella primavera-estate 1941. Il 20° Gruppo, appena tornato dal Belgio dopo il ciclo operativo sul fronte della Manica, in Aprile ricevette a Ciampino nuovi aerei tipo 'bis AS', venendo poi' inviato in Cirenaica alla fine di maggio. Rischierato sulla base di Martuba, partecipò ai combattimenti sostenuti dalle forze dell'asse su quel fronte fino al 14.12.41.
LA BANCARELLA L. 22.000
€ 11,86
Fiat G.50 bis, MM.5945, of 352a Squadriglia, 20° Gruppo Autonomo C. T., Martuba, July 1941. Standard three-tone scheme of Green (Verde Mimetico 3) and Brown (Marrone Mimetico 2) blotches over a Sand (Giallo Mimetico 3) base. Light Grey (Grigio Mimetico) lower surfaces. National insignia carried on white wing roundels in four positions, and white Fiat-type tail cross on rudder. Blue-grey propeller spinner. This camouflage scheme with diagonal stripes on fuselage was distinctive of early tropicalised machines from fifth production series, built by Fiat and sent to North Africa early in 1941. The nose was painted yellow, as officially prescribed for operational types in the spring and summer of 1941. After having operated on the Channel front, 20° Gruppo returned from Belgium and received new aircraft of 'bis AS' type at Ciampino in ApriI 1941, being later posted to Cyrenaica at the end of May. Based at Martuba airfield, the unit was involved in ali main Axis combats in North Africa until 14. 12.41.
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