Furore Simbolo Valore

0 Giaiigiacomo Feltrinelli Editore Milano Primn edizione iiell"'SCI1O'' ottobre 1980 Prima edizione in "Csnipi dcl saper-e"ottobre 2002

Introduzione di Marcello Massenzio

risale al 1962*: s La prima edizioni;. di Fun, alllAtitoresulla bc tratta di iiiia iraccolta di saggi ! 3 i n grado di cspl. se di u n sottille dicegn o c~iltllr: :i pai-cch.e De Mai citai* cdi compt-~nde nc, disornogcnéo solo u u i10 sg11u1 tino, costi-ucn
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jnvinù di queste stesseprerogativc, inquieta e pone prosiero blemi, sollecitando il lettore a chiedersi, innanzi tutto, se I'accenniita complessita sia il frutto di una meccanica giustapposizione di interessi disparati e di percorsi scientifici Irti loro ilrelati o se essa n:ascenda, invece, una coerenza interna, uii piano unitario 'er dare "segrrf lop1in quanto non irnmediatamerite perce ino teni sembra una li:sposta soddisfacente al cluesito, cj -..l,.. ,4; dei pi.ogerw ciiiLuiaic i11 X.,,A,L ~ U ULI, A: ebiiiivr.ii<) i-iiivia alla dila presenza è costantemcriic.. s...>.--..*... mcnsionc del miio c del t7to in q~iantos~rirmcntipreposti alla riclaborazionc cultur:\lc clcl rischio suddeiti<j.clic media il ripristino dell'iinith dclla prescnzri iirnana. Vucst'~iltin1a2 tla intcndcn, come movimento chc ti-ascciiilc In sitiiazionc oggt.tti\in nel v;ilore socialmcntc condiviso. In rifcrirncnto a tale ciitcr-io interpretzitivo di bnsc, affioi-a iina divci.sa shcccttntiii-u tlel pi-oblcma, &I t ~ i l t i scissa i rlnll'oi.izzc')ntei.ciigic)so. Limit;incloci per. il nii,nlento a iin ccnno iildicritivo, dii.emo chc in questo caso l'accento si sposta ~ i i l crisi l ~ d'irlcntira clic i.igiiarcla noi in qilanto occidentali, prodotta dallo st'tildarnento del Icgrirnc di :ippai.tttnen.i..iiialle sceltc c~~ltiirali clie inclividiiano la Ilastra civilth. I l riscatto comport21 una rinnovata prst.sa di cosciieiizu de IIii stoiia dcll'Occidente, >l'.l ..-n mediata da una nuova modalitL:.CICI .,ciocrc, chc si affida al confison(ocritico t 1.3iioi e le civiltà :onfronto da cili scatunscc iin diiplice valore, Iclic si ot iel conoscere l'altro e, al -- --I mcdcsinio tempo. nei ri-conasccrc noi stessi. Il saggio d'apertura, Miro,scierrze religiose e civiltà nioclcrnn, si segnala innanzi tutto per diie aspetti iriterdipendenti: I'iino rigiiardu l'architettura del discorso, particolarmente elaborata, mentre l'altro ha a che lare con il piaiio dei contenuti, con i qua!i continiiianio a misurarci con una tensione etica e intellettiiale, che il tempo non tia afievolito. Qiialche esempio orientativo: come possono csscre circoscritti il carattere e la funzione della religio ne, riconosciuta quale prodotto cultuiale d0tat.o di un linh....

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guaggi<, s u i generis? Quest'ultirna è da intendere come un'esigenza permanente dello spirito umano? Bast a questc accenn O per comprenderc quanto fossero scot tanti tali problenni all'epc1,-a della prima pubblicazione del saggio (atveriuta su ". Nuovi Ai .- uaiia _1..11_ 14gementi" nel 1959) e quanto lo siano ~ L L L U La ~giudicare , vacjtà e dall'ampiezzi delle d~ iscussioili che essi suscitario. Nella prima parte del sagg io De M;m i n o i-ilpercorre La stona del pen-,.. c,. L U I ire1- ..r ipunneo da un'angolazione alsiero europeo rnoderiiu quanto iniisiiale, sollevando il problema della definizione dello statuto cultiirale del la religione. Egli opera, come atto inaugiirale, u n a distinzjone basilare tra diie epoche contrapposte: qiiella, dominata in larga parte dal p( n, che ncJn riconcnsceva alIla i-eligione un'esscnza specifi, :endola I!a11amerite a "maI>-I1 scherii di qiialcosa d'altro") e he, viceversa, muiuvc uaiia prcuia d'atto dell'irridiicibile peciiliarità del fenomeno. Questa seconda tcndcnza, che contiasst?gnu la C ultura occidentale del No~!cccnto,prende avvio dalla pii bblicazit 3nc del celebre testo di RiiO li- I> \ e dà vita, progressivaincndolF 0110, Il .vrtcro (Das Heiliqe, lir te, a iin varie! ~iiilcnic J intellcttiiale clie, piir- nutrendosi cli appoi-ti di pi' ca dispiaratn, possicde una linca cultiiralc unitaria. Piìi riicc-i.samcnrc,C mcrito rli Dc .Vai-tino l'aver messo in luce i l niicleo accomunante, che consistc nclla "riva1lutazioni esistcnzinlc dclla ivligionc c etcZ mito"; al fine di prrcis;Irc di co -..,... 1I ' .u. sa si t i a t t i . ci sembra opportuno indivicliiarc prelin~inai-riiciirLbiettivo principale pci.sc-ig:.iiito dal nioviinicnto i in qliest i<~ n c Esso . risietlc*,a nosti-o modo di veclc:i-C, ncll';arultir, sfcorzo di cliscgnai-e ex novo la fisionomia clell'oggir t t ~ "religionc", i 1 cui iiontlamcnto - com'e sostenuto in tina delle tesi ct'n trali dcll'opera di 01t o - & da ricei-cnrc i~ c l l aclin dcl saci-o.I1 fattoi-Ctlistintivo di quest'ullin~uI:.invia al1 ie eli alte~ i t rispetto 8 a! polo iima-,-.I..,.. ... i.-. L.lI I ~zi12111~11;' i n ~l~ i o g i cConilofalLi o, da iin'inno: altcrilà as>t,iur,. trinsttca ambiivalenza, in qiianto cssu induce riell'uon-io tanto il sentirnenlo clc?l temer panico e dello sgomento, qiianto il senso .!- . e clell'abbandonci mistico. Nel volume di del rapimento. csratico Otto, clenso di suggcsiioni, si sostiene !a del saero in quanto rreiner~dumpuò ger-mogl ie dcl saero ~~riloliziato come forza metafisica r(/3L111u113 Y I C C Y C I J.-~ . W pai: lire dalla svolta introclotta da Das H& 'ige, la nozione di alteli th riveste un m c)lo di pri:n10 piaiiio ai tini dclla definizione dell'orbita del religiioso; iiella rnedcs ima pro:spettiva uno stimolo non meno riievant ne dalla fondamentale disamina freudiana del tema dclla me contenuta nella celebre monografia Al a,.

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-'e1 principio. di piacere (Jenseirs des Lustprinzips, 1920). In ti osservazioni relative alla ripetizione atdare, le

u dinamica del gioco della "madre-rocsernplilic chetto" c contra~ipuxiialla ripetizione coatta, hanno ~~~~~~~~uto - e suliecitano ancora - gli studliosi dei fenomerli i-eligiosi (tra i quali figurano personalità auta~revoli,Come Kairl Kerén:vi, Mirarsi siil senso deill'iteracea Eliade, Jean Cazeneuve) a in~err-vg . zione di eventi già. accadiiti e del piisso indietro alla nct:rca del passut o perduto, che tanta parte hanno nclla dimensioil e della rcligio ne. A un Iivcllo più gcnei-ale, la maturata consape . . circa l,a specifica qualità del linguaggio dei miti e dei riti na acceso I'iinteresse degli stoiici e dei lenornenologi delle religioni nei r i g i i adi ~ del simbolismo, osservato da molteplici punti di vista. T.. ,.... 111 q ~ ~ squadro to Dt:Martino valiita. in al-ticolare, l'influsso esercitato da Jiing nel cam1)o delle ricienzr rieligiose: influsso che si & rivclato indubt)iamentt! fertile - per q u anto ntticnc al simbolovi!>--l-. - - - ....- .- -...... sto comc pontc icicaie r r n Ila.ssriio, 1iic.sl-ntc c futiiro - ma che, al ota tcntcmpo stesso, ha ingencmto eqiiiwci per via del , nla nai-ia tlegli archetipi, che sot tende un'c.)rigirie non c tui.alistica tlcl patrimonio simbolico. il Inovimcr ito intrillcttiialc i:n csamc non maiiriscc lc proprie pcitcnir.idlitil nei l tt'nt:itivo di rid el'init-e i conteti~trie le Coimc del f cnom,a(.) i-eli;gioso, cvitando i 1 pii1 po:ssibilc i risclii dell'eiriv~centi-ismo, ma prospct (a, con rion minorc vigore, una pcculiarc tica. Il p(1st iilato elle In idcntil'icu fa dcl sacro l'nti-dneo sit r;i niciu' ' cvn il q~iulcI'csseir iimnno aspici i ; i l i i u i c i i i 1~;1ppor-t~1 - e ,piire nclla sola dini-ritu . . ,. ,iri i i ~ l ~ e m isia cntc alla, propria condizione csidel contatto, 1:a precari .iò esseri5 descritllo, IIIR si sottrae stc-nzialc. 1:ut-ribito del - - ... - .... --...I ...-.., alla presa dcl pcrisier-o.corisiucr-aiu iriarir-6Lii-tru a rc-nderc r ~ g i o tic di una i-ealtà chc, in virtù dclla stia assolute? divtrsita, non L' misiirabile iitjlizzando le riori-riali categorie interpret ative. L'esjgenza conoscitiva, oggettivante, tesa alla ricerca tanto del le mo:he di qiielle inconsce sottese alla rclaziotivazioni cons: nc umanolsovi cede il posto alla dimensione puraniente soggettiva del! iza in atto: è in iifcrimento a questo insieartino ccmia la formiila "nlovimento di rime di tattori c valuta zionc esistenziale della ri~ligionee del mito". unto il siaggio deirnartiniano prende una nuova diAc .- l & . . rezione. queiiii. c-L~ i cI:-~ iiilr<., I L<,litestol si è convenuto di denominare "riSvrmulazione sowertitrice": lo studioso italiano fi sue alcune dclle tesi appena enunciate sottoponendole, però, 21 una ra-

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dicale rielaborazione teorica. O ~ e r a n d oin questo modo De Malsi, da un lato. al~ [jnoperscgiie un dupljice obiet tivo, o p~onendo! ,1 lettura riduttiva e banalizza nte dellai religiorie di inaitrice po1 - l:... -. .l-11' -I*-.l- Il':----:sjtivisti~ae prendendo ie ulsranze, uaii aiuv, uiiu l ~ l i l ~ ~ u n a l i s r n o serpeggiante nella rivalutazione esistenziale della religione e del sacr.o. Si tratta, a nostro awiso, della parte p i ì ~complessa e preg n a n t e del saggio: in essa De Mattino riprende e affina le riflessioni critiche t:teoriche conten tite in u n denso articolo del 19531954, dedicatc alla dis;imina de:]la lenomenologia religiosa di Ccr a r d ~ van t ~ der Leeuw,2 nclla Cp a l e confluiscono talune problematiche hlissf:rliane, rr che sostieiie i"l 1r i m a t o dell'Erlebnis nelDe Marrappi-occio al1la dimenisione re ligiosa. I 41 polo a i rcligioe nel per tjno [a vaicrc la ntcesi;it& di "rigenerar~ -.-l- - - .--- -.-.! l -..- ,l . nc>,il che equivale a I-ipci-corI ci ric i i pruccssu ui iur rriauuiic C . a individuarne la specilicu funzione c\ilturale, tanto in astratto, q~irintonel concrctn delle singole istituzioni storiche. La nredesima locuzione ritorna in Mito, scienze religiose e civiltà moder,,a per indicare l'itinerario speciilativo che carntteni.xa lo stitdio storico tlcllc rcligiorii, in opposizione ai vati indirimi che sosrc'iigono l'jnipossibilit,ì di andare oltre il piano immediato dclita di csl'esperienza viissuta. È tinu coritiniiiti-l, qucsta, m iiitelsere segnalaté.t non solo comc tcstimo!nianza d ano i l dilettuale, ma aiichc pci:che certi piinti [èrmi che I ..... .,.-,.u"I I C I I I LI battjto negli a lini Cinc CJ3.)3ulllJ -c a diirdare le nebbit:che alcggiano s:iill'attusilc discii: dal problema del rccu pero dcl sacro. 1l!.. I.. De Martino accngiic ia liozione basilarc di sacru cuiiic i i i r c riià. ma, al nicdcsimo tcmpo, la svincola dall'impostazione metsifisica pimprin di Otto c dci suoi epigoni, conceiiti.ando la propria attenzione siille motivuzioiii concrczc chc sono a b n d a n ~ c n t o di talc concezione. Di conseguenza, l'analisi dcmai-tiniana ha co. me punto di paitenza l'individ~iuzionedelle prerogative che ap. Paitcngono alla condizione Limaila, considerata in astratto: il fattoi-Cdistintive) *=i- eccellenza iisiedc n1clla tcns ione tra sitiiazio. ne e valore o,per usa rc il lingpaggio ìell'antn 3pologia , nell'opl~osizionetra natura e cultura. Questo contrilst o ha u n csito p o 1 che poi-ta il s o g ~itivo,qualora si risolva nello slancio C getto umano a oltrepassare il livello na quindi, a guado. namisrnc3 mai pa. gnare l'orizzonte della cultura; si t.ratta - - .- -. . - - -- - . go di sé, poich6 i1 superamcnto della naiuralira non si conipit mai una volta per tiitte, ma si configura come un compito per. manente, che non può conoscere.soluziorii di continuità, in cluan.

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eo incessantemente si presentano situazioni oggettivamente da-

Iperatc Ile1 valore. non è dirito che l'esito dc!l contra:sto sia necessariamente .--n-- .. ~ L L C I I LUL I J ~ J U L ~indicato. ~ é r c h S si l l l l ~ 3 t determinare ~ ~ ~ d casi in cui iiz7antc' ' si atteniua, in cu i il polo Clella natiJra inilo "slan ?re il soprawentc), determ.inando 1.a crisi de Ila prenaccia - 1 .-.-.. 3.... .. .. ... - : c c - . . senza iimana nci rrioriuo. 1x1 cir-cusiaiize siilalcc fa la scia comparsa lo spectro delt'alteriti radicale, intesa come estraniazioi~e ~e1l'uomoa se stesso, perdita dell'energia creatrice, alienazione che implica l'essere agiti dallc situazioni invece di agire cciltuI-alrncntc sii di esse. Come rispondere a una simile cvcntualifà? L'a l tema tivii 2 perentoria: o si cede al riscliio incombente deilo sma njmenlc) di sk, o si tenta di oppoirc resistenza alla prorr;... .,1,1 "A , che diventa altro da sé. Ncl secondo caso, in dctcr>,,ctt,vii "ci O come m e stoi-ichc, cnt i-a in gioICV il sac minate du moturale di portata collet t iv: i chc opc cost 1ii;i .. : .. .-..I- ...---- ,. -1: :11 ..-. ,..,.. ,,r:-, dalitiì compiesse, rii ciii cer cricr erii<,L I I i i i i i s t i a i c , x i i c r i i i l r iciimcntc, la dinamica. In qiicsta linca di pcnsici.~i l sacrc~èiii~arealtà non pii1 u priori, bensl c-lcrivala,inerente alla dirncnsionc deli'riltcrith ci-cata allo scopo di of'fi.irc cin:i via dlciscit:i al problema dclI'alicna,jsionc iimni~a.Seconrlo qirali mc.)clalit2 opei-ativc? L'al:to inizialc coniporta il tiasfcrin~cntodclla situazic tica da I piano reale ri qiiello siil~bolico:si tratta, in sosta . . . 11-arcla viccnda ccinci-cta, I'iiccndo ricvrso al lingiiaggio inscca il sacro. C:id comrioi-t:t la cri C dcl: r di i i t i nicl tcml-icI dcstori ficato di:l mito, .-..- i'..-..?J LIIC LJIJS~II IUIIXCI C U ~ L I ~ l l ~ ~C ~ da~r . r~u i i r~i ~U, li ;I i1.1 terinicllL,, t e I ILI pci-mane:ntc, pc.)ic te; (in m( I miro n(>npartcc lu che a l .. - . - . -. -. :,l. -...-...:C, n o n siioisce rriiirarrieriii, r r i i i I - i--~ r i u i-i tscriif~rc iuci~iicu LI se stesso, C'è di pii]: nel mito la crisi non resta mai irrisolt a , ma contienc in se gli eleii~eiiticlie pi-eliidono al riscat to. Da ta'li prcmcssc si ricava clie la locica che goverha qiiesto tipo di C,,.inei-nzioni s ulla ideritificazic>ncdella vicenda contingente al:a, rievoc:ara ritu:~lmente:ident ifi(:azione C:he porla vicei :il reale iri quarito iipet.izione dcr l rniticci. In tal ta ad. z. . . -. .. :siinbol ica lavo1isce il sripcramcnto delmodo l nente, a\ {via il processo al termi~plicitan lo statc3 di injpc ne del quale l'i1 umano recupcr;3 i1 proprio nrolo di sogt

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Il lettore d'oggi può riconoscersi o meno nei criteri che orientano questa linea esegetica, nella quale è awertibile, in partico-

late, l'eco della riflessione hei~dianasulla ripetizione "giuocata" e che a noi S<:rnbra dcxisamerite stimolante; m a anche l'eventiiz ]C dissenso, purché sirgomeniLato, puij u tilrnelnte conc orrere u' alimenlarc 1 43 scambio intellt:ttuale tira generazioni d iverse. I caso, a Inoi semkli-a iinponante sc~ttolinea re che il significato ultimo, tti ltora vai ido, dell'insegnarnento di Dc Martino risie$e, prima ancora chen nel tipo di percclrso espl icat ivo prospetta-

. sostenere con vigore la necessità di capire. di "rigenerare nel peiisicro" un "oggetto" che solitamente si tende a escludere dalla portata dcl pensiero. Dell'impegno profuso in tale direzione Miro,sciei~zereli~iosee civiltà moderna i-appresentuna testimorliariza i i~tellettiiz iicca e i nata, ch merita di essci-c med ilata con lo, nel tatto

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posilione prledorninamiti nell'economi,a dcl fcilomerio religiosr tale cla lascia,re nell'o restanti rnti, a cominciar -- ... ... . da quclla etico-rioma~rva cnc pure possieuc un'incidcnza no trascurabile. In ciò ì: da rsw isarc il segnale di un limite che non può esscrc taciuto ma che i-ichicclc. al contcmpo, di csscrc analiz7atn c cornprcso ncllc suc rnotiva7ioni. Mito, scicirzc religiose t. civilrd ri~odemanon conticnc iin discoiso 01-ganicostilla i.cligioncconsidei-ata in tutta la siia portata; il saggio pei-scgic un obictrivo divciso, non mcno rilcvnntc, chc C qircllo di dibattcrc le tesi sostcniitc dal niovimento di riv:iliitii/ioiie chi.;tznzialc. dclla i.clin gionc. In p:ir ic potai-izza I'zittc:nzioiic C Ariture, c c h ~ li crla in d isciissio nc ncl te \ .... .Il.. .I. . I'.. . l -1R.. - - l : sowertji-nc I ' I I I I ~ J I ~ U IIICOW IL<,, C L ~ L I C I I L ILIIC IJ. U C I M I C I I ~ I C J I I C 1111 Csigcnxt periiiniicnte dell'uomo; un'ciigcnza innata, si potrchbc dire, &e, in (luanto t i le, si sottiac all'indaginc di tipo ctilrui-alc e ....'.. . . sti)rico. Dc Nlarcino awerre iina siniilitiidiiic di fondo tra questo attegginmeiii:o t. quello di chr religiosamente impegtlato: css si rnrtriitcstn soprat tu ttn ncl porrc limiti al processo rli romprer sione dcl knc)meno, S'opnittiitto perqiiel clie riguarda il rnornentc .. .. delle origini. N o n si tratta, corn't: Facile arguiire, dì un a disprit merrirnente accademica, ma dcl vivace contra sto tra dlue orier tarnenti che ha notevoli ripercussioni sulle no' ;tre cosc ienze, a r l l- -,.l:-:che al presente. De Martino estende polemicaillclltc .aii,i It-ilxiL ne, vista nella sua spccificitii, il carattere di prodotto initeramer te umano. Un prodotto estremamente complesso, del jciale pu' .. essere studiata la genesi con stiurncnri anaIitici adeguali, assi1 mendo come base di partenza la messa a punto della peculiar Funzione cirltui-ale alla quale esso risponde. (In prcccdcnza si 3

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cercato di illustrare questa linea metodologica accennando a1 ruolo suolto dal diisposi tivin mitico.-rituale i n una sit uazione di crisi.) Alla Iiice delle consider,azioni clle sono c mcrse, s i comprebnde perché De Martiino abbi2i assegniato al. piroblema della ic,rogenesi un'impoi-tanza crucial e, sacritiicando 1';analisi di altri aspetti del fcnonieno. Le izioni in eventi a questa !icelta di campo, tutt'al tro che ( onale, non sono di poco conto: la I-eligio. . umana, rientra nel raggio J..II- creacivita .. ne, r e..,s ~:...:.i ~ u iaiia l u slcra ciciia d'azione della ragione stoiicn; di riflesso, può diventai-c oggetto d'analisi, sia in astratto che in concreto, anche il problenia dell'eclissi della sua funzione. Su questa ternatica avremo occasione di tornare fra breve, non priniu di a! o meglioI a ftioco i t i a t t i distintivi del fenomeno in questi ,l:~ .-iNclla prospettiva Jeinartiniana il fzilsvlF. CIIL; Ilci l l I C ~~1 al~ I'c.r1;7rc lo spec:ifico dcl OIIC i'irn~ incla allat nozioni storifi cazione' '. Il tcrn1 ala I'usc ita dal piiano del1n storia: ~iscitacI1c puni csscre C I piiriura C istititzionaiìi.iciitc disL-:-t:--.zata ( L ~ ~ I I...I C11ci sistemi religiosi) o clic, iill'opp~ wcsen ta o ogni r svincc)lata da ogni f0rnla di ~ ~ n t i - o lcl da )mc iiclA qiicsto fc le mainifcstazioni psicc.)pn~ologiclic). I, che in... .- - - ,. 1;r parte piìi vitalc dclla spccula~ioiic
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nosciuti come componenti dell'apparato religioso, di norma so- no a t t ~ i b utii all'inii ciativa dii un'entiita sovruinana operdnte n ella sfera destorificata del tcmp10 e dellaI spazio. Sc la n:libione parla il 1inguaggio dei ni iti e dei riti, il qtiale rinvia alla desto~ifjcazioneculturale che rappresenta "l'essenziale e l'intrinseco di ogni r e l i g i ~ n e "non , ~ è detto che tale linguaggio sia neccssa1.5arnentecompatibile con tutte le civiltà, con ~ u t te le epoche storiche all'internodi una detcrminatacivjltà. Ci sembra essere questa Iu base teorica che peimette a De Martino di affrontare una delle qiiestiuni pii1 delicate e dibattiite dcl nostro tempo, vale .a dire l'uscita della cultura occidcntule moderna o, te della i.elimeglio, di Iiina part e consisitcnte di ( )dtrvia $ tiitgianc. La I(rttura di Mito,scicrrze re11 . . .l:-..-: ,.-. .:,l: ..- . A- A: -.I., tora in ~ I - Z I U ~LIIJ C I ~ L I ~ I II ICI U I L ~ L I U I I I ~ L I I I I U I W I I I I '11 L I I I I U I U I I cor~ichl.la tratretto ed equilibrato inquadi-amento dcl pi-ol: a con rigore tazionc di u n argomento così inipcgnativo 2 storico C speculativo, al quale si accompagna un inleilso iinpcgno etico chc confeiisce allc paginc dcl saggio accenti vibranti. Cih compoi-ta 1;i messa al bando tanto dcllc r~pzioni~->crsonali quanto dcllc valutazioni preconcette: in una parola, risu l tu cscliiso dril discorso qucll'insicrne di fattori che in vario modo avi ' critica. i' be pot~itciostztc
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perfezioni o d a pecche. Cib che conta è il Fatto che esse siano esenti da faziosità e che riCuggano dai luoghi comuni, i quali hanno il potere di spegnere l'interesse intoinv ai I~roblemi , piccoli o gran1 0 tconctJ è rappresentadi che siano. L'elemento di maggior rilie~ . .. . to dall:1 scelta Cli piintai:e sulla rlozione il i limite storico (ì'attualità, c he~evita al1'Autore il rischioI di far di pendere l'uscita dlalla religione (dal crisitianesimio, iiel C; iderato) dall'apricui-istica 2 - 111 -...- -~- lu! ~ g- l o rn .. ..- - - .l - i ciitesvaluta~iuneucii i,ggeiio s oquanto tale, 5eLonuu ri di giudizio tipici della scuola evoluzionistica. Criteri chc hanno alimentato il difluso clichk del passaggio meccanico dalle tenebre dell'errore alla luce dclla verità o, secondo una variante di tenore non trcbppo dissimile, dall'inhnzia dello spinto all'etiì sidcilta. Pcr zin altriCI vcrso la medesima nozioiie perinette a De Martino - come si è già detto - di dil'fercnziarc nettamente la propria posixio. ne da $ella di coloi-o (rhc fannio della i-eligione un bis« grio irisoppri tnibilc c, dunqcie, non sto1ricizzabi le, dell'ii~ omo connc talc. DalI discorsi3 appenaI conclus;o clcriva tin nuiivo ordinc di problttmi: ci si chiede sc esihia tr- ~ i.i ~ la n opossiliilith di deliini larc u n certo nurncro di csigenze inei-enii all'ordinc ciilturale, c dotate, al tcmpo stesso, dì cai-atterc univcrsalc. Lri letlui-a clcl te!sto (dei ~~- po[esci) "' u'i Dc Mai-lino ci indiicc a i-ispondcrc al'fcrniati\l~nit.ntc ncntlo I'acccnto srill'"cllru,s del trnsccndimcnto" clic, pii mcndo' contcnuti vaiianti con il variarc delle civilti, rap 1'1 in tic ......,ti-atto il piincipiochc do\rlinquc c comiinquc medi;" .. saggio tlalla natiira alla cultuici e chc per giunta sosticnc l'ctlificio dclla cultiira, tinavolta costruitci. I1 pensiero dcmai-tiniano i i l u-~ g cd;t ogni mi,,~,,,~,,- forma di Iacilc ottimismo, perchk ~ I i ~ a-,.t;,.-rnentc consapevolc del fatto clit: qiiesta tensione etica ri?ichia di csscrc corrosa Idalla "nc)stalgia Clclla natitira", dal l'oscura quanto tenace ansia tli recupcro dcl prc:-umano , clell'inhrirnie, (le:l caoti*.. .. alla luce della nozione LI-ciidiuna co, che Dc Martino inteipic~a di istinto di mortc. "Furore" 2 i l termine clie i-iassiimc I'insicliosa, mai sopita tentazione distnittrice e regressiva, pci-coiiti-astare la quale tutte le civiltà e tutte le epoche storiche sono c''niarna' te a mobilitarsi, a claborare stnitegic difensive e tecniche pi-otcttive, iicl cui novero rientrano i dispositivi religiosi. All'int etno di t i L-%, ntale cornice è possibile valutare il ruolo dei simboli: qiies,,. ponendosi tra Curoi-CC favoriscono secondo miodaliià istituzionalizza ite - il de e1 primo C spianano la stimda al, ~ Lux l la continua a f f Lici Jccondo ~ ~ termine, ~ che ~ coinclclc ~:,l, " ~, la riforidazione del sistema culturale. La necessità di disi un patirimonio simbolico cli portata collettiva, così inqual

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awcrtita da tutte le civiltà e, pertanto. le si può attibuire un carattere universale. Non altrettanto vale per i "linguaggi" partitoian attraverso i quali si esprime l'attività simbolica, che risentono dei coiidizionamcnti storici. I simboli rnitico-ri tuali, valutati in relazione alla civiltà occidentale, hanno svolto cin iuolo d'indubbia effjcacia jri una luniga epoca storica; esaurirsi della loro hnzione non equ.ivale, pel-tanto, al dissolvimcnto della dirnenU ~ I I iale: L U Mito,scienze reliziose e civiltà m"sionc simbolica in ~-..-...+ &ma, che dal punto di vi sta del rnetodo ciu rende re recipi"ocamente funzionali il livello ;anti-opologico deIl'analisi I e quellc sto. -1: ..-..: . -- 2 - .. neo, ci invita a i-iflettei-e in qiiesra uirezioiie, prcmpcLLariuu ui~ teriore scenario, iin ultcnoi-e terreno di ricerca. L'iiitima parle del saggio s'interroga sui caratteri costitcitivi del simbolo laico, vale a dirc del simliolo che teride ad armonizzarsi con i principi l r i prelcinde, cei-t.o, di ". De M; tlcll"'umai ncsimo i ic altre e tiltt0l-a:~pei-~ l e s c aco t5aurii-e I2I qiiestio tilc per nsi indic; ta, iti:i ci 1Foiniscc . -. i mpostar - . -.'la in moclo coe rcnte: 2 qiianlo aiccadc, I:Icr csempio, allorclii. cgli i'ilcciilt tirale dc 1 nostro presen t c2, la fase ciuva che, nc!IIu tcmp~c-i-ic itenticat ricc" noin poh pih csc fondar rice e ai1 cialc dcll: - -- - .. J -. .---:1.: ..-. . A -..--. scrc clctrisriria[a i l 11 . rcnipo uc,sior-iiicaiu. -. i i i i i ucvv stppartcncre ;)l piano della rraltS storicri. Così h st2ito, con Ii-iodnliti C finalitzi necessai-ianicntc divcr*sc,nel caso di (:vcn t i dricisivi quali la -. . . .ri-nsfigiii-atiin rnornenii zione I'railccsc c la Rivolirzionc d'Otroi->r.c, inaugiir~tlicli iin nionclo niiovo. LAutorc non nasconde qiirinto sia ciillicoltoso elaboinre, hcl presente, qiinclii simtx~licid'intcressc socialc capaci di p o t ~ c(in fine a sc stesargine sol iclo alla ilentazior ic di ced sa, a l a "n'ostalgia Idel nulla " che si t ~l'ti~iii~nti mcramente Ciistniitivi. Non 2 da atti-ib lo chc, paraiir civiltrì , Dc Ma rtiiio lelamente R Mito, s<:iierrzc. i*eli~iose :riso, de' ìtiriaabbia .consegnato alle starripe u n s;3ggio bn là, sr1PPoto col teniipo ad as.i.-.- ---.~. .'rin rilievt ~ o cmblcr ~ ~ l tli ~ c il. _ _ - auicii-e: _ _ _ .. .-: si 11irLia ui ri-crrire in Sveniamo, deiie iii~eiizionidciI suo zia, che costittiisce la punta

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dcntalj; ciisj deriaarite dall'incapacità di riscattare il h r o r!-C - -n1cdiante d isposit ivi simbolici confomli al mutato spiiito dei tempi. atti a favorire il deflusso della "cupa invidia del nulla" dil;agante ..I -_ _ . .J - . . .. riel rrioriuo rriouerno. De Martirio, storico dclle rcligioni ec.I rtnnlogo, sa benc chc i l problema costituito dalla tentazione tdel represso alla natura non è una peculiaiità né della civiltà occidentale né del nostro prescntc, in quanto ogni cultura ha dovutiD e de\,C misi11 ratsi con esso nel tentativc verlu. NcIn appari[iene a qitesta C) quella c:untlgiinizione ci ma E incrente al1u stessci cond izioiic uimana "il rischio 11-ica di :aggressillila t i ... sommer 113 ncll'ii~rlislintue nel caos. c clic I'impulsnI di annienlam iica in cc,nci.c il mondo in modo ancora pii:i radicalc c di della bornbri a idinge~in".~ Ci0 che, per con - - - - - l --... . . .. .. S C T I I I J I ~O S S ~ I - C 11ria cai-arìei-istica indivicluantc il nostro mcinuo, i nostri gioi-ni. si rifcriscc al calo di tensione etica. civilc, politica chc scmbra aver disat-ticolato la scqucnzu 1Uiure-simbolo-Inilorc, sulla quale ci siarno fkimati a i-iflcttcrc iiclla parte iniziale. Vriliitato in qiicsta prospettiva, il capo( Stoccol1na tlel lontano 1956 - con il suo rt.pcrt(.)ric)di si zze non molto distante dall;i tetra l2itonicnolopia dcll'oclLl I l l l l , l c vanilc (C non s iia Iiicc I ivicln, sprtiralc: la stcssa cfic n i.iiini cli ;ipi~càlissiclclla ciiltuia 21 ... :illtl qiial LLILIV I I siio impcpno cli stiidioso t. cli iritc t*n,ga,q& ncll'intcnsissima fase finale delli? si :risi iilteriormciite ctjiiièi.rri;ito i l ricsso trii ciii Jiscgrìci tcurico c rnctodolo~ico2 sintc io in un si\ggi(i del 1 '164."'c I:urnr-c Sikrlholo Valore, il libro --C(:)= stniito" diic anni priinii: u hen riflettei-t., in eiiti.anihc lc opci-c si rcspii-a Iri stcssu aria, vi picndorio lilima le mcdcsiinc incli~ietridiiii, avvcilite con singolare anticipo sui tempi, vi si sperirr-.--+*k IILIIILIno. a onta degli scxcclii isubiti, nia IILW scmp1.c. iirllo spiri1to clelI'iiinanesimo coiiteinpor;iinco, int:dite modalitb d'uscita dalIla ci-isi. Ncl quadi-o che s t a t ~nlilic~~a ~ abbozzato il trnit c-ICiriic11-1. niìi n rilevante:2 costit iiito dalla rjflcssione sul ruolo dell'etnologia nelI'attiialc congiun tura storica e cultiiralc dcll'Occidcnte: rillessjone postaI al centrio del secondo saggio della presente raccolta, Pro11-1e.s.we miriacce dcllEti?ologi«, sci-icto esplicitamente per F~;lrron Siiitholo Vulore," che per uii vcrso completa il discorso avviato nel primo saggio e, per i i i i altro veixo, fissa una serie importante di p ~ ~ s t l p p o steorici, ti sui quali poggia il concctto di "um sirno elnografico" ampiamente trattato nell'opem postuma. GiA iii Mito,scierizt, religiose e civiltà moderna De Martir .l

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fornjsce un modello d'impiego della cornparaxione individuante z: come èt stato o:jservato in precedenza, la pdegno d'ai ;tiana de I tempo e della durata storica emerge culjare vis n dialetti.cu con 1'impostazione predominante grazie al C Ila ricerc:a così imporeligioni tradizionali. 11 fine ultimo de-' stata risiede nella presa di coscienza di tal!uni fattori costitiltivi dcll'identità ciiltiirale occidentale; quest'ultima rion è in tesa 8 : -- -1..- . - l a-.-- 1: astrattamente, ma è vista come il prodotto ui scelte LLIILLII~II storicamente determinate, le cui potenzialiti sj dispiegano progressivamente nel corso della storia e che, nel momento stesso in cui ci traducono in atto, lasciario intr-avederc ulteriori iragiiurdi. La la dinanlica cultiirale chc coririota la consapevtdczza re namica non lineare, intessiita di concivilth occ:iden tule l: -i:--.... tiniiilà c di u r > u , i i r i i i c i i r c i , 1 4 c u i ~ ~ , Z r c n zinterna a risiede, per De one dellai diniensiione storica .Martirio, nella crescente va1 rapprcscnta la ineta cui tic:ve tcndc:re il nut3vo sape:i-C che, (3ltrc. si- ,1propone di rischim-apassrindo i limiti dclla puia. c.-.n w11.. i ~ i v ~ i c-. re il senso dcll'agirc nel prcscntc. a Iivelh sia intlivid colti.lilettivo. È n purtirc da questi presupposti chc in Puc opcnacce dt.119tnolngin I'Aiitorc. tcol-izzci il concetto di rativo" e delinea Ic tappc di un nrticolaio percorso conoscitivo, che necessita tlcl contribiito ~lccisivodcll'ctnologo, ciii si iichicde prelii-ìiinormcntc tli assumci-c la propi-in disciplina come oggetto di rillessicine critica. Miiovrndosi iri tale dirczionc, De Mur.I nel panoi-aili toccat tino si spi ngci riel :I iltczac in in icr.mirie cli tjci: per ma italiario dcgli 5ìtudi nco - ....qiiaiiiri . . - -*.: ..-.i r i r i ..1. .iiilciill~Lllsi .< paragone - -pci iitticiic d i dell'ctnologo sul signil'icuto del ruolo che ha scelto cfi ricoprir(2 - ~ c c nr cr , a nostro avviso, gunidarc all'opera cli CIniide LCvi-!3tmriss, relcgando tempoi-nnearncntc in secondo piario le divcirgcnze. (:i riSeriamo in modo spccilico alle pagine clella parte concliisiva cli sisii Tropicii2nonch6 al saggio-manifesto chc s'intitola Jean~Jocqiies R O Z I S S ~ ~loridatore L C I I . I , delle sciet~zede1l'~o)ilo.l~ Passando ad analiz~arci momenti cniciali del cliscoiso dcmnrtiniano, va osscn7atoinnanzi tiitto clie l'etnologia 2 delinita "scienza clell'etlzrios non occidcntalc": l'estruncità del siio oggeito alla stona culturale dcll'Occidente pone (.in pmblen~aepistemologico dal quale non i: possibile p~-escindere.Per risolverlo, E necessaiio chiedersi quali siano le chiavi interpretative e gli stiumenti d'analisi in grado di inediare a noi occidentali l'accesso alla conoscenza del ciilturalmentc alieno; I1altcr.nativaa questo tipo d'impostazione - qualora noi1 sia teorixzata a priori I'inipossi-

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bilith cli cnriuscere I'airru «a sP t; l'estensione meccanica, iniflessa delle categorie occidentali a un mondo,, quello e:tnologico, che sfugge alla loro presa: estensione che impt:disce I'ii~telligenza Per desidell'altro, str-avòlgcndone e offiiscandone I'inilii~girl~. gnare una tendcnza siffatta, z d o b ravvisabile l'arrogante identificazione della cultura ( sIe con 1;I cul~urain quanto tale, De M~rlinoparla dì "etn rno dognlatico", il cui superarnento prcliide al riconosci I I I C I I C VC Iffcttivo cIclla pliiralità dclle civil a loro pia r i digni tà, che i'apprese1nta il perno del1'oclier istica. Prr raggiiiingere qilesto obiet,pevotczlr .; .. -L 'i-'n I I U L C J J.. ~ ~ I I Uciic i einoiogiu e le nuove screnze iim lane iri gencre non si limitino a cscrcirure Cina riiiixioiRE ntt.rc\inicntc c iCscri t tiva. ma chc aspirino a uiia prolunda iiforma dcl s apere, mI iSLIt-andosi con il pinblcmri rlcllc catcgc)rie C O I I I I . T ~ .:.: I I I .... Y C . lL .--I ~ ..I I ~ taiiza clella pusta in gioco ì. del tutto cviderite; non t. casiialc. perapptna indicata si tanto, sc proprio in i-clazionc alla prospctti~l:~ sia radicalizzata la fratlurri In Dc Martino e Rcrieclet~oCrcxic, c1iii.tso 11e1I':i mbito dl:Ila scicr ,fica occidcntalc, per nirlla atti-c izzato a :scorgere nell'al1i.c tn soypctlo ~~iltiiraie, tcstimon c di iin iinodt I tlilr?res<j

unlrinli;T.. clic De Martiiio non niii;r cci-to :i clist111ggcrrc I'spp:arato iili )o tradizii>nnlc-.. tlclla cui portata 6 hcn cosciente -.- nin aspi...,......... -..I1 .,. i..Ii i Aiinc I- cli [;i :i metterlo i r i causa, a storicizxar-lo,, , - ..,ILL,C,LC, pi-o~ni~ot'ere iin nirovo sapcrr aiit rupol 11 qiresti cirgc-iment i avi.cnlo acccrsione

include, per contm, non soltanto lo sforzo l ~ ~ ~ ~ lDr o Manino gia

di compi-endere le ciilture "primitive" alla liice di una ragio,ne sto; il ten,-ic- capace di allargare il proprio riggio d'azione. ma anchi tlrivo di attingere il liwllo. non immediatamente pcrcepil>ile, che rende possibile 1,a cornunanza di riiemorie tra noi e i sogget'ti lima-

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,i non partecipi del nost1-0 mondlo. - .Iza etnologica, Nell'interrogare se s tesso siil ruolo dc~. I l ascie1 . , .. i l p!-@ lo, De &li~rtino ripei-corre anche, siillo sfon< scjeniifico, al ciii interno occupa una 1posjzione rilevai la trilogja sperieni.a etnografica dalla quale ì: sca lui-ita .. - --. . .-Trilogia che rappresenta ~ ~ ~ 1 i i uii l i . iI I ~ J L~~~~~~ ~ I dionalii riento per quanto concerne 1"'etnografia metropiinto ( ~ l t aallo studio del culturalnientc alieno Iresenpolitan - ... . .te cnti-o i c i ~ i i i i i i dellc i nazioni occideritali rnoclcrnc. Anche se i r i questo caso i viaggi, pa a q~icllìdi cui riecessita I'ctnonon portano lontario dal punto grafia dclle civiltà "prir di vista geografica, cib L I I C ~ h h fa\:oriscono i i? scmprc "un ineti, C chi:si oppi contro con coiriportarneriti iim: ciuti", ri chisinai al sistema "ncl quale siamo na icleologic non piìi sittiiali, c di cili riuri I msscdialino piìi 1 ].se, nlcglio di ogrii altro scri tt« Ve>' .18 1.a sintcs io clie sostitiic la rictrczi rlcdicai cncti'ar'c te di pi 0x0 del iel ci~iiil nalisi iatcrialc folklorico-rcligi~ t-:.. il corso degli ; iriiii L 1 1 I U k i i i i i t c t uroti-attasi Ilingo giorno dzr,*.icin~ a Lrc tcrrci tlcl rir~iorsn.A essa i-idel No uic voglia coinprcndci~ra inndo mandi. gnativo 171-njicitou, U I I ~sti>ri:ri-ligiosa tlcl SiiJ - della qitaic ia religiosità p o p o l a i ~ C,: 31 ci-istinncsimo, C un3 ci.)niponente irnpi-cscindibile come "nuova tlirnensinnc della quistioiie meridionale", . istanza rioiì in.ilt.vantc. per. comprendcrc nicglic.) qiiclla rcalth".'" Gli l ì ijierclri rneridiahuli, cl1c volurne. pai-tc:cipario costitiiiscono 1u tema sezione del pi-eseinte l in pierio di qiicsta inteilsa tempei-ic c u l ~ ~iiic, iI ,r. .3 illa la qua(le dcgdi Carlc-I Levi c , sopratt.iitto, quella di 14ntonio giallo :ritti che la cuml:mngoiio in pii1 di iin casc3 hanrio Gramr ve. non 5;orio che schegge di iin disegno clomplesun i-es -l&-: so che sta altrove e al ccii iiiterno essi vanno ticollocati. rri aiir i casi (pensiamo al Yic
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civile, che si riflette anche sul piano dell'elaborazione lingiiistiu. ca e ch e connota I'intcr .a ~nlogi, L'in[contro c:on l'alte]iita, qua le che si:a la sua ubicazione geogrcifica ,si rivela fertile d:i sviluppìi, appartietie all'oirdine delle "pro- ..- .. ..- messe", se da e s s u prvniilrlsr uIid volontà di saperc che investe il versante della cultura osservante non meno di quello della cultura osservata. Claiide Lévi-Stra~issha scritto pagine intense, penctranti sul paradosso dell'etnologia come scienza votata allo stiidio delle civiltà più reinote, ma che non pub trascurare, per qiiesto. la civiltà a noi più vicina, qiiella occidentale. Cih perchi., coine recita un passaggio giustarncnte celebre di Tristi Tropici, l'etnologia ha significai'o dal rinii>isocht:doveva itormentairc 1'0ctratto C cideritc istcniatic:a o p e n di distiu rione peirpttrata ai dan-. . l'.-.*-..I.. -..11 I iiiic pi+ospcttivaI eiiiuiclgu I I X J I I può "dini ddlc iiiiiurii~iialiene: :sintcrcssaioii dclla sua civilti~ne scoiif'cssarnc gli cirori, in qiianto la sila stessa esistenza 2 cornprcnsibilt solo se considciat a conle iin tentativo di riscatto: egli C i l simbolo dcll'cspiai.iont.".2'' Nc dcriva chc il iit.sso di cara u che lega l'ctnologo alla propria civilti eli appartcncnza ~Iiibile,in quanto si 11-ovaalla 1.21dicc tlclla siia pcciif iarc ic intcllctttiale. C'h di piìi: Iqiiundo I,i.li-Straliss icicntii'ica iri Kolissraii il fonchtorc dciic scicnzc cici, fa rifcrimciito a iinn liinga nota contcniita in Di.sccnn~:s .sc~ r et le.$/i31 1den1cni.qclc lNn.< I i ~ t i t tcs n i n cui rici I i ~ i i l teini ~ ~ cos~itiiti\~i dclla scicrizn cinr.~lopica,individiiati con t i ri:i pi. : clic noi n cli SIIW c iinn p g nilI iuml ' ione-. ?'in o k ~i-il i I nostra a 4-1.

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cessiti cl'iiicrcniciitarc Ic conoscenze, volto n indagare non solo le i-nanif'estazionidclla natura maanche i costiimi, vu1t.a dirr Irespi-essioni delle tiinarte ciiltii~.t.,coltc ricllci loro straui-clinaria vaiicth. yata conoscenza dei più divci-si modi di esst8reiioSenza I mini ir apparc infondata 13 pretesa di giudicare I'iinianità. la qual :chi del filosol(.),2 ben lungi dal coincidcrc con 1'11inanii!~(xcidentale. in secondo luogo \la posto nel tlovrita rilievi, il morricnto dcl ritorno, i viaggiato1.i possonci finalmente dedica:isi a scri,vere la st iral le, inoi-alc c politica di qiianto I, ..- .. ..:-.... -11 -.-m A-il.. I S ~ ~ L I I IYISIU. U ~ L L C J UWIC I ~ I\,,IB piigine scattiiii-h un inorido nuovo c noi pot.remoimparare "i11tal niodo a conoscere il nostro r n o n c l ~ " . ~ ~ In qiieista osservazione 2 adombrato un procedimento rnetodologico innovaiorc, che sembra irnpeimiato sul confrunto intercultiisale. La conoscenza dellà nostra civiltà - ci pare di capire - non è il l'tutto della scelta, consapevole o meno, di limitare lo sguardo

- altli; al uniwmente ai nostri "costiimi", esclutlendo quelli degli Contrario, essa dipende dalla capacith di as:sumere i "costiimli" almi come necessario tcrmine di riferimento per Far 11uce sili n ostri. Dc Manino in più d'una o c c a ~ i o n e riuatuscc ?I~l - _ . I 1 ...... I'impon .anza del conti.ibuto di Lévi-Strauss alla formazione del ni.iovo (:orso dcUa rice!rea etnc)logica Chc, superando l'antitesi apparenite, sa ~iizionaliil prossin~oc il remoto, i:l prorendere rccipi-oca,mente fi .. prio e l'alieno. Si tratta di una sisten-iazione della disciplin,a che sowerte la vision c tradizi onale, la qiialc li mitava I'approcc io etnologico alle sole civiltb e!struocci dentati: iina sistemai.ione che ._---I'..-.....- -.. il nostro Autoi-e accoglie c pi<~gien>iv'~rlicnte rielabora, irriliictIla propi -ia i-itendovi conteniiti otigiiiali che sono il po 11 terrcncj. Pcr flcssioiic teorica, oltre che dell'cspei-ienza ( 1 - ..l De Maitino I'incatiti-o con l'alti-o non pub c ~ i cI-isoiver-siricila dinamica dcl confronto critico, comprciisivo di cliie rnomcnti complerrieritari, vale a dire la misurazione clcll'alicrio I-irpcttoa sé e la misill*:izione J i NC i.is17ctto all'aliei-io. Ida dimcnsiont: dcl coribilc, qua,rito alla gcncinibro ri corid~ici h-onto cc antc (v. s trpm p. 1 S), cli incliviclu: razione i si, al rnct . . di i .nipliamcntc iricco ortlinaii ppo st m' --. cui mppi . liniana IéIl10.5 cazioni c di potenzia liti^ incditc; riell'oitic: disciiiirc il ccmnofalo del coniinntc, dc iicsto liv i'nl teplina ctnologica, tii-C tla y . .l: .-...L rizzantc l'nttiiale pr-occsso di pr-esa C I I c-c.i~cicri~a c i c l i i i ~ ~ i u cric ~ii.~ va sotco il nornt di "iimancsinic) etnogriifi' a , che p'ivndt. Proccrlininci coii (31-dine:l'inc2riginc c l .-. piede in Occitlentc, pone il ricei+cutore- e , pci-aiio Lraolirt., la civilth ciii egli appartiene - di fronte alli) scanclulo di costiimi inconsueti, cifisari, clie I'lioi-ic-sconcidagli schernì abitiiali e che, per esscir, compresi, richicclono I'asstiiizioiie critica e non nieccanici\ delle critegoriiC intcrpr*ctntivec~ccidcntali,dcllc quali l'ci~ncilogo non pub far^ :a ineiio. Senza qi.icsta forma di cnnsapcvoIczza, non c'i?scicnza; It:condi7.i'uni prop ecle~itiche alla comparsa dli quest'ciltima si i-ealii.zano allorcli~I( ilo si tt-51islbrma in stimolo: stimolo a "I-ipcr.cori.ereesp ntc la stcwia occiclentale" allo Iscopo d'i ndiviIc racchiilsa ncllc categorie di os! 5d ~ i a r e"quale è il loro senso chc dcvc cssere epochizzriiu i r i qiiaiito non pertinente alle culture I1 momento nevralgico di tale procedimento si manifesta qiiando I'etnologo è in grado di sottoporre a epoclik, ciò è a dire rii mcttcrc tra parentesi, quelle valenzeche iisultano essere intimamente correlate al propi-iouniverso cultiii~lee che, unsi volta riconosciu te come tali, non sono . a .

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siiscet tibili di essere estese oltre i c,onfiiii di quest'ultimo. Questa teinpor.anca eclissi è cot-i-ipensaki dall'apyiai-izione:del "sen.soal icno", ch e trova 1;inalmcn.te una specie di varco al:)erta a t riaverso ~ il quale: può reilidersi pa lese. Il ciulrnine dle1 processv awi: ito dall'ii-iconi ;ra fico ccincide Co n la fasic in cui, "attravers o I'apparive nso aliexi o si pro'cede a iiina riforma dellc icategorie occj Ai osserv azione e a un in<:remento del sapei:c antropologico .- . Il coniplesso itinerario conoscitivo messo s punto da De Martino stimola uncoi-a il dibattito scientifico, anche sul piano int e i - n a z i ~ n a l ee, ~rappresenta ~ iina componeritc impor-tante delI'ei'cclitA intellettuale lasciata alle generl tuie di s tiid iosi c di studenti. Superato lo sconcerto ini7 contro Co n I'al-.- -. tru offre innanzi tiitto all'etnolo~ol'anno1 L U I I I L C ~ UA I: gCLlr
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aspetti di un'unica realt8 e costjtuiscono l'oggetto di un'articolata rillessione che spuzia da Pro~nessee nzinacce dell'ernologin a La fine del nzotzdu, che compongoiio, per p i ì ~d'una ragione, un dittic0 ideale. De Martino individua l'aspetto positivo -la "promessa" - dell'ernologia nella capacita di rendere reciprocamente fiini o n a l i la comprensione dell'altro e l'accresciuta consapevolezza di sé o, in termini piu generali, il viaggio che porta lontano e il ritoino. In qiiesto senso ampio è stato possibile rawisare un sis , dal gnificativo grado di sintorlia con 1: ne cli L& cerchio, le diquale De Martinc1, qiiasi ;a chiusu stanze nell'opera ~ V ~ L L I I. I X.-.:l-...?l I I ~I ~~I I, I U O U I I A bci-ie di note L I lLlc1ieclic meritano di essere attentamcnte meditate pei-chéstimolano a impostare, in I'iiti.iro,u n confronto tli prospcttivc che: si prcari n ~n-i .-~. cia ricco di motivi d'interesse. Per hjrtiire uii cscmpio orientativo, strett connesso ai pinblcmi toccati in 1:]receileriza, ci limitiarnq alare che lo studioso italiano iimyrovci-a ei l colIcga fran atto di aver utilizzato la ctitegori;1 "mito" nella ricerca etnogranm, trascurando di iiconsitlcrai-c la storia cul~iiralc accidentale i 1 ct.istr~iirci l nioctcllo 'Cirnpcgno pi' di etiiolo~iadi cill a l L- k l 1 3 L t 8 3 3 t J I I G x L l l I ~ l lL~atrice etica, ulti-U L,-l-IIG j posta ss i 1 tenia del "clov filnsofic; :"dcll'ct nologia si spi ioni. del lc iniic in corisidcraz ione del1 .-- cri - A l. - - .. ..... ..- .-- ..- .. sidie tli cui c siiiio c riirroia - costciiaui 11 sii<.)c r z r i i i i i i i i i J . Siumci ai.riv;iti, in questo inotlo, a dischiiidcrc il capitolo delle "rninaccc" alle qiiali fa allusione il titolr) tlel saggio C ctie ii;nnc~ molteplici; cssc rivelann, tiittaviri, iin I'ontlo coiniinc ctit. si cjhiettiva in svariate I'c.)i.iiicdi disimpegno di fronte alla crisi clie Dc Martino vedeva incornl.ici-c sul prcsetite c sul fiitiiro dtll'Occitlènte. Crisi - ci ricorda i l nostro Aiitoi-e in iin passaggi(> illiirninanre - vuol dit-e sceltri, "e ii~l'epocadi elisi pcr una civiltà significa che si pongono 3er essa ialternati ve est rei11e'':~: in fi-nn geiiti simili P I-ichicsto aiI singoli sogger t i (in impicgno maiggio1.c del solito al firic cli poter decidere C ~ ~ I > ~ ~ ,l J- - -L- *-. - V ~ ,quale II~IC dcbba cssere l'a11ternativu da promuovere; inipegr-io soprnitt~itto conoscit ivo per i..ischiararc il contcsto storico in (:iii oper:arc la 1 .scelta. L'etrioiogia, come si E osservato. puh dare Lin contributo decisivci nclla clirezione test6 indicata; essa, tuttavia. può svolgere u n ruolo diametriilmente opposto C , in luogo di mediare la consapevolezza storica e i l sapci-e operativo ciii si è L'atto ccnno, favorisce la fuga dallc responsabilità, alimentarido l'idea illusoria secondo la quale la risposta alla crisi consisic nell'eva'

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&re altrove, alla ricerca di un'alternativa all'Occideiitc. Tutto questo coniporta la mitizzazione dell'alterità, fatta da aiigolazioni diverse; eml>leinaticoè il topos dell'universo primitivo trasfigurato in dimensione icleale in cui sono proiettati i vs~loriprirnordiali dell'ii nianità -- il sentimento del sacro, in prirno luogo che la modcrniita ha CIolpr;.voln~entesmarrito. generando disagio. La nostal: :ia del s; tcro c dclla purezza delle origini itiduco. ,. iio a soirrapporre artlticiosamente al niondo pi-iinitivo l'imrnzI. . gine d el parudliso perdluto e riit rovato, in cui tcm a r e a immei gcrsi: si ti-atta, cornl&a:gevole ci3mprciici c i ~di, L!ina fanteisia &SL1.--.- IIC . . . . : . . ! l * 3. JP!-.-- C-,{C, .. ,l,i i .u.i..i ..tica c f .i...c s--..-... i a n ~ ri ~ r ~ uci rciyp~rLU 1011 ~iv11i1.1 LI I ~ I L C I C S ~ nologi ato intcllettiialmcnte, ma chescaturiscc cialla difficoltà ;tarc in termini stoi-ic:iinente cori-etti il problema del sacio riciia civilth occidentale rnoclcrna. Quando questo prolii'er:ire di tcnsioni diviene idcologia socialincritc diffiisa con forti implicazioni politictic, si apinonoscenari in ciii il priniitivisnio acqiiista coiiriotati pr-ufondarncntc inqiiictanti. Dc Martino cii invita il rc, n rigi .i 1111 epi!sodio csc:mplari. in cui "la hrnrr ontanc c ce ritavic he" i. sl'c)cinta in t111 f l l <)\'i tltt?llt<. in J.W. FIaiier - missiorznto, cl . . nario o et c sliiclic~ s di rcli$iosa ....i1110 )i prornr nc, i i i cs plicitu CI P cc.)ri il ri;rzismo )i c i i.clcitivi riti~.? potiev iistiiiui'c la ICclc r ..< 1 : 1 .- . - - l -- - - -1 - 1 ~ L a lI1 U C I ~ J ~ J I J O I LCLICSC(I, TJ CICI ~ I I ~ I IC CI - ~ rivenclicato i l ~ ~ C S I I I I I O , originai-io rndicamcntn ncl tlivi~ic.).?~ Pr-irnitivisrno tanto pii1 i r i qiiit.tiintz, possiarrio upgicirigcrc, quanto pii1 In rcalth odicrnn ci mcttc di fronte n episocli che. al di Ih dcl c:ii-tittcre gi.oitesco (lei loro coiiieniiti, tcstinioniuiio del I'rittu clic il suo iiisiclic t~ . .-i m i unoti e stato aricc'~i.ucsorcizzatci a siifficicnza. La nostalgia dcl sacro, di cui ci~intiniiianiosi c o-~ l i e r eiiiirnercis ,sente, h J3 spia i L O - pii1 O rncno cori sa^ br'tito - dli valiita igionc e il sacro quali I toricam cntc con ti c, di ri inaiido, tlella maiicata problztnatizeazioric dci loro limiti eli attiralità. All'ioi-a in tal moclo iin ulteriore ncsso tra i diic grandi saggi della prcscntc raccolta, i qtiiili tendono a far-c i l punto sri zilc~tni passaggi-chiave clella mocle~nità,seguendo percorsi poco consrieti. Non possiamo passarc in rassegna le singole minacce di cui p~iOfarsi portatrice I'etnologia non sorretta tla un'adeguata consapevolezza teorica: uno dei principali fattori acconiunanti consiste nel trascurare la civjlth d'appartenenza dell'etnologo, comc s e la misiirazione dell'altro potcssc prcscindcrc

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dalla misurazione di sé,come sc al viaggio d'andata potesse ormai mancare la prospettiva del iitorno. Si potrebbe far risalirc tale atteggiamento all'offuscamento del senso della "patria culturale", intesa da De M a ~ z i n ocome "sfondo addomesticato", plasmato dal pensiero C era dellt2 svarial e genenrziorii che si sono succedute r )o in iin dcterm inato annbito: - - .. ..-- .-.- .impegno conosci~ivt), ogni sfondo dal quale prende avvio ogni progetto opcrativo ncl prcscnte. Dictro ciascuna iniziativa urnana non puO esserci il viioto, rna i l supporto di iina relazione attivamente perseguita e criticamcntc assiinta con iinu certa mrmoria storica, che nel caso in esame P qiiella del1'Occicifint~Liinpoverimento cli tale rappoi-lo, i l l'al t; di vi\1er10 i r i inodn inertc sono altrettante esprcssioni di unia crisi, ial fondo della l%?. qunlc vi & il definitivo sfaldamento dclls. v , l l l l,l L-..l,.,..-l. t r i r u i d i ii, C I l U riflcttcuina parti colare rr iita da Dt:Martino nel1'opera JostiJrna -1.- .. . - ..-,. - -Basta,. -. r ipcrcr.)ri r r ~ t -cori ia rricrile i s c ~ i nr-gorricriri i riil II( >i. toccati per averc iin'idca precisa clcll'alto spcssorc intcllcttiialc di qiicsto voliimc-tcstamento, clic ptirc non c\ cscntt. da taliinc pccche, consisterit i i r i qii:ilc.he cedinicnto ull'enkisi irtoricri, i r i tliialchc conccssic>iiccli it.oppc) a pro: ipcttivc iil cui fondrimcntq» iilopico si sarchl.ic manifestato di Il :I iion mrdto (alliiclirtnio, i n pai' licol:iiv, alla parte Ciri:ile tli Prott ICSSC' C' I t iiirtocct~). Si ti2ittliI di li.. miti che i.iscntrhno incvitabilmcntc di un n certa t'cmpcric st orico-~llltil chc nnri intacca no il niic:le0 dcll'l ,C non i cc111ali.:ilne clellC iliicstii.mi più t esita u n cl n u .. - 1 1 -,..* .-.., . : - - l -.-,.. ....stro tcrnpt~,~ i i i ....... i f ~ r ~ ~ . J c I- CI , I J C I ~ L I I I I JI l i l l C I n C ~ I I I ~ C~ III CI I C I I C i111i+ lucc clcllrt rnginrrc .r;tnrictc,pirnclcndo nettnrntntc Ic distanzc dall'idea (li scie~izacomc iieutitilità. 6 clucsto, ;i iiosttqi:, iivviso, I'uspetto destiniito a colpire maggiormente la sensibilitii cfel lettore d'oggi, al quale le discipline iimanistiche, che iin tempo Iiiron o di Dc Martirio, oTfi.ono scmprc. pii1 di rado - 3 causa di una pcrclita di vigare propositivo clic m c i i t c r e b l ~dì essere stiicliata sintesi di anipio respii-o e. sopinttiitto, piinri di rilei-iinento di porlata geneiale. In dci'initiva, nella coinplcssa articolazioric delle riccrcl.ic c nclla congiunta nci.itczza dcll'indagine speculativa sono da ricercare le doti ancora in grado di cattiii-are I'atterizione degli spiriti non conformisti e di garantire a Fitrore Si~nbulo Valore iina posizione di primo piano nel panorama intcrnaziona\c delle scienze dell'uonio. A

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E. Dc Martirio. In lirlc del ttiocilk~,cit., p. 410. Ibid. ?%Si veda. a r,igilrii.clo. G. Saiindeis. Crirical Erhti<~crri:i-isni a ~ r drhe Erhrx~lo~y ~ . "1993, pp. 875-89.3ofE:'i.,restoL)c. Mici?ino, in "Amcricun A n i h r ~ p u l o ~ i s9.5. l3

* Il Saggiatoic, Milano M. Masscn zio, In proAIC,,,t,, I L ' , ~turiro-r~>ligio.s~~ di E. De iurrinci. I! rirrrosrnriamerltldi ilnn reoric4 tiel .cccc 1995. p. 21. ,. Dc Mnit ino, Fenotnrnnlo~inrtligiosn C ~t~iriciswlo ( I S . E ~ ~ ~in I ~ "Stiidi O, e ~ i i i e r i a l di i Storia tlcllc. i,elipioiii".24-25. 1933-1954, pp. 1-25. itt~lt:.Ilal Itirir~~nrv fimlchrt! anticri n/ pianlu E. Dc. .Martirio, !i4orti> di Moricc. lbi-ino 2000, p. 4 1. ietd. Sfr! itdnrriutiro C. Tullio-Altan. .M. IM: !~ligioniSiniholi SWI irrr~«i.iriri~l/'e.y)crierii
-VE. T)r I M ~ liiio, I IIJlirir, (le1 I I I ~ I J & cit., J , pp. 410.41 1 .

E. llc Mai-tino. I.'r~inr-eSittib«lr>Vcilore. cit.. p. 106. 'Vlhid., pp. 102-103. ?'

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I)c Mariinci. I7rrn~rc*

I,. Ilr Mnrtinn, .,\porci I I I ~ I I I ~ "1964. , p11. 10:

'lilr~rc.cii.. p. 172. iili c ci~n~ccrli.\.si psi<.~j

, o Ncll:~/'r~.fi~:,ji>~tt, ;I 1:11rort .>IIPIIJ~I/~ lhiorc. cit.. .ntni-dn c~-itl*b irici ii iri E; rt11:ltrn 1953".

p.

344.

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uitlia, il I I-

-n spiin ti g i& prcscrl-

i . in 'Soci,ctB', ix, 3.

, I'i11.igi l 95.5 1. Ti(ipi(/~~~#.s l C. [.C\.i-Stixi~\>, ~ ~ ~ i i ~ iturlr I dizione qlirsto tesia i l m i 1940, pp. 193-?OH. ( A wit 1ir.c iI:ik[ii ~ n d ~ i ~Toiiiio .ci, 1958. c.liiso ncllr ?Ippi.til/ici n E. Dc Martiiici. E. De M17i.t inii. I:itnin>Siriiholo Lirlprricc storio rtli,qici.i(i~lt!lSr~rl,Milnrir) 196 l . si l' l i ~ r s ~n ot~ a~r che r t iinc11(o I.C\'i-Straiiss nei prirrii aiirii ciilqi111111a 2 iriisiii.;itr~con I'"e~iiogr-;il'i;i dcl \:icino?. illustiani(Ic>nc!i problemi da !in pui.tico: C* lare angolo d'ossei~azinric:cfr. C. Li.v,-..,,..,. .,.-. IJr)iri,In rt!t!ditiott (li!,Voiri.i/ltl. in 1.. Rernot, R. Rliincairl. A1o'orir~rlle, un iri/lt7gefrnncnis, i r i "Archi\'cscoiittiiipor;iiris", Amsterdaii~199.5 I rd., Parigi 1953). I S E. De Miirtino, L a terra del rirno~ro.cit., p. 22. l9 lhid., 11. 28. 'O C. I,i.~i-Strniiss,Trisfi Fopici, t i t . , p. 377. C. Levi-Strauss, Jrirrti-Juc(li.ies ROIIS.
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Furore Simbolo Valore

ntcm11 lavoro storiograficcD nasce r;ul terreno della ! p r a n e a , ci02 come cl.iiari ficazio nc conoscitiva d mati. vi in citi la propria cpoca c inipigliata. Tiittavia qiiesro rappoi.ro non 6 scmprc iaciltncnte pcrccpibilc ncllc singole nioiiografic di uno stol-ico, prcvalcntcrticntc ~ivoltcconic cssc sono al rnornento dcl distacco rlalla irrinledi«tcl pai-tccipazionc alla vita del prexncnto (jclla I l i . ~ l sente, ci in1 ,qesrcir ~ i nin~siti;, di iulto del le rcs KC. lali, di C i i i lo storico E dominai partc in dcllc sin gole moi storichc! ci<>chc sta 111 !la incliviidiiazionic di una civilth, dpoca, tli iin pcn! iin mori' CO, C noin gia Iri i zione del come i con-isp~ondenii li storia]grafici si ..l -11 . :. vcniiti aiticvlancio nciia biogr*ufiirciciio storico i r i quanto cirr;idino t!rrg~gc!di tina polis in movirncnto. Ora pi-oprio questa narrazione vienc in piimii piallo nella prescrite rnccalta di scritti, chct lascia sorpi.cnderc in vivo come ncllc contingenze di una ccrra passione civile si ventic inahirando una certa famiglia tii monografie storichc, ciok Ncct~4r.ali.vmo e srorici.snro r~ell'etriologin, Il nrorrtlo rr7cigic0, Morte e pianto rittrale pie1 moriclo ar~tico,SI^ e r?zcigia, Ln tcrra del riinorSO. La iaccolta comprendtl scritt i di vari1o argomcnto e iiltonazione, C tiittavia atti a fonmare un discorsaI tini taric1 clie fa cia conLi.appLinto alle monogtafie stoiiche già pubblicate. Mito, scienze retigiose e civiltà nioclemu - apparso su "Nuovi Argomenti" n. 37 del 1959 -tenta una valutazione coii~plecsivadell'irrazionalismo contemporaneo così come si riflette nelle scienxc religiose, cioè in iin dominio iii certo senso elettivo per le più tischiose avveri; ture della ragione abdicante; Pronzesse e rrliriacce della ernologia

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- scritto inedito aiiche se utilizza c rielabora munti gia ., vr c ~ c i i t i in Elnologia e C I I I ~ I I Mnaziona:le negli ilrimi diclei anni, "Società ,, rx, 1953, n. 3/ - narra come si venne f(> m a n d aI nell'aut ore la su.a .l--:-l L C I I J ~ J V ~..L C S S- Ucvrrit. - - -- Ila- scltr~ziluel3 vocazione prl. - l , i.d G>.*-,. C L I V I U C ;C ~~

Mito, scienze religiose e civiltà moderna

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l'erllnos vaiiamente partecipa alle promesse e alle minacce dell'attuale congiuntura culturale; gli scritti riuniti sotto il titolo di Itinemri meridionali mostrano per così dire allo stato incandescente il mondo passionale da cui trasse alimen to sia Mckrfe e pia r2to riti.iale nel inolido crntico sia i1 disegrio, attua t 0 per ora con SIId e rnagin c LA terra del rimorso,di una :storia re1!igiusa die1 Sud cc). .. me nuova dimensione della qiiistione meridionale. In narticolare Note ILIC(~VILJ("Sociietà", V I , 1950, n. 1q ) , che al;>rela sei.ie di qrit2sri Itinerari, serba tiit to il fe~vl orc e l'in tempera nza del "'primo iri-ltic1i'iku1i. .~- -<. :i vniguirivriil A ... , 1733, ~ n c i ~ ~ I I t r ~ " ; I l ~ iFn~,,.,r~t rtr ct r~i >d~ iAu-*. nrrrren i ri. I; iidc I'csl iniziale da ciii poi nacque Morte e !; mentr, piali r1:io~7(~ di giz4~1.10 ("Espresso MCSC" del iiiiiggici I 959),Vi1 urccrii~ehSI^ C;ntxai-io("Espresso MCSC" del del dokirc. ("Espi.essi~Mese" del mugnovcmbrc 1960) c La ri;re.ts mngicl c La tcJrra c k l 1iil7oiso c in parte lasciano intravcdcrc 111tre possibili Iricci-clic di stntia r c l i ~ o i\s :tlt.1 Siir1. Gli iiltim i trc scri't t i i.:rcoc)i Iti sotto i l titoli.)1.irrore Sii rlor~. si volgoiio ;ie p i s )di I, ~ rli co!itiimt, dcH'Eiirt>pa cnntcn . .... . . . .. varinmctitc signilicativi per I a compr ilella uti ~i:ilecor1giuiitrira ciiltiiralc: Fi t i in "ltalli:\ DomrISt~czici( p i-ii" c poi iii Stlgei Italii C Zolla) valiita I': \ i ciira di C-.& -. ' e troce \~icerrtluclcl "Cai~riuii~iri<> L-1: II a t o c c c J i r i i i i , I'incclito /viagici ~~ccttlri.si?~o iielln (knrinilici di B ~ J I Irikr'iscc I? SU aspetti recentissimi della C;ci.inr?iiiuche nort abbiamo amato, Siizrholismo sovictic« ("Espirsso ,Mese" del marxo 196 1 ) coiitiappone alla sterminata Ietrcratiira sirl simbolo clilag~ritcnclllEuropa borghcsc un singolare dibattito svoltosi sulle colonne dcllc "Izvcstia". Può dalsi ckrc il severo censore accaciertiicv scorra cori hstielio la presente raccolta e chi1iida la lettui-a co, >: "Ti-oppripassione c tr*i,ppa p0tca scicn xa!".Ma rito correrc i rischi della poc.a scienzu per t!-( tvcntaticlo quelli. molto maggiori. di nessuna scicnza pcr ncssilna passiclnc o di cattiva scienza per la pii1 o meno occulta efficacia di Lirla passione che somiglia molto ull'istinto di morie. A,...-,."

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Negli ultimi qiaranit'anni, e pii1 pi-ccisarnente a partire dalla fine dclla prima gucira rnondialt:., i l clorninio dcllc scierizc religio- ..- - - se è scnza dubliio entrato in iina crisi tlecisiva. Nell'ctS ~mcedenngia, la tc Ic scierizc i-cligiosc - ci02 la filosofia, la stoiia, a misutipolngia, la sc~iologia,la psicologia dclla rcligioi i i i in ciii si muovevano :il di Iiioii di prcsiipposti icniogic.i c api:)mtantoad accoglicrc i tcIogcticii niost IYI\ ~ 3 n oun«i s p i c ~ i t c cdità i l l i della cr mi c mienciit ici :a, idealistica, n~iitcrinlitica: bastcrcbhc r sticzi c positivisi gli sclicmi dcll'evoluzio. ... . . . nc rcIilgiosn dcl l'umani t à dal Canitc in poi. lc teorie rcliginsc di scicnza tle1 mito r l:\ stnFeuct*buch e dc I n-intcria la Max RKiillcr, la ctndoI-iaconi p a n t a cItllc relit - .l! gia r e l i.g- ~. o sai~ un ~ - ~l L . I~- . -I OG I LI, t111 I . I ~ , . u11-0, ...L.:r...l, ~ l ~ l L u lclcl ~ ~~m-aiet~t-ìgI , ,i. :~ c~, ~ , smo di un Jziiiet o di un Lcuba, la Viilkerp.~vcl1010 igie del Wundt c In inteipi'ctazionc sociologica clclla religii~sic clu pai-tcdcl Diirkl.ieirn . - - -.... e clclla siia sciiola, la ridiizione dclla rcligivric u x~iblima7.ioncdella scss~ialitàcla parte del piimo Cr~iiclisnici.Nci vari iridi quest'epoca, per quanto clivcrsi fra di loro per mctodi e pr wti, si palesa la innegabile comune tendenza ri noi\ i-iconciscer-t.ai rztpporfo religic ìua specifica e peimancnte l'rinzione nella storia ciilturale miti. In generale, consapevoli o no clic iie 121 religione c il mito venivano ricondotti fosseiv i singol ad altro, erano "maschera" di qualche cosa d'altro: di esigenze I'ilosofiche, scicntjfiche, esteticlie, rnoiafi. di mondani bisogiii proiettati nel sopmmondo c nel sopmtiiondo illusonametite soddisfatti, di struttiire economico-sociali o addirittiira della sessualità. Un'analoga tendenza "riduttiva" si Iaciccva lalere nel cam:po della psicologia del misticisino, dove l'analisi era prevalc:ntemeiilteorien> .

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i disordini psichici nelle esperienze dei mistici. lata a ogni caso si faceva strada in modo piìi o meno esplicito e consaycvole la peisuasione che la civiltà moderna aveva orrnai iinboccata la via della saggezza, e si accingeva a dissolvere le proiezioni religiose della suia eixdit!l arcaica , e a \live&rela siia vita morale e sociale in piena aulonomiia, al di f'uori degli impacci mitico> h1 invastiro dal1a tempesta, C dorituali. Lo stesso catlc~licesimc vette I ron tegg:iarc il movi rnen t1o nioclernista. Nlegli ultii int 'anni, invece, !si k vcnuito affcirnandu ir1 Occiclente un ovimento di pen siero cher tende a l-. 1 - --l: -: - - J..l - .riel -..l care la auwiiuriiia uciia rcilglonc C UCI 1n110 q i i a d t11 ~ ~urla ternaticn esistciizialistica alimentata da iin continuo i-ifcrimcnto alla concreta vurietrl dei knorneni religiosi della storia irrnana. i? iin movimento cai-atteiizzato da miituc infl~icnzeh-a scienze religiose diverse, C da singolai-i convet-gcnze di orientamento pur nclla varietà di indirizzi, di pi-uvenienze culturali, di metodi c di pi-ospcttive. Etnologi comc Frobcnius, Jciiscn, Malinuwski, Leeri Iiarilt, st oi-ici C Si dogi dclla religiolnc come: R. Otto Ilauc#r,van th!i. Lccrilf W. Otto , KrrGny,i, s(.~iolc ngi comr L k w.Bnihl, &i-Sti'a illois, filc l. con wofi nc Cassii mi; Bcrg . . .CI, G~IscI( nc Jiing C Ncurnann. Ilari) una va1 tn rcligios:~e tlcl mito clic, cccderitc#,2 oricnt;it;~verso il rico'asto cor . -.. .. : i ' - -K I C I S C I ~ I I L ' I I ~ ~CII . > PI-~OIOIIOC.morivazir>nicsistcnxiali dcl "sacm". clel "milito", ilcl "simbolico".' Cib clic sorpreiide di pii1 in qiicsta gcneralc convcrgcnzn di indirizzi tlivc.rsi \lcrso un obiettivo tciii nel motlciizialtnentc- ;iffirie e che n iin c c n o momento vimcnto. e, nc tippaiono comuriclue inlliieiizate, nnclic tradi7.ioni ciiltiirali che, pcr la 101-0provenienza e pci- lc loro origini variriniente Iaicizzariti. i-azir)iialistichc, idcalisticlic, materialistiche e posit ivisle, sc rnbravario pii1 rsc!'r-attarie;a uiia prc ca del geurgo, trancrc. Così, pciI.cscmpi~ o, ncl qii;adro del1a sciiola dizionaliiien t e interes szita alla ricerca clIcllc con( )gico-trascendentali della scienza, Ernst Cassii.ei. dallo stiidio del simbolo matematico nclla scicnza passa alla analisi della s t t - u t t u ~e della Ccinzioiie del sinil>olisinomitico2; il movimcnto psicoanalitico che procedeva da presiipposti materialistici e positivistici si volge, soprattutto per opera della scccssione junghiana. a una rivalutazione della vita religiosa e delrnito; la tradizione episternologica franccsc, che giA col Bei-gson accentua Itr radici esistenziali della Funzioiie b b u l a t ~ i c epalesa ,~ con Gaston Bachclard una netta flessione verso il mondo dei "simboli"." 111

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Una analoga vicenda è possibile riscontrare nella tradizione sociologica f~ancese, particolarmente a proposito del ~ é q - B n i h l ; il quale nei suoi primi lavori sulla n~entalitàprimitiva si muove ancora sul piano del "progresso della coscienza" come lo intendeva Lkoii BIII nschwic g, e quiridi nclla prospettiva di una menI che è scnppiantaita da quiella logica; ma successitalità I~relogicz ite l semy)re con inaggiorc energia negato varneri il L kT - B ~ h ha clie la nieiitaliti primitiivu o mitiica dove'; :considerata co)ne invec:e il caill'cimani tà, sotto me fàsc di sviluppo de Yatiiralnnente in rattcre di pennarzenfe strLittura an t ropo. :...- - . A-I!',...: indirizzi di pensiero francamente ispii-ali aile islarlze ueii csistenzialismo - si peiisi all'Eliade, al Caillois, al Gusdurf c al Cazeneuvc -. la motivazione esistenzialistica e antropologica del sacro appare più esplicita: ma è significativo il fatto chc l'orientamcnto cornplcssivo L;? sentire 1a sua infliien7a anche per eiitt-o tradiziorii ciilturali clic per la Irpro origine non einno inizialmente disposte u consicieralL:i l l l l l oe il saci-OC O ~ CvaIc)t-i antropoclic il n11ovinienlogici permant~ n t t-i au tonornì. Ni. $
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L'analisi completa

u n niovimento così va5

nte valui[azioneC ichiederc2bbero rr

di u n scmplice ai-ticolo. Ci soffei-meremo pertanto solo su alcuni puin t i nodalli relativiI al movi mento d.i rivalutzizione esistenziale della vita rt:ligiosa e del mitco nel qu;idro del1 e religio.... ..- se. Si trattain:sostanza di nntra.cciarc riel dominio ui qucstc scienze e F)er qirel che si riferisce al movimc luestioiic:una sen e di aspetti salienti, e un ordine di cc mi, fra Ciò che, u prim; t vista. si presenta come coesister otivi indiipenden11 o casualmente affini.Ne risiilterh in tal modo iina eiuborazione dei dati secondo una particolare prospettiva atta a I alciine osservazioni critiche conclusive. Se pi~scindiarnodagli antecedenti e dai pindromi, 11 v c g u r pi.opi.io inizio del niol ta-zione esistenziale della i-cligionc t. del mito si r li cpisodi ciilt~iraliche eb- C!iiiic ciciia pr-ima gtien-a inondialc c ncll'imbero liiogo v e l h ( ~lla incdiutr.)dopogiici~a:e non scnza fonclatc ragioni si potrebbe inclicai-c il 19 17 come iinn data dccisiva del niiovn corso che ci accirigianio a liirncggiarc. Proprio nel 19 17, infatti, ebbc inizio iina i-ivoliizic)i~c. tlestiiiata ;.i i~nprirr ieir alla vita cull ur;ilc cli iina partc notcvolc clcl g,.i;inde spazio t~iilnsiati~ co rin ne!tto ~ittcggianieritodi i.iCitito i-ispctto ali'C i'ornic 1iradizir)ri1:11i di vi[.a religiosa: la tra.. . . dizionc Fcuei.li;ic.ti-M:irs cirvciz(av:i cosi :Icl mondo, lo sinimcnto cli lotta per 1. una SOcieca setizii classi, apy:~rcslandc r i i nnchc -.- uovcA-..I'altiii tcsi che nelin S o ~ ~ v rav~i/.i* ii liiiaai 11 i itichsri t eiigi<,scl )rnparirci. Ma rnc crollo della Riissia 7.arista e clnllu iizionc d i Ottol.>ìiL:iii'a\l:t cin oricntorncnto che. al- . I l . :.I I I C I I O I I C I I V i r i i e i i x i o r ~cosc~cnti, ~ intenclcva crssrre ateo e irrclicioso, c chc dovc\?aintluii-t!di fatto, come ideologia, su ce11tinai:i rli milioni tli iiomini, In crisi c il sciccessivo ci.ollo dclla G e m a nia giigliclrriiria si i-icolleg?) invece con il i-inriovato impiilso di LI na tcnclcnza ratliculincntc oppostri. P CI 1917 iin lcologo c storico tlellt religioni della Univet.s ii-biirgo l3ubblicò iin piccolo librio cui dovev;i toccare un; linar-ia Cc ~rttina,e che esercitii u na note\:ole irifli metodoIn soltan logia storico-i-'eligiosa t:sulla ril siillc co)ne del s: i e storiscienze e sulla sr.nsibil ita ciiltu co delle i-eligioiii cru riiidolf OLLV,t. 11 piccoio iioro poilava il titolo Il Sacro, col significativo sottotitolo prugrammatico: 1,'irruzionale nell'icien del divino c il suo rappowo col razionale .7 L'opera di R. Otto apre in u n ccrto senso in Gei-mania quella epoca culturale chc è caratterizzata dalla crisi dcllo stoi-icismo, dal passaggio dal protcstantcsirno liberale alla teologia della ci-isi e al-

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??t.vogliiarnn k)i"tiitt'.altri)" [<;L i t i r . tin<ìc\lal(ie, .. lo straniCI.0 c l'prc], il ttl~tet -on,I'anyiid, 1':iIierium, I'alii,icile C ass~>liit;~mcntc. COI ilr c ilrl lamiliarc, c per qiicsta rapionr "iiiiscostc.~" cc1 in : i~~dic:ili. con I'oi-clinario.c pn>pi-ioin forza
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me twnlt~)ld111r1, ì' sprrirncntato al teitil?i:,stcssc) come A Icii nc l7C .. . ciic .invira di pola~.izznntc,di catfivuntc, di fascinurirc, pci*eritoiiztnirnte ai i.appor-to."ucsto "i-zuiicaimcnlc aiti-(J"c "ambiva-

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I'affiorare di uiia tematica esistenzialisr ica: nel 19 18 appare inFatti il piimovc)lumedi,Der Unte,rgung de' i Abetidkuindes del lo Spengler, n.ientrc ne:l 1919 la prima e dizione cdel R u m?rlwiefbaii-thiano del~ ~~.der Welrnn.sckalrungen i na ugi.irera, in sierne al la P S V C~logie . . lo Jaspers, la cosiddetta t-inascenza kierkegaardiana. Qua Iche anno più tardi, nel 1923,J.W.Haucr piibblicherADie Religil; Wenfrn, ilzr Sinil, ihre Wahrheit, opera nella quale già af no alcuni tenii che dovevano poi, una diecina d'anni piu rarul, alimentare - come si i: già dctto - il "movimento della fede tedesca", capeggiato dallo stesso Haiier. IIS«cro, oltre I'owio ed esplicito richiamo alla filosofia religiosa dcllo Schleietn-incliel; riprende c sviliir,pa iin te ina chc (;ià ,;i affiorato in due stcwici dclle irligioni, il ILlarett e il Sijdei-blom: il tema, ciot., di tin.o spccil . . l l l ...., . , F I II , ~ .-., fico carattere cici1 C ~ ~ LC ieligiosa. In sostanza il "tirllKll i pci- iin dagli a11 ligioso" si distingue pe i.adicalrr suo og3etto spccilico,

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ltro caiitc) satliran< . di momenti razionai1 essa si presenin dai cacicrc o dal pcrrriaiierc nel fariatismo o riel tnisticismo, meritando tli diveiitarc religione di cultiira e di iiniveisalità [Qunliriiisk~rltlrrrrrid Mer~scl~keit.sre/igion]. l')

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lente" cnstituiscc il iiiomciitn iilnzjon:ile clclla complcssu catcgoria clel sacri), nella clualc i momcnti razionali (morali, cslrtici, conoscitivi) sono s e n z argoincinto

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I1 "tutt'altro ambivalente" si c o n f i p r a dunque come un momento iilteriorniente ir~iducibilead altro, come un dato che è

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l'ultima Thule dell'analisi: lo si pub rivivere e descrivere e sugge--rire in qualche modo, ma non propi-jamente rigcncrare nel pensiero. TI fcnomenologo e lo storico delle i4eligioni posson o indivj. -.. -.. duai-c i modi con i quali, soprattutto nelle cosiddette religiultl buperioli, l'incontro col ''tuttaltrc3" si satiira di elc ~zionali: ma quell'incontro è un:i esperienza di h.,onte alla quale urla scienza assennata non ~ u iiuii ò ~ I I C,.+~ L I ~ L1:-I ISI-:.---l-. I I. L I ~ ~ I L U Ca ~ Slrlulcare, I e in ultimii istanza lo il postv all'immediato rivivere. 01-a proprio a h n n o va,lere alcune aporie. Seriza dubbio il "tiitt aiira arTioivaiente circoscrive un momento csscnzialedelIJespel-ienza re ligiosa. Dal nznnn e dalle a Itre rappresentaz ioni della for-;%aniimiinosa sino alla collera di Jahv? c alla stessa c-sperienzai cristiania del divino, questo morncnto ayqlarc coimunquc , presente e iiiciirninabile, anchc sc in ciascuna i inrinazio~ nc storica concreta st: ivci-so t t ic divers i signii'icati crilt~it-alit rappor-i i la se decre consi-.-l:- .!--- 1 ' h a i - s i un ~ I C Q L ~ aS, L~c ~i r ~ J1,Cl >L.I~IALUU C ~ I V ? ~I L I~ U I ~ I O S ~ IJ aver ci1coscrittc enza cli iina alteii tà sacra qualital ivainentc diwrrsa dall' irolàna, t. I'avci- inrlicrito il trcineiwi~rnzc il . .--I-.-. ....... ...-fil.v(:itlurr.\ L - i ~ i i i ciiiicrria ~ x u a n ~ dihtalc alterilà srri grricbris, resta i l problema sc ciò clio iicllzt sfcra coscientc ddl'iion-rci r' \:isslim come momcnto innzionalt. del sacro iion si conl'ipiii pcr I'i.ionio rli scienza come tiltcriormcntc :inalizzabile in yi-ofnndo a1 di li1 di ci0 CIIC b vissiit(.) dal121 cnacicin7.a irlig tlo, Poti.e l h e i i i fatti darsi che aggrcdcindo il ni,omento i tlc dcl sz~ c r ocon particolari ii-ictocli di ainalisi, qiicl rnom~ :si pcr l'i ,.iomocli scienza iinu sua propria cnei-crizn c razi il sacro nel siici cnmplesso uppaia i i i LII[in niic~v; limite dIclla impostazione di R. Otto ii di nliicivciai in1 :C :il livc Ilo della l,% :-..--., &:-. .. r\ .. --...- - . i coscienza n'liriosa neliil x u a iiiiiiiuuiaLcLLa. n.v i r o pii~cccie111fatti d:alla cosc,ianza di I~ i n aConciI;lmcntulc irrazionaliti1 rlel niiminoso ai l cosciertle tcntaltivo di al?i-irsi ver?;~~-azionali%za?~ioni piìi ..--. -o menu- . par-ziali. Con cio pcro si ripete la esperienza del niiniinosn, aggiungendovi solo una descrizione gcncralizzante: ma si rinunzia senzagiustificazione al compito più propriamentcscicntifico di i-igenerare nel pensiero la immediata esperienza del niiminoso, la polarità ambivalente del tutt';iltro, rivissiita dalla coscienza religiosamente impegnata. 013 questa così grave rinunzia potrebbe essere giustificata solo sc l'analisi non riuscisse ad andar oltre l'irrazionalità del niiminoso, e solo se mancasse qualsiasi inctodo per cornprenderc come e perch6 si genera nella vita culturale dell'umanità l'esperienza del "tutt'altro arnbivalen. e

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te": sarebbe cioè giustificata se non fosse proprio possibile risolvere il dato immediato del "tutt'altro ambivalente" nel ~isultato di inconsce motivazioni e nel movimento della coscienza verso il mondo dei valori razionali. R. Otto scorgeva molto bene I'aprirsi della coscienza religiosa verso i valori, ma non si chiedeva se anche il nucleo irrazionale del sacro palesasse le sue "ragioni" in una prospettiva che tencsse conto delle motivazioni inconsce. - . Aveva luogo così una distorsi onc esalitainente oppost2 a del 11-imofrczudismo , che terideva a indun-e l a religio Lsc heira della :cessualit 8, il "tutit'altro arnbivalen te" a un; Izione ilell'immagine infantile del padre, e i miti e i riti ;i uria so1 ta di nevrosi coatta collettiva: nel che si aveva certamentc un terItativo di non restar paghi dell'in-azionalità del numinoso e di cei care una motivaziorie incoiiscia dei comportamenti irrazionali della vita i-cligiosa, ina si I'iniva poi col pct-dtre il piano coscicnte e la qiialità specifica dclla esperienza del sacro. Alla intcrpretazione fi-cucliana della religione si poteva obiettare che la religionic non i' iiidiicibil C a mast:hc.ici dc Ila scssiinlit~tpcr la stessa ixgicjiic che ilI Diioino rli Coloniia, ancuii-~lié sia fatto di pietre, iion ....-:~u,l,.llpiiò C33C.I V rn.l..*n.l l l l L c l L < , <<.)ni c r i t 1 ~r - r i i t mineralogia": ma nei ri" giiardi cli R. Otto siissistcvn liil obiezir)ne chc I a csperi(enza i r aIzion;:ilc dcl n uminosc) potcvu pcr I'uorn o di sciicn7.a rig:iincl:ignz l.-: ....-.- .. . . .- - .. . i.-----.- ..... i.- --.. I-iigrurii TC ccici-enzac ~-aziorla~iiri se si iossci-C? icnu\<: pi ~ s c n t11 dcll'inconsci<>". D'altra p: arte nel 1 ~iicccssivoa113 prima gli<:rra morIdinlc si pindi.rsscro p1 :I movimento psicoanali tiico alcuri i . .. nuovi oricnt:imenli.. c i ~ cin parte dovevano contribuirci inairettaniente alla rivtil~ituzioriecsistenzi;ilc del sacro, c in parte finirono col iicongiiingci-si in moclo diretto con i risriltiiti dclla indiigirie di R. Otto; i.icongiiingimcnto che mostra come il moto di conver-iclie q i ~1-e gena 11c i-ivalutazionc i gradi.ial icht serril'ai-ic t 0 cu1tiii-, i l l clie ~ p origini 1 .. hravd 11
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vazioni cliniche, il malato tende a ripetere nella crisi l'episodio stizzatitc:, ci02 a liviverlo SIJO mal ti-ai~m n modo ianalogo I'episodio ti-au inatico CIende a ri.petei:~iC mente nel corso .- riic3,... dcllavita oniric:a. D'al tr;a parte la.terapia l :va Iitica avt.so in e la tendenza del nevrotico a rivivere, nel corso del ri-attarnento, glli episodi traumatizzanti del passato e a trasferirli riel 1 in una siluazione in cui il medico analista sta al ccntro: ui qui ia necessità terapeuticn di risolvcre il tmnsfert, ricondiiccndo gli cventi rivissuti e ripetuti come attuali a i-icordi (li episodi appai-teiienti al passato. Ora Freud osseivava che manifestazioni del genere, determinale dalla tendenza a ripetere un :ricnndc passato s g a d evole, norI poteva1 rincipio l'i potcsi del piacere", ni a rende'vano ne' ,tinto di .. T1 morte, intcso C ~ J K I J LL , ~ L t ~ "id~ . ~ I It L O ~ I ~I I U ~ . ~all'eferr~uI I L U LI I U , L L I L Z I I rnoclo nci paes i di tingi ia tedest:a, e ncll 'atmosfera della sconfitta inil i t u i ~ de . I crollo (d i diie i rnperi z Iricl coiiscgucntc sinairi2:- -- 2 ..-. incn to rnol-alc faceva inuipcnacnrcmcnrc la sua comparsa in diic cli.)n~iiiiciiltiirali inclipcndcnti il principio del ritoino ciclico c della c o i w alla morte: ncl 19 18 c nel f 922 vedevario la Iiice i tluc voIiin~idclla prima cidizione dcl Ti-aniontodell'Occi~it-i~i~ dello Spcnglci; clic inaiigiii-nva - comc si ci clctto - In crisi dello storicismn tcctesco, ncl 1920 il I'c.)nclcitoi~rclcll;i psicixinnlis coazionc n ripclcrc e l'istinin di morte nclln vita ~ ~ 1:iccanio . ~ 1c ciltrc ~ ~ :i1 "princi~inclcl ~iaccrc". rivvvci a i i i i , dominnt rl clie si : piìi str i o ricllri il~t,tl~~cl.;lf'i;t f ' l ' t ' i i i i i ~ i i ~It i ~ L C ~ C l l I I i1 t i 1111 C ~ I M C , I I C C U I [JILI r11fCttC) illIci-css< : pci. lo s,tudioso dcllii vita i.cligiosa c clcl mito. Uii banibino di cliciotto rncsi cui era stato dato iin iucclietto, aveva con cs. . . .... sci ani1--rri:iLci iin giiioco clit. consisteva nel Iuncirirc. il r(.)cc.hcttoin moclo clri nascc)nclerlo alla vista, per poi riprender.lo tiraiido il Cilo. e ac:com pag~ n a n d ocon cspi-cssioni di clisappiinto lo scomparire de.l rocche tto c con espressioiii cli gioia il siio riappaiire: ta. . l i espressioni erano le stesse di qiielle impicgatc dal bainbino nella sitiiazione reale qiiando la madre si asscntava o tornava. Qui si ha dunque la ripetizione dclla situazione traumatica, ci02 I'assentarsi della madrc a cui scguiva l'ansiosa attesa del ritorno: t ~ i t taviiì 1; ione "giuocata" presenta caratteri specifici rispct! ripctizionecoatta, poiché neigiuocodel rocchctto loalla: la ripeiiziorie non era passivamente subita, ma il passato veniva fatto attivamente tornare, in una vicenda di cui il bambino possecleva la regola della ripetixione. 11 filo col quale il bambino go2 .

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vcrnava la "madre-rocchetto" esprimeva simbolicamente la riappropr-iazione e la risoluzione della situazione conflittuale della -ie i-eale I'allontaE. Nella scomparsa e dell'atter;a penos~ .i ogni possibilita n a n i e il ritorno della niauxe cadevanc di controllo, nel giuoco invece. l1..a niaurc cra iatla allontanare e tornare secondo una vicenda che il bambiiio cc tc il filo del rocchetto. Avcva Iiiogo così una for di tipo diverso dalla ripetizione coatta e in.isolvcnre neiie n e w si tra umatich e, poiche nel giuoco del rocchetto si ha una ripetizione:attiva CI he mira alla iiappropriazione e alla risoluzione del-,l:.. .--. i l il~jmatizzante. Lacoazionea ripeterne I'istiiito di morI'episi~iiu te, quali ei-ano stati dt:finiti ne:!la moncjEi'ifia d,e1Freud,, solleva rono nell'ainbito del rnovimerito psico anali ticc) una vivace pole .-\ -_ micai3:qui per6 basteru rrierlt:rc in eviidcnza ccmie il I-itorno d e1 -puss: iio acquiistava due significati ncttarrieri~c diversi a, second;3 chc s,i tra1tas:se di ripctixione coatta e cifrata nel sintotmo rnor ripci!tixionc attiva c i-isolvcnte mediante un sinnbolismcI boso o di . . - I _aperto ciciin rapprcsentazionc c dcl conipoitsmcnto, comc nei caso dcI giiioco clcl r o c c h c t t ~ .Oiii ' ~ qucsto secundo significatcj delIri ripetizione accennava in qualche modo al simliolisino miticoritilale clclla vira religiosa. GiA ncl 1926 il Malinowski. rinssumcnclo i r-isuItati dcliC" Sllt: 0s ni sulla mitologi a vivente ndcsi, so i 11-obri:ii &gli indigcn il fatto C tic il mit o in azio- - - -.. ....., A-11 I ~ . ~ l i ~ i \.ialmifica . i.r r , nine, cio2 nclla C C ~ I I L I C ~ C L XCI; CI~ IL^ C ; ~ ~ I Cietl~u vivere. sotto foima di raccunto, iina rt!:ìltk dei teinpi pirirnoidia li.'.' Anche iin alti-o cinologo. il Prciiss, chc era vcnuto f ormulanI- .-1 :.. .JI cll:i mito1do lc siic coiisiclcr.uzioiii siil mito altraVCISO lo ~ I L I U I C CI( . logia, vilcnte dci CorilI anicriridiuni, pervcnnc :I conclusioni uiia) dcl n~cindoclassico, Carlo Kercnvi, nella loghrr.lh Uno st ~icliosc alla essertza cìell(1 r~itologici- pribblicat:~ in collnboI Intrc~I ~ L:.ione , lo Jung - così ha raffigiiratn la "vita per citazioni" razic t ico: dell'i --_I

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innicr-a d el toicro clic si pi vparn al colpo moiqale. Egli :reato nel passato i1.11iinodcl lo in cui i,~ninrigcr.si come i11 1n-1>,. U i i a LriiillJriiiu pal,riiivaiv, per allr-ontnw così. protetto e in pari t empo t m!sfigiir;ito, il problr.ma del p1rcsente. La sua viti 'a I ri questo imodo la propria cs;pressione : C i l proprio senso t

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Ma lo stiidioso che più n lungo e con maggiore dovizia di dati storico-religiosi si 2 soffermato su questo "passo indietro"

del nesso mitico-rituale P stato senza dubbio Mii-cea Eliade. Ciò che I'atitore chiaii-ia "la ontologia arcaica" consiste[-ebbe nella risoluzione del divenire storico nella ripetizione degli archetìp i mitici, di eventi primordiali prodottisi u n a volta per sempre

Non si pub evitare di pensare all'importanxa che ha assiiiito "il rit c)trio indicrtro" nelle terapie moderne., La psicc>analisiscoprattiitt(1 li a saputo utilimare come principale tnezzo di gsiarigiorie il ricor ", rifacendo il C:in~rninoi n sensu iinveisq.), i11i iiiodo d;I riattiiaiizz:art. ]:i cris i, da rivi\leie il trai.imaiismc psichico e clri inlc . . " ..era aiidacc:: introdii 6 iai-lo ncll:3 coscieii:za [...l. L'i rnpresa di. Firud CEVa 11 tcrnpo c ia stona in iina cntcgoria (11 taiti cne veiiivano BCCOSI!ali, prinii:I di Iiii, d;ill'cstci-no, iin po' comc i l natiimlista coiisiclci.n il suo opg1'tto. Sopr;itiiitto iiiia scolicrts cli Frcud ho aviito ronsc~ ~ C I L I . Cl,l~sidercvoli, ~ cioh q~icllaclic csistc per I'uoiiio un'cpocn piimorilirilc ii issinia in c t i la ~ sto il i.tsto dc na di qiics

in illo tenzpore: L'uomo arca icn noli C'oiiosce al t i che no n siano stiati posti anteriormente da un altro, cia iin altro che nori ei'a . Ciò che egli fa 2 9% stato fatto ita C la ininterrotta sti inairglirati da altri. Questa ontologia arcaica, dorriiriaia cial teisore dellai sloria, investe lo stesso 01-dine i-itiralc, nel senso clic il rito resta definir l r i l rii o non s«liarito dalla i-iattualizzazioiic, dalla iterazione Lr ,.u. ,toi-no degli CVCIn t i di foridazione dei pi-inlordi, m; :lalla ripctizionc di mc dell li rit uali cllc nei prinnorcli f i l i dati, di guisa c h e I'iior no religi oso si CI~ n f i ~ i icnrnc r : ~ tc ilincnte orient;t t 0 \'CI'S<) il ripctcirc rivivet-ido c u n ctastoiic:o cscmpInre, ncl qlialc vic itc i-iiisI la pix.)IiCeim:izioii c. s t o t k ai dcl diw ,lstcsss -..-...... .. L - - I . .1..11- ..1 d . . I . l i - -> I l < > l l l l i l I I I I I I I I C L I 0 V C f ~ i J I i l CUCIIC S l I I ~ U I Ci C C l ' i l % l ~ l l l1~IItl;lll. L O S 1 . pC1' esempio, la festa hal>iloncsc dcll'anno niiovo, I'nkitli, tljsl'h ogni i~oltuil tcinpu ncciimiilato nClcoi~sorlcll'annospirantc, rnggiringc il caos primordiale c i-ipcct l'atto cosntogonico. Lo sceiiurio rlclIc cerimonie comporta innnnzi tiittn iin rcgi-esso ncl periorio niit i t u clie piucetlri I:) cre:izioiic, ncl pcricido caotico c gcrn-iinalc rlcl mostro marino T i a n ~ a l :iulc i~cgrcssioiie2 siinbolicamriitc rcalizza t a col I ~lell'c)rd iric soci: rlc, cor1 l'iirnili:~tziòncd8 dcl caos.. I l scconirlo rno mento dello sccIn creazione t1el nion rtu . . do, sinibolcggi:ata dalla lotta de I:irtliik c>onti.oi l mosfr'u la nel rit o , clic rctndc gli mai-in(3 Tiainat e aciegii . della caismogon i21 initiopera t Iori umail i clel ritc - .- .lca; i l te1..-z.u- rriuincnr(s uciio s c c n a n o ccrirnoniale cotnporra I: "l'esta clci destini" clie clecide sii1 piano initico ciascirn mcsc c cies c u n giorno dell'anno niiovo; infine il quarto mornento c e l e l ~ r a con iina i e r o g ~ m i ala "niiova nascita" iirnana c mondana, iipete la nascita esemplare dclla prima volta.'' 11 rapporto T1-a "i-itoino indietro" chc si realizza nel nesso mitico-rituale e il ritvrno indieti-o realizzato dalla t e r a ~ i avsicoanalitica 6 csnlicitamentc accenna t o dall'E

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La tcmatica cli 12 nryrnu U P 1 rren7cs/ rclntrr cii ivi. ciiaoc na avuto ~ 1 1 singolare ~ 1 Fm-t~tnain Francia ncll'ultirno decennio, e anche in domini 1oiit:rni d;illc scitnxc rcligiosc c o m c tali: cosl pri.
M. kliade ci rnostrd coriie I'iic~niodrlle civiltc? iraclizionali e ilmaiclic lotta contro il ten-orc ~IcIliistoria niecliaiite la iipcti~ionedell'atto costiiogonico e mcdiante la iigenerazionc periodica dcl tcmpo. Con procc(1irnenti diversi esso giiiiige ad abolire lo spazio e il tcnipo profani. La storia 2 sentita coine peccato dall'iiomo anistorico, e qiirsta angoscia 2 bandita g n ~ i r al . ritoi-iin agli alrlieiipi (i alla ripetizione. I1 iiostro malato E condotto. se ci collochiamn da 1111 piinto di vista psicogcnrtico, ad abolire la siia storia pei-sonale, npctendo i i i ii1aniel.a delirante l'atto cosniogoriico, che lo situa in illo tempore, abuleiido il tempo profano...20

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Ma lasciando da parte gli echi meno prossimi c meno djretti,

e per attenerci alle scienze religiose, ntrovianio u n

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tematica dell'Eliade nell'esistenzialisrno del Gusdorf, dovc )crò si fa valere una pi-ospettiva del tutto inacce tt abile. T1 Gusdairf infatti fantastica di un'epoca "precategoriale" in cui I'uol-. - >Lillcu1Jc -.*... -LL,. :l,l,, - ancora uni[& indivisa di coscienza e rnonci~ 111icgralinente in:imerso iin condcjtte di ri petizione ritualc di miti primo-I-diali. A trarlo di3 questo "paradi: $0degli airhetipi e della - - - - uJ11 ripetiz.ionewe Ida qliest u- glgariivsc
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no nulla di teorizzazioni sistematiche sulla origine e la destinazioiie unzaize dei beni culturali; ma la sua affermazione & certamente Salsa se vuol intendere che vi sia stata al mondo un'cpoca "ti~ttamitica", tiitta irnmeixa nella esperienza immediata delI'assc iza nbbc ~scien-zatecnica o artistic: le, ur i sonnan 1deliranti che. fi-a l'altro, n .:-.:I.& be P O L U I U UN V I L i~l IIc>>uLla LIVIILU. Il Gusdorf segna dunque il combinarsi della tematica della ripetizione con lo steiile motivo dell'idoleggiameiito di un'epoca precstegoriale, in cili mondo C coscienza stanno ancora indivisi, e la vita cultiirale si r.idcicc in modo e,sclusivo alla iter azione d,i ideiitici miti: un'astra ziont ch.e non aiiLIta cei-ta1 alla connprensiu Ine né l'etnologu nC lo storico delle reli gioni. Ma In tem atica del la ripetizione ha avuto anche nclle scienze reliaiosc iin impiego che !ii anriiiiizia piu 1 :nte di i.isultati. Così per esempio Jcan Cazenei~ v ha c n ente ripr-eso il I-J ,pporto t'ra ripeti.- I ~ i ~ ~ ) ~ ~ ~ < ~ ..: ziont.. L U U L L U~..1,1C1, I I ~ .. ,I.C C I I ~I I ~ L J I I... I U L I L ' ~ I, ~ p c t i i o n nel giuocn c I:-ipctizioinc iitual e di iiri mito priinordialc: .v:.-

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2. GL. ... ~ lI. ~-.. I JI UC ~ csseir J la i=.--: IUIII.I~JIIC. Ia viriìi. clttlla r-inctiziciiic[di un cventso]' Cf )li trittc le r t< !l C compor llossibilc c hirdrrc ii natisi la r 6 l1 liclic piih Irattarsi i cirso tli iii .. pcneraic UCI prnsiei.o simn<>iico.rieiid,lpai.iicrie iii mccc:hnisrno pii1 imilc a pn)posito di in cffctti, si ci-:I tivvato Jiii;rnzi a i111pr tino osservazione p:irticolurc che lo lotto a ni'lcttcrc sii! sig11il'icirtoclella iipctizione. Egli cit:i ~IIIE.,t.l pi.opi,sito 1'~scrnpio di 1111 1~;irrihiriciclic si ;ibbaridoiitiva al singol:ir-Cg i i i c ~ cdi i kii scorripaiirc un oggetto n;rscorideiitlolo allo vista. Con qiicsto atfo, che 1.ipcteva spc*sso,il bambino volcv:r rniniar.~1'alloiit:iniiisi dclla madre, pei- l i i i inolto penoso I ...l. Frcud si chirsc qii;ilc poteva esscic la fiinzione della i-ipctiziorie, agita o sognata. di iin evento traiiirriatico, e coticiusc che la ripetizione conseritiva di padiuntb&' 'rare t:aie evcntc .. 4 darido al soggetto I'iinpxssione di protlui-lo &I s&, iii luogo t11 siibii-lo passivamente [...].Tiasft niucsta spieg;azione,in~c~ufis io preso i n consideiazionc. 11 tanrlis, sii1 tcmno dei fatti c t priiriitivo [...l cerca di chiude sistema dli regole chc sia atto a definirv per Iiii iltia condizlvllr-L A I I I .~.I I OCIIL^ IL^^ angoscia; cerca per così dirc di chiudersi in iin ideale di iiiri-zia. Certamente la vurietCL delle situazioni che egli puii incontr;irc lo obbliga a frazionare questo insieme di regole iii parecchi sistemi. Oia i l cangiatnento [...l si tradiice spesso iii "passaggio" da un sistema a un altro. La uscita e l'ingresso di un elemcnto rispetto a ciasciin sistema costituisce per il primitivo un vero e pinpiio traiima: per esempio la partenza di iin

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sto passaggio alla espressione verbale che consente di rivivere ~ n esperienza a ai;tilale e Chc pruin t u m a ordinala e inte voca lo sblocco del pro( i o l ~ g - i c oA. ~que ~ sto punt CI Lévi.- ..1l.ala tecnica psicoanalitica C- queStrauss istitiiisce un ai drviic " sto tipc3 di tecn ica sciarnanistic;3;

1...l [Sia ncl C asu di ti-attarnento psicoanaliiico che di quello sciarna-

r~istico]ci si P, i ~ l l u ji~ lcondur ~ re alla coscienza ciantlitti e iesislenze rimaste siiio iilloici incoiisce, sia perclh6 ivpressi, sia - oorne nel caso del pxno - pci- la loro spec ifica natuir:~,che n,on 6 psicliica, ma organica o anche senipiiccmcnte meccanica. Nei uue casi. .i coniiilti. C le ivsisfenzii si dissolvonn non per la coi 1-eiilco supposta, clir la innlaii.i ne acqii ista progressivarne ~erchCqiicsta co110scenza i-endc posuibiile iina t ' s~erieiiza ~ s el corso della qua.-. . . .. Ic. i contlilli 51 renli7zano in 1111ordinc e sii iin piano clie peimettr il loro libero s\rolginicntn e cond~iconoalla loro risoluzione. lo m-*-".-,

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Tutta~pia1-&i-Stmuss istituisce tiitta una ser-iedi differcn~c ira la tecnica psicoannlitica eln tecni ican tcsi rn o Ciina. La psico:inalisi ha per oggctto il Irntt: li rlistur bi psichi ci, l'in~. LLII~ ~ ;...,. S I .....-.. L O ~ " ~1: L ~ I I cnntcsimo Cuna ti*:itta iin distiirvlJ \,r n a i i i ~ La I:ica cci-cu di fair rivivciac ito la siti conflitti~alcche :~;utrcnd :, la curu nistica in-ipicga Ic iin sinibolo inc 1,in rnitc-> socialc , che il r~ i z i i u t c ~I icevc dall'wrci-rio. Nella psicoantrl i ~ili malato parla, lo psicoanalista ascolta cguida, nella cuia sciamanistica il innlatn ascolta, mcntn: Io sciamano parla: e mentir riel rrcirr.~fErtpsicoiiriolitico il malato fa parl:irc lo psicoanalist:\ in Iiii, prestandogli sentimenti c intcnzioiii supposte, ncll'incnntcsimn Ciina Ici sciamano si ripl:\sma pcr la molata nei modi del mito nziriaco, e tlivcnta - parlando in simboli - l'eroe e il protagoiiista dcl coiitlitto, che la malata sperimenta a mezza sti-:\da fra inondo 01-ganicii e mondo psichicu. 1 IUSS non manca t iit tavia di notare che qiicsta iiltima djt'fi i attenuaI qiianclo si ten..L..L gono pi~setifile tccnichc di Dcsci111cL. CI, Mmc Se~rierisi~t..~' pi-obabilc che iino psicoanalisca considererà come superficiali e iancora sienza suFFicicnte base documentaria questi tenta..-L:l:---t i r i mpporio Ci;? il "passo itidietm" connesso alla tivi di srcriliiirt: iterazione rituale di u n mito e il "passo indietro" che conduce alla abreazione nel senso psicoanalitico del tcrmine: e del resto anche I'etnologn e lo storico delle religioni possono dal loro proprio punto di vista avanzare a questo proposito alcune riserve. Tuttavia non c'è diibbio clie tale rapporto Fra nesso rnitico-rituale c terapia psicoanulitica costituisce uno dei temi più fecondi e proS.

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mettenti affiorati nel più recente coiso dcl movirnenro di Rvalurazione esistenziale della vita religiosa e del mito. Non si tratta più di applicaie seinplicernente il metodo psicoanalitico di interpretazione alla religione - con tutti i limiti e i pericoli che tale applicazionie cornpcIrta -, mia di istit.uire in rnodo sistematicc) un paragonc f ra le conldizioni dli hnzior lamento e di succ:esso del. la terapia psic:oanalitic :a e le condizioni di funzbonamenito e di ef. . ---- riiitico-rituale nella concret:avita re. ficacia esistenziale del iicaau ligiosa; con ciò si attinge iin punto di vista pii1 alto, cht do conto dellc differenze non meno che delle omologie va una migliore conoscenza della genesi, della struttura e aaca fiinzionz della religione, e al tcmpo stesso an-iccliisca di nuove istanze le prospettive di sviluppo non s o l t ~ n t odella psicoanalisi come tale, ma della scienza dell'uomo nel suo cnmplcsso.

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Ncl quadi.o del m< 1 di rivalutaziune esistenziale delIa vita rcligiosu :I illlcilLv lJ.iicoanaliticoha sostenuto iinavar,ea ripetiere di ca. te noi iarginalt le. Fra la cc~azion ntlei che ha 1itogo nelI trattam onto psi. ico, l'abi -:--1-..i: IICI S I I I I I I U I L - > I I I ~ coanhiiricv c il rivivcic i111 I I ~x:a t o pri niordialiC- --,.l n

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niitico-rituale delle religioni dell'ccumcne vi L' infatti iin nesso truppo evidente per passai-c inossctvato. Senru dubbio non vi C idcntith fra i trc fenomeni: ma che essi stiano in nrpporto, t. possano illuminarsi a viccnda, par I'iiori di dubbio. k quindi comprensibile che rictl seno stcssci del movimento psicoanalitico maturasse. soprallcttto dopo la prima glien-ri monclialtt, iina crisi chc dovcva esercitare urla notcvole influenza clii-ctta ncl campo clclIc scienze religiose. Nci i possiarno cons iderare t alc crisi, che si ri. collcga ull'intlirjzzo di Siing e (1 Iclln sua sciiola, cla tlivcrs i punti di . L I. :IIIIL'IC>=LI ." .*--..-.. vista. Ma da aucllo chc L I U I ,.. 10 ~ ~ I ~ L:.~,.I I I ; S , L I I I IJ ~V- I I C , 111 primo luogo, i del significato c della fiini LìpprCZi ziunc del siml iinlti non tetprctato, come ncl Creii..- - .dismo ortodosso. uu una semplice i-iiaschei-a del passato ritornante in modo irriconoscibilc e irrisolvcnte, ma si configiira comc un pontc per un vcrso rivolto a1 passato che rischia di tomare nella estraneità e nella scivitu del sintomo nevrotico, e per I'altro verso orientato vcrso la realizzazione di valori citltu~~ali di cui P i1 presentimciito, la prefigiirazione e i1 dinamico discbiiiclersi. In rapporto a questo diverso apprezzamento, mentre nella prospettiva del li-eudismo ortodosso si trattava di smascherare la maschera simbolica, e di ridurla alla situazione primordiale storica di cui era, appunto, la "maschera", nella prospettiva dello jun, n m...

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gi,isrno In riduzione smascheratricc non era più sufficiente sia i i spcttoajla interpretazione teorica che alla pratica terapeiiltica, ma .e i suoi ,i SLice\n.valere l'esigenza di aiiitare il malato a :onve~tir simboli da chilisi in aperti, da cikati in dichiarativi di im a più di sé,tla eslranei I C01i7pi~ifarealii a istanz:[i, i simb integrati: ciot, nfignrnvano comc \:ic di accc? ~ n d odcj valori, e! qiiindi come str-timenti I - - ..- -. _ 1 : - . ~ I l . ....I l vitali per10 sviiiippu ueiia pcrsoriaiira. iyeiia pr-osperrivaaeiio junghisrno il sigiiilicato e la cficacia dej simboli nuii consistevano pii1 nel loro volgersi indietro, verso una fase anteiiore, o nel loro volgci-si avanti, verso iin ultcrioi-C sviluppo, mia scaturivano dalla dinamica dci due inornenti, dal loro ~uvp(ihh E ~ V clul , lloro carattcti~di "totalitiin dcl dinainisino psicfiico, oi-iclle essi m cdiante -.a uno <...:I..". r4-.,#.-#. la ripctizioiie (li uno stadio inferioir tenllLvuiiv dia .,vllilvp0 piìi alto, C I: :iirarc qi ù alto si avvnleva no dlcllostadi Or: igioni L. c \ridcntc i l i n p porto col ! nio mitic la t-eligiciisa, poic h t nc i miti e r iniuriie, c i11 gencrc nclla rcligioi-ie consic1ei'rit:i riel siio c no c nclla siia coricrctczzn, si compie continiian-icntc cllrc iida di iipctizionc c ripi-cs:i, rli catabasi c A: ---l - .~:. l 1 C I I iiilai>i\Si,C I I ionci;\zionc c di 3p~rti11;?, di originc c cli prospettiva." Piii.0-oppo a C<-)rnplicart., c in parte ;I osciii.:rimc,qiicsto tcma ermcncutici.) per le. scie-nzc rcligiosc inncgiihilmeiite I'ccimclo, 2 intci~rcniitala tcrrriu ji~rigliinn:~ clcgli archctipi. Nella sua piai~tica i ici-npeiitica lo Jiing f ~ sol-prcsci iire nei s ~nii-icicoriic riellc k~ritnsiet nci deliri c ici C di p .- alcuni framrncnti (li tcrni mitici clie f : ~ ~ \ Ilr
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ti rimossi dei singoli individui. Qilesti arclietipi, nel loro insieme, assohlevano 1; I Suinziorie dinarriica di st imolare il proce: ;so di individilazione, cioè l'id eale del1a totaliti1 del se :stesso, i t1 quanta1 e in qiianpieno accorcio della sCi:ra coscicmte e di cluclla in<:onscia . - . I to progressivaI reinteg razione delle unilateralità dell'io. alla origine di questi a rchetipi, Jung parla talora di iin p to di espcrieni!e ancestrali ricorrenti indefinitanientc rip etute neiL .-3millenni, e di ricorrenti i-isposte similari a tali esperienze: oiiae poi, almeno da iin cei-to rnomrnto, ne sarcbbe risultata una "impi-onta" psichica, un centro dinarnicv di orientamento delle immagini e dei simboli. Ogni volta chc la coscienza individuale si rilasc ia, l'incu illcttivo ;on i sucl i archct ipi tendi:: a battcre Ic \!ic iisatc ire seconido rnoclii arcaici; la corre nte bloc. . ...1 3LIt, , b\,r3u Lldv~alicii gli . , l x l l l l L", L\,l l,u a,,n ~ \ , l l c , nel e \!cccata IICI infi.nita paz:icnza si t r a scavsto nei Imillenni. chio I.etto che cc:)~~ Dictn:I gli arctictipi vi s;sit.cbbt Cliinquc, iin questai prospct tiva, uiiaL ...... ,.. 1..1: ....: ----I ... l . -- 44 stona 21 caicu sclwiia (11 cui, c(.,rrici o >[esso J i i r i g r icori
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Secniiie pricalogo dicc.rc h r ilio h iin nrchcripo, mi riferisco con qucsta aifcrm:izioiic' r\ i111"tipo"d'lI'iii.~in~:i,CIIC notoriariiei~tedciiu:i cla i?o~~o.s, impinnto. (;i;\ la p:irnla "nrctirtilx)"Iiicsupponc iin qii:ilciiiio clir iiiir>i.im iiltU. Lo psicolo~ia anima tleinclic sol. rnprio otr getto [ ... i v t Iirnii:ir.ii tanto coinc tct ica por,,1111:lreIII-I .-ilniii~ntc -. : i v ; i i i ~ ~ i i oI'e~istcnziidi iina ~cissibilrtlirn' m

Iri altra sua opera Jiing si chiede se il "se stesso" sia u n simbolo di Cristo o se Cristo sia uri siinbolo del "se stesso"36 e dichiara di aver optato per questa secorida solii7ione, ma si affr-etta ad ;iggiurigerc chc tale opzione non ha ciri valore ontoiogico, ma soltanto metodologico, concedendo chc altri con eguale diritto pot rebbc scegliere la prima soluzione: e P. Zachaiias, accoglicndo prontamente la concessione, ha valutato appunto quali sarebbero Ic conseguenze teologiche qiiaiido si assrirna il "se stes-

so" ci,me simbolo di Cristo.37D'altra parle ~ T una I conversazione personale col siio esegeta cattolico R. Hostie, Jung ha finito col p r r c j s a ~ a questo modo la sua posizione religiosa: "È chial-o che Dio esiste, ma perclikmi si chiede sempre di provar-e la sua esistenza con djmostr*azioni tratte dalla psicologia?"." Dcl rcsto lo Jirne aveva dcsidcrato a lungo di poter collaborare con teologi pi.eI>"rati in psicologia, i quali "bencvoln~cntee con comprenIre la sii: sicine lo avesse] o a correggere e di comI ficicntc tei'inin eologica", e non di reali;, o, P. White, gli C iin clor .. 79 n*.-... "da lunl:hi anni attesa".' I "intesa" che si collalir nentc st:abilcndo fra jring va pro! mondo cattvliI dal latt o chc cfi?cttivamt in^ negli i~ltimi co 2 gii . .-- - . .-.:i.. -.~-pa~-~ecipe decenni si c reso- scrripi-e piu largamente dcl inoviinento cli r.i\.alutazione esistenziale della religionc. Colui chc hi g i l nel 1902 tliscepolu di Pieri-e Jarict alla SalpFtrii?re. c clie dal l907 al 19 1.3 Iii cnllalioratorc di Frcud contlividendonc sostarizi- 1 nii.lltc la valiitazionc negativa dclla rcligionc, l i 1 indotto succx~ssiv:iil proprio piinto di v i s,ta. Dalmente ri niodi1'icr.ii.cprolorid~iiiieiit~. ....... la i-cligionc ric~cindottain parte a una sul~lii.iiazioiicdella ..L.-.-.iiriliti) inf in parte irta di n( ~Ilcttiva, .ntc nl rii :1p1-ì ginciito clc storico-c 1c della igiosn, pi :i.;ii.la cc) ~cinncloi ctio siil clclla cvi intlividiialc n cc1~Ilcttivavcrso la iciite la i-rligioiic gli si configuri, 3iifvi1i: ralc: suc, .orizr, rriai conie il ci~ron~iineiito e non piiii coinc iina fase . - J - l -1. i l vciticc aci ucstino cuirtirnic dcll'iiomo. uia ciò clie lo aiuth 11 cbiiinpjei.ctqiiesto riltimo Fissi) f i i proj~rio1'opci.u di R. Cltti.),che - coinr abbiamo viste.) - inaugura idcalrnen(c l'epoca c~iltitiale chc stiamo analizzando. Jiing pot6 infatti stn I31'1'ire irna sorprendente coricol-claiiza fra l'espcrieiizci del "vivente i-~ipportocon gli archetipi", quali gli venivano siiggcriti dalla su:i piutica di psicotcrapciita, e i rnomcnti del niiminoso L~~~~L~,I,IC RiOtto l i ave\FU iridi a sci~izqic:erta feniorncnoli3gica sulI sacro. JI sentimento denza, il maestosio, I'effic:ace per eccelleriza, il mi:l . -I-.. .-L:. steiu) t i I e fksciniaritt., 11 ~iitt'altrocrie cniarna percntorjainente al rapporto, potevano essere agevolmente tradotti nel linguaggio della psicologia analitica comc segno del rapporto con realtà psichictie non dipeiideiiti dalla coscienza, svolgelitisi nell'oscurità dcll'inconscio: di un rapporto. cioè, che si identifica in ultima istanza con ciò che la psicologia analitica aveva definito come rapporto con gli archetipi e come processo di individua1

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zjone."' Se poi queste realtà psicliiche fossero il riflesso della realta ontolopica di Dio, la psi4cologia (:ome scienza n on cra in condizione di decidere, c dove\:a lasciai-e il passo alla feiIe e alla . .-n ---.. -..... .L.21,. teologia. Una posizionedel genti= iiuiiclii pii1 i ~ ~ c o r n p a t i ~ Luii ~iic la teologia, e i ni sostanza manifestava un sostanziale accordo coi1 le note tesi cat toliche Cjrca i "limiti di compctcnza" della ricerca scientifica in g c n ~ r Ia i .e . ~ ' Atti-averso il suo condizionamento inconscio, sottolineato con tanto vigore dalla psicoarialisi, il simbolo mitico affondava duncluc le sue radici nel profondo dcIla vita psichica, e quindi si colIcgaw strettan I inondo degli ist inti e co~nlo stes,so ordiI logico. nc bio jiinghiu n a degli archetil:,i come ''organi" dell'in,conscio 3, nchia ma- - sia . i pure in via mei-amenìe ipotct i ?a base :inatomico-fisiologica degli arcliet ipi stcspiìi ardi to ira mito e biologia si i-iti-ova ii.i alciiiic si. M a tesi di migcr-L:aillois, ct segnatamente ncl suo saggio siilIla man-. ridc religiosa. La r-ipiasm:izione mitica di qiiesto insetto, ar[eslarn i11divci-sissimi ambienti ~ ~ l t i i i i t lsnrcbhc i, IOncl;ita, swr)rid(-~ il Caillois, in pat-te siil suo aspctto antropomorl'n in pni-tc siillc suc ;ibitutlìni sessiiali, c;iinttt.rizmte c1:ill:i indiffcirnziuzionc clcl piaccrc scsstiale e tli qucllo dclla niitrizionc. Oiri di tale iiidiifei.c.iizi;izioric vi soni) irnccc anche ncll'iiorno in qiianto esscrc bioIo~ic~iinciitc c~nrlizion:ito,t' ~ei-taiito 121 innnt idc nella storia religiosai clcll'iimanith i. si :\(:i in qii sa Kip~ p r ~ st:\eI niina co ci-te la s' zionc: solo ctic:mciiti'~ (li iin ci,rt i / J r i i l U incuto istintivo, nell'iiomo si tratlii cli iin'in~t7ircgir:cn~iticaclicsta conie eqiiivalentc c coinc surrogato del comportamento iimansmente intcrclcito. I l mito della inrintirle icstiinoiiiei~ehbeqiiindi -scmprcsccondo il Caillois- "un condizion:imcnto liiologico rlclI'inin~aginaziorie"." U i i arialogo oiicntan~cntointcrpi-etativo ri1rovi;imo in Jung c iri Kcr.envi, li dove essi concoirleniente accennano alla possibilità che il iicon-ente simbolo della quaternitij possa ai7ci.eun lento cosmico nc 1 fatto ct~c il ~ a ; -ronio, t la principale sosl imica dcll'organiisino viv,eiite, Iia qiiat tro +a l l ' ,-,-i,. n-.,.o ~ \n,. ~ ~..: ~Liatta, ~ ~ CC)~ ~ valenze, il che I S I I V I C I Llddiritt~ira ine 2 evidente, di ipotesi sin t roppo ingegnose, in cui par quasi che gli antichi miti si vengano inestricabilmentc mescolaiido con le affabulazioni dei !oro inteiprcti m o d c i - ~ i i . ~ ~ Il contributo angiosassone al movimento di rivalutazione esistenziale della religionc c del mito è rappresentato in modo eminente dal.lacosiddetta scuola mitico-iituale (Myth-Ritual Scliool). -n-

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Già in Frazet; in R n h r t s o n Smith, nel Mun-ay C nella Harrison prese iilievo la pe~suasioneche il mitoi nella concretezza dclla vita religiosa, affonda le sue radici nel rito C nel culto, e che fuori di qiiesto rapporto i l mito non t.più tale, ma diventa arte, dramma, letteratura, CilosriTia, scienza, ci02 - in senerale - opel-a umana avviata alla consapevolezza. della sua umanità c r n ~ n d a n j t à . ~ ~ Ma il vero e proprio atto di nascita di qiiesto indirizzb è segnato da diie suniposia editi da S. Hooke, nei quali iin gruppo di stul analisi il rappot diosi 'i iito e ritc nel Viini brai-e una disf a cino O dotti ten[dente . .~ .IL T..-.-l. :riv;llutaic riclia icirgiuiic ui i>Icreic,c i i i gciic~c nelle civiltà del Vicino Orientc, il rituale e il ciilto, e a rintracciare i modclli mitico-rituali che operavaiio in questa vasta area religiosa. soprattuito i i i rapporto al tema della "rcgalità clivina": i r i realtà -come ha i-ecl t e osseri17ato il BIi-andon - se si ptiisn che gioi- p: i studio.:;i clic p1.tDmossero questo indirizz viunrnt ressati a Ile sorti della rcligione cristiana c . . mossi da irilci.cssi teologici. c chc clriesta ;iliologin del momciiro e nel c\;a cori il i.innovaro intei.cssc - i n Ii-ighilteiI-i-a ritiialc contiri :r I'crcclità litiir-gicnclcllc Chicse Cristiane coiiti.o\,cl L clat ivt all;~revisione clcl Book c ~ t - C o i r ? nI~ n ~ ~ si con-iprcndc Ico171C' illi clic pcr qiiesla 1: cnmpc) dcgli st idi inrliijctitdiiiì religiosi - - .iiaui/.it)iialc -l:-: -...l:..: ..I:\ concczioiic dcllzi- I-ciigivric t. c i c i i i i i r o . i 1 1 pt,icr~iica col 1:rrizci; clic :iiicoi.n in M.vrhs o/'thc Ori~irrof Firc)J"lifcndcva la intcrpirtazioncclcl rnitoc-otnecoiiatodi risoliizioricclei "p]-oblerni gt:nc.i-tiIi" relativi al mariclo e all'iiomo, S. Hookc iic(>lIc~a i modclli rriitico-ritiinli con la loro radic:c csistcr I

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Qiiando ci I n cswminare l i l m mento [clie soric, niia hase clt.1 iiiito C (te3 rito aci nioiicio :iiiricoj 1101 troviunio clic coloro che dettero cii-igintb:i cssi n 011 erano clciripat i cori "pi-ohlcmi genriali" relativi al rrlorido, in:\i con cc;-t i prohlemi pratici c pressariti della vita cliiotidinii:~:pi-oblcrnzi di assiciii:irc i mt!zzi di srrssistcnzn, tli l'ai. si clie i l sole e la liina assolvcssui~o alla loro Iiinzionc.garantirsi la rcgolai.ità delle piene dcl Nilo, mantenere il vigore corporeo c l t l rc in quzinto simbolo della pi-ospcrith dclla corni.inith. Vi erano iiriclie pioblcmi conceriienti I'iri
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Per quanto la scuola mitico-rituale si lasci6 talora fuorviare :Ila vita >mento r da una unilater -ale accencuazior resi a come SUO mer sottolii- energic religio! :e vita e nCat0 <:he un W -ro mito,, nel qua le e che ( significato, è inseparabile dal rito e dal culto o almeno dalla prospettiva di iin possibile riviverlo, in date e llioglii stabiliti, in una definita vicenda liturzica: i "n-iiti" che operano nella letteratura, nella filosofia, nella scienza senza alcun riferimento a un culto attiialco possibile sono pinpriamcntc Ict teratun, lilosofia oscienza, nia non miti vivi, ancorché ne riecheggiano il tema. Noi cercheremnio dcl resto iniitilmente in questo indirizzo generale delIc scierize religiiosc fotn i tcoi-iche molto rigorose co. Forsc, tali da npegno siisteniati assiir?(C ~ aC iin vero e pi ì la for>. .. ....11.. iciiiiiia .>-se.A * ., Pl-.Amlikl~iurictuui I L L I -.., L,ILI I I I I I K ~ I I L C ~ ~queiia ~ ~ oo ~i."uc Klu~kl701iriin L ogrui'ia apparsa in "Thc Haivurtl Theological R c ~ i e w " . ~ -e pc~lcniizzacori la tendenza pmvalcntc nel secolo deciinonono di considcr~rci m i t i indipendcntcrnentc dai r-iiiiuli coi~ispoiitlcriti c clai loro con(crcti ncssi csistcr~ziali,e al tempo stesso rimprovcrri le i r i i:erprctas:ioni psic:oanalitic:hc dclla piima manici-a (Ahrutiam, Kamk, Rcik., lo srcss.o Fi.c.i.itllI

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schi della insicurezza connessi col bisorno e con la morte: ogni :sco sforzo per rriascheciviltà 2, in una certa rn la fondaimentale insicurare il bisogno e la mor l!-: . . I-ezza della conuiziorie iiiriaria, t. per i i i r sì chc il futuro !da una iipetizionc di iin identico mito di fondazione:

11 ritilale costitiiisce iinu giaranzia per ciii, iii dete (;inlenti relativi a "sferedi icnoranza" clie c o s t i t u i ~ I~I JiU~J U~ I IIC~~ vralgici di cigiii essere 1 gente pi id contan irira iteE J Corriisccliin quiiicl ;si in un rativa del fenorneno. . . . . inondo di angoscianti mutainenti e cli fiustiazioni: essi si occupano di SI ,e l'iiisiculei~a$ m d C perci<> qui che :si rnanirest mo (li rissità.'" l Qiiesia anaiisi del Kluckhohn. pcr quanto conuoira con molta iricertczza cd ei~~pii-iri di prospcttiva, fa arfiorarc di n u ~ \ ~ il o problcma dclla i-ipctiziunc nel su(> diiplicti signiCicato di "impiilso a rjpctet-C" ccirnc ritorno mascherato c irrisolvcnte dvilii -i~c tniuni atica, c li "ripctizionc a l t i n " in iin oi.izzon t t miiialc c tic :issolvr I :i Sunzioi.iedi i*iprl-ntleii.il riscl~indi ~11ic. ...A: ..i. i I , ~ ~ . i i ~ ~ i LL ,i i i "n- i~i;l. . 7 ~ nionclo dci \alori ciilt~irali. -

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Ili initiiconosci lic l:\ ripi:l izioiie rc clclla ;istcn7,iaIL' di pro h c 13 ~'UT siot.iri eli t1;ii.c. iin 1onrl:iincnto t. iina prospcttitln alla prc clcllu cancl iAioric cima ti;i rion potcvii rii;iiiciircLcli nvckrc I traccolpo nclla vntiitn;.ione della rcligir)nc cristiana. Lri 11 iivev:i ii~cssoin rilicvo cornc I'azionc saci-a in Grccin, il nroriler70n, Li la rip~tizic)nccli un cxeiriplunr di lonrluzione, P iin antcfatto (]?ve-doiie)mitico continiiamcntc "rilatio" (t.etlone)ricl rito, così coine il niitn C pcressenza parola "tidc~ta"c "ridicibilc". Suls u Lini? imitologi; la basc di ossci , pi-esso wski aveva c o n k popola.zioni pri ic il rriito ilon C2 .S..C...I..I.I-1~ I I C C I I I C I I L C L i i i r t J L U I I ~I ~ I L L I I I I L U L ~T I~ .U I I ~I C + ? Z I C ) ~ C ~iiscela iiiattiiaintellettuale pe,r risolve're un eriigma, n ificazione e iina lizzazione di i11na realt2i dei prirnordi, ui . . -. . . l . .-.- -- .- . - confcrma dell'orui~ie alruziit- iiieuianrt. iiria ciiciiiai at.iori1e di antcccclcnti esemplari di fondaziaIne. Ma iinche il cristianesiino, a prima vista, si fonda su una ripemtizione rhitiialc di un modcllo mitico, sti un "antefatto" continuamente "i eifatto", su un inizio che giustifica, fonda e da prospettiva aiia condizione umana. I1 "qiii pridie quam pateretuc.." del C a n o i ~Missne, considerato dal piinto di vista dclla stiiittura. sembra intatti riflettere il caruttere di m

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ogni simbolo mitico-r.itiiale, poiché la inessa come incnienta ri-

petizione del sacrificio cruento del Golgota costituisce la riatiivazione litiirgica c saci-amentale del mito di Cristo, o addirittura .- come dice van der Lecuw - "la t.rasposizione dell'evento iniziale dalle origini all'oggi"." An zitiitto 1'anno liti.irgjco è la ripetizionc dclla vita divina che ha inizio cc~nì'awei lto: in viirti1 del ciclo liturgico ogni anno solare è!i-iassnrl?ito, mes;eper mc:se, set. .. timana per settimana, giorno per gioriicn, nel te1npo del1a litiirgia e d e1 mito.' j2 Non quindi suItanto i droW Jei l a grcci il'lustrati dalla Hlan-ison, o la vita rcligiosia dei Trcz~briandc isi osseniati dal , :..-I..: .. .. .-: ui . l ! n. . ! . . ! l . . - -.-misiei-i vsil-iue c in gcncMalinowsni, u.- 1i'akitu babiloiicse. (J .i re i simboli miiico-i-ituali non cristiani mostravano la stnittura dclla i-ipetizinnc litiirgica di una fonda7.ione ~miticn,ma lo stesso simbolo cristiano appariva in certa misura il prolungamento clello stesso tema stnit~iii-aie.Solo pcrb "in certa misura": poiché non tardì) a manifestarsi irna tliffcrcnz:~siriitturale decisiva fra simbolo cristiaiio c altri simboli mitico-rituali. <;i:\ lo H6lschcr r i m SIV~eva mail calo (li i ,me il pc giudaisimo si cc>ntrappc I tnod(.)Iciclica dcl diveinire chc -ia dcl m . mel, in iinn pi-c:ispctliva divcrsn, avtvir .5ottolinc:itc) clie i popoli n c n n n o a n i ma clcl senso clcll;~ci.oiiologin, inentrc alcune civiltà religioi;e dcI Vic:in0 Oi,icntc, come l'Egitto, la Pcrsin, Israclc, co-1 miriciai-olio~. au aprirsi alla coscitnza clclla storia iiella L'orina 111dirncntalissims di coscicnzri ci-onulogic:~dcllc gcncalogie e dclIc siicccssioiii di ivgiii. 11 Lornmcl (Jsseniavn inoltrc chc qiiesta nitova sensibilit8 dcl tempo gcminata ncl Vicino 01-ienteisicevcltc nella tinclizionc giitclaico-cristiriiia lin iricrcmcnto c t ~ sclcì cisivo da i-encleir friniiliarc per noi I'icl~*a che sia databilc anclie I'e\lciitci della ii-icainazione di Dioms4 Il i-iconoscimento del ai-ticolare carattcrc! dcl i'aplpoi-to l'n tempo t!cristianicsimo giunsc a malitrazione sciIprattuttlu duranf :e gli anili clie scguiinno inime..-- . \...l ....- A -..-cii -1 ! clintarnente la Si.ne della seconda -. LIC CI I il mondiale. nei qr1iiur-i.1 tale riconoscimento occiipa senza dubbio iln posto pi-eminente t.rnd die Zei~.?~ Il Ciillmniin l'opera di Oscar Cullmann, Ct.~Ti.st~~s pone i l conti-asto nel modo più netto: mentre per il iiiondo grcco il simbolo del tempo è il circolo, per la religione iranica, pcr il giiidais~nobiblicu e soprditiit to per il cristiani-ciino il simbolo del tempo ?i invccc la linca retta, con iiiin origine e u n teimine assoluto. Menti-e il inonclo greco ?i dominato dall'cterno ritorno e dalla liberazione dal tcrnpo ciclico, la tradizione giudaico-cristiana pone al centro di un decorso temporale unico e i ~ ~ e v e r s i !.

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umana per entro il simbolo cscatologico .- del cristiajoni innesinio: ma è possibile porsi il probleiina delle motiva~. consapevoli, il CI ne non significa consce delle strutture r .- - -..- .- a quesie . - --- --.- - -. -incoriscc, necessariamente ridurre i i sacr-o rriorivcrziorii ma acquistare una prospettiva più ampia di quella del C redente scoprendo oltre alle ragioni che il credcntc sperimenta e sa, unche altre ragioni che alla sua coscienza non appaiono e n on possono apparire, almeno sin quando dura l'impegno religioso. uuesta più ampia prospettiva offre almeno la possibilith di riguadagnare, al dì 18 dell'irrazionale del niiminoso vissulo immediatamente dal credente, iina ~ razionalità detla vita relì. i vrofonda .ù giosa C:orne fatito ciiltiirale, cioè iina regiolri della stia genlesi, dclla sua stnittur;a e della sua fun,zionc nr:l quadriJ di clatct condi:..L . :A-.A -11- ---:-1 r - -- :------l: - -. si .... .- .. e- ciriia w.~t-ieia. ~o [Jsicriprncliitto merito clcllo Jiing I'avcr nlesso in rilicvo i l clinaniisrno tlel c Clischiiidc i l pas"simbolo", e ci02 il siio cai.:itte re cli por~ t chc ' - - - 1 . 1 .-.. -.-. -. . saggio dalla crisi alla reintcgi-azioric, ciai che torna in morlo cil'i-;i10 c iirclato al presente clic nella dccisir)iie i-espoiisabile clctermina il passato c il I'titiiro, dal s i r l r o i r ~ ochiiiso. isolantc c pnssivarncnte subito all'apcrtiir*avcr-so i1 n ~ o n d odei valori ctiltuinli. TIittavia ni dclla tiavagliata viccncla dcl pensiero delpetto alla vita religiosa, un gradilale niuIo Jiinjg si riscc di partenza: onde la esperienza rcligiosa tarsi d elle pro! finì co11 contigi.ii-arsi cc~ m cvive nie rapporto cori gli ar.chetipi, e ersi pei- Iquesta v'iri al "nii minoso" col ricongiung~ )l€Otto, detcrntinando in tal mc)do anch e nell'an~ b i t odel mnto psi. 1-.---.coaiial~t~t-u iiria 3iriguiare cviivcrgcnza vei-so le posizioni della fede religiosa in atlo e vcrso le iiiterpretazioni tlella teologia. Un quarto tema dcl movimento rfi rivalutaziolie esistenziale ilella vita religiosa e del mito negli ult.imi cinquant'anni concerne la sfera di efficacia dei simboli mitico-rituali. Infatti tali simboli, nel loro effettivo tiinzionamcnto per entro determiriate cis

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vi]dreligiose. ~ a l e s a n ouna efficacia che si estende allo stesso ordine somatico e fisico ordinari amente precliiso alla decisione ~itico-ritualenon si Iiconsapevolc. In questo C:aso il si --- - mita alla- -r -iprcsa del "passa~opslcnico perduto", ma fa d a ponte tra lo psichico e il sornatico. tra lo psichico e il fisico, instaurando efficacie di cui l'incantesimo Cuna precedentemente ricordato offre iin esempio. La parapsicologia e la medicina psicosornatica hanno probabiln~cntcfavorito il diffondersi nellc scienze religiose di un più cauto apprezzarnento ci1i-ca l'efficzacia poisaibile dei simboli mitico-iituali: ma è C:e!-to che il rinaic3 intertisst: per una problematica del -.cenere 2 in I L ~ ~ J ~ Vcon L l'o~iciiroii Iclitogcnerale d i che stiaLmo csarninandu. ..-A-

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-- cici A -1 Una vaiiitaziuric cr-irica movimento di iivaliitazione deve pzirtil-e, per quel che ci sembra, dalla esperienza del nun-iinoso. Nella tcoi-izzazionc chc nc lia dato R. Otto, si tratta - comc si detto - di una "ultima Thule" esistenziale, o. sc pii1 piacc, di una sorta di "tetto del niond<.I" oltre i ion C dar:o salire piìi in alto. È qilcsta cspcrienza dcl nun della icirnlania della cratofaiiia o tlcll'csscr~~ a1Tcci-i.at i CI I , che in i.in iiiodo o ncll'altro optr-a in t utto il n1iovinicnt o di riva C, e1;1 cc rncnt o stcssc gere i filoni parLiali del ni~ovi n obietti miine, c tic 2 I'aii tonoiiiia rlcl "s21c. 1-0'' comc icnte csi L#.. . . ' L .l-. ..I-:;..l ..-.: !--.. d~111;~ n radicale tli nion esser-ci, di pc rdcrsi C di a I'icnn.mi, dnnc:lo luogo a tiitta iina scric di i 'naiitent i cith esis~ tenziali. clie nei loro modi piìi ccimproimessi cu slituisccino lc m21ilaltic clc Ila psich c. Il "tut t'allro arnbivalentc", in questa r)i-ospctti W, C la sicgnalazitnnc di ~ ?a i i "alterit8" C Iie e cei-trimente.s u i gener *isperch,é ciò che: qiii risc:hia di diveritar.e "alt,-o" i? la stess a radicct dell'idetnt ico e cle1 diver:$0.del -1-11' --1 . - -..-:.3 .Il L-l piatico e dei icorecico, uciio "psis o g g è t..t j ~c ~ucii ~ oggotrivo, uci chico" e del "somatico". Il "tutt'altro ambivalente", iri quanto segnalazione di questo rischio radicale, si costitiiisce e hnziona innanzi tiitto come piano

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lenza, e per l i r i ~ I L I T vemo I 6 Cina for1.2 fascinante, che invita perentoriamente a! i-apporto e alla riuppropriazione. Sempre nella stcssa prospettiva, è possibile dedurre tutti gli altri momenti della dinamica religiosa, in piiino luogo il siinbolo mitico-rituale. La presenza in crisi 2 esposta al risch io cli 110111esserc autentica prcsenza, cioè di patiii'e il ritorn o del p;Issato n()n oltrepassato. i:n cui si .è perduta e a ct:ri. è ..rima:sta legai;a: iin ritc~ r.n. oche , jn qiianIto crisi, ha 11lago nel I cifrala t del sin!tomo psiIchiccI dal quaile "si ì: a i3iano de i radicalc gcira pei-tantcJ come F ripresa c uzione ciel simbcl. -l-: ....- c ~ i i i ~ ~ ~ v i i r r i c>uviio, .... 1-1. .. I- _ ..l - - !l .lisni<~ rriiu>v i i ~ i ; . cioe uci riscriiu ciie l i pussato tonii nella maschera irriconoscibile clcl sintomo nevrotico o psicotico. Appuiito per qiiesto il "tiitt'altro aml~ivalcnte"si articola nella ripctiziont. i-itiialc cli un mito: le varie crisi individiiali ricoit-cnti in un dato rcgirne di esistenza sono toltc dal loro isolarncnto inclivicfualistico c trattaic in fcoima s«cirilizzata c istituzionale mtdiantc ~nodcllidi risoliixionc chc attuario la i-cintci graziione del1 zioni t. I: mondo clei valoi-8I . Cesernpio Tre :Iclla "m: ' U t t 1 i scoirnparirc C torn: ~ r dal c h illiistra to niorncznto icrti1... tico: su14 gcnc .J clic nc&l l 'cse in p ratta eli ..... ,111 ~ I I _ = u stissilino sim tiolo infaintilc. a LI: idividiialc, C qiiin.;t.) st i-cttri eli pr ivo dclla coinplc!isn vita C ~cializznzione t la chc la sc .-:---..l:,- - . - - . o.n.1.-' - -.. .. . I .- i ~ t i t i i ~ 1 c i r i i i i i z 7 ~ i i ; 1 . 1 c<~riipc~i-rann. l i gniiicir icmri niitico tlel "niiinc clic scompare c clic torna", e chc ncl rito 6 kttro scomp:irirc e tor*n;ii.c, cosiituisce invcce ncllc civiltrì. del moiielo ~tnticc~ un cscmpio cli siinholo rcligios« collettivo, nel qiialc trov:inoiin orizzonte di an-csto e cli ripresa, eli controllo c tlì risoliizionc, i morncnti critici conricssi L\] ritmo stagionale dell:i \!egctazione, a1l'invcccliiai-e e 31 morire clel rc c allc crisi della succcssionc, ai l i i t t i hmiliar i e al riscliioso i-itorno dei morti, e infine a cpisodì t r ~ i n:it i ~ i izzaniti che ricoirono ncll'ini'anzia e ncll'~clolcscenzadi ciascu n iridiv idiio. In altri teiminj la vita storica clt.ll'uoino in società compoIiii iiecessariamcnte iin continuo "distaccarsi" da sitiiuxioni, un continuo dover olti-epassarc Ic situuzioiii chc passano: in cib C perì) anclie incliiso il iisctiio di non poter effettuare il distacco, e di niorire con cii, clie inuoi-e, e di condurre una esistenza inaiitentica, dominata dal i-itorno irrcjato e scivile dcl passato clie non tu deciso. I1 simbolo mitico-rituale si atteggia comc str'tirnento tecnico che, in date condizioni c~ilturali,hinziona da dispositivo per segnalare il rischio, per dare un orizzonte figurativo allc alienazioni ricorrenti e per trasformare il ritorno irrela-1..

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to e senile del passato in una ripetizione attiva e risolutiva. aperca alle regole umane e ai valori c~ilrurali. la sua Ma il simbolo mitjco-rituale 2 ben Icingi dall'c funzione nella ripresa e nella risoluzione del pass co. La. . presenzia individ uale concretamente inserita in determinati regimi di esistenza sociale n(311 2. solt;anto sott oposta a Ile aggressioni del passato criticLO non d eciso, m a patisct2 il continuo attu ale ri. . --- *: :.i-: l - --n--..A-Il gei.inina1~U-1: I J-I I U J I I C I I L I CLI I ~ C JI ICVI I ~1111,C la I I I > I L U ~ C L Lutile ~ prospettive in rapporto al fiituro. In questo rappoito il simbolo rnitico-rituale funziona come u n piano metastorico di riassorbimento della prolileraziune stoiica del divenire: le situazioni critiche ricorrenti in un dctelminato regime esistenziale, e i rischi di crisi che comportano sono in tal modo ricondotti alla ripetizione di un identico simbolo inaugiiralc di fondazione mctastorica, un simbolo in ciii t iirto, irl il1; tempore, hi giZi deciso 43a num i o d a lcroi, ondic poi orai non si tii-alta chc di rcnde're ritual,mente esempIa rc. Qucs to. aspzti to del siirnbolo cfficace l'origine: mitica . . . . miticodi.itiialc a5;solve la :tecnica di desto i-ificazio divcnirci: si sta r sc non (:i si stes se, c al r iclla stoi iolamcnt o indivicluale dcl di perdc:re la storia umai -L-. .si conrrappririe oi-a - --- ...- -.._!-- -1: .~~'... si scnza rii~xzonre. iin r-cgirneui csisrcnzn protetta, i i i cui il possibile dclla esisteiiza storica vicne vissuto comc se Tc:)sscgià accacliito in uria vicenda miticn li>ndatricce aiitznticarrice, c come se Lòssc giA preordinato s c ~ o n d oiin esito immutahilc, stabilito iina volta per tutte sul piano tlclla merastc.)ria. In vii.tìi di q~iestafiinzic)n~~ pmtcttricc dcl simt)olu niitico-rittiale quel tanto di seliso clcl mondano che ogni civiltb ctic C a1 monclo possicdcr (:ilrrim enti sc rivessc ii ntci nel "mito" n(:)n potrelilic rnai mun tenersi comc "ci\ srebbe nt:I deli~rofonde rio) siibisce u n C:ontinuo rdòct Ieri i. un occu1t:imcn to alla coscicn:za: ma i ritarito, a > questa "pia frai.isn,si dischiligiorni C ,he sono coniiessi al vivcr civilc, dono di e possoi coniinci sere ricuiriosciriti come .. ...--- rnequaiira moridana. Il .pescarore doni divini c inrinc neiia 1ioi-o lanesiano, qtiando alfrcmtava il mare, diventava I'eroc mitico Aori e ne ripeteva il viaggio paradigrnaiico. La sroricità tlel viaggio, con i suoi storici imprevcdibili incidcnti, era così riassorbita nel modello rnetastorico, avvenuto nella metastoria uiia volta per tutte; ma intanto, per entro questa destorificazione delle spcdizioni marittime. si realizzavano in concreto imprese che erano di interesse vitale peruna pt)polaziorle di pest:atori. I c i Aranda del C lan toteinico del gatto selvatico a t t ravers: i tem-

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torio sconosciiito portando con se, sotto forma di palo, il "centro dci mondo", e iterando il ceiitro mitico in ogni luogo di soggiorno del loro per6:gnnalae:essi ci02 peregrinavano "come se" si manpre al centro; ma intanto, per entro questa destotenessero sen-il . . fica2:ione del peregriniare, ven iva ridischiusa la possibilit8 di atvitali di lravei: sare una tei-ra inczognita, iiel quadiro delle r iva I'antoi.i.OO L; akiiu bal ~iloncsc li caccia ~rnitiva C iina cc - - - - ...l --:- 2 - -:*:-..1..11.. '.-.a*110 lmscur-sor i r i pcr r o u c ~iiiiicu ~ uciia LI C~I.IVIIC, L I ~ C I C V1 i ~l~iu CUsniogoriico, t. prefiguiava l'anno nuovo: ma intanto, per cnti-o questa ciclica itei-azione dell'ideritico, l'anno nuovo era affrontato, col suo storico accadere. E, infine, il y l t i ,pridie c71cam pater-etlir del Cunor-i Missae ripresenta continiiarncntc il sacrificio esemplare di Cristo, vcnrito LI togliere il peccato del mondo, ci02 la macchia che vulnera lo storico divenire: ma inianto, piir attrarosse", il mondo riacquist:a prospelliva per \;cm0 iLln "comc ;tu prospetiiva afliinn tato. Si ricordi a qiicil cristh n o , cc1 sso di Pi3010, Ad .COL l, 7,29-32: "11 tt'iilpo sto piiiiito il fa . [i lianno iuno cost r i iigle. Non rt:sta allriil clic col< gorio, ca 3n piannic sc non I'avcsscro; c* coloro c C coloro c non gi gessei.o; C colo1i.o chc g ioisconci . . . . .. . ..- - -. . __I . - - - .- .- - .- .cnc rniiscvriu chc comprano curnc se rion pt)ssecicssci-o;c cclioro infatti di qiicsio mondo comc sc non nc f i u i s ~ ~ LimsorI~assat;l : I'imimnginc di qtresto mondo". Mi1 la fiinzionc- tlel simbolo miticn-iitiialc si m:tnifcsta sopra t t i i t ti ) cp.ianclc)si tenga corito della sua di niirnica coniplcssiva i-iiitalc nel qii:icli.o cli iina dcccrminata ci\liliii. I l coi~ipoi-t;inicnti~ i. i.ipc?izionciioii soltaiito nel scnso chc iicra lino S ~ C ' S S Omi((.),ma IIa siia n~ i m i c ar, anche ncl sen?;o clic li1 ;cltj saciri, teiicle parolct c ncllc s11c niar ina vicenitla ritlial diiriv con 13 ni uggiore l 3 gih soldazio1ne. inaiig i. la primin vol t ;i i, I il10 te~rl 3, prevctanto qiieslo siiio caratitere inteirnunlciltqc itcratix dibilc ncl dccn~rsocoinit. l'orbita, di iin pì:ancta, in . . iin abbassamento della coscienza «i vcratoi-i c nei partecipanti glia, t! una conclixionc fa17orcvolea! rappoi-io con l'inconscio. Qucsto rispetto cli attiva dcstorificazione rlclla prcscnza indi\*idualcsi fa valcrc nc3 nito a tal piinto ctie spesso Ic tecniche ridiittivc della cos cienza stanno per 56, senza averc: necess ariamcntc coirispondlenti mitici: fissazioni di u n puntoI. brillanire C abbacinante, . ,L" .-..Il;. I I I U I I U ~itera7ionc ~ ~ ~ di narole o di silluvG, ,,J,,.c) di Lin tanibur-o, c qualnt'altro f oriria l'a pparato eslerno jcllc tccrliche mi st iche di t i ~ t t i tempi c di tutti i luoghi. Ora per (questo si.io aspetl.o il sime . . -...--n

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bolo mitico-rituale iippaic un dispositivo particolarmente ad-."atLu per compi ere una Im a b a s i nell'inconscio, pi3 r evocai-e il "pas:sato perduto", per i-iapii r e passaggi bloccati, pet- raggiiirigere memorie sepolte, e per compiere in tal modo l'anabaslverso la coscie'n72 e il valore: ma sia Iu catabasi cht: I'anabasi trovano nel siml mitico-rituale la loro concreta possibilità e la loro storica d plina, almeno nella misura in cui il dispositivo pi-otettivo del "sacro" funzi ona e ul:~bidisccalla siia intima C'oerenza., Tale "pi?dagogia" libcrra valoii, e prec:isarnente gli ste:ssi valori inonda ni e ialt! risch.iadi conipi40metitere. Nei rnoprofani che la crisi esistenzj .-~ di che son propri dell'alienazione e della destotificazione reli giose, cioP per entro I'oi-izzontc pi-otettivo c i-eiritcgratore della n1ctastoria mitico-rituale, gli individiii e i gnippi ceirano numi e rappoi-ti con niimi, ma ciò che effettivamente essi trovano è in 1 ma istanza la non etuctibile storia umana, le opere vai-iami qualificabili come cconorniclie, sociali, giiiiidichc, politiclic, rali, aitistiche, scientifiche. filosofiche. Il simbolo mitico-riti,,,,, C apei.t~ii-aV ~ I ' S Opi.it'sttf opere d ~ t i i di ~ c~ i ore, i l e pc:mte Vcr:su il mondo degli uomini, anche sc pci- il momci~ t rcligi o o s o 2 uniica.... 1.. . I I d bLlllLllC l ~ a ~ g ~ rnentc pontc vcrso il divino. Qiicsta dinamica L#. :iiicIic qua nclo - coinic accacle in dett pur : l i g i o ~- ~ quasi che tlltt(.) il rnondanc:1 0pcl~Il-c I protct tci nel ..-L"comc sc" della dc,stai-ificazionc nì. isiic, c a r i c r i c cliiando - comcbnel caso
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la stona - al mondano operare. È in questo più vasto orizzonte ollturale che la storiografia religiosa deve considerare lo stesso m i s t i c i ~ m valutando ~, gli annientamenti mistici sotto l'angolo visuale di quanto di positivo e di esprimibile in valori risulta per la socictà storica nel siio compllesso, al (di là del1a esperienza mistica individu;ile in att o. Un m istico cble possa a tutti gli effetti mio astratto del1a sua avventura essere consideirato nel I'isolarn~ e che abbia recisIO tiitti i vincoli C he lo lepsicologica pe alla sua epoca n(on è in rlealta un gano alla sua 1 )", intornio al qualle la psiclìiiatria potrh dirmistico, ma u n ..-l. C!. -2" !-! -:..> ci qiralche cosa, ma non ia sroriog aria. Nei "vtx i i r i i . s L i L i , ciuc giiidicabili dal punto di vista della storia della cultura, il momento dclla "malattia" può assiiniere un rilievo pii1 o meno grande, ma è pur sempre la giiarigionc che li individiia culturalnientc, e con la guai-igione la loro gi~idicabilitàsecondo le "opere", secondo cih chc hanno rcalnicnte fatto C che pii0 cssc-rc dallu storico espresso e definito. Oiiesto rapportu affiora talora alla coscicm:a degli s listici, soprattutto cristiani, cfiinc ]>ci.csempio in santa T< -!

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colo movimento n6 di divergere il pensiero pcr pairra di perdere qiiel po' di :ysto e di devoziorle che seintono, mii peisuadco che nor1 COnoscon.o il camnnino clell'iunione. Peiisano c1le coiisis~ .a tutto rit:l faP2 così. No, soreIle mie. Il Signoi-e \%iolenpei-e. Vuole,, per esenipio, che non t i cun di peidri-e quella devozione per consolare i i i i a mmalata a cili vedi di poter esscr di sollievo. facendo iiia la sua s ofrerenza, tligiunai-ido tu. se nccoi-re. per dare da mangiare a Ici: :ciò non tanto ner. lei, quanto perche sai che qiiesta è la volonrà di C1io.b" 7

Cosl pe r eiiti-o la destorificazione religiosa ("e cib non t iinto per lei, qu anto per-~11ésai che questa ì. la volontà di Dio") al3pare alla coscienza non soltanto la necessita dell'opera mondana, ma Iu produttività mondana 2 assiinta c o n ~ cvero segno dei fa\.!oli cclcsli. Questi passi di santa Tcirsa ponEono il problema dei valori chc il simbolo initico-ritua eldiato al,la civili2L occiclcntalc. La rcccntc lctttrr t i fra cri!stianesinno C .l- .. --...... sto1-ia. ciist ianesimo e ternl~t~, r I I ~ L J ~ ~ I I C ~ I c: I II II U ~ I L Uria iiiexso in evic1cny.a C ibolo inii:ico-ritrialectistiano ha assolto la fondaniicntalc lc! cult\il~ alc di incdiarc per I'Occiclci~tcil scn1 ..Il-: SO cit'it;i SLOI-la. iuon si tralra, si bacli. dclla scmplicr protezione e reintegrazione tlCllJiimanoopcr-arc compro1nicssn CI;alla crisi esistcnxialc, poich6 tiittc lc i.eligiorii, arictic Ic I:iiii rozze , opcrano tale protcxionc c I - c i n t c g r a ~ i omcdiantc n~ la c lest(.)iaific miti. :iizionc co-i'iliinlc. Effcttivarncntc il cristiancsimo. a ciiiic-rcnzrl dcllc :iltre religioni clcll'ec~in~ene, h ~ippi~i-ire 1;) c~)scicnzadcl tcnilio e della stoiia ncl cuoir stesso dcl suo simbolo rnitico-ritiiale, e artraverso i rcrni dclla "stoiia santa", del sacrificio dcl1'Uomu-Di(.) cotric cvcrito stoi'ic:o al ce111ro tlel tli di un pr'OCCSSO e scatologico C'lie si atti.la nel te mpo, na to L U I icith dcllii. c....-.o i i i:..: u i ~,.~--u-.i i c uniaria c fonda de jirre, nella prospet tiva dclla fccle, il senso dell'opera, la coscienza clella tensionc Tra "sit~irizioiie"e "valore". Sc la civiltà occidcntalc si C! guadagnata nel corso clellu sua storia una egcinonia ionciata sull;I poteiiz;a del mondano o1icrare, SI iirnancsimo fjducjoso ed eriti~siastri veriuto seinpi-e più inte ficanclo la siia strriordinari a nicssc di opere econoiriiche, pc . che, rnorcili, artistiche, scieiititiciie e filosofiche, la conquislcl A questo pri mato ci1:ile è ceilamente imperisabile senza la nu esperjenz: i del div,enire stc)l-ico ina uguiwa dal cristiancsim I I I ~ J I I ~ Idella , ~ ~ ~civitti occiclcnt: 11L C rapporto f,, cLlcLgiamorale: mnmrlr simbolo cristiano assume talora vi e molto mediate (si peli:si al rapporto Fra etica protestai nte e spi rito del :apitalisrno. secondo .,

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PLIOloJ si anirnitarici gli elTerti dc!l:i \:tra conteriipl,, ~. L' I ~ I I C ' P tic.11e visioiiii clic atriin da Dio, ntin tlall'iiiirnagiii:i7.ioiic o ilal tlemrin ic Forse C hr egli si ii;rscosc pcr non occup:irsi c-hc i i i gotlcre Ic dc. ai,. qiicstc gnzic? Mii lo s;ipctc anchc voi: non . .. ehhc . . riposo cli lizic vette aver.11c di I l O t tc, perchi6 in css:~si ~ l l : ~ ~ l : l t:i< ) ~ . I I ( I e ne Qiicstn t il fine ilt:Il'oi-azioiic, figliuc,Ic niic: ii Fn av:i tln v i :0pci.c C' 43pcrc. esnioiiio spiritunle: a prc~l~irrc '411 csto tcnd i sail

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scri(1o qiirsto. comc Iio Octto, i1 vcir) segno per cf.moscci.cS c si trait:i i l i rrivori e cli gmzic divinc [...l. Mii pcr qiicsto ì? necuss:irio, ripcto, chc cci.ctiiatc di non Inr consistcrc il vosti.o f(.)iidamciitosolt:inIO nel recitare c ncl coiitenipl:rrc, pcrcti(. se iwn prociii.:itc di accliiis l ; 11-ela virtlìi c non n c fatc l'esercizio, riiniiil'ete scmprc
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Bencht?vi siiann m011issirni iiiclizi per conoscere se urniainc1 Dio. tuttavia non [>i ossiamo rnai esserinc sicuri, mentre I(I possiamio clllarito . . . . . . all'amore dei prossimo L . 1. ~ i ~ a n vedo d a deIIe aiiitne tiirtc intente a rendersi conto dell'oiazioiie che fanno e così conccnc.ratequando sono i r i essa da far pensare che non abbiano ardire di fare il pii1 picm

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la tesi famosa di Max Webcr): ma i i rappoi-to sussiste e confcri.. :cidcnre la stia fi sionomi a inconf ondibile sce alla stoiii ! di cons;apevole;rza della storia C hc è rac, D'altra parte chiuso nel sinIvvi,,c i i a r i a r l v :. altresì dn ~A.+.-:l... L L 11,~jre L la e n t 1 6LUI) ~~ icesso di laiciz2.ala qu ale I'Occidente !ia condoitto innar zionci del mondano uperare, sconsact restituerrdo all'u... .vasra r - ... - -.-. .. I ! .. l. ..--l. mano. ..-A iiria -sieru sempre- pii1 «i arrivlra cuir~ii-ali. 2er qLiantu giA nel mondo antico si manifesta il processo di libeiazione del profano dal sacro, per entiw la ci\riltA cristiana la pmgi-essiva auìonoinia dell'urnano dal divino ha ii.itensific.aio il suo ritmo, soprattiitto dalla Rjfoma c dzi l Rinasc,imenlo iiri poi. h'oi abbia, mo scoperto oggi le "origini" milico-i-iitiiali dcll teatro. dellc ai? i figurative, della letteratiira, drilla clan7:a e dcllzi musica., il ntrssc1 -. fra inito, tcol( talisica c! Lilosoti:3 , il pass,aggio cla Ila sacra lità J el gnipp r c dallc iclcvlogie tcocia ticlic :li Ipi-ohlcmi dclla rnodcrn. cnza dei-nocra t iciA, il lihci-arsi dcI1a lccnic: 1 L ...I . -. . 'li111 J-Il*-..:-.. -. .-.eclelliI , , I O.I... U ~ , ~ . I < J'ICI ~ l ~c,<:Ill cx~,rI~,rrilLl 0 1 17:L"rl~c rl~irr,lll~,s<~" in ciii per così liingc~ten1pc.i si scino svoltc c Iinnno trovato protezione: ma c1ucst:i nostra s c o p r t a non nient'altm chc 1.7 pirsa rli coscicnxa di un pi-occsso chr soprattlit to In civil~lioccidcnt nIc ha condiitto innanzi. in iin ril61.iint.iitopiìi n mcnc.)mediato col "scnso rlclla storia" dischiiisn dal cristiunesimci. M a C'$ qiialchc cosa di piii. Non soltanto il cristiancsimo, al pnri cli qkiiilsiiisi vita ri P stato n-iccl ia torei di rcs ge 1 soltnnto piìi (li ogni a nn di vit,a religio sa lin [ai 1 vii-lìi dcl suo isenso de L, il laici;!zarsi cli v:isti s t t 1 opcrt m a , m3 ic lavori .iitiii.si di iinn I cnr tri ge.~ :arsi cli LI enzu stoi-icist nveslc Ic :ristiario ospct t ivsi . I : .... . - -I O- . c- consapcvoic - ..- . C I I 1111 U I ~ I L I I I C S I ~ ~ scrnpr-e p i ~ icc~rii-eiiic di s6. In questa prospet t ivii clovcvs nccessziriamcrite npparirc. come risiilt;ita, il limite rli uttualitti del simbolo rcligic~socristiann. Ciò che, in vii-tii del siinbolo cristiaiio, progrcdiscc nella storia e in tiltima istanza uri pi:ino cli annientamerito della stoiia, una pr-oinessa tli cancellazione del divenire. E I'incai-nazione t\, si, un evento sto[-ico iivveniito "una sola volta", ma il suo piivileeio ti così ''dccisivul" cI1c 1111illa di ve i-amente nlici~~o )uò acca1dcre "cìo po'' dli esso.b3Pcr qiiesta via il mito di Cristo a 1 centro Idella sto ria tairna a co n figiri-acsi come t.Inì i ~ i t o/elle onkii ì ~ ida , itiirare nel la liturgia e da rivivere riella vicenda sacramentale: e se cib che viene ripetuto e rivissilro non è l'epoca iiiaiigiiralc dei mondo, ina i.rn evento che sta al centro della storia santa, l'estremo privilegio

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di questo cvento è tale da nconvertire paradossalmente il C P M ~ Y ~ ) in origii?e, l'origine in awnw2zio della fine, c l'annunzio del12I fine calendario liturgico dominato dalla ripetiziorze destolific:atrice. Nel momento stesso iii cui il pensiero occidentale ncor10sce nel simbolo cristiiano la dlinamica del suo pro pii0 destino di li.,,.'C"

berazione come "'pensiercI della si.oria un1una" noiq è più F)ossi-1: -- . Z .-. bile, per chi si sia innalza to a queista presa. UI C I > S C ~ ~ ' T I irr ~imet, tersi di n uovo in buona 1.c:de nella dinamica rcligic)sa dì cu i stoi.icamenre tale coscienza C il risultato: il passaggic dal sirribolo mitico-i-iiiuale alltì res gest ne, piiò sempre rinnovarsi,.ma . .il pas- 1l saggio daiI...!-1. sirnooio rnirico-ritiiule all'umanesimo storicistico dispicigato piiv effettuarsi iina sola volta, salvo che non si ccrchi di "dirncnticarc", alimentarido in tal modo u i ~ afedeartificiale, inaliteritica C sostanzialmente ii-rispettosa dclla stessa acandemz- ..#-. rica dcl cristiancsimo. Il simbolo I stiano n il valore della storia uinanu: ina p1 idiazionc I . . aili-e ..l . ... - - . itiomcnto stcsso in cui distineuc il ~ l i ~ t l a l i c ~ i r ii ir c.a.i ic gioiii, e ii l'alta f u n :dugogica nella stoi-ia ciiltunle clcll'Occ :r>stituis~ iariamt*ritcil principiodi un'agnnia rcli 17.i il pri!ricil~ioricll'zigonizzarv di tiitti i simbul i mitica-rituali t

in-isoh h a t e m r c della storia, nostalgia del simbolcJ ttistiario C piìi C! no consape\lole impossibilità di ctimenticar.e il proc esso culi ]C che ha l'zitalmcntc dischiiis« all'uomo moderno il senso I ncsimo integrale! che gli S potcn stona C pii1 ancora I'~[ma mente congiunto, Né qiiesitriirto i11 risolvent e pub trlovar csit .I .Il.. cusiuuctra .... .-: 2 - 1 gittimo in tormentati C ~ ~ ~ L L U I I sul J C tipo = ~ ~ uclia "deD", patrocinata dal Biiltniann: mitizzazic3ne
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gific-atc3 accettabile per il mondo modeino - si è adoperato a cerosi degli stnimenti analitici offerti dall'esistenzianere, 2 ?nano, quanto nel Nuovo Testamento è "mito" e lismo qiianto itit-miggio", col risiiltato d i conservare come "messuggio" ciò che, per l'uom o rnoder.no, & a ncor-a "m ito", e di respingere come "mito" ciò C he, per i I creden te, costi1~iisceparte vitalc del simbolo r.eligiosc) crist ian Del resto, per quanto riguarda il "ritorno alla religione" negli Stati LYniti,ccco che cosa ne pcnsu J. Miiton Yingei-, professore di sociologia e di antropologia all'oberlin Collegc: L ,

L'aumcnrodei membri delle Chiese, il fatto che molti libii religiosi snno diventati hest-sellei-, i nirmerosi aiticoli i~ligiosiin riviste di inassa, I;\ popolaritA di filiil a sorgetto religioso, In riaffeimazione fre-. q11cntc - d a parte dei nostri iecrdders politici - della nostru eredità i d i gic.)sa, I'aiim ento Fra :li studcnt i di nttcgginrnt*iitihvomvoli vci-so la C iicsi c la 4:sisteiwn di Dio ("F 'iiblic Opinion New Srivicc", 20 mai.m . .-. zo I Y ~ s ) c. altri fatti dei gciiere provano la foim dcl rnoviiiiento di "iitorno alla rcligionc" I ...l. L'Atiiciican Institiitr ol Ptiblic Opinion rifci-isec chc il 97%. degli Amcriwrii ;il,p:irtcngoi~o a tino dci p i i ricipnli gnippi i.cli~iosi,L. l'HOf!h clcgli Aiiiei-icaiiiacli cirtlcrt. che c I'rit~urilc la Bibbia ì. \>arolarivcl:itii di nbio. Piih e:ssciv Sacil d ~ l lspet iritcicssc pkai-In ivligionc faccntlo appcllo aIl;1 (l-li! ~riirno,iiei raiizc cllc parccclii ;i\icvnno i-ipcristo iic1ll:i scicnxa, n ....I.. .... ,.. i mo~ini~iiti politici seco1:~ri.A\'~iiriii x,,,, il p>fei.cdella scicnzii e avendo riposto ii.oppa spc-ianzn i-ici iiiovimcnti politici secolari, si ritonia :ille vie icligiosc tlclla s:ilvczza. I,u gi.aiidr conftisioiic c unsictà e sot'i'crenz:i Jrll;i rioctr-,~ c p o c ~incoraggi:^ tale i~rirntarncirto.il qiinlc ricc5vr pai-ticoluiu. impu Iso ricllc socicth cile ceivunio br:incoI:inclo lino stlicma cc)ciTritccli wloi-i. F. la "bi)mbin atoniica" - questi\ )mo- ind iice anclie ter-rificantaprova tlcl pnterc i111todisiniitivo clell'iic . . il piìi iiistnsibilc alla .,..c.x.,.,,;ic e ;illo sbigoitirrirnto. ~ i ~ t ~ a vriialia. grido cih, c ~ c c ~ n -nvcrt e caiitcla nell'iiitei-pretaf~121 sitii:\:t.ic~iieprc senic come cai;ittcrizzata da1 "ritnnici :iIh rthligione".La B;ihbici puE) essere prciclarnnts I>arolai-ivclata da Dio, ma il 53% di coloiw clie co idicnre iiiiunclie il prirno dci quattro l i sì prwclainaino non s; I l ritorno alla religione pii<)esscrc comI->]:-i del Niio.vo Tcstarn iea sccolaiizmzione della Chiesa. Si n~otuiido li P'eeso solo r . . . t<j.,,, , a ~stltiizint~e chc iia i-ii-enio. ?rincipaii valori della societa americana si espriche i 1 itto oi-tn col T r P1 rr iono i n termiiii iion religiosi, iiia secolari e soprattiit to nazioriali [cioè C(?me esali:azione de'I "modo americano (li vita"]?' 17

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Da quanto è stato fin qui detto e ragionato affiora un ri! to preciso: il sacro è entrato in agonia e davanti a noi sta ilI protslema di sopravvivere coine uomini alla sua morte, senza C: o m ,, IL re il rischio di perderc - insieme al sacro - l'accesso ai valor,.i,,., :re dal ten o r e di iina s tor ia cui tiirali UN iani, odi non fa pi ù da ori: ~ettivalai inetastc)ria miticco-rivino, clit:travagliia tittca I;a stotuale. L'a Iternativ ria dclle religioni, e che col cristizinesinio 2. entrata in u n drarnmatico processo di maturazione, :ji pone o~gginei termini di una decisione attuale, alla quale non possiam8o sottrarci. Il " s ~ c I . ~ " , nci modi 'tradizionali di un orizzonic metastorico articolato in un riesso organico di miti C di l i t i , non costituisce una esigenza permanente della natura irmana, ma una grande epoca storica chc in dii-ezionc dcl passato si perde nella notte delle origini e chc giiingc sino a noi, eredi dcll:i civiltà occidentale: ma per ampliscima che sia questa epoca C ccrto che IIC stiamo usccndo, c che il siio tramonto si sta consirmsndo denti-o tli noi. Il rischio della crisi esistcnzialt, :nza di 5iirnbolisi ttivi c 17ziiitegratori alppartcnp :ainciite alla con( imana c qiiindi anclrc alla civiliia rriciuc i-na:ma la tecnic:il U C I I O I -! -I / , -Z -~ ~ -I L-I11ctaC storico L\ diventata innitiinlc, nndc la civilth modcinn 2 inipc ta a orclinnrc iinu societ,? c una ciiltiira il cui siml~olisnic)4 ma il scnso della storia c la c<.)scicnzuuniirnistica, scnza iic alla ainbigtia politica dci clue volti. Pi.)ssiunioora meglio npprczzarc, dopo questi rilievi, gli aspctt i positivi e i limili clrl rnovimciito tli i~ivaliitazionecsistcnzialc dclla vita I-cligiosa c del mito ncgli ilt timi quai-sint'nnni. È senza dubbio 11nerito tli <~iicstoImovimciito aver messo in cvidcn; polemicaI con i1 s;~ipcrTicii ;\le iiitcll etziiiil isrno, alcuni temi c ...,.....,.+ r ; L ; I neutici dl1; .-.A*.... L I , I I G Y t ~ IintertaaL ~ .'.*..~. C . - > L I ~ L C I C I I , ~ ~ ~di s \ l i l i i ~ ~ e ot pr-ofoiidi mento, C:ome pciI- cscrnpio il r a p)orto ~ delIla esper icnza del.sL.~crocon la c risi csistenziale, il nesso Imitico-ri tualc i n ,cui si A-.] l Il . !... - - - . .. articola I.'nrizzon ic rici L I I I L aiir-u, ic rrlorivazioni incurisce dell'espcrielizn religiosa, le omologic fra tcrapia psicoanaliticri c dinainismo efl'icace dei simboli initico-ritilali, il diverso raplporto in cui il tcrnpo c la storia stanno nelle ~ l i g i o n inon ciisti;ane e nel cristiariesimo, l'emergere del "scnso dclla storia" per entro 11 simbolo religioso cristiano. Tuttavia il movimento di i-ivalutazionc non si 6 reso conto clic proprio il processo in virtù del quale il simbolo cristiano e veniito mediando nella stona della civiltà Occjclent;alc il "senso del12i storia" ) coine I-isultato jnevitabilc la iinpossit>ilitAdi inantenc ma fede la struttura e 1

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la bnzionc di un orizzonte rnetastorico. articolatu t11 I I I I I ~e in riti. Con ciò il rnovimento di rivalutazione ha più o meno perdiito r a p p r t o con un tema chc pur stava al centro dclla precedente cpoca culturale, e ci02 la coscienza del destino laico e iirnanistiovimento di nvalutazione ha sotco del1a civiltà ucciden t ,a religiosa la coscienza della stonell'auti o toliiieri~ t come iii~ 2 t e. -iAi ~--.. ~ r2 .i. l---*i z i ~ i i i., iuc, ~ V~ ~ c~cc,~nenli-c nel mondo moderno è invece r&~tlt;e la, coscienza miticio-rituale: m a d a lciò trnprIO spesso ha tratto spi;into per denunziinrc iina stortiira del morido mo-1 ..-C-..lderno, e per rawisarc pi-oprio nel relucrieme171del la cosciem a mitico-rituale la ragione fondamentale dclla crisi. In luogo di analizzair le condizioni stoliche e i concreti regimi di esist del ci.ii il sacro sorge t. funziona, e in luogo di poiai il problccima 'l . . l. modo col quale 1n civilth moderna piib afrrontarc c iisoivci-C ia i siano in armonia con la ercdità crisi e!sisten?.ial e con ir rivimciito dì rivalutazioiic ha moumanistica dcl la sila si( ..-.<.--estrato ..-L i l l a ' . > I J I c L ~LCIIuLlll.rl ~ ~ tcorizxai-C I'espcr-icnza del sacro i urnrina, in lutti i tcmpi conie permuncnte esigiCIIZ;I dcl dcploirzioni per la scaide in liitti i luoghi, c norI scnzu fi -1-11-!.. sa scnsihilitA rcligiosa uciia c i v 1 1 ~ ; i~~,i.~uci-iii~. ricnto di M a iin altro e pii1 ~ o tili* t cqiii\~ocosi insinua n LI-odclla rivalutazionc c s i s i ~ n z i adcl1;r l ~ i-cligionct- dcl niii ~ t clclln c vita iuligiosri 2 il sirnl-ioio mitico-ritii;ilc i11 cpirint crisi C:ristcnzi:~le c i~icrli:izionccli valori. Ora il inovimcnt<:,di rivalutazic>nese lirI pcr un vciso oppoi'tunamentc insistito sulla oiganica u i-\ith-di rr.iito c rito, cli Cc>nd:imcnto dclla oi-igini. C ripetizione ccriin(onialc clcilln fondazione, Iia al tcmpo stesso ccrcato rli nssepnarc al "mito" conie t alc Iii di:;nitA cli i ina pcimancnte esigcnia della iialura riimana, arichc sc i contcnu t i cicl niito possono stori. . -.. .....- LI.. . I I I L I ~ ~ I - Cl.v t a L I L I C ~ W L C I I L ~ ~ L I Viliette ~J neccssariameilte cacanieriic a i r nclla ntiniia a po n soluzioni cqii\foche, pcrch , c allora o col nul cor;cieiiza mitica il carattcrc di ----l-. non si vede conic si possa clifenciel-ciici I I I O I I L I ~ I I I I V U L I I I ~ Jl'effettivo esercii,io di una "categoria alfcttiua del soprarinatiiraic:", oppur.e ci si ridtice a sottolinc;~rela esigenila della "p ai'tccipu;(ione", il trasccndiinento della solitudine e della miseria del "rnoi haissable", 1a tensiorie li-a situnzione e valore, I'apcitiii;? verso la necessità dt:ll'operu qualificata:e allora si individua certamente una permanente lunzi onc antr,opologictt, ma non si vede pcrché la si clebba denominare "mito", e non IpitittostoI etllos d ella presenza nel mondo, encrgia morale che fo,nda la ciivi1t.à e 1: 1 stoiia: a questo erlios che lotta di continuo coritro l'ins!idia dcll:3 disgregazione e -

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dell'isolan~entoaccennava il Croce in una pagina giustamente famosa .della sua Storia COIW ~~eilsieru e conze azione. Che se poi si vuoi affeimare che nella dinamica che segna il passaggio dalla elisi esistenziale al mondo dei valori acquista lilievo il momento tecnico del simboleggiare come ponte mediatore. del passaggio, senza dubbio l'uomo non potrà mai fare a meno di vibranti qiiadri energeti~iin cui i1 passato si ricapitola e l'avvenire si ridischiude in una pimswttiva piena di senso, che toglie dall'isoiamento c dalla dispersiione; ma , anche Iqiii, chia iito" questa funzione si~.iibolicache si iiinesle tra crjsi c valore, rischia di Cauoiire I'eL. r l , . - A --.-l1 ..-1:.i -quivoco cltc Lcriuc au il\iaiiar e. l>-.*-. i atliiaiiru, per il mondo moderno, del simbolo niitico-ritiialc della vita religiosa e ci6 proprio quando l'esigenza che oggi pii1 si a\T1crteè invecc la determinazione di come il simbolcggiarc possa rendersi compatibile con la coscicnm umanis I scnso della stoiiia. (luest a ambigua oscillazione ha cci-t; avoiito I'odieino ;abiiso de,Ila pur-ola "mito", che i? venuto r nell'impicgo linigiiislico .. . con-ente il siio riferìmento al nesso inlticn-riiuale ddla vita religi<)sa pcr d( prorniscriaiiie inii e sim mo:ittimiclc derno, sol :hc c ne( !S.SO, oni di cc --..-I'. ...: . e persino I I I ~ ~ UCC I I I I L I V ~ J I ~ ~ I I I ~ lld33cggCiJ; I I L I corii~i~ivrit: i;iril?Y\tuazionc presente, per entro simboli vibranti di senso e di ; ,spettiva clic "esprimano" I' età urna nistica d -.m-

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Ernesto Renan, in una di qiiei~es ~ i ecangianti etfiisioni in cui del resto con tanta fedeltà si rillettel!ano le cc~ntrastai iti aspiiaizioni di un positivjsmo già insicuro di isé. ebbe :a sciivene una vollta:

non sappiamo: ecco i.iitto ciò che si nuò dire di chiaro su auanal di là del finit.0. Non ne$$iiamo niulla, non affermiarno nulla, vriamo: C onsciviarno iin po!sto. nei fiinerali, pc:i. la mus ica c l'inspi morale, e for:sc intellettiiale, se-. ceinso.. -Un .irTimenso 2~bbassani . . ..ento . E,lirebhe i l giorno in cui la religione scornpansse aai rnonao. NOI possiamo fare a meno della religionc perctié altri la hanno pcr noi: cliiclli che nnii credono sono trascinati dalla massa piìi o meiin ciedente, ma i1 giorno in cui la massa non avesse più slancio anche i io [...l. Lt! persone religiose avi sindrebbero fiaccamente ~ b r adi i i ri'ombra: (:li che coinoi viviun !orio di 1.1r~'oml>ra, o sullc cc)se e sulle: foimiile si vivrà Clopo di .ni.ui? Noti c ..lla I religionc: iiinitiarnoci a non negarla. Conseiviamo ia calcgoi dell'ignoto, la possibilità di sognare. Occonu che la r.oviiia, dintita inevitabile,dellcicligioniri\:elatc-,non rrascirii con se la scornimrsa dcl suntiniento religio~o.~' ..L

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"L.e persone religiose vivono dì iin'ombra, noi viviam~)delI'omb ra di un'ombn, di clii: si \:ivi.à dopo cli noi?": qiicsto sospinon S ccrto cliveniito estraneo pci- noi, anche i n t c i ~ oativo g ippsrticrre uiia coscicii-/.amolto pii1 viva L I ~c~ \ i < n nLUII~IXC LIWL Ictlei-aliit'a lic'in meno co;a ncl nioindo mopiosa in cili si parla tlcl clcclino dclla viti trii CpOCiI il sacroI dcrno: si potrchbc dire che mai c o n ~ cr 1- A-11'ctfirc.) così dottamente tlil'cso come vai or.^ i o r i r i i i r i i c i i t a i c ucii CI sistctiizii tiniatiri, e. rnrii crinis nclla nostra epoca si i. inte I la prcs a tli ct.iscicnza di un:i eclissi del sacrci, o di una sii /,d,flI/l ..,,,ii-ittuia di una siin moi-tc. Tidora questa cli.:iinrnatica prcsa ,n I'ncceittazionc dcl hrtaI e con laI di co? ,i accom esistenziialisrno 2\tco di Sart.re; la. sionc, cc sua g I di uno 1psicolog'isino in (:ui, tititc) loi-a Y 2 ncllc ai io s o r n n i a i ~LUI , itiiiiia il nati! rag' dcll'aiitentica vita religiosa, cornc in Jung: t;aloru ce1*ca un ccImpensoI i-ipai-atc,rc ncl i-ivivere le trarriontate, graiidi epochlc di vita'li18 relig iosa, orrnai . .. --. " ,.,.-.... ,l e nel gul - ...l:-:.--." . ,. stare vari~imenreta ieiigiurie degli altri, I I L i i i u i ~ c u i i ,della ~ nropria, andata sman-ita; talora si rassegna a qtialclie surrogato, sal, vo a ~.iconoscerloper tale c a mostrarsene insocldisfattc); ina piìI l > . . r r ..... spesso si consuma tutta nella effusione nostalgica e neli allesii presagic1 -di iin Iritorno. i%sì Mar-tiri Bubc:r ha racccolto sot. 711S) alcuini sciiltii nei qua ~ itolo Ecl issi di Did7( G o I'esfiizster

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Ii si prende atto della attuale eclissi di Dio nel mondo, cioè della nostra incapacità di cercare il Dio vivente e di ascoltai-tie la voce, e si riduce 1u religiositb praticabile ncl mondo moderno all'eseirizio dclla vita morale nel presagio che l'incontro si reiiderà dI' nuovo possib ile un giorno. LaI coscienza di qucsta eclissi sta senza diubbio al1a base d i iiiia set-je di rict:rche di sociologiia relìgiosa, i r~ cil-izzat l e a "misi rare" il fcnomerio, nell'evidcnte I3ropo.. sito di s o t t r ~ r i oa valutazioni im pression istiche e di forni re alle Chicse i I materi; ntifico" >erintcrventi razionali di rianitnazioncr della re mtcment .e in Itali a S. Acquaviva h.II uei 5rrLru n e l ~ uczvziin ~ n1n- l ~ s t r i a l e in , ~ 'cuj comvinando i dati sociografici relativi alla pratica religiosa e integruncloli con quelli etnografici, storico-religiosi, psicologici c filosofici, si giunge alla concliisioiic rnolto pessiniista che I'umanith 2 c n t n t a "in iina lunga notte, di cui - per quanto scrutiamo Ic teiicbrc - non scorgiamo la fine, C che con il pmcedcre deIle generazioni si fa scmprc pii1 oscura", . . tire noii sembtx , chc l'unico possilbile sviluippu dcll 'inte[-EPP roga tivc di Rcnzin sin in qiiesic grtreniiacl i di inqiilieti nost algici, oggi piì I O menc) .perline ntement c ai-niatcr cli dati stat istic i. Par. ~ 11 "di chci si vivrh dopo di noi?" di Renan, Ccot-tendo pi ges Soix zzarc il simbolo ilello sciopcro gcncralc curnc I'u itto pcr i tcnipi niiovi dcll'ancnto dcl soci;ilismo. . l -!..-lChc cosa ci il quei 4imoolo pcr il Sorcl? Essci~zi:ilmentc "iin organisino di immagini capacc di cvocare, con la I'orza dcll'istinto, t i i i t i i sentimenti chc corrispunilono alle divcrsc rnani~cstaziuni dclla giicrra impegnata dal socizilisrno contro la socicti rnodcrna".49Taleevocazionc, con esplicito ritei-inientoull nisnio bergsonirtno, aveva iriago "in blocco c con la sola ~(istiniivt? iin mezzo per "ciperare si11prcscntc", u t l u.,Lii IIC c discliiirtle i-si alla F gni scio1bcro [i va-del fiiitiiro, O l i sindaca ti rivolii; idotta, i l n sagvedono i.ina imiti gio. una prepara I grande rivolgimt-riiu iiriale". Sorc:I concepiva il simbolo tltllo sciopcro generale sia ai miti delle grandi epochc religiose dell'Occidente: -

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1 primi cristiaini attenclevano il ritorno d I ~ r i s C~ lao rovin;ii conipleta tlel rnondo pagan o, cori la instauraicione del regno deii santi, per la finc del la prinia 1gencrazic,ne. La ca tastrofc rion si proidusse: b rrin il peiisierb L,,aa, , l l:cc**,LncLu +i.tito dal -:a-. IIIIL"
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Liitero e Calvino avevano coilcepito sirll'esaltazione reiigiosa dell'Europa, non si sonoI punto rcralizzate: rapidissiimarnen tcE questi Padri della Riforma sono appa.rsi uomiin i d'un ;rl t ro mondlo. Per i protestanti essi appaitengono piiittosto al Mediclevo che ;i i tempi : -l%.- 1: - ..,.,. m o d e r n i . e i problema L I I C 11 ~ I G U L L U ~ , ~diV piìi ~ ~ O occupano un pos to assai F~ i c c o l onel protcstaritesimo contemporaneo. Dovrcnimo con ciò nicgare I'immciiso risultato uscito dai loro sogni di rinnovamento cristiano?" --....m

Oggì nessuno più sarebbe disposto i3d accordare al simbolo cn...31 ,. &li attribuiva. In dello sciopero generale il significato che QukG, realt8 esso non poteva essere unvei-o siml,1010, rivc)Ito com'lcra iinicamcnte al "futuro". al "destino", scnza iriferimer~ t ao un2i "origi1. ne" fondatrice e uutenticattice ncll'oi-dine I c a i r , <:omc fii .la Rivoborghesi a. Alle spalle del proletariato c'cluzionc,: h-ances ideraziovi ~cillaviolcrizu, il niot<),nel senra, al t cmpo dc 1 I'eventc -, storico iniziatore cdclla trubfi~rso che ancora . . . ne i-tale, cio? In K[volcizionc di Ottobre: il Mct~iifstodei C«li, il Cr,pirale, lo siLesso movimcnto opcraio costiliiivano anI qiicl tcmpo, cin ordine d i memoric ~ I i cercnva c fondazionc c uutcntica7,ionc in ..r i i a Lvlal)dio dccisivo della realtà storica, : cvcnto iri poncinaugiiratore (li iina nii ova cpoc:a. Solo t lismo socialista, tilità di u la possih vano Ic contlizioi~ipei- l . - 1 che sul tcwcno laico, monuatiqi, X < J I I L ( J 31 c l ) ~ l i ~ ~ ~ ca ialolncre mL I.>olisrno ncl moridu mo
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boli del mondo moderno, nel quadro di un umanesimo integrale il cui oblio sarebbe semplicemente la catastrofc della civiltà occidentale: la direzioiie del socialismo. Ma a questo punto, almeno in questa sede,conviene sospendere il discorso, che resta affidato alla rcaltA in niovimento, di tanto piìl ampia e feconda delle scritture degli uomini di lettere.

Note

Per iln oiicntamcnro siil quale è oggi afh-untnto il pi-d>lcnia dcl mito, del rito, del siinbolo. soric i diie voltiini di "Btaiios Jahrbiich" drl 1949 e del 1950 (iispctfivarncntccieciicati al miio c ;il rito), i niimeri di "Siiidiiim Generale" del niaggio, piugno c Iiiplio 1955. il "Joumrii 01' Arnerican Folkloie" dcl 1955. n. 370, i fa..icicoli deli"'Ai-chivi(>di FilnsoCia" dd 1955 r dcl 19-56(rispiiie a Fifosn/ìn c .\-inihr)/isrrtu).Iu i.;iccolvsmcnte clcclicat i ;t Filosofio ckvlln rc.ligic~ric* ia Umonesiitro ~~.~iriil)t~lisi~io cclita da L;~stclli(P:~dov:a 1958). i l kiscicolo di "Niicivi Argomenti" dcì n1ari.u-aprilc 1959 drtlicato ; i l iniin, e infine la raccolta M.vtii nnd iWyt/inicikiir~cur:rta da I-I.A. M~iiixy(Ncw York 1960). Cfr. l:. Cassircr, PliiIt~,~i)p/~ic~ 11vr . ~ y r ~ t ~ x ~ lForviev?, i . ~ ~ ~ I11~ (D(1.y ~ ~ r tI ~ I ~ I I I ~ . Y C ~ I Dcnken), Rzrlinti 192.7: I.i)i~trncgici iriiro. tiatl. it., Milanci 1961. 'Cfr. l I.Hct.gsoii. Irs nr.tioi)xr~rctirnIe.7 rlnns /e.<sc)c*i~rl,r, in/;'nip:~rcs~, Parigi I9 I ( > d:ilI'intzn,cn~
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W. Otto. op. t+., pp. 42 sw. 10 Ibid., pp. 1 70 sg. 1' 1:irnniagine del Duomo di Colonia non valutabile con i criteri della rninet ~ n dSymi~oleder Libido, in "Jahrbuch fiir Psyralogia in C.C. Jung, Wa~idlun~en choanalvtische iind psychopathologischc Forschiing", irr ( 19I 1 ). p. 126: iicllo stesso ordine di idee 2 da collocare l'altra osseivazione di Jung sulla iiriducibilitià del simbolo platonico della caverna alla nostalgia dcll'utem materrio, anche sc Platone - al pali degli altri inonali - ehbc fantasie rli carattere scssiiale: cfc Jiing, Seelenj~rnhlr~nic dor Ggetiw«rr. Zurigo l93 1. pp. 47 sg. S. Frciid. Jenseils cks Lusipnn:ips. Vienna 1920. O. Feiiichcl, Trclirtito di psicocinnlisi, ti-ad. it., Roma 19 SFK

l 4 H. Licchtensteiri, Zur P~tiiirorricriologie des W i t ~ d e r l i o l i t n g ~ i r ~ irncr n r ~ ~ae.s t?~ Tii Gelialt dei hl~tlicri.Tiibi n ~ 1933. i 1: Il hr;?iio di Kerényi sii1 "passo iiidictrn" i. in C.G. Jung, K. Kercny 1nrn~dirxiori~nllc CSS~JIIL« (lolI11 ~~iit(~ki,qir~, t n i l . i t., Toriiiii 1348, p. 18: I'irniiia~inr:p r 2 ~ i: gi9 in Ortcgn Ciassct. i,q M. Eli:idc, I*. niy~itt~ d~ l'drrinirl rt!four, Parigi 1949, p p 18 sgg. !'.' M. F,li;idc, ,V~tiir.s.raijr.~ct irissti.rc.>,Parigi 19-57, p. 55. ?l' R. Voliiiat, I,'(irt ~ ) , s y r ~ l r o ~ ~ ~ n i l i r > I ~ P;iripi ~ ~ : i t ~1955, ~ r t ~ , p. 2 I I . G . C;iisiloi.f, JM~rlir* chf ni<:t(ipiiy.si<)icts. Parigi 1953. finssiiri. e - 11 trnia, 'li oi,i~iiic. rnm:intic;i, J ~ l l apriori ti^ di iiri'cptwa priiiini+liiilc di intciiso i.;iplmflo col diviiio, ciii .;arc.hhe xcpiiitn iinbepoc:icli iriipicpo teciiico c iitiIiiarin, b ~-~iiii~:~cciaI~ilc-, ~ O I wric I sCl~rn;~tiirc, i11 Frobniiis, i11 .1~11scn C i11 w ~ l t ~ r Otto. D':iltr;~ pi1i.t~"il par:idisc) Jcrli :ircIiciipi c Jcll:i ripctizioiic" i.icc>nlaIc h i i i;i..;ticlicric

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3-1 Sul rapporto di ripetizione e ripresa, di catabasi e anahasi, di Fond a~iilrie -' e di apcrtiira, di origine e di prospettiva che si realizzano nei simbolismi religiosi stoiicainente operanti si veda la mia monografia Morte e yinrrto tifunk ne/ ~irondoanfico. Torino 1958. "'' C.C. Jung, Ikher die En~rgetiklier Seele. 19 19, p. 189. 7' C.C. Jiing, Psycliologie rrnd Alchei~rie,Ziirigo194-3, pp. 27 sg., C Aion, Ziirigo 1951. p. 107. M Aio~i,cit., p. 107. J7 P. Zacliarias, Dir ìkde~ititng der Psvcliol~~~ie C.G..lung.v~ r n dAie christliciie fl~t.,ilo~ic..in "Zcitscliiih liir Religions-und Geis~csgeschichte".v ( 1 %.t),pp. 13 sgg. 3r R. Hostic, op. ci?.,p. 201 nola 48. Lcttera

, co-reliFiciha si vcda: C.C. Jiing. R. Willirlm. Bns C;t~litiirnrii.~ Monaco 1929 (1945. Ja cd.), C.G. .liing. K. KoCnvi. Eir~filintrtt: irr do.< L4t3.ccrirlcr Myihnlo~i~. Anisirdani-Lipsiii 1942 (ti:id. i!. Toiiiio 1948): C.G. Jiing. P.~y~~/ioloxic tlcs l!iil~t~~t~its,r.re>i. Ziirtnd Alciiet~iic.,cit.; U~~l>rrl. h~l 1052. In quest'ultinia ii~onopaliaJiing ccinsigiiiii nwenuta solo nel 1950, ~>oicliC riiiii cc~iiicC: , i i i i l t ccingiiintiin storica, il pericr)lo di i ~ ninipiilsc~d i s ~ i ~ i t t i ' .sposio (li\ giicira nucleare!). e giiindi mai come o e i i ~ e m r ia arlcgii:ri;i v:+lorizzazionc dcll'~ircliztipoIcniminilr della t i g i n ociia Matire «i Dio. Silll'sirlictipo femrnitiile si veda ora l ~ gii)ssn i I;iiic:i tli E. Nciitiiann. Bir (;rri.wc Mrrrr~?s&r Arclretyptlra gnr.n,s.veiiU'ril~lic,lri?)i. Liiripc) 19.56.Ucllo Jiing ?i da 1cgjiei.ran<:licbi l cornmentario psicologico nl lihro tibeiono ed., pp. 39 sg. .I\ C.C. Jiing. K. Kcrbnyi. Prolegarneni ci110 sirtlio scienrifico della ~nirolo~iri, trad. if. di Die Ein(Lihi.rrnfi iri clas U~oserrtjer My~hr~logic, pp. 33 W ' Cfr. S.E. Hy;maii. I'litl Ri~ualliiuu: of Myrh riild iIrc Adytli mal of Airleiican FoWorr", 68 ( 1<155),ri. 270. pp. ,462 sg. 1.1

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" '.H. Hookc. ,Uvih aild Ritual. Oxford 1933. pp. 2 sgg. e 7'hr Lo~~~>vniitlt, 19.35. 'irlirri oiid K i n ~ s h i pOitfoid . 195;H , pp. 261 isg. Ivfh riild Ril~tril,cit.. pp. 2 e 4. "- L)Itrt. che pei- iin'iinilateralc acccniuazione dell'irnportanxa del I-ito,alla Mvth-Ki tual Scliool E stato n ie il iilievo di applicaiv nieccaii icanientc i inodcll i mitico-ritii;ili :i civi ;e divcisc, col risiiltato di non scorrere o a. di funzione e sopra~tiiitodi sigriilicaro rii sottoc?aliitaiele diHcrrnxc chc i niodrlli in qriestionc assiimono in ciasci~nimncrcto C'ontrsto ciiltiirale: si vcrlario a qiiesto r.ig~iar.dnle \,arie ~ m i z i n n dihati i utr 31 setti m o cunrnsso in trrnazioiirilc di stoiia dcllc religioni. trniitosi acl Arri:sierdatii iii:I 1950 c intcrzirncn. . . .,.ic dedicaio al ccma clci modelli mitico-ritiiali nellc civiita ("iJi.ocredingsuf tlie 7'11 Co11grcsh for thc Histoiy of Rciigir~ns".Amstcrdam 195 I). Il punto di c Ic dcl m ito ha lisioii,1956, 2" ed.. p. 43R. i. I lolsclicr. I11.r Ilrs1~riciig rlrr iiriiitmsiirlc-.T. iii "Pro.cerdiiigs o f ihc. 7"?Cong1vs5lili. tlic Histoiy r ~ Krli~:ions". f 1950, pp. 3.3 sgg. Pcr il dei n p p ~ r t 1.171 i cristi;iriesi~~ io e t~l~i.. l~t~itìt t~rid L <,i i ~ t I ~ : i1940; H. U t ~ ~ ~ ~ i ~Clrri.~ti(~~rity l ' i e I ~ l , miil l l i . ~1.on~lia ~ ~ , 1049; K, lIi~~(.tw I-iiwith, ,btetiiii~igiir flt.s~om,Chic:igo 1949; G. vari cler l , C - ~ L I W , fJrz~%~{iwl ETI~:L~~I, iii "Ernnos J:ihrb~ich",xvii ( 1949).pp. 1 1 sgy,: 'I'. Pi.cuss, Ilir c:iriori .~1~1!11cril. tc". Ciiicvr:~1950,pp. 54 sgg.; J. Danielriii, F.<.sni.sirr Ir iitvsrr>rcdt. I'lristoi~:.Paiigi 1953. Niiii seiizu sigiiificato $ l'addcnsriisi rli opcir e monografie i-elativca qiiesta problrrn~iticaneeli ariiii siiccrssivi ii11;i Iliie della scconda r?.iiciiniiiondii~le. 4 pei-iaclo ricl c~ii;iI<: ntgl rrforr r $ dcl 1 9L lùitì.. pp. 4t Si teda per escmpro K. Lariiois, ~ ~ l o i h r n crt le sa&. rarig rr50, 2R ctl. ( 1939, 1" ed.).pp. 17 sg. A n n i o ~irnpostazionc i~ sia alla base 4della fenonricnok>gia del \'ai1 der Lcciiw C di Mirccn Eliadc, come nella ieorin del mito del Giiisdorf. J. DaniClou, Essrii sirr le n1~sr3rerle l'histoire. cit., p. I 32. * Cfr. il mio studio .4iigoscin iemtorialc e reinregrazio~icrcli~icisnriel nrirn Achilp delle origini, chr può leggersi ora in appendice alla 7:' cd. del Motzdo rtza,+x). Torino 1958, ~

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Cosrrllo. v Mans., cap. iv. Ibid., ciip. 111. 6% proposito dello incam n e event.o dopo il quale non p u b acrailoli, or). cit., p. 83 scrivc: "Per il m a n i &re nulla ihliografiaaitingrndo da A. Vogtc, Rivrkuzir~nc6 mito. in "Piohlcnii c Oiicritamt:riti

lhmo. in "Arcliivio di 17iìos.viitio ~~rirniritvi, P a d o ~ u1952. pp. 68 sgg.; R. nicci s.j., llti I I I ~ O I J crllanrre O trii i f e o k ~pmrvsr«>iri, ~i in "Ci\:illh Cattolica", quad. 2562, l h inarzn 1957. pp. 580 sgg. rinl. New Ynrk 1957, pp. 279 05 .l. Milton Yingci; Hcligiori. .%tic!\: o sg. (cfK liad. il., 'liiriiio I 96 l. pp. 327 sg.) E. Kciian. I:. pp. X?:TI sg. M . Biiher, I,Il io, tracl. it., ~Milaiio1961 ( 1' rd. icdcsca. Zui-iy.11 1953). S. Acq~iavivn. ,i snt-ro itic.ilri ci\d/ci iirdtr~~rinlc, Milano 190 1 . 9, Stirci, CItn.sc~lrrli::icirit3 i d %jiok!/~:itl..l. C. 62

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La nostra civiltà è iii crisi: iin morido accenna ad andare in pezzi, un alitro si aniiunzia. N atiiraimente, coinc:accade nelle epo~ che di ciisi, variamenite si alle!;@ano le speranze e variamqente si co iifiguvia. una. cc3sa e cei-ta: ciara il q~rridrnaius che sta per nasct:re. Turta~

Promesse c minacce dell'etnologia

gicn ncll a ciiltiidi intcrc'*ssc per I nato dri iina corriea non C, in gcn ..-..-..- ...I - Cici -1 ,l .. .I..i ~ il111 . . r r . . :I. .:.-.I l > ~ I < J I i L I C I I L CC<)llSiljJCk<JlC/./.il glLi>l<> ~ 1 ~ 1 1 1 1 UU ~ L l i~> L~I l I C ci qucstn i-isvcglio n d qiiadro del cosi~ldetto iiiiovo iino. Un .legli irifatto i' certo: clie la materia etnologicn ì' oggi pa tcrcssi c dci problcmi atli.irili clclla stcxsa civilta occicieritolc cd esercita iina innegabile infliien;I.;\ iion sc:iltanto siillc scicnzc storiche t. s(.)ciali. 111:i sii tiittc Ic SIcicnzc dlcll'ui.)nio C , in modo irnm c d i a ~ osiilla , vita letter;ii.ia, si illc arti Fip~rativc,scillr~itiusica C sul cosiiimc. Tiittavin, stabilito yiiestn latto, Ic ciri rcrnotc ori$ ni risa Igono 311:i scopcrta dcl Nuo\~oMonrlv, tiitt':iltm chc chiara la siLia valutiizioric C(.)iiiplcssjva: la coscienza ci1Iti~ralt'che (.)g.~i 10 : t ~ c r i i i .i i i a.-...ex i i a i a c L h i i i i I ~inl':itti eltiinenti nositivi e negativi, a iiost r;i imrnecliatcl pai .tecipa7.ic:mi alla ( vi di avvaleixi dclla m: iteriu t t r per rin i .-........ a:L.-l L L t I'l C ~ l ~ C i I / . i l L lLI11 cli cosc>.:l C l l / i i , 1-C IJCI liiIlIOC~JIIlUIlCI~lC~lLC~lVV~I I L!iialisi clie nel momcnto ctnologiz7;intc dcll'iiiiisinesimo dclla nostra cpoca si provi a cei-nere il positivo dal negativo, il rjsolictivo dal critico, Ic promesse dalle minacce. Un'analisi del genere richiederebbe tili Iii~igoc complesso rliscor.so: per il momento bastcrà affrontare la quistiane da iina prospettiva molto pii1 limitata, cioè quella dcllc promesse c delle minacce dclla scienza etnologica come +-la In Naterrali smo e src'~n'cisrt?o ndla ctnologia, C oncepitct e sct-itto neg li aiiiii dsella ditta~ t u msi , può leggere il se?pente p: ~ s s che o .~-.,...l,. C d o c u n- -i c ~ iquaic ~ irlhsc stato a quel tcmpo il priiiiu ~ i i i i o l odella mia passione etnologica:

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scuno deve scegliere i l proprio posto di combattinierito, e assumere le proprie responwibilit3. Potrà esseir! lcci to shagliare nel gii~dizio: non giudicair, non 6 lecito. PotrQesser lecito agire niale: non opeiarr, non 2 lecito. Ciò posto, quale 2 il compito Jello storico? Tale C:empito C: sempre stato, ed ora piìi C,Iie mai d eve esser;e, I'alIurgaiinento deIl'aii tocos,cienza ptir rischia rare I'azic>ne.E l'ai.itocoscien.za storiogirafica si :illarga non solo rislchinr;in gli istitui t i del. . .. . . .. la nostra civiltà. non solo ripoitaiiclo alla consapevolezza i l vcro cssere del nostro patrimoiiio cultiirale, ma altresì imparando a distingiici.e la riostra civilth dalle altre, anche tla qiicllc piìi Intitanc. Lo stoiico. per la arie clic gli spetta ncl dramma, c per il comoiro che gli i. propriio, rispnn~ de all'app~ellodei 16:nipi offrendo il su o contribiiio, C cio$ u n a rnag[giorc poi:eriza di i notoiiza rlli azione. 1ncilti.o. certe fur-inc I-Ccentissimc di pr:lssi politicii-religiosii, cei-tr disposizicini d'animo stiaiic. certi appelli a cspcrieiizc iiicl'kibili (si pciisi al C ; ~ i n i i tche stringe i r i iifiirh sctitiiiieiitale il siiolo c la r:izza. I;i irizza t. il sangue) noil si spirg:inci iihh;istaiiz;~cnn li1 scoria del sccolo deciinonono. c. in gcncralr, con I:i stoi+i;idclla cii,ilth iiris1i.a. Non si spirgaiiil ilcl tiitto ccrii talc storia la "br:imo?iiu di 1oiii:riic eslxi.icnzc atn\:ir.Iirwi i i i i ~ iMiisci; iii iin W a q c r o in iin Bnclioft*ii,iiori si t-ischiarano cornplct:iii~rnie,per iiiia riicntc opc1-m soltanto a cxpericiizi :. la vibrazione tli clir molti
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zionc qiiasi in;.~riditriche iinveixiisca, siiiiilc :i lingii:iggio litiurgico to clie ritc~irniin piena widenz;i :illa rnrrnoi-ia.I

Lo stimolo in iziale agl!i studi citnologicj non fri dlunque ptr me "la bramosia di l.ontane i2cpe1.ien:zc atavic:heW,ma , al cont rario, l'esigenza di vede.r chiaro ncll'imrriediato r. igiltgito,di qiielle cspf2. .. ... nciize nc:l - costunne della mia epoca. Erano quelli nli - anni iri cui Hitier sciamanizzava in f2ermani uropa, e ancora I[ontanoera i l j:iortio in. ciii le ro vine del I lella Can celleiia 2ivreb-- .-*. .- pcr -. quesLcl -. . - aiIuLt: - - .. sLiaiiiari
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cava asilo nelle severe e serene stanze di Palazzo Filornar-ino pcr risjllabare il discorso elemcntarmcnte umano alrrovc impossibile, talora persino nella propria famiglia. I nostri padri ci avevano insegnato che l'Europa aveva decisamente iniboccato la via regia del progresso e della I-agioile, C che nulla poteva ormiai mettew in p r i c o l o le conquiste cul[turali ac:ciimulate in quaisi duemila anni di stona europea: m;a ora "il lato oscuro dell'aniina" - . sembra1{a riconlziunpers i col no1I abburiacauistava si! stanza esorcizz ndo prirnitivo". 1Percorre nclo la 1:ia delle rcgress rioni new ella sua C:licnteIa c-iennese, il dotto r. Fi.cud -- . -- ... .....- -1.. . -.--1 .. - .-. -..l C--. - -..- .-... -- . - - .. a v e v a C:! CCIULV U I YC<JJPI-IIC aictiric c'uizcuruunie I I a q u c s ~ cI-cgrcssioni c gli istitiiti ciilturali delle civiltd ctnologichc, c sulla base cli altre concordanze h a i sjmboli dclla vita onirica, IL- fantasie degli psicutici e le fipcirc del imito, Jiing aveva crccluto di poter edificare In sua tcoria degli archctipi dcll'iiiconscio collettivo. Quale che fossc il giiidizio da dare sii qucstc tcoric psicorinalitiche, esse dociimc.ntavanc.~ aliiiciio qiicsto, chc I'esorcismo solcnnc dcll. c tindizic pieno, c clic per n era riu la civi11 -iia Ic cif r\ tornava110 corondith d n iiric:) cc.11 rnc pro te c.iviltA ro pinnct 3.Qucsto cra l i anni, i I corso dIcllc mie 1.i IlessioI Y ~ :C mi :senibi8 I'csorci!;nio falli to potcs: iC concol~-i.crci i ~ ii: lllJO\rri vpita co liiistii di iina ragionc piìi ampia - - . -.. I ... . ... . .. . - - .cn C I I I C ~ C Cnciia ragionc rrariizionaic, rnaiuiii~asi;itti':i\lCi.sr)iiiia storiii csscnxialmcntc i u t e n ~ ndcllc? civilt3 occidcntalc, dal Ririascimcntci all'Illuminisit~o,dtilla i-aginnc illiiministica n q~it'113staA,-rricistica. Si trattava di provai-c u I ' ~ P I Y ) V ~ I - LIii' rugioii~stol-il-n --. I'Occidcntc attraverso I'cspciimen to clesiicto cc.)ri I'c~finosc cli coniprendere incglio le :iiiteiiticIic civilth clcll9tl1rlo.s distingientlolc da qiicl prirnitivismo, contcsto di seinioii prisco c di bugia mocleriia, clie ope rava in imodo jrr imecliatcI e incoritrollalo nct costumc c rietla v ita inoiai I t . della nostra C ivilt2; si trattava di liberarsi, 2ittravers~ o la scienza dell''ethnos, dai coskIdetti "e1tnoccnti-ismi occidentali" e dalle loro i i i ~ ~ ~ i i . s d ~ ~proiezioni evoli sia nellc civiltà dcll'er1ziio.s sia nclln "natura iiii~anain generale"; si trattava di analizzare le condizioni storiche in cui, nelle civilth primithve, erano matiirute esperienze e rispostc ciilturali diverse dalle nostre, e di chiarire come quelle espeiienze e qiieHe rispostc, lasciate rigetniinai-C ncllc conclizioni deIla civilt!~rnuderna, perdevano la loro autenticith e inrituravano in conflitti c in contraddizioni c:hc, in u ltima ist anza, a\~rebberocondor t o la civiItà modeina .alla cata strofe. hla sopra ttutto si trattava di una I.1irsa di

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coscienza culturale che, nel momento stesso in ciii si apriva alla delle civiltà cosiddette primitive, poneva in causa ]a stessa determinazione borghcsc ddla civitti occidentale, la sottoponeva a verifica, ne misurava i limiti inleini di origine e di sviluppo: ma tutto cib nell'intento di guadagnare una migliore fedcltii al carattere C al destino della civilta occideiitnle, ed evitando la falsa pieth storica dell'ix~azionalismo\?ariamente abdicante, gli sni a i ~ i m eiti r di irn relut ivi-;ino sen; ettiva e le sosperisiori i pseridc)-oggetti7 uistichc cli iin ne o chc ti.,adiva A,.ll,-. .-, --.A *i: .. la morte U-1:I U ~ I :I L,.I ~ ~ ~,.;.A~ . L UAL:I I ~..--l&.. LL~C II L UV. L 1 C 1 1 4 3 1 ~ 3 \ 3 , V I~ C J I I L ~ I V I doiia. Il primo (rutto di questo corso di pen sieri f1.1 il mio M o ~ d o magico. Piìi tardi iin passo del Croce a pro~positod ella distinxio- . -. ~ .- ~ nc li3 iirnanità e natura valse come avvio a niiove riflessioni. Al fine di tlin~osirareil caraticre storico ( C nuii n~etafisico)di qiielIn tlistirizicirie, il C r w c ricordava clie cssa si fa a buon diritto valere ncl seno stesso tlcll:~iin-innitii c dclla stia stoiia "come distinzioiic fra iiomini clic nc soiio attori C iioiniiii clie nella storia stanno come passivi. tra iiomini clic appai-tengono alla storia, c uomini tlclla nritiir-,~(Nntlrri~ijll;o.),iiomiiii capaci di svolgimcnto e uomini di ci;) i n c a p a ~ i " E . ~a chiarimcnto tli c~iit.st:i distinriiiva: ziuikr cor l

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storicanirntc st ni. si esci*cit;i,~ ( > ~ T\lctso IC ~l i animnli , il do, e iii cci-ii casi. orncstica~ minio, e si crn rli cm(li ~iclclest~~~~rli, I , si lasci?I chc vivano ai mai!rgini,vict :\ridoqii:indo :iltic) 11 .. -.. si 1:i ci.iiclelfà cric c coi li;^ c.-. z ~ i i r 1 . ospii 1i)i-i-~ia di vita, ma inscianrlo altrcsi clic si estingiin 1u stirpe, ci cldr cli qiicllc rni.zc :in.icICIO l'irn~~~a};i~ie che piacricnnc clic si ritraevano c nioi-iva que) cliiiriiizi slla civiltii. tla laici iiisoppoi.tabilc.Si tenra cci-tarncnte. dapprima, cmci si sl'oi.za, di svrgliai-li ;i I~iomiiiin-ici-ci. dclll versioni religiose, della tliii-;i discipliria, clt:l12 pil?,i.ic lite ecliic~l L' istriizione1,c cli stimoli c castighi politici , clic E ci? che si cl ,l-: uct selvaggi. I V I O SC l'incivilirneritn ciei brii-bari c l'iiiiim;inainel~~~.~ questo, e Cinchn qllcsto, non vicriI fatto, in qua! 1110cdo si pub :ivcI'C' coiniinanza di ricordi cc>nloro, C he si ostiinano a nc)n cntrart: nella .. .-.. sioria, la qiiale e. rotta ai. iioc!na! I - -

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Quando lessi questo passo per la priinai volta nc)n potett i trattenermi dal pens are all'ai.giito coimrnento del Man.zoni a propo...- . . sito di una certa gnjfe dei conte zio a collqiiio col padre ~ m v i n cialc: "Chì fossc stato lì a vedere. in quel punto, fu r:onie quiando, nel mezzo di cm'opera seria, slal;?a,per isbaglio, una1 scenaric3, pri-

ma del tempo, e si vede iin cantante che, non pensando, in qiiel momento, che ci sia un pubblico al mondo, discorre alla buona con un siio compagno". Nel passo del Croce affiora, in tutta la sua spietata ciirdczza, L'animo borghcsc verso i popoli coloniali, con i quali il prcdominunte rapporto pratico di dominio impedisce ogni "c«miinsnza di memorie" e ogni comprensione storica effettiva. Scnza dubbio da qiiesto rapporto ci-a nato, insieme a -gran ciopia di iriiquità, ainclie qucilla proftd a tra' ;folmuzionc dcll'erhrm1.7 cui assistiamo oggi, nel l'epoca Cle1 tram<)rito del Izoloniae del ris\iegliv cu lturale e politico dei p o pnli colon.iali: ma I ismo ' proprio qiiesto tramonto c qiit'stv risveglio stavano rendendo Salsa la pzrciitorietA di iina dictinzionc chc aveva governato altri tempi ma che con le espericnzc dei nostri entrava in radicale contraddizione. Del rcsto lo stesso Croce aveva saputo trovare altra volta, LI proposito non dell'erttr?os cosiddetto "prin~itivo"ma della plcbc napoletana, accenti ctemciitaimente umani, pii1 indipendenti da quelli con cui suolc esprimersi la saggezza clci l-iinzionai4i c<.)lc.)iii; di, dei p rcfctti C dei quc!;tori. cuiiic ne 6 prova il s ~ i nacceiino al "gi-aiidc sogno tli felici t,? " clic i l r)opolo napalctw~ ~ l i~1 Soi~r l i i ~ i d d i~~ i i~ i o c~odclalotto. " iin "rifh ogni s ~ - ~icntanclo !oiri tiil rnodo "p<: ir sci gioi-ni in iin a spcranrt cresciciite, in: C , ctic si allarga, esce dai confinj dc11s vitii rcalc": il sogno : . . ..-.. .. -. .-..l!... A - \ l > sono f i i t le Ic cosC- L.l:I I C.... L I I 6 priv:rti: I, I i I i i b casii 1 i i i i i i i 1 , ucii nri:i sriiiibrc e Ircsca, iin hcl raggio di solc cald(.)per tcrr.;), iin lctto bianco c riltu, un coin0 Iticido, i macchcroni c la cai-ne ogni gioino, c la ciilla pcr i l bimbo, c tu bi:ii-icheria pcr la rnoglic, c il 110 nuovo pci. il marito"." ieste rillessioni siii diie passi dcl rehbttr-t) t~ittavia c per me scnzii cippi-czzcibile svilu~ ci frattempo non ..,,.si tmvato impcgnato in alcunc esperienze decisive. Negli arini che segiiiroiio la R a c la Lilici'azion4e, nella nnia qiia1itA di segretario clella i' n e socialista

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stessa ricerca etnologica cominciò a configiirarsi in una dimenidizional[e tutto c:iò che alPParsione niic]va. Sccc :ltà impairtecipi ailla stoti:3. delteneva al la vita ci A-Il --..-- , -.IL....-~'Occiden~c: C uciia sua pir,~iisiur~a a r i t i ~ acra IIIUILV ~ i i i ~ i r i c a mente diviso in un gran numero di scienze diverse, in rapporto sia acl alcune empiriche palxizioni dcll'oggetto della ricerca, sia alle lecnjchc d a impiegare e alle specializzazioni richieste. Una prima grande pai-tizione d istingue' Ith scomparse da quell e viventi, le prime da ricostiuire n tecniche tilologiche o :ircheologiche, Ic seconde, invece, lili di poter esscre sorprcsc in vivo mediante la tecnica dcll'incrjntro etr~ o- ~ r a f i c c diventaw ientalc p cr la doc.umenta;!ione qii;ando la c rava la s,crittura, e non cc~nseiitiv; jn q~iistic 3 qiiindi salire il L U I X J UCI L C I I I ~ J U"I -I-IAC: -U- &I -~ I I I.LI ~ ~ L L C>LIILLC U. I .Cc l II -I L L . S U L~ J~I U priu storia. Ncll'anibito delle civiltà non europee viventi, il izome di ernologia era riservato unicamente alle civilth cosiddett,e pri-.- . mitive, salvo poi cliscutcre a lungo come dovesse essere L-il-roscritto C intcriianicnte ordinato il loro ambito; menti-c poi le altre civiltà viventi, siisccttibili anch'essc di potei csscrc sorprese i n vivo mediuntc I'iiicontro ctnogralico, ma ucccssibili oltresl, Iarpamcntc, mctlian zazioiic (li docirr!ncnti scr i t t i , cadc in tlisciplinc c s p iaioni cli vt'rsc, i-:\ ~ggriippil ite t1ilin sotto lo icclio ed cst remo . Inline, gno clell'Oric.nte \ Iitti di ci a \vivc C na7ioni del1 tutto ti'3 poteviilio e: lati ncl 1, iona-

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lorc (otradizioni popolali). Ttitta qiicsta approssjmativa sistcmazioiie clel non-eiirripeo viveriic in iin certo ordine di discipline poteva sernbi-air: ovvia e opportuna, e tale cei-tamcrite e12 ncll'epoca in cui si vcnne lormando. cioh il sccolo scorso: ma ora, nella congiuntiii-d ciiltiirale itiuturatasj nel nostro pianeta all'indomani tli cti~cguerre rnondiali, cssa cominci:iva LI palesarsi >ìempre nieno ovvia c mcno oppoitiiiia. I popoli coloniali e seniilcolonicili, fra i qiiali ve nc2 erano a clivcrsissitni livelli ciiltiirali (dai )li. cosid( letti prir .. popr nitiui ... . . . al mond<) islamic o e alle i:iviltà cle~Il'IncIia,della Ciil a c dcl Siappone) er; in0 entc: ti in un rapido p rocesso Idi trasfoi e culturale, e ;andavan,o variam clattandaI Ic loro t ,i CUI-- . - .- .-l---. . ie suoire- e- piu -.. .. ..turali, eol cvcnluairnenie o meno assirniiatc influenze occidentali, ai nuovi compiti derivanti dalla crisi del colonialismo borghese e dal movimento di emancipazione dal gio-

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go coloniale. D'altra parte i cosiddetti "volghi europei" si facevano sern .o "volghi" ci02 depositali di aiiticlie memorie e q~iasia :ivente di altre età - e con ritmo sempre pii1 rapido si v ~ - ~Inserendo ~ L ~nella ~ civiltà I ~ moderna, ~ in parte in modo o la cos<:ienza di classc e: la lotta contro lo Stato attivo ; parte im messi nt:I dinam ismo delIle Repu'bbliche Iior-ghe ..... . socialiste. l r i questa coingiiintur,a cultur;ale, in ci ii tiitlo t:ra moanza di vimcnto, raccorciamento di distanze, incontro t davano urali, U n tradizioni, cnuclcazioni di nuove formazioni cult sempre piìi attenuandosi le ragioni chc. nell'epcoca prec C- U.l C..I-I Lr C. , . avevano consigliato di assegnare a discipline diverse i popoli "primitivi" e le plebi rusticlie ci.iropw, le civiltà "primitive" e quelle "cotnplescc" cd "elevate" dcl vicino, clcl medio c dcll'estrcmo n-:.*-+ t.: andava invccc pi-endenclo rilievo un'altra distirizione, \Il LL-IIl' l i t i dclqiiella fra l'Occ idente bcsrphesc in ciisi r. e tradiI'ethno s rjwntc: in mov imcnto, piir ncll; 1: zioni c ..I rtrirandaI lc coriclizioni c inoti\!nzioni locali. T ~ iro t ci<);in lesso di c1thtio.q C dizioni pcr riproporsi il pi-oblcnl a dcl C(> : il liiniicr idealc rli ctrroh.ircia.Ncll:i prospettiva t i..~ ~.I?..?-.iui/.~ciii di dil'tiisicinc dclln ci\!ilti ~ c c i d ~ r i t a lsic ,scciidcvaiici Ic piìi ( J meiio cifi-atc "iimanith nali iiccicl~-ntz1iiz7.atc": ina ora clic qucsto liniitc erri enti-aio in crisi, si cliscliii\tlcva per In ctnologia Iri possibilita rii ii-~isl;)i.ni:iisinclla coscienza ci-iiica tli qiicsto limite, Iiingo tutto il tixtio dclla sciu t'rnnt icra iclcnlc. Erano in i;iI nicrdo mcssc i i i iiioi.ri t I I tc ~ Ic ant ichc ovvieth tcimjnologiclic, coini: "SCI- vuggio", "pi.iiriit ivn", "iioiuo cli n a i i i ~ i ""iicimostnza , stciria", "tiu), "civitti:i siiperic mo prcrlcttcrritc lrirntc", irc" t? sirnili: 1Etli "plebi riist iclic istittiiva ....:.. -.... .-*i ora ~ ~-- r .i iI'u i ic i ~ ~ r i r i uciic i t . L i i i i i i i-i:.lhl k l ..: V I Y C I I L I 11ti11trLLILlCllld~i%%ale. e I~iltaviain moviriiento, espcri bili med iantc l'in fico i t i qii:into, appiinto, incoii tro "al I irnite" dl * V I I L L IUCu. ! I~ .i arI I - U I ~!.. IICL_. dentale o, ariclle, in cliinnto "inconiro Tale coscienza critica del liniite o della l'ron'irio.s. alt cd ~ t / cident corrie coinpi~nsione del presente e del cndcrsi sia 12 da ini. t icia c trios, sici come probleniatizzazione dci limiti sto= passa t o..dtill'erl . .. rici delta civiltà. occidcritale, sia comc sapere opeixtivo che i i tlt: del mondo e il tiuovo scliiur asse l'ai t uulc corigiiint ur: talizzazione in un'cpocu poss i hiilc sensc del processo dì .- ..... C I C C I U C-*-l: ..-...-:..-.. L-, I I L U I ~ L L ~ L I V I I IJVI C gIIcJC,coloniale, missionaria siiI I I GIII biva ne1 modo più drarnrnatico il rifiutc) da part e dclla n Cerio, irna scienza Idell'etltnos così iritesa iiclhiedeva I ; -

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rjamentc: una seri e di scelIte e di cc issioni, i n radica le opposizion e con I'icleale del1la scienza come rieu trali ti a. Richiedeva chc si p~rcndessi I giustizi,a di queIla 1.i--5 -- - - ... ..-. .- 1- I. coL-rente ~-L: ~ U I C Z I V I 111 I ~ ,ver71aniui~vii-~vluie, seconuu ia quale essendo l'Occidente una Rabele cli concezioni politiche in conflitto, di confessioni religiose in dissidio C di filosofie discordanti, era prudente o addirittura doveroso mettere la scienza dell'erk110sa riparo da questa BalIwle, e at tenersi urnilmen ti". In realtA I'etnologo clie pret ende di .volgersi allethna cndo, u i , ~ v rdi e og~ettivith", ,u,l.,,,.;i meper "serietà scientifica" e pci '..,,/. todica eci esplicit a \!crific a dei va1ori dclla ~ccidcn t ide, si rende iiic:onsape\ !olmentc! prigion icro. a cc .e dal mo1n1e11-3: .to dclla !~ccltade i f a t t i ct.nologici, ui L U L L U11 IJL-opr *ioiinrrieidiato lolkloie di cozzanti politiche, religioni e filosofie: ondc il proposito cli evitai-e. merce I'usccsi iiei.ili.alistica. la Babelc dei soggettivismi si I-isolvcdi fatto nclla moltiplicata efficacia di qiresta stesSA Babclc, pcr di pii1 ignorata comc tale c carnti [fata nclle cqiiivoihe casiitzì del sc.dicciitc. discotro oggettivo. L3 VCI-itii 2 CIIL-, in generalc, la scicnza non C degli apolidi. c che, in pai-ticrilai-e,lu si dctcrniina comc nicssn in caiisn deliberata scienza clcll'etl~i~o della pi-opriu citt; ictin:ii~zii :) lo stiliiolo dc~lloscandalo iniz ialc cldl' incontro .-l; C ( I ~ C I C I I , . ~ ~ C I t I L ~ l L I I I C 1 t J \ r l ILIII/.I~JIIC dclln scienza etnolagica nel I . ) ~ - ~ ~Cnoininciri ei) :i fiii-si C splicitamcntc valere nc Tropici cti i ctnolol;i. UII p: isso cli 73 - - -- -.. I-d~i-Sti-cii~~.~ 1'" n rl-gunrdo: ncntc si:~nificativn ,L,..

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ha prodotto dcgli etnogrnli ! iin cocente ritoi.incntar~o,obblig;inllolo 1t:ii.c' la sili& imrniiginc a qiiciiu di socici.?tlivcise. iiella S~..,I,,.,, vcdcivi i-illesse It. stesse rare o di averne un aiuto per spiegarsi come Ic propnc si Cosscro siiliipputc I ... 1. L'ctriogiiifo piiò canto poco disintl-rvssarsi della SII^ civili3 e c1ccliiiai.e ogni icspoiisabilitii Jellc sue colpr che la suza stessa r ;iCo 2 incc bile se n( me tcmtativo d izionc di i-~ P simb espia:dione." Se l'C

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Altr-o1.e Levi-Sirauss F)urla del mcst icrt:di etno:grafo coime cli una scelta che implica '1:i nlcssa Iin causa del siste nia in CLii si P LI..:; ,. .... ...l:-.... nati e c r e ~ c i u t i "E. ~G. B ~.1-..2:-I ~ I I I UinI C AL f r. i q. ,.l ~L I... I I L L I L L ' L I CZ,ULLUIIIICL ~, .itobiogr dal cantc3 suo il!jignj fica ielle ~~~~~~~iie scritture et nogi-:\l hclie: ,

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Se le ?noiest IliaiSsahle, occoire fare eccezione per I'etnologo. Egli deve collocare In piwpria testimonianza. che procede non iarito da una tecnica esperta quanto da molteplici iiitei-ferenze fra la ci7 scnlata e il suo ossenatoi-e. [I suo lavoro sul ctirnpo impi I

estrema sensibilitii,un continuo s i o r ~ di o adattamento. E anciie neI iiel inon ccssaiio cti'egli scopi-a ;SO in cui stiidia iI i-isultati della sua ricei Georges Gusdorf ha recentc mento di una parte dclla nuova

:osì riassunto I'c a:

Ite recenti opere e~nologiclicsoric~rrdaltc iii pi.irna i>eist>ria I ... I. In 11~iogodi nuscnndere il siio "io". 10 studioso Io ; 1 i farsi a motivo di cib inSc
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ittavia proprio qucsto oricntamcnto dcila ctnologia con-iinc;i coriiporta dvi i.isciii. Se2 \ret-ocht.i l pn)[,ositodi "mctcaiisa il sistcnia nel qiialc si ? nati c crcsciiiti" conic moincnto costitiitivo clclla riccrca ctnologica s c p a iin netto distaccci c-lallu ctnologia iiadizionrile clic. rcntle\l:i a poi-1.e in c r ~.isn i soltaiito I'ctnos, 1:isciando ncll'ornbi-;r rlclla imnicdiatezza c LIclln ovb-icth la civiltb dcll'ctnologn, l? anche vero clic aticsto i>rnposito 2 ~iatoi.ic>. o :il piii clcst inai to :I rcst art. velle licc, finc ti< Ic cat l[~l~llcil' C l~lpsc~cl ica i i i t i i i ion sian~ n mctod talive Llelln iicc:rca ctno trc clic nclla rc':iltii dcll'otlt~io.r;. nilctic nclln storia ilcllc idcc \rilth oc~iclcntnlc.~ Così, pci escrnpici, clri:i~iclosi irnpicga la rin intcrpretativn di "magia", non bnstn disporre cli dnciimenri ctnogral'ici cc1 csscre infoi-iiititi siillc vlirie teorie etiiologi~ chc sitll'argc.)incnto,rna ciccor-I-ciiria presa cfi coscicrizii nic: i l più anipia siilla storia del concetto di magia in Occidciitc, daiIIa mali*rnonologica n-iedievale all~iniagia iiatiirrile del R,'.incac(*i...,,.mcntn,, tlulla niagia natiiralc alla Niiova C Iclla nati.ira c alcamcntt cspcril'epoca illiiministica: senza que!;ta storie I..,.. ..%nln.-.,. . L: J c l l I ta sottc) lo stimolo del tlvcLiiiIcllto ei.noglrlli~u, l cLllVlut;V prc csp ,ente nella realtà schio di proiettar-e inconsapevolm dell'erlz gica inclusi neli momcinri dclla p d e m ic;I antirna -.: - - -.:2--.-1J -11- - : . . ! l i 1 I~ CIVIILLI OCCIU~IIIFIIC',rlpeierido i r i modo imla itoriit I I L L ~ I - Iueliii mediato questa polemica anche per l'erhi?os cui è estranea, e sottraendosi al compito di riconoscere le altei-native, i pi-oblcmi, le @'U n..

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espei-icn~ee le risposte culturali che appartengono all'erhrios in q~istione.In rnodc1 più generale, noti si esce dai limiti storici della civiltà o ccidenta le per esperirér un erhrios che ne ha altri, se nella ricci-ca non si C. ;periscono entrambi i limiti, o, se si v~iole,ciò II che sta al ci1 qua e al di là della frontiera. dalla parte dell'occident.c e dalla parte dellethnos: un esperire che include una messa in mora e una nuova fondazione delle categorie inter-pretative impiegate, un provarle e ~iprovarlenclla storia dell'occidente e in qiiclla de1léthno.s. Pet- questa siia niodal ità dell'r I'incontro etriogiafico si costituisce in )iena nel la sua fu i in....A,..-.. 4-..: -1 CI ILVI" U L"ri~CIICI~IJI cont~.c,"al limite" o "alla frontict-a". SULLI petcrc" imtmediata niente e .pe\lòimente la storia inteina dell'Occidcinte facc:ndola vidlei-c cornc storia de1l'eth)ios e di ab. - 1~assai.el'e,1h1'70S' a F.~...i..c- ~ c pcr s ~ tale o 1 - ~rnmcdiatae iriconsapevolc t-ipetizione: in luogo di qiiesto steriIepi4ti~ter.sr.lrplacesi ha invece L i r i irrcreniento dcl conoscerci. noil solo lispetto all&tlii.tosmia ;Inche rispetto al relos della ciciltA occidentale. Tecnica c mistica, corpo c anima, mito e rm119, scienza c inngia. mazia e religic persona c socictA, persvna e. mondo, natiira c sopianatui-a, s t ~ e metastcwia: nel inomcntn in ciii Iia Iiiogo 1'iriconti.o con 1'crl.l queste e altre catcgoric intci-131-et:itivv, chc sono il i-isiiltato di definite polcmichc. ciiltiiialli dcll'Oc io tli entiru ('C caoticameiitc C iici-iticamcritc ncl gi tic cleIlc :loro -.- - ----l?! --....".. t > .pcr O I i r i c o r i r 1- ..-i ~ctnopi-iiii~ i i ~ . > i t - ~ac origini e clci loro limiti di i --co clev'essc n~ic.i\laconnsccnza, nccoi-re clie t i i t t i : queste catczgurie si:ano mes:sc in caiisa c riposaetliitc nella consa.Il1 :--:--i:-riciia Liisciprina r1cll:i loix~storia occirlcntalc, sotto In pevolezza c- stimolo dcl rappot-to col noti-occidcntalc vivcntc. D'altra pai-ic qii;iricIo, nel corso dclla riccrc;~ettiologica, 1'; ktro la cuscicnza critica clcllzi stori;i iiiorzile c. nicntrile dcll'0 denic, l'ctnologo I-ischiricii ~.estarcsenza adeguarc protezion i da Krettolose ribdiciiziorii c da tlarnoiasc inlede'[di rispit to a tale stona. "Meltcrc in caiisa i1 sistema nel rliiale si 2i nati e cr-esciutit' . . non significa csscrt. iiitlefinitatnentc dis~onibilc I IliLlli,.lc i i l L a...*kilc e disinvolt,e: si "nicitte in caiisa" un CC ~ Z Opat i. :ultur~ileper mcglio possederlo C!accrcsct-rlo, per(jistiiigue ramcntc I'at,.......-. .- i:-. .: . l ..-.1 .. .. ---: tivo da! pashlvu, iiuii CI iicpirciar iu r arinicriiar-io ieggeimeiite. Accade invece che, nel nioto dclla coscienza storica clclle scelte culturali dell'Occidcnte, l'incontro con lethnos diventi una mcasione di pii1 per cancellare indisciiminatamcnte tali scelte, e sop.rattutto quella "scelta della ragione" che - attraversu i momenti storici della nuova scienza, dell'llluminisrno e dello storicisrno - ha -

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scienza, i- un compito dell'i reso p ossibile il conhgi~ r a r s di à accene in p:nrticolarie d i un Coinpito (dell'etnologo. Abl I modernato ailla prese:nza di t(:mi i~l-a?.ionalistici nella t . . ... .. . na: SLI questa minaccia conviene ora fermare I'a~icnzloiie. "La civiltà," scrive Probenius riprendendo u n tema di cui si potrebbero agevolmente rintracciare le origini romantiche, "nasce quando rivela all'uomo l'essenza delle cose, quando l'uomo uesta es:jenza in perfetta dedizione." Tale si lasc:ia afferr rato da tin aspetto particolare dclla realtà origin~arioessi .CI-eatriccC plasmatricc delle ciilc o s t..i:.t. i1-L,, i ~ ~ ~V LvL C~I ~VVCcIII.U ~ tiire 11iinaiie: .,.*,>n-.-

'Il'epoca i i i cui la essenza del le piante liasoggiogatoIcrgri o, egli rappresenta la loi'o paflc, pensa e i-i~inlri!a ioio iiatura. Uues il momento drll"'cspi-cssionc" [Au.rdrircsk].L'iiomo si coinpet r t i così iiitimamcntc cori ~'esscrizavcgetalr. chc qiicst;~tsssrnza si ...irni.ilu pei- I i i i i t ~fc~inrncnonatiii-:ilc*tlrllii siia civilth. Poi auesto "gioco" ha I (in 1'"iitili zxazionc pratica" / piiiiitc, c ha 'agricc11ti1ir;r. Ncl ppiessionc"dell'csseir i11 ino gli af~sniica.Successivamcrilc, clnl periodo in cmi p I;\ serie di [ t i si svolge iri forma di "pratica i.itilizzazionc' ~nqiiistccirlrur-ali,r. cio$Io Stata. 1;i mi~narcliin,I
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Frobenius S esemplare co"minaccia irrazionalistica" dell'etnologia to della -. ea. Che C:osa p110csscre. infatti, questa gratuita Er-aie, quei crcazio gril'fènheit che sai-ebbe alla orig etto par:rmire, C! sto lasciarsi p rendere, o addiri passo dcl 3 senso i~iicsto

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dcolare della realtà? A quanto pare nulla di accessibile alla ra(rione storica, ma i111prodigio e nulla pi(~.L'"essere-al'feimi-da" D è seinplicemente il rischio che sottende ogni forma di vita culturale, e che, quando determina la condotta. conduce non già .- all'in.iituzione, al giut>co mim ico e sinnili, e ta:nto men o al vivere le "essenze", ma allaI ecolaliaI e alla cccoprassi;a dello scC hizolreinico, o ai cosiddetti staiti di "p05;sessioiie Esseri ghermi L I o agui daila pianta, dall'ani male, clall'altro sesso, dall'anziano, dallo straniero, dal cadavcrv, dal cielo, dagli astri, dalle stagioni, e in genere dai singoli ccmtcnuti critici dcll'eujstenza non costitiiisce in si c ~ u z i o n tciiiriirale, . I. ma al contrai-i« la trama di possibili rischi esistcnziali che le singole civiltà soiio chiamate, ciasccii~aa suo La condizione londamcntalc dclla modo, a i i d i i ~ C~ LIe i-isvI~ei*e. cultura non sta nell'essere o/f;.rrnfio possednfi dall'essenza delle cosc, ma nell'afferrai-la e possedei-l; ini oper;~ i i vei di pensiei.o, iicli'isiituirc. qiief tanto di "d da rcnd ei-c poss ibile .", avii,.a ,..-..- .U.I--I liiiigc'tt~ un agir-e: senza qucsta "volontg di u13tctccii di "oltrcp:tosare Ict sitiiazicm i date'', ritiri possono avc-i-Iri«go n6 rr1011d0 iit5 pirscn:Li1 Uman~ u C, noni avi-cbbcro potuto costitiiii-si neppure I c civiltà dclla i;?(:colta C dcllo caccia. Pci- cntro 1'etho.s . ,I.C \: ffcrdella ciiltiira chc foiida Ic i.iii~ririirhc i 1ot.o m«ncli, I LSSC rati o ghet.initi o p<mscdutista scmpliccrncntc. corni2 riscliio , cili la presenza 2 csposto. di non poterci essere in ncsst inri poss ibile . . c..~stoi cultura iimana. Pcr Frobcniiis qucstn primordiulc voiontii ria è awilita nel mornento della iitilizzazionc o ~Icll'ii-ilpicgo seguiwbhc il prodigin ci-entivo di csscrc affci-raii tla iin 3 s ~ della realth: al contiriio, proprio per- tl;ire osiuontc alla ~ i ,>C1 c 1za operativa iiiiniicciata dalla cikisi di riso mmersicInc ncll'i ndistinto, In vita ci.iltiiralc istit.\lisce In protczionc di dis positivi .li i-ir..,, : ,'. .<, . I : . :l ..:-.L . i : presa e di rcintcaraxirint. 11.1 I C ~ L , , I I I X ' I I I ~ I U 11 M I ~ I ~ C I I I S ~ I I C rnit ) ico-ritiiale , il sacrc1, lc fornnc rriagico-religiose. I1 n~odclloir pretativo 4:li Frubeiiius rove scia il rapporto rcalc, c in iiltima is :-- - - ..I zn ripete i n modo irniricuiato la stessii liinitazi(jnc dcllu cose.,.. Zu mitico-rituale, alnicn(.) r icl scnso clie condivide cc) l i qucst2l coscienza 1:i pretesa tli una pr.odigiosai fondazione orig inaria ci1!iseguirebbcrogli impieghi e le iit iIizza:ziolii nperati\~e111nane. 'In 1110.. -. go di i-igenct-arc la coscienza mit~co-ritualenclle sue reali motivazioni esistenziali, nclla sila coerenza stc ite coridiizionata c nella sua fiiiizioiie culr~ii-alrnentedt modeli<) in:..
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Un e s e m ~ i clamoroso o di abdicazione al celos della civiltà octhnos - (p e s t a v(d t a non dei po cidenti le sotto lo stimc 'Oriente - è il caiso di Rei:ié Gué poli cosiddetti primitiv :,. O L ~ I ~ ~1511 T I L UIIIVU C jproprio I3er il suaI caratter-e estre non, p;-~.-t I - -I -I1C--. mo e C aricaturale. Autore di clivcrsi saggi sii1 mondo orientale e su argc3menti csotenci, il Guénon pubblicò nel 1946 uno scritto dal titc)lo La crise d11 ~ttowdeinodeme, giunto alla dodicesima edizione ncl 1956. Nel Guénon la abdicazione in qiiistione P csperibile pe i- così di re allo stato puro, scnza quei camuffamenti della ricercaL scientif ica e quei tecnicismi della specializzazione che la -...-A,-.* i c i l u v i l v L i i liiiaggio~*e i difficoltà isolabile ncll'opera di Frobenius. Ità tradi zionali, dice l'ai1tore, si fOndano sulla intuizionc t tiiale de lla etei-n;iverità tiasccndc nte,e l.utte Iccivilti "nor.. - -: ..--L- 1- ..+,.*..,. aiiliic i<, J C G J ~Occidente, ~ sino al Meiriail suiio ~r~aclizic~i~ali, dioevo. Ma nel 1300 la civiltà occidentale L' e n t nita in erisi, c ogrgi sc ne vcdono i frutti estremi, sotto forma d r Ila rnost i-iiosità1, clclla barbarie, della diubolicilà della civilth rno clcrna. A partir e dal sec:o10 clccirnoquarto, infatti, I'iinità dcll'iimanit8 occidcntalc, la SILia subor.diri~~~.ione a piincipi siipcriori etei-ni, corniricib ad srnai-rita: Ic scicnzt. sac1.c clcgcnc~irinnoin qiiclic prof~irie, anrlar . .. ed ebl:,e inizio qi\clln dispersione nella nioltt*plicitB,nel disordidclIc I'ilosofic, cht. oggi incombe nc dc.1Ic opinic i nosiia cprica cli crisi. Individunncl mc)do pii1 C i:..,.. IIXIIIJ. LI^^^^^^^^^^^^^^^, r \ l i I ~ , ~ L I L IRihjrina I L n t ~ ~prntcstnnte, , critica :ostitui, matei'i dei tc: i disgre~ s s iir o scono . .... . . . . ...-.-. ., gil%lo~le: 1 iiornc) c i i s i o i s c i o >guriru<~ C i i i i i cici i111 v c i w . i i t r i i Unlano relativo, n6 monclririo, ts lo volsc invccc 31 divenire, i\ll3 n:! al mondo, al ti-i~nsciintee all'inkriorc, cadendo d u iii bassiii-a, sino a sostituire I'iitilith alla veritiì (Frobcniiis avrebbe Jettu: l'i11lilizzazic)ne prati ca all'cspn.ssione.). L'oidinc temporale si separì> da quel lo s p i i i tiale, ~ in Iiiogo dcll'aiitoritA dellcélites si ebi aila qiiantilh: ella massa, la qualith f ~ s~icr-il'icata hc l'ai itorità. cll . . nacque così la democrazia, chc u n assiii-do mosti-iioso, pcrclié "il sii^)eriore no n pnr3 iderivare tlall'infcriore, il pii1 clal rneno, il chc 6 cii un rigoire maternatico". Dalla civiltà moderna è nata un'al..+.. i: i r-.--..,.: > J. . I l , , tra pea~r, iviirialbi uciic: i~d,.ioni moderne: e questa peste mi. . naccia di diffondersi anche nel I tradizic idcnie Iia infettato oggi del suo ale, com 3n nazionalismi krmentanti o espioucnti in ciò cric luruiiu uiia volta i popoli coloniali o semicoloniali. Per porrc rimedi
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djcale del tradizionalismo, il ritorno all'unità medievale sia pi.. "con le diffcrcnzc nchicste dallc rnutatc circostanze": rcstaurazione e ritorno che possono essere compiuti dall'unica forza tradizionale organizzata di ciii ancora dispone L'Occidente, la Cliiesa cat~olica,la quale però, per assolvere a questo suo compito di liquidare la deviazione moderna, dovrebbe riacquistare più cliiacoscienza della vcrit8 ctcma di cui è depositaria, abbando:iltà mocierna, 01 gni "apolonando ogni compioimesso C ssioni al I'awcrsa .no. Per tager ica" incliirie ad al: a parte Clella Chiesa cat tolile r i,reca ~ dii coscien za tradi;! - - - lr>i cori n-: - ueposilur.io -. - .-ecceiienzu 11 Ca, il I - a ~ ~ ~ v r i vrierile, peidella sagpezza tradizionale, pot rehhc avcrc una grandc benc fica funxione. La crise d1.i i~iondei?70da~7eiaccoglic diiiiquc in modo escinplare iiitti i tomi clell'irr~zioiialisinoetnologizzante, mettendoli a nudo scnza diplomazia c ccrcando di ordinarli in un sistema organico c i-adicalc di rifiuti estrcini dcllri civiltà moderna. Proprio la elementare cvnsc.quenzialità di ciii qiii si ciA prnva, rid~ice all'assuri do la scc !ionalistica. inentrc il soli'prcrildcrltc succcsso cd itorial~ l-i\~cl;ii l 1peso dclle rninacc:C che, n cll'attuale COItgiuntur .. . ile, si iia sconctono dictro ccrli rnr)eli di rapporto tno.7. ' l Inncgak i l nodo pri ncipnle clelle minacce irrrizion:ilistiche tlell i;i contemporanea sta nella intcrprctazionc di qucl siinòniismo miticn-iitiialc chc così profondarncntc pciamea di si. Ic civilth cosiclclettc pi.iinitivii c pii] geiiei.uln~entedi quelle estranee :ill:i tr:idizionc occiiIt.~it:ilc.Già zlcccnnammci altrove, a proposito delle monogrnfie cli Malinowski c di Prciicc come i1 mito vi Iossc intcrpi.ttat~1non gih conle ''~pieg:w.iu scientifica ui6iti.nrinW,ni:i conic: i.ispcist:i ;ill'csigcnza di i-ivivc periodiczirrientc la realtii dei tempi prirnorcliali, li cvcnti del1 poca rnctasim i c a di fonclazi(>ne.E gii ietininio :ome qijesto Itema fos,se stato pii1 volt, i dagli si lai fenoincnolc>gidclla vita relig;iosa, seg ntc dal K.c1criyi, Cial .. Mircca Eliaclc c clalI van deir I.eeirw, per inlliieiizare poi var iamcntc la filosofia e persiiinI irrio psicliiatm come Volrn~lt.OIra senza dubbio qiiestcL) tenia r-:acchiude una ossci~~azi<-)nc di cstireintcrcssc, almcno per qiiel che conceine la coscienza dorninante e culturalmeiite più sigriil'jcativa che l'uomo arcaico possiede del proprio operare ncl mondo. Ma, ancora una volta, occorre chiedersi: l'etnologo deve liniitarsi a ripetere questa scienza, a circoscriverne descrittivamente la pretesa, a teor zarne la irrazionalitii, o non piuttosto il suo coinpito 6 di anc A-

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re oltre tale coscienza, e di ristabilire in una più ampia prospet. ]le e h n zionale ìel comt i\;a quellu cocprcnza genetica, porta mento rriiticu-rititale, chc tubbio n on è inciliisa nel, la C O S C I L I I L attuale ~ delI'operutiJrcI l i i ~ a l e ?T1 A, , Jella dornarid.a compcIrta già 1a rispost a: il con-ipito del1l'e t iiolog o sta nel rigent:rare di volta in volta. nella con(crctezza delle siingole sir ... tuaziim i storic-: V - ClU I-1:L C IL~I I I[JiISSU ,-..-a:I ~- 3I Lietro". I - - - - .. . I" . irrirxiergersi nel.,..n--,n

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la carnpana di palombaro", la Johia della iniziativa storica riconosciuta come tale e la fllicr della ripetizione cerimoniale di modelli metastorici di fondazione t: di aiilenticazione. Da1 ptinto di vista di una ricerca genetica, strrrt~uralce funzionale, la vera ricerca comincia cull'identificare i inoinenti ci-itici in i.in dato regime esistenziale, ncl misrirarc i rischi di crisi clic vi sono coniiessi, c riell'individiraie Ic rnodalith con Ic quali il simbolismo -isic rcn rlmiticc Vclla prr le cor nl i c i i c-r c-. ) i i r c-i~iiisaaicIC sigoscia UWIILLhtoi.ii\, CICI rischio ci1 I I ~ J I Ituazioni ci-iticlic c di pci.clci.e la Iircncnza operativa, i l simbolismo initico-ritiialc si viene configiirrindo come un sistein:~cli destoi'ificrizioni, in ciii gli inizi o i cornpimcnti o i trapzissi dccisivi o il incci-tci tic1 clivei~ii'cstc:)i-icnvengono spciimcntati e rap: ti qiiali itcmzicinc cli un nioclcllo itieinst(.irico, di iirigil rr illv torupnrr, onclc poi, 3t travci-so qiics~u P ~ C~ I~ ( I L I S occiiltatncc, si ritliscliiuìlc il inonclo di.11~incviiabili iniziative T ticklla mc:nciiltiii qiicsta via 13 sft'ra CICI SiiCrO I ' ~ C ( > I?pone tc del o qiiella "raxionrilitit" c! qiiclla "cc)crcnza" clic cc'rtr7rnci1~~ il.ii1 i ) ~ ~finclic ~ i ci~si limita d ~ a " r i v i ~ c - ,..I\. llciiri ~ ~ -.aiin I I ~ le, L'oi.it. mrtlii coscicn: nlo i r i ~ r i c nin I c religio le .o

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Ciò che dis;tingile lo storico delle religioni cla Lino storico orùinario. tt clie t!SSO t rutt:a Fatti clie. sebbene storici. rivclaiio iin com. c..I-~.-i crriisceiidt. di molto i comnoi-tamenti st~ricidelpo~-t:imcrntc, ano. '' I'c i--.

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lo sposare le stcssc prctcse rnet:istorichc della coscieiiz;1. niitico:, lo inori~iiafe.Per quali vie e in cliiali modi ciì, possa acciidei.~ srra i l scpiiciite passo di Mircea Elinde:

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[...l n cnndizionamento storico di u n fenomeno religioso, VI-quurit0 niolto impo~zantc- ogni fatto iimano csscndo in ultima analisi un fatto storico -- rio~ilo esaiii-isce rnai coinpletanieiite. Ne datrmo un solo esempio: lo sciarnano altaico scala ritiiuimente un certo niimero di gradini: lla betiilla sirnboleg ro dcl maindo, i gr:idiatio deve attt'aveisare ni iappi-eseiitaiio i diileisi cieli che D del suo Iiiiaggio estatico al C nel coi.s~ probnbilt che lo sche. . ma cosniologico contenuto in quest, ..,,a,, si:i di o1-iblllEV I I C I ~ ~ . ~ le [...l.Ma la storia di i i n Icriorneno I-eligiasonon ci può rivelare tutto qucllo clie questo fenomeno, aiti.avci.so il suo seniplice rnanifestaisi, si sforza di mostrarci. Nieiitc aiitoriz7~a iitencrr che Ic influcnzc della cosriiologia c tlella I-cli gicinc ooi-ic:riiali har1110 "creaito", presso gli altaici, I'ideolc~i a c i rituaili dell'ascncnsione :eleste: id eologie e rituali simili aifioi:~ [no iin po' doninqi.ic nel .ma.~ndo.c in i-egioni (ali chr le iiiflilcii/c priico-oi.~cri(aii soiio a pi.icil.i cscluw. Più prohabilinentr le idee orientali lianiio solo rncrdificatto la foimiila rituz~li:c Ic implicazioni ccisrnologichc.dcll'asccnsionc cclcstc: qucst'ultiiiia scmb1.a csserc i111 htii)~nerioiii.igii~ario,cioh appai-tciic11, .C...- .~. .~-.C.I.stote all'iicimo come t:ilc, nr1i:i sii;i integi.ith r non in qunnii~ C rico: dcl clic i-cndono tcscimonianzri i sogni di asccnsionc., Ic allirciriazironi c Ic inin1:igini ascciisioii;ili clic si i.itrovano dnppciiutto (121 qiiiilsi:isi coticliziorit. stor.ica o di nel moiitl(i. iiitlit~i.iitlciitcri~~-~i~c altro gci giii, rriiii ti nrlst:ilgic:, :ivcnti p1crtc111.7CCIItrale l'a> non si la sciano cr aurirs tln una spic Eazione 11s sciiipi-e tliin slci:r ii.i.iti~~cil> .... ci i.i\,rl:i loi ilc* :illa SI,,icgazionr, c. rliiesto noil sci clic di ii.i.idiicibilc tuazionc dcll'iioirio iiel cosmo, sitii:izionc. chr, noil ci > mai di ripctci-lo,non P soli;intci " s ~ n r i c i i " . ~ '

Che cosa vogila aire in concreto rautore con queste parole risulta chiaro dal modo col quale egli in1iposta, i ri altra siia opei.a, il problerna e~nologicodello sciamanis mo:

In altri termini Iri "pr.ctcsa" clcllo sciuminrio di evadcre da storia nel cumci del s ~ i o viaggio psichico finisce qiiì col clivent; la "teoria", anzi lu "tcolo~in",dc1l'ctnolor:o; Ic iinmagini r ~ r i i n i ~ i diali astoritclic (per I'irrirriag .isccnsioiric o del i:(>lo) si sottra ggono pe :ione a of ;i storica , n ogni t(m-:.-.-. .. . -.- . .... .. tativo di faiilc risiilt: i tali da i r i i r i ; i r o coriresro esistenzi:ilc, dlai momc:riti ciitici clie lo iiurircggiuno, dalle esiger1%C di dil'esa e li pmtez ione da tali momcnti: per qcicsta via esse v; in....- .- ...... agli urclietipi jiiiigliiani. concepiti conie no a ncongiririgei-si orgnni nati.iruliV'della psiche LIirnana. Senza dubbio a spingcrt:! su qiicst a via 1 ~iar partc 1dclla scic za dcll'e~l~rios ha concorso u na nozic)ne di str~ r i adel t utto iiiac m: L -,L :lll L ,.u1guah, cioè la storia coine trasmissione nel tempo dcl u turali, secondo iin i,rer geogr mrtire d;a un cenitro di dil'fusiorie ideri~il ricabile n spazio (;mche neilla

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lemjzs) liinmagine di iina bc a t t n scilola srorico-Cuittirale, che P0 riniljneareper fasi che riltta I'iimanità awebl identifie ipoied - diffusionistica p1"ticamenie si sorpyendentc consta~a/.ivii=, cavano). Vi ha Concol-so alt re!sta nozione di storia, del ripetersi cei-to non accordabile coi1 que rnplessi culturali dell'ccumeiie fra degli stessi simboli ini tici in..c0 ., ie nessuna trasmissione i qua li non st:mbraxrnp o ~ m ~ ipotizzare :ira o indirett% Infine vi ha concorso la constatadire rale cultii zione non men(, solirrcndrnle clic certi simboli mitici, seiiza ndcll'0ccidente - neanche nel suo Folkscontro ella vira lore - sembr.3vano riattivarsi nciia vita 0niIica e negli stati psirre sia lal chici morbosi degli <,ccidentali, i11 guisa talc d:a escliidi ilche t.ru .a di qiia coincidenza nicrameiite casiici!c, sia I'influenz sihissionc ciiltiiralc a,vveniita pii] o mieno occasionalmente nel li. Si comprende pertanto corso delle singole bic3g-afic ii~clividiia comc, paricii~\oda qulesta iiozione di storia c assumeiido pcr basc qiiestc diic constatarioni di Rito, diventasse iri.c.~istibilela tentazionc di i-itltimc la efficacia clcllc spiegazioni stoi-ichc rispetto alle concordanze in qiiistionc, c scmbi.rrssc invccc più pertincntc il ricorso al rnodcllo esplicativo clcllc imiiiagini primordiali cnti <.)vunqiicc scrnprc ne\l'i ncnns cio e a flioiant i aliistoi :iiv~rsc.E tuttavia Iit ci) in condizioni C secondo rriciclalitb , - . . I .......' d a (1x.ic1v i i l r ctic In cliffusionc c1c.i beni c i i i r t i i 4 i l i nel tempo t nclli una sinIlo spazio ritiene un valore pai-ticolaiqrsolo nell'i idcntalc e gola civilth, c sopi.att\itto nell'intcrno clellrt ci\ dc1l:i s ~ i api-o~ostoricimcditeiraiit.:i, mentre pei-uc riiicvo in un a I S C ~clall'inconiiu della civilth occipinspel t iva +;(oi.icisti( igia dei I-egimicsistcnziiilì, dei mol ' ~ d r l nos. l dentale con delle csigen7.c cli difesa e di rcintedcll'csi. menti critici ..odur.t.e 2iistcmi pi-otettivi analoghi, grazione culturali possono p1 indipcndcnterncnte daqiicrlsi;]si iter di diffusione da un iinicoccnti^. Caccia c" raccolta, pastor .\zia noniade, agricoltura primitiva :-l:-A, e agricoltura cereiilicolii, diseipiiliii uei rapporti sessuali C forma in, dispersione ~rqibalce acceiiti-atriento urklano e stadel1 ecìistenziali, talc rtano così iinpoi~antianalogie di i-1-egimi C-- -.. di CSJJCJ ICJLIX critiche e di esigcnzc di dilcsa. aii iai ~(irnrirendc;i di anaLoghi simboli rnitico-rituali cli d i k s a e di reilnre il prodiir~ CLi1t egr-azione, piìi o nit:no itidipendciltemcnte cla trasrni,Issioni -.L --. . . tilra]i. D'altra pii1 IC ,l ritorno di ccrti sjrnboli mitici nelia viLa d i rica o negli stati psichici morbosi di singoli individui appartenenti alla civiltà occidentale, significa semplicemente che, nella cai-enza della vita psichica culturalmente intepata, possono riat-

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tivarsi tecniche espressive e dispositivi di difesa e dì reintegrazione che si ricollegano a più o meno arcaiche espericnze (zulturali dell'uomo: tecniche e dispositivi che, almeno da quanido la . . civiltà occidentale è venuta istitiie ndo la e! del suo orientamento verso la coscienza e vei: jo la i r z sono stati ndotti a latcnze delf'inconscio, da dove ricrr :orne una sor-11 - rriaiatua. o anche, in data di folklore psichico nel sogno c -riaia ti casi, come m areria ~ del1la plasniaxione artistica e della sila disciplina formale. Occotrc:però fare bene attenzione quando si parla di questi " r i ~ u ~ r iei di qucste "ricmergenze" nella vita culturale dell'Occidente: in rcaltà le religioni dell'ethnos non possono ripruporsi efficaccme~iteneIIa civiltà occideiitale, C i "simholi" del sogno o clella inalattia non prciidono posto come tali nclla sua vita ctiltiiirle, arizi sono in conflitto pii1 o m'eno prof ondo cori essa, a meno che siai1 0 riplas matj ncl la ci-eaziione arti:stìc,, ma alloi-a ciò che qualific:a il pro(lotto 6 l: 3 forn7u dclla plasmazicine, non la crut ' atta iilat 'ica o morbosa. Nla 1c: minacc ;toi.icisiiclie dcll'eznonnlistick logia harino moti aiicoi- pi ~ d del c disaccordo h a un:l inatlcxiiataa .. ~ i i ~ , . i c i i i cu -_I:i .SLOI-ILI C' IC analogi~"mcssc in ' IiiCC dalla con co-religiosa c drill;~psichiatria. L ;1 veritii 2 clii lugicn risc1ii;t di clivcntarc. mediaitricc di irrrizioiiaiisrrio c cri ;inristoricisiiio in iin'cpocn comc In n( in cui sono enti-zitc in crisi Ic clil.csc ciiltiirali ercttc dalla c l~nrgheseo si stenta :i riconqiiistni-cun;i sostnnziolc fcdelth ~ L I I I L i I ~~ r I i c: c stino ~lcll'Occiclcntencl dilagarc tlellc. alienazioni ~ .,.-:..i ncll'csircmo dinamismo d i t rasforimzizioni del regime di esistenza che i.imcttono u ngoscia rlclla stoi i r i . Iii qucsta sii~iazioncnprcnde forza I osia di Ic~ntances,pei-icnzeataviclie", e la niatei->gic:l scnnbra offi dei tanti pi-eisia. In 2 !a i l discorso testi per soddisfa LI! primitivo, degli etnologi iri-: .storicist stille civiltà etnolugiciic c sul ic.)i.o istitiiti, siil mito e sulla magia, sulla mcnialith arcaica e simili, ma in realta, alti-aveiso qiiesto discorso, si fa valere in moclo più o mcno esplicito la nostalgia imzionalistica dcll'etnologo, il valore deil'ir-razionale anche Per lui in qi~zintoimmediatamente coinvu I "crisi". Con ci6 si discliiutle la possibilitb di riattuali; tutta scrietà questo valore nella nostra civiltà, nclla sua liiusoiia o nella sila arie. nel suo costume o ne Ila sua sceiisibilith, C persino sul piano della realizzazione politic.a. La realtà di questo nesso C dimostrata dal caso, per qucsttL) rig~iar( i o esemplare, di tino dei più -

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noti rappresentanti dell'imazi onalism o etiiologico e storicoreligioso, J.W. Hauei-. Missionaiio in India, profcci9sot-e di storia delle religioni al... .. -l'universiti di Tubinga, J.W. Hauer e ~onosciutonon solo uer i siioi slcidi di storia dellc religioni (e segiialamente per ui-ia assa i discrissa opera sulle forme etnologichc di vita religiosa),I7'1m a aCn . clie per la sua attività di cniifessore in patria della cosidueria len o dei C;api pii1 autorevoli. Lo stesso imde ted lisca, di henius, lo spinse a esplorare l'abi~sodclpulso zhe, al p: L:..:*: .... L:..,la creaiiviu L U i l u l c l r t i d,.... L L I I I I l ~ nella ~ esperienza dei sacro, Io in~ i17 C~ " i-e la "vi:sionc tccIcsca di dusse altresì a teori~za e 1, ~ i n odei p~umotoric or]gaiiizzaic~ i dii qiii21 congirisso di EI -. . - -. it~schufi ti ncl lliglio del 1933, da ciii c r x i iina Arheitsgei~ie, . . . i gnippi di "fede tedesca". Ecco, iiel suo ir~sopp(~rt;ibilc linguaggio clell'cpoc;i t. dcll'ambicntc, il manifcqtn chc fti stilato a Eisenach c chc lo Haiier sottoscrisse: -

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Urli iromini c Iè clonnc. tli fede tcdcsc:~. i.adunaii a F:.issciiwh il 29-30 Itig1iii 1933. stailno col Fiillrt7r siil tcrrcno clcl Temo Rcicli (i si rivo]gono n I i i i i i i iin gr;ivc dis:irici 'li cohcicnz:~.N o i
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vano il soliln ncorr.entc briviclo germanico liingo i i iiiuueiilr aciiir;i~ah ? 0 che il tentativo cli i-i:itt~irili-/.zrire in picria Gcrrnaniu le pi-imavera, di estate, dell'cquincirio, clcl solsriirio, dei morti, clclla cons:ici-~zioiizdclla vita, dclla ~uliirii~lnoraiioii~. cl qiludi-o del ra;rzismo e clella ~iovcntiie delle nozze, i za di "stiieiititismo" C mddrll'antiscmitismo, co n qualch ,n il pi*oposito di imnierta unzione i-omantjca, e soprd p, llnrjgelsi "ncl fondo originai-io dcll'ariimi I" onde t.itl-OVart' . mordialr: volont2t" (Ilmille) del popolo tedesco: la quale ,come si ~ coi napprende dalle dichiurazioni dei congirrssisti dli E i s e nch, L'. 3 1

cideva puntiralmcntc col nazismo C! col suo prograrnn-iadi asservimento e d i imbestianienito del m(->iido. Ma lasci~irnu . d a parte qluesta a perta col1usionc dcll'jrrazjona,.-- .tiiiu . .. ucl .l ..: . - .,... scaridalosi .- - .. ljsmo etnologizzaritc cuir piii tentativi di arcajcixzare la stessaI vita culiturale eiiropea. c wigiamoci verso I'altra niinaccia bella etnolog ia, ci06 il i.ekati~~isrno ciiltiirale seiiza - La granae J . prospettiva. promessa dclt'etnologia tt - come si 2 detto - la presa di coscienza dei limiti storici dclla civili:& occidentale att I-ailcrsoil rappoi-to conoscitivo con qucll'etknm; che sì s.Ieri.- ui ,l:..-:l de oltir di essa c che scgiia i confini tlella sua potcnxa uiiiiicazionc del nostro p iancta. i\da sc di a si tratt.a, da qiiesla presa di coscienza , mediatis dalla n t noliigic:.I, deve ristil-:.: :- .. tare una iiiiova pu ssibilith di sblucc 1111 i r i qiiistione, c di -. restitiiir.~i cidcntale, sii radicalrnciitc diverse da qiicllc C I borgticse, tlcl colonialismo c dcl missiontii-isnii clel siio destino unificaiorc. Sc di promessa si t i i.itt,i, i i I appnno con I'c?/hnosconic nuova opporlu . . di rirneticrc in caiisa il inoiitlo ricl ilualt. siamo nati c ve nicdiai.t>a sii:i vrilt:~il rinnovarsi tlcl nostro patri nistico, lilicrandoln cia qiitllc ipotcclic bcirffl~csi i:Eic ~ . ~ ~ C I L I J I I I.,GL F .. gi di arrcsttirnc per scml-ire Iti circoli ! t icacc. hRa cli mi11nccia si tr:itl;i, e irun di pi-omessa,sc i !(I con l't1t11no.ssi tlis... solve i r i u n alquririio tiivolo (i(;c.:lil~Gdi r l l i i c ~ cI-kI111Ii~1ii, ~..~I...-21: i ~ (... J -:~ ~ I.: I ~111I I I . la passcrcl In dclla ' ' ila i i r i L >olidc in iiinzinnc di an t ropolo: :o inl'iriit tlisponih i possibili gtisti ciilturali. 111 q ucsto ca poi-to coi F divciirii aiicorri ~ i i u volta esprc 11 dc.ll;i crisi tli citi. nrc:~nrlio t r cli un'r ca, anzi iir cli i*c.iitlci-lapiìi prohnda c pii1 gi'; Sul carattc nativa l'antropologia ciilt~ ~ii-ale . .. ani cana non Iia ccrlci porr:iic-) t i i t t i i 121 chiiir-eua dcsiclci imc ne & prova, Ci:i l'alt ro, la s ~ i ateoi+izzazionerlel 1.cIati1 1111i'aie." Con LI! I;\ ca~citteristicaestrovcrsionc, fa\loriia prc tntc dalle re-eccni:iiadici dclla civiltji occirlentnle~nel rnc.)nuu~ r i i i c icni no, I'anii-opologia cul~ui-aleappare I di "tutte" le culi ure, niu it\\fciZC rclativ del metodico csWrirc la storia ciiliiirale c1ci1 V L C J C I C I I L C [lei 1110rne-.... nto stesso in ciLI^ si entt porto con iiir erh,HO.< che nc 2 soscanzialmenie iin1p~i-tec u i procc de iina f;lisa oggettit:ità, ncutidistica c riniinci2 1 1 % ; i'etw ~ 1 irripegnu di scelta, e in fon.... -...:.I I I C C V ~ per U garantirsi dalla cfficacia irn niediata dedo priva di .t111 di "'etnocentrisrni occidentali": la proclarnat a operaiivilii del saPere viene in tal iiiodo compmmessa da tin relativis mo che 5 s '

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solve ogni possibile centro operativo e che al tempo stesso non tazioni di estreesita a coinvolgere la civiltà occidenrale na appunto per ma ~upetficialith.'~ In im a f o mla carica A: questo più diniostratjva, ~ U C -~ --AILI IU C~UU rii LuilLl audizioni si rende palese in un recente libro di Ashlev Montagu, CFle p r t a il titolc) Mori in Process. Ascoltiamo innanzi tutto la deliriizione C he I'au toir ci dà del I-elativismo culturale:

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aie intendo che tiitte le ciilture debbono essePer la Inio propria stona, e tutti gli individui e i m! giiippi i n i-appoi-ro aila loro sti~riaciiltiiralc, e in nrssiiri 11>odosecondo I'iiniti di rriisut a arbitrairia di iiriri siiigol~ciilt~iia,per csempio !a nostra. Giiiriiw t 3 sccondlo la pi-opiin storia ciasc~inaciiltura appa1.e comc il risultato i i i reazioni condizionate chc la storia può o rion piib 1.1cgistiaiv. Sc qucst e contlizioni sono state liin r qualiti, la ct.iltiira t.in ctterh tal'c limitazionc. Sc 11:condizic O

l:i i:iiItiir:i s airB :indl'c ss:i a .. con1p . c l i l t ~2~~.Ssr.irr.IUillicnlC ~ t-...":..l-.una I%..~.,,,,,~ ,,r~lciofta dall;i iillcrazione di dric clcmciiri cor-i.cl;iti,1'iint.i uri csscre plastico, a~liiitahile.svnsibiIc,I,iologico, I'altrtr sriiil,liccnicntc I'c.sper.it~i-iz:i. Oiiun(l(~iuiti i dati v ~ ~ i i g i ipresi i ~ o in considciuzioiic, i\ qiirsta, pcr cliicl clic iiii scmbra, la vcrn spit.g;ii.i<~ric clcllc JilTcrt t ~ i l ci ciiltiirrili che siissistono tr:t Ic
ztatt. parccc!i i c C conilplt.ssc.,

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Tutto cih sembra tiiolto OV,,,,, i i i r - i ~di~ biion senso, ma in !. Jl rapli pretcsc rcaltii i. soltanto intreccio cli hai nte, c la in nato i i porto conoscitivo con IC~III.IO.F t? .:.... s u a s c i l ~Tnimulai.ione trasciila impiici~iiriicii~c 111 Liiii.iri i ~ ~ t t o « i i e l corso cli atteggiamenti cultcii-ali che Iia a\xito i iiizio cnri In scocnpcrta del Niiovo Mondo c che ha rnesscn capo n Ila. etriol..ogia .-. .. l Iiie scicn7.a. Qties~oi.;igyorto, incvitabiiniciire, cornpoi-ra i 1111piego di uiiitii di misiira maturiate nella storia o1ccirleiitalc: l'iinica iiclhiesra Icgittimn Iì! di veri I'icurc t:\ li uriitb di misura, di rimette]i-le in ca lisa. di )i-ovzirle c riprov;ur-le in occasione dcll'iiimodificarle ncl pi-ogresso iininnistico chc contru ) con I'cltl gni caso, si ti-attcr~semilimola: 13 malteria etnl :enti-ollate dalla prksa di :iitali", s pre di "reazioi . ~Il-. coscienza inerociica uciia s ~ u2. ia r dell'Occidente e sia txire insei-ite nel quadro di un "Occidciite in nroviimento" i n virtù della etTicacia Jiiianiicache ogni "esaine d i cosciienza" sciscita. h(,n ha in-. I- --.I vccc nessun senso la pretesa di collocare ia cui~ul-a occidentale ltre. e iingere di poter contemplare da apcdide tu t"frau te le c r i una sorta di oggettivismo metaculturalei e met:a4

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storico. D'altra parte il relativismo antropologico, piivo com'è della disciplina d,ella con sapevolc:zza sto1-ica nei riguardi dell'occidente, finisce col noin tener fiede al s u o tenderiziale neiu truA,, ,C, -..i--.. A,.lismo, non esitanclt, lt,l I I I U l i l t ~ ~ I l ' O c l--6.. c i 1BLt:~-:.. YlUUI,.i r ,l:-: u~iligraio da un pastori cii eviidente ti-ivialità. lIl che si rileva pe SO come luesto, t iratto dallo stesso libro de pi: Qiiantitativamentc 11 niimero cici problemi con cui l'uomo medio occidentale vierir alle prese è molto piili ~~~~~~~~oso di quello con cui si incontra il membro di iina società semplice, ina è dubbio clie egli pcr questa i-acioric debba cssere considerato iin essere limano migliore di una so,cietA inenio avanzata. Il pnx lotto me<'lio dell'ctih dcl1:i n.i:ic .china pii,ò rlifficilnnente essiere consiiderato uri capolavc11-0 di ciri a ndar ~ fieli [...l. Noi ((dcll'ctb dc:]la maccl . .hina), ma lgrado i i1iosti-i ., . . . .. . . . - . enornii. .progressi recnoiogici, siatno - spiiiriiaimcrlic c come esse; ri umaiiii - i i c t r i cpuali all';iiistr;ili;ino niedio o al mcclio escliitiicsc, ma deicisnmeritci iiiferiori. Noi andiamo biascicando i nostri nobili ideali c i nostri nobili scntinienti, gli austi.alinrii c gli cschiniesi li prnt iciIno: essi i,iolisci.ivotio libri c ricin tengono corifi~iriizrin proposilo , [:.?;si sol't:tiito r:~pprcsrritanola vcrn dcrnoclrtzi;i, dove ciatrova la s iia infclicith provveden
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Ciiicfizi dcl genel-tf soiio possibiili solo C a "stoiia dcl. . di iina 1ncr.a csl-iressione I'Occitlcnte" ì. ormai rrciotta :i poco pii1 verbale. Contro qiicstc kwmc cnricatiir~ilidel i.elutjvisrrio ciilriir:ile. serba fritto il siio \lalore p)leniico Iri posizione espressa in A7atirrc~li.sr7~r) e srorici.s,no ~-i~llèi~zologin, li dovc si afferma clie l'-+ nologia "i ion pub non cssc cocent riieli" e che "cssa e ( mata a il1i1min;ii.e la storia vilth occiirlenlale e a conci ,.L.. 1.. .,. ..re, per la ..A-.*.. IL CaLF: JLnlLrl, d IIILIVIIICIIL<JC L U I I S ~ ~ I C V I za al nost; C d o \ esseiu ~ di occidentali"." Aventi anni di distanza, tbe dire Clualche cosa di ancora pii1 preciso. Og. . .. gi come nori rriai si conriniili a parlarc di "crisi dell'Occidentr" o "della vecchia Euiqopa": m a viene i l dubbio che, in imolti ca!si, se ne pat-li conie di Lina o\ivictrà, cornir di iin dato ii~ror n o n cuì , appunto, si parla, q~iasi si tr:sttassc d i un Cenomeno dcella natu ra, e ,, qiiasi come se si dicesse: e questo albero, c'it questa monta e poi, ln l'altro, c'è anche la ciisi". Ora C da rcspingcrc nel n più assoluto qucl riconosciinento della crisi che è esso stess i

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prodoiiodell'alienazioneechc a tal punto ne partecipa da lasciare il soggetto senza margine e centrillita rispctto al mondo, cda considerare tutte le civiltà, compresa la propria, come "oggetti" di un soggetto che, come uomo, è semplicemente scomparso. In realtà oisi \uui dire scelta, e iin'epoca di crisi per una civiltà significa chc si pongono per essa altemative estreme, col rischio che il suo telos si esaurisca per esaiirirnento del siio stesso ethw, drll-n ".I^toi-i, ma lontà di storia". In ogri i caso n oi non s iamci co clusi nel operatori della nostra C ivilth in :risi: siaino totalr ,.i .l - .-L IVIL-. r - - J - r .. .. .-l- . ir"ii1. l\l,.-u u i i Li sistema di scclic c r i t . I ria iuiiuala t- GIIC ora e in la volta, resta pertanto clie incluclerci in quel sisteina un assumendo nel peiisiero il telos in pericolo. innesitandoci rielln sto. - - -..-:-. riri culturale di quel telos e i-iappropriaiidoci di essa, e iniinc costitircndoci - I:~ropriopcl- qucst;a seconda incliisionc - comc lisoliitori del nod o. N6 si tratta d i una syicranza da disperati, alin~entatain coritrasto cc111tlitti i scgni e i presagi. Malgrado gli clementi iien,ativi, vistosi c spesso ahnci. con c-iii la crisi si inanif nntivc viit~iliche i 1npegn;iiio oggi il mc.irido sta c rninaccia iropa. Ctic si deh h3 rn:\ntcnei- Ccdc alla rasi chi; inlano ai .--,....:.:. ~ r.l .l l l..... gione, ~ u l i i r -,~*10s dcll'~llll'llllt~l l l ~ n c r i tin; ~modo to crilinente .\vanti aliI'ii-r:izioJall'Occidcntc, o clic si dchbri i irivi'cc al7 Ic dclla v,ila: quenalc c tiwilarc 3 fiirc di esso il tiimu h i i c .-..'.I. . --..: I.. ...- <.... sta nllernaliva si chiama ciir-opu,pcircric I I ~ J cili I r i l ~ r i;, i h t i ~ l i i l Il2 \or0 1' ropa, poicl16 il :ontlizio~iisociali e la tcnsione tli pensi:cinctic preparnron<> questi ~Iticniess;iggi, . che oggi p.)laiizzano iintnrno a n6 Ic alt, ciimene. cnze e la Il prociig''IOSO ?ìvii~ippodelle, sci iva dcllu .: ,.l-:.< I : ...-.... : .---.,.. . . c i i . , i l L i t I \ l i t a i t u n n r : L i i t i w i . dil Calicoi~rluistadt.gii >pa/.i ~ ~ r > i i i i 31 r~iiflarleo a Einstein: le alrw civiltà non ci pro celte per tlo nrilla di i.ndicalmcnte nuovo c piìi a! !.... -1--1: rini improponibili coinc, per csempio, 11 viaggio psicii~cvucgii sciarnarii asiatici verso i superi e verso gli infcii. o la sapienza dei Verla. o quella di Confucio, o lo Yoga o il Buddfiismo Zen. per tacere dei vari mcultisini europei, cui indulgono le animc stanche ci i1 tecnicismo Co~ e i cer~ e l ldeb i loli. Scnz:a dubbi(3 il n a t ualismo stitui!;cono per noi iin pericolc1 niortalc:, in quali~topcrdlono ì'u orno nce1 mondc3 delle aose e ne compro!nettono i1 ritomco a se, la ....C,

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presa di possesso di se, lo scoprirsi come margine oltre la natura, insornma tuttio quanto ronda l'umanità occidentale come etlinos opera ti\ IO. Ma ccmtro questo pericolo la difesa sta nella storia inip'n--:>. terna dei1 u ~ ~ i u e n tcioè e , nel far progredire la "ragione" oltre i limiti storici in cili sinoi-a l'Occidente ne ha avuto coscienz.a. Abbandonarc la ragione e abbracciare 9siemi di sciAte estrainei a1 -- ue,lsuo telos. iioii diivmmo che I'Eiiropa rion wssa. mb,.Lcl I1ull ve: C non deve pcrchC le scelte CUI Iturali nO.S.~OI..,,., cadere, c; ctic noin clispnni:iino, coriic Srlci.utc, di niiti pcr incantare il l'a iic.iullin(.I: naa-c qui ì. il puiito -disponiamo di altiu), di I: cui Socicitc non rii.sponrt~a, ci02 clcllc potcri7.t nncorr n ~ ~ s c o s t e dclla ragionc, da esplicii~ riperctr>rrendola storia ine~itiilcc mornle dell'Occidciitc c nicttc:rirlo in cziiisn il siir ) telos pcr meglicn posseclerl(.i: nel clic al rappoitto conoscitivo Con l'ct1111(1,~S P C ~ I3. tina hinzionc metliatrice di gi'rincic inlpoi.t;inzn. Pcr toinair alle "protricssc" rlcll'ctrlolo~ gia. uno clei tcireni pii1 fecondi per esercitare, attraverso la scicn za clcll'eilhnr~,~, un esa-1. me di coscienza della civiltr'i occiclentale è .3...~.-1 -..1 L d~iubbio I'ailalisi dei movimctiti di Iibcnzi (.>nedei I~ o p o lcc i doniali e scmicolonial i e dci inillenarismi relig iosi che 1li accnm pagnano. Nel suo rapt- - - _ ICI I . iiecessai-iamente prigioPorto con I'e~h?ioslo civillcl lU U I gzlese niera dei "liinitì" del rapporto coloniale: dentro qiicsti limiti, cssa non poteva aridarc oltre dci doveii "umanitari" del "fratello v -e.-.. n o il "h-ateIlo iniiiore". In un piccolo libro di memaggiore='' -. m~rie,'~Albt.rt Schweitzerci offre Iiin interc ocumcnito dcl Più alto Iivcllo raggiirnto da quel femore irio che SOt t 0 certi aspetti rappresenta il senso Cli colpa I lerio di e: s ~ i a ,.-A-

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lenarismo a livello etnologico non i-acchiude invece nessuna possibilita di sviluppo analogo, ma ha significato progressivo solo nella misura in C L Lrapidamente ~ consumando le sue istaiize mitiche tradizionali si trasforma, sotto la pressione degli eventi, nella lotta sociale e politica consapcvolc di sé, in una pedagogia della coscienza iivoluzionaria orientata verso l'indipendenza e I'autogoverno, con I'impicgo di tutti i mezzi redistici che tale coscienza. comporta. In modo par-ticolarmentc. impegnato il senso di ques to sxiluy ra nell'al :tra vpera che abbiamo ncorda(o, quellla di Pet ley. r .... ---11 ilti ti milleiia~ t.stic.1 ~ ~ i c l i i ~ ~ sono ~ ~ i cesaminati ini dal Worsley in rapporto minuto con i profondi miitametiti intei-ven.uti nel niondo indigeno in segiiito alla colonixzazionc b ianca, e :soprat-1: I < tiitto con quelli prodottisi tra Ic duc giicirc monuiaii, e oltre. Di particolare interesse iti questa prospettiva 2 il cosiddetto "culto delle merci", cioE dci proilotti dell'indiistria cuinpc!a sbarcati dalIc navi iici poi-ti melancsiani. Gli incligcni ignt)i.ano completarlotti> u tid i niei-ciI,L- cre. mcntc il prnccs so prodi.ittivo chc r-odo1te "magicar ncntc"; don« p'ertarilo cilic i biarichi Ic al novvclla, di. i ria tli riri'2rri :i1 tcmr,o stcssclI Ia prop;agzintla r . . . . .. no cli Di ntlo su a Iciini tcr iin Rcg i l i 1i';iclizioiiaIi intligeni, Iia clatc ci, ci02 clcl ciiltc.I rnillcn: iristico (i I I * ~ (li C ~k)cni pi.c:,:iosi, prn all'attci i dall'al . - i).. Z.. ~1.1:-:. ..... ....!.I,. c!i h - uar regno CICI rrlol-t] L I U I ~ I ~ Ii Lt I~ I ~ I I L I ~ LII LLI I~ ~I I I C I I che - ~ ~ ;li slest«i.iiaiio. Ei1oi.a clticsti rovcnnrits sono immaginat si bianchi, nia talora il sipiiificaicj aiiiibianco as i carattcrc nctto: in nlciini tli qiicsti culli lu nave dei in<~r[i avi.ehbc rcstittiito agli incligcni qiici beni clic finora i bianchi nvcviiiici abusivrimcriic. tt.ni.ilo per loro, (I' il stio arrivo avrclihc scgnato I'inizio di iina niiovn era, cioC il piir~disodcll'iiidipendenz~dal doriiinio Ibianco e clel la l i 13ci-tà dal bisogno. D'allra 1parte i l \YOI';~ZJ / non m;anca rli ir1otar.e cinme i in ovinient i rnillcn:ii-istici possunc> assi1m{ire divcriso signitiicato: po:ssono se1gnarc il dIiiiamicoI prean ipo clic si risveglia e che I)rima c1 nunzio di una c:osc ien a poi si volceril a più rcallistici inc)di di lot.ta, ovvciro posso no rap presentare soli;into una forma d:i evasionc in cui c,ercanoL'in com. -11. --:C ..-. .l! ..-penso gruppi iinpa.rrecipi aiie rnaniies~azioni isti~~izioriaii ul urla cfata società. o in cui questi gruppi si t-jf~igianodopo il fallimento di Rl>ellionisociali c politiche, e di lotte armate. L'enuclearsi di pii1 realistici mezzi di lotta in seno alla stessa passione millenaristica è trattato dal Worsley particola rmcnte ricl capitolo "Dal milleriarismo alla politica", dove si dB notizia di alcuni movik.

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in crii l'attesa dcl millennio recede praticamente nellosfun!rmcnti inazional istici ,In r.ichie~tadi rifoime e di autogt n questoI quadro rien"L" ..: A: tra per csernpio il movimentu del IYIIL,L,,,,,& ....In..JI M K , L I I C 31 U I R L X S ~ Isole Salomlnnc ncl :orso del la seconda guerra mondiale e che nel 1950 era ancora i n atto m algrado la ostiliti e la repres. - 1.2..sione dcll'amminisrra~ionc onrannica. L'arcipelago delle Salomone si ricollega nella rnenioria dcl pubblico al nome di Guadalcanal, eagli cpisodi bellici che piinteggiarono la lotta fra Giapponesi e Allcati: con la fine della p e m d l'arcipelago iienti-ò per il pi~bblicoc.iiropco iiellc alquarito vaghe e letteruiie "isole dei Msi'i dcl Sud'', seinzu più ommai un iiferimcento direitto o incijretto con i IlinblcmiI della nostra civilth. 111t-ealt5 giii prinin della . .l .-L,..U.I. I I O.... .--. azitazioi~i salariali, i11 ~ I C iiiit,r-obaguerra vi L I - t l , , .date -. bilc I'infl i marina i stranicri socialisti: vcnne poi I'invaC qiiincli quclla clegli Alleati. In questa sitiiasioiic ~ i a zione, I.~CL*IC I I I ~ I U I ~ I I I C ' I I Lradicali I ncll'ai~cipclago,si s\liluppO il rno\,irncnto dcl Marcltiri!: Rule, in cili appaiono alcuni tratti millenaristici in fiinzionc:intibi-ilaniiica. ci02 l'attesa di inifich~navi americ:iiic, carictlc di licni, C il cui arrivo avrcbbc inniigurato la nuovit Cra. La r t o costr ositi pcnri hcni che CI( )vt~!ano i ~ ~ - ~ t l e \ l i ero stati gratuitamcii rc tlisti-il cani: nai ite questi dcpositi rirnz~scir)scmprc vir-t* Ma, intnntci, ;i del mit
do e in\?ecesi pongono in primo

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pre più C onsapcvc con precise i*ichic$tcdi riii~rm c e d i allfo$o\'el ... .. .- -. Cjf: libi i corne qiiciii aei ~ n r c r n a r e i del Worsley si niiiovono nella dirwionc di una scicnza clrll'etlt~imricca di risultati c di prumesse, alciiiie risenv sollcvuno injseceopel-cchc pur t rattancd o in apparenza lo stesso argomento dcl risveglio dei popoli coloiniali . . rria etnologiimmettono in moido immebdiatoe aicriljco riella milt~ ca i temi -rattei.i slici del1a crisi dtAla cjvilr à occidc ntalc. È il caso di M L I ~ di ~ ~JaLnhcinz I dorf nel 1958 J ahn, libi-o- -edito ;3 Dusseh . e recentemente tradotto iri italiani ).L' Questo libro ne di 1iimeggiare i cara iieri del1la citiltb ncoafricana in Iqiianto t ndizione aiit,onorna iin movim eiito, delIla quale l'autore cerca di indi. .&:.L 3 t ~ ~ c i t rl l..e.unica t ~ ~ uai i t ' stile, di significato, ai oricnvidilare I I I M C~- u- J ~ bmento. Tale unità, indipcndente dal colore della pelle degli intellett~ialiche la rappresentano, dalla localizzazione geografica -

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tria africrana e d:ille stesse lingue materne ah-icane ;e in ingllese e Cé:saire in francese), si manifestereb(Tun remi settiori della .vita culturale, nel teatm, nelle aiti be nc figurative, nella religi one, nella lilosolTia, nella letteratura, nella miisica e nella danza, e troverebbe il suo simblo10 più regnante nella parola rìtuntu, tiratta dalila lingua materni del filosofu han.~~ .---~-_ uiir ~ : r c : - t l1.- ---...ssa parl i discoix o che iion paghi il porto le istarizc dellc diie civi. i con iinu pronun,alricriii: suo debito diI Icaltc?vi21.~0 la ci . con o ~ n i ziata injedcltà verso In civilth occidcr;itale. Tiil -o tli dah n ;i I'analiy pi-ohabilita sui.cbhe sterile C impi-apri, are invec:e c pcrtiiic in quanto opcra di ctnologia, I'cconda A -**.<.r.. .I-11la sua valutaxionc comc docuniciito ciciia > t c b > i i C I V I I ~ . ~I I C O O I I icriila, c i o cciilic'documento ~ da :illincarc con qiiclli clcl hailtu Alcxis Kaguimc, dcllo ywub:~Amos Tiitiioln o cle\ ricgro dcllu Martinica AiniC C6saii.c. Come "Boc~imcnto",o come "raccolta eli ~ O C L I non sciltanto ael uscoltair Ic voci di iin monincn 1 nell'altro, condizion;\ da vicino, L. in modo
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la ragione occidentale, ma contro i s ~ t)ic limiti, contro il SUO nor1 essere abbastanza ragione, contro le su(:contradIdixioni. Come di. *.l l .. ce Aimé Cbsaire, la ragione contro cui questa r uova inrciic~ruil.. litj ahicana si ribella è quella che appare ai più solo cornc "corona 4della huista", conle linguaI dell'ordine nel senso in cui I'ordine una volta I-,egmb a Varsavia; 4ed è ancora quella ragione che, col 1: .- ..-SLIO tr ~ L U L ~ ~.IUI I K gugi~u cor porativo, chiama ''follia" per esempio il Vodu Ilaitiano, e non sa iiconosceivi piuttosto una "follia che si ricoi*da",e che iammcinorando il cattivo passato imposto alla pente dalla "ragione" della civiltà capitalistica e dall'jmpei-ialismo coloniale si arnia con ciò. per vic proprie, alla conqiiisi:a di unal niiuva coerenza c di LI tia nuova saggezza, verso una rag ione che non sia "la corona della frusta". I.: I ctnologria coine scieiiza dell'ethritos e, al tempo stesso, come es;aine cli :oscierix,a della C i\'ilti~occcidcntale nell'epoca della --l---: crisi Llella socii<- tà boip:licsce dc-1C I ~ < ~ i u ~ i i a l ideliiriita sino (in ot-ientamcr colarc dlclln ricci-czi, una prospettiva di incrcmentu t i i r per rnt 1.0 Iri qiialc prcndoiio rilievo iin gran niimerom prublcmi sioriografici. Qticstoorieiitameiitocqucsta p r r ~ ~ i i c ~ iirircrcssano iva la vita c ~ i l t u t ~tii ~ ltiittc c lc nazioni occidcntali, in cluanto vsiiqianieittccoinvolte ncllc a l t c ~ ~ i i moiitlu conteinpor-nncn. M a , n qiicsto piinto, si rende (.)p u n discorso specifico pcr iin piii pi-olònclo insei-imcnto uL-iiaCLnologia nclla vita ciiltiiiT~~le itnfiunn.'V .a rclatit :xiia della borghesia it:ili:inr\, la recente IOr-mazionc dcll la sc:ii*sa c rar-ditra p a n c c i ~ a ~ i o nalla e v.....,. 3 1 J i t i..... l h i o i i ~,-t~ir,rrlaic non hanno cci-to f'z ! sol-gt*redri noi cl i una et nologia Icgata ai problemi vital ita ciiltii:rale naz innalc. I :etnologiu come . ... . scienza i. nata luppntri ii i i [~acsi prr- i quali i l rapporto con I'erhno.5, sia p1 imiti ilella prospct tiva bu~ighcsc,costitiiiva un problen. i, sia che si trattasse clcll:i coloni, 'zarione di popoli iontzmi. comc iu il caso dell'tiighiltei-Ira, Jclla Francia . .- sia .-. che -. .~ . 0 della Germania, si trattasse addii-ittiira cii.. una coionix7"izione ii-itei-iia,comc fu il caso degli Stati IJni t i e clell;I Russia "arista. La ridotta pai-tecipazione dell'Italia al1 epoca coloniale -4, 1., "Piega perche ncglj iiltiini cento anni Iu etnoloslu ~ I L L L ~ ~ " ~ V ""1 nostro paese uii posto i-elaitivarncnt ;lo. ed è riniasta lungo sehza apprezznbilc lega,mecon i ni vitali della no... stra cultura nazionale. Ma oggi, I ~cpuca cicila crisi della so-..: I-..I C11' CietA borghese: e del ti..amon t o del colonialismo, e nel corifig~iT"si di U I I ~CCienza deIl'eth~?oscome particolare modo di prendere coscienza dell'attiiaie cungiitntiira della civiltà occideiitale, l

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la ctnologia viene acquistando u11auu avccifico sipificatc, pci ia vita cultumle del nostrc paese, e non soItanto pc-t- il fatto gene-

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rico che il nostro paesie partec ipa all'alttuale cc~ngiunturadel. -. -estreme, ma anche in iin scnso l'occidente e alle sue alternar~ve multo più specifico, più pertinente alle difficoltà oggettive in cui si imbatte la nazione in cammino. Comc si è detto, nella nuova prospettiva della scienza dell'ethrtos, costituiscono potenzialmente iin probllema di ricerca tiutte le "r imani ti'' viventi che, in u n motlo o nel1'altro, in tiitto o iin parte, stanno i l di 1B d cl limite di e>ipansion e..e- di plasmazio n e della civilta aiccidcntzile: che qiiestc "uinanit h" formino civilt;3 più o nneno aut onome rispetto all'Occ,idcnte o si ridiiczilio a giuippi viventi nel si10 stesso1 seno e . .... , -p1 i11 mi:siira piii o meno :ampia e impegnaita ad alt re epo..- .- - --- J--! - - - - - ..- 1 - C-.. cnc ciiltu!-ali, porra avere iina 1rnpnrranz;i ucc-i.siva pcr ia orrtiulazionc dcl problema storico partico1ai.c c per il metodo della ricerca. ma non in rapporto alle rnoti\7aziuni f(.>ndurnentaliche alimentano la scienza dcll'etl~i~os. In particolare ci0 compoi-ta una relativa svalutaxioric dclla distinzioiic k a scienza dclle civilth cosiddcttc priinitivc c sciensu tlcllc tradizioni popolari o folklorc, in qiiuntci in entrambi i casi si tratta tli urnanith clic, altra, ob) in caiis l 1lX) L't t10~grai'ico. ire giiii oipoirit Ic siic ar icii~ dal tnrigra01.al'in :izznzior ic dci sul .. lici) cli~ u 11:it-t icolai-c i-ilie\~o ncll'Italia di oggi 2 q1 11 i l monido conta dino dcl Sud, sotto la spinta dcll'rittiiule i; la qriis tionc rnc~riclionalc.Nrin si tratta dì isolni-Ctalc moi . . I Il ..-. icsro ucii;i socirt4 nieridionnle C dalla storia cultiiralc dcl nosrro paese, C ancor mcno eli isoliirc cluanto di piii arcaico e ti.a
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tanto una determinata vairitazione dell'ethnos ma che poneva anche in causa la (~iviltà''C ristiuna' ' e i suoi interni limiti storici in questa paite delIla penisola. Era in tal m odo dischiusa la possi-,..v i l'",l--J! bilità di iin r a p p LU~ ~~ iic o t r c..u..~ii i -2 r r iu~onalc, che andava al di 12 dellc particolari determinazioni della letteratura n~eridionalistica tradizionale e dclle ricerclic "demulogiche" collegate all'ilIiistre nomc di Giiiscppc Pitr4: e in questa dischiusa possibilità si innesta il disegno - pi:r ora atiluato coin S L e r~nngio c (:on La ren-(l del riniorso - di unaI storia neligiosa ìcl Sud C:ome nuc9va dimensione della qtiistion e meridionale e zoinc mi:tudica "messa . . . . - . . ... in caiisa", attraverso lo scandalo iniziale Idell'jnco ntro etnc3zralico. dell'Europa insegiiat cuolc C aippresa lai libri. Uiicste sono, in sosti minacce C le pro niessc dc:Ila et.,. I..IL -:.. 1 :-- .--1:- iillilaLct- ~ w i i d nologia. derivar^^, iriirrlcciluta paiiecipazionc a qut:Il'ii-razic I abdicante c quel rclativisnio senza prospctti\ra che car, inn la ciisi clella c.iviltA borglicse, e cIcI:- --. I I I C I ~ I ~ ~ ~clvilt;i I L O ~ X - I I . ~ ~ C SLargamcntc C. coinvolt*h I'OCC~CICIILC dalle suc origini positivistiche, ncll'oggcttivismo naiiiral istico, l'etnologia e giiinta al contmscnso csti.cnio: ha finito col consi,m,. dcrare In slcssn ci\ilth occiclciitale, lu stessa Eiirnpa, coir,, .,,,,, civiltà ";;~ccanto" allc alti-(? e rnuov 1 pie110I' ttgimc cli cstrnniazioncr si vcnut:t trustòrnlandl irr«l Anri 'I uopnlog;v , cici6 in una scienzri n :itiiralist ica clclle daic" nclIl'.* cciinic'~ ne, I'KI . citi e anclic I biIinpn conie civilti ". Che poi I'ctnografo ciiropcc), in quuin t o ctnol ) ciiropco, non xii nece.;sal-iafosse un "tlat-..I: ~ p u i coioriiaii i- e semicoloniali. la unificazione socialista del nostro pianeta, la conquista degli spazi cosrnici si vengono delineando come i compiti decisivi dell'epoca sroiica al-

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I n cui gestazione stiamo partecipando: in questa prospettiva, chc

non costii~iisceun "dato", ma ch.e si conf igura come un "risultaesperiìo per entro lo slancio raziona listico C storicistico dal è nata e in Darte "sta nascendo", ,q, ,.,&. ~"I E .13 --- civiltà moderna in pal-te i conoalla rmologia spetta u n p ~ impor & ~iaiioe come r :cidcnscitivo e operativo sul piano del rappori:o Fra un zzata e talizzata ed ethnos, c soprattutto fra um: " ..se stess,a, Ira l'k iuropa e il suo telos. Sul piano aei rappor io Fra il nostro pianeta (:il cosmo si vanno moltiplicando le scienze nuo\re:ma l?er quanto concerne l'umanità terrestre il discorso diventa .. diverso t:. piu g~.ave.Lcra dei viaggi inte~planetaririschia di non poter dispiegare il siio significato culturale se nelle fiiture navi spaziali gli ast porteranno soltanto la melanconia di un rnondv diviso usi il 1~1u.sclell'Occidentc stiinolato clal r-apportocon l'ertiwos: in questo, c sto, sta la pronnessa piì i alta tli iina ctncblogia rif ---A--.

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' Cfr. E. De Nliu-tino, Nrirrrrtilisrno I2 sg. ?

tp srnrìc.istno nrll'cfi~o!ogi/l,Bari

Cfr. R. Crocie, Filoiofin P ~roiielg7nfi0,Bari 1949, p. 247.

' Illici., pp. 24 7- sg.

' Irnlirr, BRI 5.Croce, LA!'t~rrtitrtind d. ii., Mila C. Lfvi-Swa uss, Msri Ibid., p. 377 Linibigiie, Parigi 1957, pp. 14 sg. 7 C. salaiidicr, Af%q~re bn urtx sciencer hut~iaines.Pnrigi 1960, p. 496. W. Gusdori, In/rudrrc~i Attraverso Iqiiesto ten ia delì'incontro etnograficu coiiie mppoi-to ~iictodi-

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o r n c n t e espeiito della civiltà occidentale e dclli?tlrnos, il terne della conteinpraneitu della ricerca storiogiaFica penetra nell'intcnio tlella scienza dell'erlrtros c ne rappresenta il lenncnto stoiiciziante. Chc la ricerca sioriografica inchida ani che la situazione presente da ciii i'indagi~eha tratto lo stimolo 2 o m ~ adivenudella piìi matura consapcvole~zametdologica della to un pensicin i-icoi~miie storia; a parte la formtilazione rmciana clella coiitempnisneit8 della sloriografia. si potrcbhero qui ricordare il Dewey, i l Bloch. i l Feb\~-C, il Marrou (si veda Pietro Rossi, Storio e storicisnio nella /ilo!osofia conle>npomtrea,Milano 1960, pp. 397, 466 sgg.. 171 sgg.): ma questo pensiero nttcride ancora di darc tuiii i suoi Iriitii iirl rlominio della e~nologiainiesa C:ome incrc mento occatrionfalmcntv. e pcr iniiinsec: sii&.in iin tciiiiine concliisivo assoltiio. Iii realtà. l'idca del pini10 iinitai. storia dcl rriontlo 2, (in rcsidiio irligioso: scinjlrc pii1 oggi giiatlagna la co ..culturulc iil pcnsicro ctic I'iiniiPi dcll;i storia non i. iiii dato. i ~ i at i r i conipitci. "una proposta Idi iinificaz ione" vai-i;~ b i l csecontio Ic civilth c Ic rpoclic: ogni civili2 o Iuno. C luv(:ira pei- attuarla, C si niarilit.nc cnmc riviliB o rpnepoca nc II-ricctii~idc .. ca sincliC puo uitiiariik. con tutti i iischi inri.ciiii al fatto che i l siicccsso noi, 6 scritto iicll'ordinr tlcllc rose. inn dipendc iiiiiraniriiic dalla cri~rgiuiriot.: la nccliczza rimiiiia c clallri rispondciiz;i alla sitiiazionc sioi,ica dc)l'aiir) < porre. I.'Occidcriir i. inipcgnntr) appiinto iii iin ronipiio clrl griirw (cliiesi fica la sii:\ "c.risiV).i r i iin'cpoca i i i cui Ic siic passare pi-opnsic opciaii\:v sc~i.,..,,~~,.ste omiiti a iiclti rifiiiti: e i11 qiicsto srio "i.il)i.t>)~~i'ii" I'Occidciiic riuii Ira n c ~ < i i ~ i Dio cnii sk, mn iinic:iriiciite s r sicsun. 1:~'incilogia.ciic h:\ ccri:~ri1crite con~rorso:I dissolvere I'inimagiiic cli lino stai-in à scnso iiiiico, inniriu tritiiii1:ilc di 11 iiitii I'u~ I ~ uLi ~ ~ ~ . l81~ ic I manith secc~riiltikisi scritte ncll'ciirlirie clcl mondci, rlcvc (ii;i ~ --.-....L-., la formazioiic clclln i i;ti!iiic dclla storia c all:i rliiaril'ic:ii.ioiir tlclln proposta di tinificnzionc tl:ilI'Occidrriic. 'O L. F~ilicniiib. .lri~.lireAfnka.~.1913, p. 31. (ti7icl. it. Tririnit 1950, p. 65). La stessa ci.itic.i i ~ ~ ~ i ~ ~ ~ i ~piiò ~ i ccsserc . r i i u lniossn c nl ni:lp~inre ildriucr friilrrrr Klrllrir, Stociarda l948 (11.ad. ii. Toriiia 1954) e itnd Krrlt In!i Naiiin.-illkdni,Wicsbade~i1960. 2" rtl. l ' Stille eliiccil~i~axictni intni.~io:i113 pliilosopliio prtrn~zisirariizionnic isoiio tla vedere, oltiv Ic opeir. clcl Giicncin, qiirllc di R. Cooiiiai.iiswamv. l 2 M. E1iiidc, lJ.~~vclic~iogie 4 propos ~ I . SI ~ I ~ I ! , C Jisinr ~I lìis~oirt!dr,s rdiXioì~s: dri "Centre", in "Branos Jahi.hiich", XIX ( l95 I). p. 251. I.' M. Eliadc, q>. ci!.,I. C. l' 1.W. I-inucr. Dic Rvligiori rdtt~,ilìr Si 3a.r refigidse Er1e.brri.s crir jdrii nieciereri rlino 1923 l 5 J.W. Ilauer, DuirrrcEie Gc 934. J.W.Huuci; W(i.5 iuill dic ~leltrscheGl~trthcnshrrc~~gr~ng?, 1935, p. 53. l' V. il faiiioso libro di R. Bc~iedict, Part~,visofCrt1tur~.Ncw York 1934. trad. il., Milano 1960, c M.J. Erskoviis, C u l r ~ i r n l A r ~ r h n ~ ~New m l o ~York . 1955, pp. 348

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sgg. l8 Per iina critica del relativisnio culitirale \r D. Bidriey, Zi~l,orrticnlAnilzropology. New York 1953. pp. 423 sgg.

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. i uasL'open di Ashlcy Montagiic, hlurr in Protcss, d a ciri abbiamo trailo ~ nun si ripor-iati iicl tcsto, i? stntrr Ictta da noi in b o u e iloli iinpuginatc,e pcrrz n m siamo in grdo Ji citare le pagine (lei passi stessi. ' 9 Montagiic, . ap. ci/. Ch: iVn~zrrrilismoe siorici.~nro.pp. 206 e 210. 2? A. Schweitzei;Z~visclrt.rj W u s e r ~ t n dIlnr~rl(1, Brriia 192 1; ti-ad. it. Milano 1959, Boi!e coriririci« l11 forr.vfu iwxgirie. Cfi: V. Lantcmari, hfovirticrrri rvligiosi di liher~de di salvczzrr dei ppoli o!>pres5i. Milano 1960. rk~lldh1c'lnircsin. trad. P. m'orlsey, imriiha situw~rh.1 citlii nrill~jr«ris~ici 'v

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Itinerari meridionali

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it..Torino 1961. .l.Jiihn. Mi
C«me s q g i iiionograRci di questa riforrii;~del sapciP clnologico. e in pui-cicolarr conic conti-ihiiii alle stolia rcligiusa del Sud curr~cII~IVVZIdiiiicnsionr delIu cluistione meridionale, si vcclririo SII^ E rririgi
J,il F i Tricz~rii del caos. 11 pitto re piigliesc B Ili liu riif cenario Ipmpiio Inel se....., .1 . ~ ~I I I~~ I~I I~L I~~ I ilt con la vita, clie 2 Soi-ma. Tutt avin il I'ritto i.calc. C chc iri qiicsto sccnaric.~ clir scmbra 12i ncgnzicirie rlcll:\ stirtia 1tivoili> alc~incmigli;iiu di ~ ~ r s o stoi-ic n c lie. Vivoi10 nel groviglio cili (une che si ritlclossano alle pendici alquanto hniscfic t1 . . . di.- Tricarico, onde nc risiilta 11n Iribirinito di scc t ~.i p i t i , slogo di rogiic clclla pril-tcalta Idel pacst glio \i direbhe che contenciono - 1 L.-.,.,.' r t v - r.LI L< pii1 t.lerllLIlL~t~ 1 U I ~ L I ~ ~ , del~ I U ~ I'csser-e: a coaotla qiii ancora r bita~ion ririi e be! di una is p t ~ i e -. . .-umana ZIIILIIILI I L I l--.I < ) L I ~[,CI C I I ~ L I I I ~ L I C U ~~ II I Cspecie . unimali. Rachitismo, artiitisrno C gozzo insidiano i corpi: cppurc essi vivono. EccoIi qui, davanti a noi, a I-accoritarci la 101-0 storia. 11 contadino Paolo Zasa, coniugato, con sei figli a carico, P proprietario di poco pii1 di u n ettaro di terreno chc produce in media ogni arino fiumcnto. vino e olio per iin v;ilorc cornplesSjvo di L. 47.000. l? poi fittuario di u n orto di proprietà della diocesi di Tricarico, dal qualc ricava ann ualmenl !e,per zndita di prodotti e per valore di generi consuimati in 1famiglia , altrc 70.000 lire. Zasa integra le entrate del !juo bilaincio farriiliai-e a

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con il lavoro di bracciante presso qualche ditta, ma ha raggiunto quest'anno solo qitattordici giornate lavorative, per un salario complessivo di L. 17.000. Pcr il fitto dell'orto paga L. 12.000, altrettante per i l fitto dì casa, e le tasse salgono a L. 20.000. Restano così per gli alimqenti e il vestiario di otto persone, e spcse varie, appena 90.000 liire all'an no. AI l o ottobre 1950 Paolo Zasa ha 44.000 lire di debiti. 18.000 lire al cal;lolaio, 14.000 per to, 22.0010per pi;estiti ricjevu ti d a gcneri alimentari pres prillati. Rocco Tarnmone possieae uue i o r r i c)li di teirr n o . da cui ricava in media, per anno, IO quintali di grano e 7 ettolitri di vino. Integra il siio bilancio familiare lavorando comlc bracci: inte, ina ve. 11 ~ 3 1ico - i di faraggiut.ige ncll'anno appena 80 giornate lavt~ruti' . .-- .l ..: miglia è gra1.c: sei figli. Ciò spicga perché la catc-ria cici debiti di Rocco 'i'amrnotie noi1 bi spcz/a mai. A mia richiesta, si toglie dal poi-tal'ogiio un pezza di carta nel quale i dcbiti sono annotati, C tiic lo tnostm comrncntando: "Ecco il inio tcstaincnto". Si11pezzo cli carta si lcggc: A Szintoi.~I>oiiicriicopci l'asino cc Int crc!isc pci Iw sommo 1' C A Sraia n o Anconio per sc 9 )Ii:ino A I Itonici pci* A 13.~1 350 .. .-. A M:ililiritii Kos;i 1x1.~ : I S ~ : I C- 13nn:1

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A Conccit:i pcr piixia c l':ii.iii:r Al droghici-c Mazznrelln Paolo pti A Mciiì~nn:i~ic*i. gcri~i.itliversi A Sccii~iAiitoiiio pci fitti, tii.:iti.n Alla levatrict. per scn;ii,io prmlut~: A Laiiicnx/.oiioAntonio per presti1 A Zaiiiioiie Antonio pei. ),icstilo A VCn.:icino Niczola per s Tasse

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cialista di Ttjcarico, h incarcerato. Rocco fimmone gli scrisse una let tera che merita Cli essere conosciilta. Dice, la lettera: Compare, cai.i(.-;m,, .,,...,,, vi 9crivo la p resente giiisto per diiui che noi di famiglia stiamo bcne tr nii augiiiro che anc:hc ZU stai bene e verrai pirsio in mezzo a noi. .....-.-m -... . d Vi U3,I I V..,.... LYU -LI I V C I C. p ~ primi, e vi avrei scritto, nia ncl inio pcntero cervello credevo clic non potcvi i-icevci-e posta, poi mi sono informato c vi ho scritto, e poi dal priii-io giorno clie sei a Matera, sai, la voce del popolo diccva: "Nonstaràneanclie trrfgior-riicsìibitoirscirri". Ma intanto i giorni pa ssano iinlO attacca1:o all'altin e voi non venite mai. ma coraggio, pen sa alla saliite, non 1pensare a niente, che i guai sono fatti per noi, peir3 tornu a dirti che iidc bene chi ride I'iiltimo. ...,-IA .. . .. Coirip~reRocco, vi dicv -1.- -: r-.~ ~~ t ~ sc ~ anon ~ r vi; i)io i scritto piima P sc anclie a casa cli vostra riiacli~noin ci sono stato come gli altri. Io dico la vri-iti, iin poco mi v e q olavo, ~ iin Ipo' pcr noii i~iiiio p:! issato uii: disgrazia che adcsso vc la spie riio giarnt3 di cni.iic i casa di rnio fratcl li, Nicola :t 1111 I Lasa mia, iiicnt rc s I pasta. n'iess~n lo' {li ci. ... r.i.natn , ,* I L I U O li.srihin [in :iltro psilc~iiiiio,incnti. .-, ,,.,.. v,,L,,,, ;)petzizion~, ir I:i Iiicc, c il h:inihino tli qii:ittn> anni si va a ti.oviii.c in qiicll'ac~~~iu della piist:~c col scdrrr rleiiti.o. Intanto dopo 24 (Ire clccc~lcv:i,e poi la cris~isi ki pieno clclla Irgpr C di ilc,itoi-i C* ligurati quanti ilnln~ic disy)i;iccri, e vi dico clic qiinndr la salnin al ciniitc1.0 anche I:\ vostiri famiglia li: )i vi dico clie 11ni l i i t t i conqx~griiiion possi:iino t dclln vost i a presenza. Ccii~icsi cscr iri ~>i:izz:ici si cion1rriiLi;i: --ulianricicscc Kocco?", mia iritnnto n oli bi escc? mai. Sreisei;i riii I ianno tlrtto: "Fra t tii", 5pC.l-ocliti siii vcro , pcfr', l"l< 1 inteso d,;il po~zcilirio. Vi d ci \in fortc2 abbracc io. P.S.apcrr) Che svnzn tiispr,)nderrnidi veriii-e tu e n. chc comcmricevi qiiestzi iiiia rlot~csti~iscirecome in t i ni; higlietto di scarceiazioric. Di niiovo. vicni presto, t. c o ~ i g ! gio, che uri provei,bio dice: "Giiai con la piila c la rrioi-tc non vtnilircri.i:iin Vi bacio di ni e tun f'ratcllr, .-3

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La storia di Rocco P tutta i n qiiestaI iiiido el,enco di c:ifrc:vi si rnm Iv,,litoi'e tia racconta infatti come egli sia c c i s i i c r r d a camb~riir; via che gli viene negato il credito. Vi si narra di prestiti faticosamente ottenuti. E si serba anche memoria di un bambino nato sotro il segiio del debito. Tuttavia malgrado la tentuziorie continiia cdelle Cos,e, Rocco Taminone resta un riorno picno di umanità, anzi si Gapisce chc la sua umanilà si è costituita in aspra 101ta C 0n quella tentazione. Quando Rocco Scotcllaro, sindaco soS.+<

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La urnanit8 di Rocco Tammonc pone il problema generalc della umai~itàc della "civiltà" dclla gente rabatana. Per quanto la Parola "civilth" rifci-itn allc colidizioni materiali di esistenza di questa gente possa suonarseatr-occmente beffar-da, i: un fatto che Acqua rlclia

pasta dop, la cotiiird

tali condizioni alimentano esperienze e affetti, costiirni e ideologie che formano civiltà e storia. Vi è una esperien7a di fondo da cui Ia gente rabutana deve continuamente difende14 per isalvare la propria umanità, per respingcrc la tentazione bestiale dlelle co- se, ed è l'csperit::nza dei giorrii CI. le passario sempre uguali, senza storia, senza pr-ospetti\! a, sordicli e defomi.È assai difficile in queste c,ase, cori questa ,vita, inar?tenersi . "- Iiiornini, serbare almeno che qiiao di alleitti c di rappoi-ti un debole lume di quel c . la specie: di vena accorcit a e noIifica l'umanità. Di qui , come si2 i beni clella cul t tira CDstalgica dclla saggezza ! ... I . -..- ..: - . . A , .".% .. .. iritestit~iisseroLin patrimonio uel qualc riuri 3 1 ~ J U O cmcr G ramente partecipi. "Fosse morto tata e no lu ciiiccio, lu ciiiccio gia a ddcgna e tata iionc" cantano ninai-amente diie ve1:si del ma... :itcrano: fossc morto il babbo e non I'asinel2o, I1asine11oetil uriic per far la Icgnu, il babbo \cccliio c inabile alla fatica invccc no L'espei-icnxa filiale, tcstiinoiiiata dalla parola tatcc, non rc?:sistc al. la tcnrzizionc dcI1c cosc,c ncll'apparcntc cinismo Jcll'igrioic~cansto hcne civile. nostalgi torc tir ina ccsrioscc orm: ii assai bcnc. che itc Iri gcri ~ I I opratliillt 0 sul tci *i*ciio n c si coi qiicsia rcn~a/.iii della Ioit:i cli c b s s t : nc11a catena dcllc snrd idc giorriatc rabaitanc la Cbniancipzizionc irrrle ha ititroclotto 11111ertncritnI cli civilt ii C di s i c)ria clic ~~ i c cuntc niito LIIYu n i . Il 4 1 1 1I'ZO i-cstitiiiscc al tcrnpci pi'ospcrti~~a -.. . . . -1 -11I \ . -, l , -1 1 ...,,. 19.50, in scgtiito nll'ai~cstorlcl scprcraim uciia ~ r i i r i ciii rici i-'tvt,cri. Scro, lu liilla riiosst. :iIl'rissalt<>tlcllri cascim:i ilci cai-r~bini pii[-cino n:iiurainicritc pci.qiiisixioiii, iiitci'i.~gutol'ie ~irt'r poscrn ai contadini il prob!cnla di stabilire iinn Iinca di coriuoila coiiiunc. La "legge" .tic,i\!a di stabilire chi crnno stati i sobillatori clc.ll'azioii c scdizi osa, c sop,iittiitto cciint: t" (In ctii fii sfcindata la porta d ~.Il"i ,~~~, . \ ~ , rCoinc n a . bisognava comportrirsi nel coi1 contaso dcgli interrc:~gatol-i?1Etl ecco :hc. a i i n [lentoal clintr siigye1.ì qiicsti duc vcrsi, cliic nttiibt scclcrc di iina rnitica M arghclit;a: 1

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Qualciino strappò dalla testa di iin cet-to inuresciallo Gallo il berretto. che passò di mano in mano nella folla. Il berretto bniciava nelle mani di chi lo aveva, e ciascuno aveva Iretta di disfarsene, anche perché il maresciallo nei giorni successivi lo andava cercarido. Il bemettcI soggioi-n6 brevemente nell'orinai toio dcl Iiaese, poi h portato altii-me, e irifinc gettato iri u n burron e. Ma ali che li noil ebbe pace, t. la caute la suggerì a un contadirio1 d j seppt -1lirlo . n sotto Ic radici di i ~ melo , e lì si tirova aiicora, per quel che mi è stato assicurato. 1I contndi ni non niancano di osservare clie il bcrretto agirà da ott imo con'cinie, pe rckiC il nielo fioi-irà qucst'anno . -...--- -- -- .-.. 3 : l - ~ - . . e- >ara cai ico ui iiiirti. Dopo i fatti di marcon pai-ticolare vigurr-, zo l'odio dei coiitudini vcrso il maresciallo Gallo crebbe. Una volia si forti16 un corteo di contadini C di contadine chc sCilb silcn7iasnnicnte in pia7za. A un trattoqiialcutio del corteo irnitìi il canto clcl gallo: "Chicchiricliì!". E Ic doniic. in cacicrixa, a rispondere: "sciu, sciì)",agitando i grembiali, conie fanno appunto quando \logliono scacciai-c il pollumc. Effrittivamentc sotto la ptrrsionc popolare il inai-esciallo (;allo fii allontanato da Tricarico. -

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La tenclenza contatlina a ri~pprcseiitiircdramrnatic:imcntc, a riscatt: tre niet'c rrsotii l'ic la ricleboruziont rnimica la Iricenda i i-illettc n,cl caso i l i ciita frinatica dcrnocristiana assai nc. :se per I( chc di corniziaiitc c tli .I . . ..iri cici-iciiic. I attivista a- r ~ i ouciia cnnsorrei Accndtle cfic, in occrisionedelle~iltimeclc;lic-ini:~iiirninistrativc,1;) Liiiutica era in giande ansia per i risiili;iti, c Ic noti7ic coiit~iclcli~toric clicb tli taiito in tanto giiirigevuno a misiira che vcniva cffetliiuto Io spoglio delle scheclc clci v a l i seggi cIcttoi.:ili. la rncttevnilci ora in istiito di euforia, oi-n di ilcpi.t.ssionc, a scconcla della loin natririi. La \ iccnda & mirn icameritc rappresentata dai contadini coi^ virrianti . . e interpretakioni personaili iiirci-cssantissiiine. La c" seduta in cucina, dinvr sul i,ricolarc :irocioiic) vari pai :neriti il pranzri col qi.inlc sareabhc stat.;i festcgf:iata In v letto- rale. La fanatica I ia in gre rnbo la g , C- . -. accompagna i! moviniento di vai c vieni dc col car,ita tli Biancofiore: "O Riancol'i,ore, siiiilbol di a r Il canto t; ispirato, lo sguardo -.: si.: -pcrdc stupiaanienre nei \rtioto, con liquido landella fanatica guore. Di tanto in tanto la fanatica interronipe il canto per irihrmarci drillc pie cornari che sopraggiiingono cii.cu l'esito delle vota~ioni.Se le notizie sono buone, i l canto si leva con rinnovato fervore, sc sono cattive, il moto di vai e vieni dcll: i mano 5,i rallenta sconsolato, e il canto si srnorza. Lc notizie ciattive au menn

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Miirghcrita B i'atto a' 101 rte [\a' botta di ciilo à I-otto a' porta.

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Per molto tempo le contadii del grave magistrzito cliie awcbk . no svolti i Patti, e dei due versi cuii

itadini risero al 1bensiero n di stabiilire comie si era. .. l: b I quail U I L I ~ I I I I I S L LVY(ILOavrebn--.

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porta, l;a folla aveva fatto

ic nella C~Scsrmd.

[ano, e finalmente la catastrofe si compie: "L'aratro ha vinto," Ic matrice. comiinica I'ulti tica si er:ge lancia.ndoun a!", getti grido isterico: ' 1formag i t tugia, I, :, e cade ~ orivei3a. i I I I L - I I L I C I C ~ I C : L I . > I I I i~ le I si a f l v ~ i a i i uintorno, 3 vanno Iacendo per tutto il colpo niassag,gi sgrala solle ziatissi.mi per rianimarlla. 111 questa forma h o visio rappr csen taI II i-e la scena aaua contadina Rosa Stasi, che metteva [urto I'impecno nella scena finale, simulando a perfezione l'attacco istei-ico, I'irrigidimeiiio delle membra, il vaniloquio e il i-esto, tla grande attrice popolare. Invece jl contadino Giuseppe Cctani int~-nAlloevanel finale iina variante più composta: all'annunzio fatale, la fanatic.: i si alza dalla scdia qui-rulamentt lameiit andosi, si copr.C la tcst a con lo sciallc, ti si precipita al1a porta d'I casa .....- A-. '''E',i....-,.c i I , t i i i c scì int'a' chiazza", ci& '' #1 Cr l,.i...i.i-:i i i i andare ~rniarti? i czioni ai wtivc hanno d:ito luogo nella Ra.- - - i>alit a riciiv ver-c c pi-vpi-li-i-appresentazioni nellc qtiali sono denunziatc Ic yi.cssioni pucli.onali per spingcrc i coritadini a votair ncl scnso voliito. Come iicll~iconirnctlia dcll'ai-tr, non C% in questc i-ap~>rcscntazioni [in tcsto definito. c salvo In s c l ~ c m agciicrn) àI'L'id:ilc ull'c.sri-o tlcgli at toi-i. zone ~ i i s:iggio: i 4,-

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e noi invece sed1it.isti lo scanno di legno). (Dopo lunga attesa che gIi attori riempiono con dialoghi dettati dall'cstrodel momento, cnm i l padrone.) Pnrtot-i l e 11 (alzaridosi con oslentata reverenza) - Buongionin o' padrone. 0' Padrone ci ?I mandato a chiami. Che v&? Pndrovie - Sta chiamata che vi ho fatto sapete i i i clie corisiste? S'adda fh ò siiidache. V'aggii~spiegà arO avite vut8. Intaiito aspettate clie vado a prendermi i l cafR (via). Pastori (rimasti soli) - Stii padrone ci a fregato iia t:\ Ma. Quani sta a'paIn, a' spiga c a' crocc. Avissevci vutA aratro? Si vutate ai.;itro viltatu c i ) i coinuiiisti! io pigli(.)C vi caccio. P(istori (In CON> con ostentat:~cie\:ozioiic) -. Si, o' pncìront. arij tlice Signoria Ih c~ilnmnio. I'(iclront8 - Vc nc piitite SCI. Attc~lziotlt.alla C I . < ) C ~ ,eJ1! IJ(rsirit.i ( ~ i l l o i i ~ a r i i r i i i l opris i In sti:idzi conFahi~Innii I'ia di lorc~) -. Nuic wit~inimol':li-atro. Ci I\ frcgatc na vota o' 18 aprilc, mo Iqitamn.10 H(<)

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dicimmo niiic. 1.c condizioni tli esistenza dei conturlini della Rabata, C Ic esperienic di lottri per emanciparsene. si iitlcttono nella Cclrrzonr tiellc Hnhatn, anonima tcstinionian7:i 1cttri;ii-ia di doloi-cz: cli ribellione, cli i-ampogn:~c tli minacci:i. 1-n cunlonc dclla R i i h ~ t a nncqiitBi i i i u seitr in lin grzippo rli contadini, fra cui Roccn Tanimonc, Giuseppe Cktani, Giuscppc Paipdiso, pi.rnsentPRocc~C*./*tellaro (clic ccillal-ior2i in iina iiiisiiiu iion precisab ilc alla C Itil7cirazione clella can~orie).Naciliic, cornc spessa acca1clc ncllc ,com:,..,. L U*..i I i .i .IULt:I. . posizioni letterarie popolai-i. ciasciino portrtndo i l h1111 to, la propiin strrifa o p3r,ie di strc>h\,ti1101 )la pun.)la, cd ebbe i i i i i i:A oltrc C,he per I; I comun anxu di zc, di mi scric '-1r..-Le di aspii-azioni rtc:i siioi CIreatori, ainc he pc r la gioviiiit. ir a~ernith conviviale determinata dal vino, dalla niorr-a c dalIla passa cella. Da alloi-a la can;roric ha continuato ci nascere e a circsccrc, I4x1le a qiialsiasi lavoro di fissazione definitiva. Essa vi\;e tiittoi; 1 u11a sua vita fliiida, soggetta coin'è a una coiitinua opera ci1 plasmazione e di riplasma~ione.Così come oggi vive ncl popolo rabatano, la canzone non ha n6 numero né ordine definito di strofe, e neppure ciascuiia strofa ha uiia redazione stabilita in modo univoco. Quando il canto s i innalza, la pciida del coro dà vita a iina tiedazione momentanea, che dura solo per il tempo del Cenlore ULU-

L,a, ,,,,,I,,,,.C. (I diic pnstoi,, ,, ,,,,,,, ,,,,,, ,,,..,,,,a,, bussano ~i11:i poni\ dcl palazzo padronalae.) Camerirm (:ipreiido) - Che cosa voletc? ~ . . Pasr(~rc.I - L" piitli~tieci b rn~~ridato a cliiaina e iion sappiaino cne cnn olc o' paci rnne sta 1 Cnr niandarc. Aspettate, atlcsso c (Si II da qcinlc irifa?i t i c l i r i i del ;occ - . .. . dclin casa: "Uigii ci~caspettino. M a che vogliono qiiesli /orctsi :i qiie~t'~!.ii? Non : inche thimirc in p I n lettob. Cnl?r~ricrrr( t Accoinodatevi, i Aspettate. P a ~ r o r rI l (sproft>ndandonel divano) - Yculo o' padrone! CIomc stali pesole a' stìi divano c'a' sigrioia e nuie sedute a la chiaiica (In culc3 al padrone. come stai conlodo coli la tua signora su questaI divanc4 . >

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canoro, e che al tempo stesso accresce di nuovi accenti la storia .ifetire clueslo canto "apei~o",in dcllacai e la tra namente difficile. In generale esè pertan via di d SO ~iriclp a ~-.-..-n c s s ua p,u ~ C vV ~ I , - com La Rabata è tiitta i-uvincita anclianio facendo sempre hate o Iiate. Promettono le strade tt le latrine poi fanno le chiazzrtte ci I'iissrissine.

Adda fcrncscc sta ciiccagna L-:i airniiio essere tutti ciimpagne e se niin cc \.iiiite sta Ic ma7:zatc lianii'a' climtnin(i.

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stt-ofri csigc alcrine dclucidazioni p r la compi-cnsii~iic.~a riittii iina iovina, c iii essa, comc in iina specie di I'ultro, cliich l p a , gli iromini si vanno ~icnclcnrlole murii I'iino vtiit;~ clciiilosi a vicciida aiiito. l ,C pirlincssc cti slratlc C eli 1nri.int. sono rireiltci ì. stata i-imcssn n niiovo soltanto la /aclo (clir infatti b il piinto pii1 piilito c clcI ciiccagna dcvc finiiv, anniinzia il i-itornclc<>I<)~II .. io csserc aliolitc c .Wqiialciino relo, Ic d lwst i ali eli vita n cui i sistcd cili sono ogg,ici(ocl:i parte lini sono c<~iitat 1 l . *.-...-.#.i cki "signori iu cosiieri/.;i UCLI;I 18 I I L I I I C ~iiic ~ <,l,r~t,.,izione fnmondo e strofa: contadino e rnr,ndo padr-onalc, sl Kabatn, dice, 2

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nangiamrne iissicrric ri la gal niin cc si) signIlll'c" 1; Tiii.ati I12 Santor1). b:ita

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strofe es prirnono la orgogliosa coscienza M:a ecco C' ibata, coi~sidcrati zulir c beduini, quasi beclie i C,oiitadiiii - .. -..- .- . stie chtrriaiigiizinj C U\.Ui i l i J i i u insieme alle bestie, sono in realt5 ''la giovinc~zadel mon .--.,.-n

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~,.trnrna d'a' Ixllezza nea nc hc

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Cioè: non siaino erbaccia come dicono i signori. ma la "mam-

ma della bellezza", i crcatoii e gli alimentatori dei nuovi valori posirivi. La polemica si chiude con un'aspra lampogna. contro i ~cdicentiintellettuali: Voi che fate l'intelligente non capite pimprio i~icnte. Se nun fosse DC' li cafoiii ve mar

Io credo chc lu c a r i L o r i c - uciia nai)aLa sia uri uucurncnm assai eloquente clella "volontà" di storia della gcntc iabntana. Qriaiitlo scendevo per Ic viiizze scvnncssc del qiiarticre, irurnini c doniic iiscivano dalle loro tane immoiicle c mi pregavano di dire, di racconrare, di rcnderc pubblicaI la stnri;a dci lorc) patirncnti c della lorn [crrncntante ribellionie. Altrc Itc>l~c, qirando mi acc;itlcva di poi-tecipare aila loro viia i.tiiglioir, alla fratci-112 giocrindith dei conviti contadini, ixvvivataI C ingcntilitci da I la vena cli poesia chc assi I vi finri:;cc in vc i s i impr sati, ilunleuno mi ciiccv~iC gl in, vcrlIvridomi partccir l'. .-.. ...I I ~ J I Isiatri<>VI UCIIC' mio agio: "Dite, I , ~ ~ L L U I A LC I~I C~ CI I ,T.J.I:c,iir.irii bestic, C gpiri noi? C'> solitanto miseria". Essi voglioiio entr;ii'é n ia rioii siultarito ricl scnso di iii~patlrnnirsidel--..----' della civilts, ma rinclict ncl p[-oiagnnisti lo Stato e 111cii\rc.riiar.c i senso che, fin da oggi, fin clal pinescntcstatci di iricligenzri, le' loro stoi'ic pci-sonali ccssino eli consiimnrsi privnior~iciitencl grande st'ticelo dcl qiini.t iei-e i-abotenn, c cii :it'lc.)gui-t.senza rii.izzontc di memoiia ncl Liingo o ncllo sterco dclle siic sorcliide gior Essi vogliono che qi.icste giot-riatczsenza liilce, vissi1tc in t a n ~ rnonde, clic stanno di rnczzo ira la toiiibaI, la gi-otta .c. In si siano notificate al mondo, ucqiii rattci-c 1 djante il giornale :A il libri lino così storia. Essi vogli< quel lorr ;i in qiici -: C .. L,.Li, .: - *i r~- .i -i. t.c L, I ~ L L - , S I coiiiiiiiiiiiiuu>i tenebre tendendoai 1iIrt111 stituisca in immagine altrettanto stoiica conie gli aCLicschi clella cappella Sistina o la ciipoIa di Michelangelo. Ma essi vogliono anche che giirnga al mondo la cco dei loro sforzi per. emanciparsi, e dal fondo delle loro spelonche, deformi nei corpi logorati dall'uniido, dalle tenelii-e e dalla lame, coperti di fango e di stci-co, essi gettano sul viso di coloro chc iniquamente l i tcngono in catene il verso di sfida: "N u i e simnne a' mairnma d'a lezza", noi siamo la giovinezza de:l mondc). .i..

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sa per altoparlante riella piazzetta Santoro del quartiere rabatano, dinanzi a gran folla di contadini: Pe l~ o n n g g i tc, Moplic:del

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Pastlore.

Te.sro gli@ del PListore (entrando rieilla casa Fbadronale

Clie andate tro\:ando a cliiest'oi-a:' ?novenuta pcr la partr rli grano clie mi tocca. icst'oi'a?

I r o r ~( ~E

g l r e d e I P ~ . . - . .ozzetcnìlicriiitiit~etliiunc?

~oiu(ii~ic~vcncii~do) - Scnti, il pacli-orir

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glie CIPI Pa.rtorc - E chc cosii? -- Mì, chc si h la VO~;IZIOIIC'.1 ~ chi . VO~:I~C? tlci(li-oi-11. : b i ~ g l1i 1~~ 1IJctrlroi~c~ -- E {>CI. chi aggiri \.iitiì? Pci- i coriii~iiisti. P
rcst:i. Sc iion voli

"democnzi~~" C pec-

c;11 iutile chc nel'? Pasa iarnn pcw a viiic. lJrctc (ir~oix-idito) - C1ic. peccato stai fi1c.t.ntlo. clie ,VJi)glie del 11 ' rrstorr .. - . C'Iie pecc:ito c. pece:ito! ni m: l'rirfro?r~~ - E alloi'a io c:iccio t t i o iiiarito. :o. rglie clt.1 P(clstore - E:caccialo! lo comii A4c: COI

ith. Nuir 1

a' g:llli-

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ito qiiest o animoI degli st rati p i ì ~;avanza t i del mon\do con, . tadino i3bcitano vrrso la religione e ia Lilicsa, si compreiidc coiiarclino con q~ialchesimpatia al inovimento cvanme tal Li con t: dina Lucia Zasa, a cui hi negato il battegeliccr . ....... .l-,< ,. c i ]L il padrino era coinuiiista, non mosti-u di 3......l J l l C I Idel tielio prcocczuparserie molto: "Lo porlerh a hiattezzar L' dagli evangelisti". NIatii ral m cnte Liicsia ignora cchc la nascentei comuni t& batti-

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va.

Cristo. T'IY~LP-Sientr, t i h lcvi

sta di Tricarico non pub battezzare i bambini. tuttavia per lei la Chiesa biattista si co,ifigiir-a come I,a vera C hiesa, che ripara i torti e gli ak,usi di qi.lella catitolica. fI o assjstiito a un C,trito del1a corniinità :i ~attistad,i Tricaiì,CO, con ilotcvnle affluenza di mili tanti --deipai-titi socialista C coriiunista. Il luogo del c~iltoera la casa di un contadino, o pii3 esattamente I'iinica stanza oscura e I'umosa in cui scorrono gli squallidi giorni della siia numerosa famiglia. In una rozza cuna di legno un bambino dormiva aviiolto in un di stracci, gli aniinali donlestici circolavano liberamente tl-a i fedeli e i festoni di "diavolicchi" e di pomodori pendevano da1 solfith) suggerendo nella penonibra immagini di stalatt;*; IL1 una grotta da fiat iIc li,tore a p ri il ciilto con la t~ ber3 preghiera in I'altin, sii chiede\ja al Sigr derc nell'unimo ~ i c i i-hcnti il COI aggiri ricccssur i o pci iiii n temcrc la siospct tos;a vigilanza dei rappresentanti della legge (che infiit ti si ; iin i i i 1"-o~sirriithdel teinpio iinprovvisuto e! non pcrdevuilu u occnio la riiinionc). Alla lettura c alla spiegazio nc cli alcuni passi del Vangelo, segiiì la illiistinz ioiie cli i in artico uii numciu dclla "V~i.it5Ev:ingclicii" srill;i\ P(tnlig1'iu irr R I I Quantii n-iatcria per cunfc=rmiirccoloro chci "fanno gli intclli li" nclla pcrsiiasionc che il clinholico 1xii.tito coiniinist:~s; rniil'f:i:nrsi i11 inille giiisè. propi-io coinc il clcononici, c non disd nessuna "tattica" PLII.di attuare il ~ 1 1 0filn1csto pmlpositn cc .:....-.e . *l vo! E come costoro non a \ ~ c b b c i ncapito , I I S . P ~ I I,] . I I I L - ' ~ I C rii L ~ Q I si svc.)lgtva in enur.ic.) hlct lcmi t ico! Per q1~iclclie r: cnsavn C Iic il ciilto al q1131e ns.-,..... 11:i ., > i oriic111iicici V ~--I I- IcI. ciei sistevci piii, 121 rie-azioiit: : della gcrarcliia ecclesiastica, clel puiy dell'ador -azione e, delintercessione dei santi, dcl digiui a distinzione dei cibi, -.--. I C..i.. -L..ll'/ I ~ I C I I C I I < J.."..J~ICI, dcllz opere esterne in generale e G C I I ~~ J C.SCII,A tutto ciò pub giov are a corribattere gli elemcnti pagani, "magici", superstiziosi chc lgravano :sul mondo contadiiio e puO segnare, in rriorricnLO del processarli clistacco tli quel rnonvia pmvvisoria, i i i -i --do dalla soggezione clericale, a carattere reazionario e vanclcano.Ma questi stessi elementi, abilmente manovrati, possotio anS .,..

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una lunzionc nettamente oxivosti~. F CIJXCOI I U ~ C L .. iit t ravt:rso l'idc,ologia d cl "piiro rappor.f.ofra I'u iomo e 1)io e at traver'c;o un es2isperato millenarismo, il distacco del mon do con J-! --.-!_-._ .- . .. .-.. 3-... > . . I tadino uai siivi coricrru inceressi rerrerii, -! r iiaruariuo ia sua t'rnaiicipazione reale. Resta pertanto un problema (che po1i.A essere scio1t.o solo con iina pii1 attenta indagine), se è possibile e se è utile che fra Ic massc contadine del Mezzogiorno prenda forma una scIrta di e.vangelisimo soci2\lista, di unione ternporeinea Cr.a evaiigc:lisnio e socialisinu comc2 fase di crescen:7.a di iin mondto alzcoi-; iimpigli:ato in un groviglicD di cont.raddizio ni. Resta un prcI.. . .. ~- . . blclhla se ciò cl ic Lenin dict'\:a sii11 ~ o s s ibile l . signi ticato progi-essi\:o del1l'affermaizione "ilI socialis a i ~ l i g ine" o possa ti-ovurc qui ncl Mcz:zogioinci i.ina ina e feconcla applicazione. LLIF

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tratta di me, del sordido me gonfio di orgoglio, ma del me conci-ernmente vivente, che insieme a tutti iiella storia sta c iiisieine 3 tutli nella storia cadc. lo provo anzi vergogna del perinesso concessoini di non csszre comc loro, e qiiasi mi sembra di uvere 1x1: a loro. O piu es,attabato solo per me ciò che i to che qiiesla coiicesmeiite: p1.avo vei-g;ogna di -..-.l,. .: ....... f-,.l e.> sione irnr11~11uii 1111 ic,a>c I ~ L L CLI ~ , LLYCI I ~ I S C I ~ ~,L ,cU i ii-iiig~~ ~ m p o che la societh cscrcitassc su di me tuttc le scie arti per i.endermi "libero" a questo prezzo, e di aver tanto poco visto I'iiigaiino da mostrare persino di gradirlo, coinpiaccritlonii anzi tli ci\.ettarc con la "dignità deIla persona iirnana" al modo che Iu intcntloiio coloro chc "farin<: ) gli intelligenti" ("...voi che Fatc I'ititcllig:ente non capit C propri o niente..."). Proscgiit*ndu nrll'ar~alisi,SCIupro che al senso (11 colpa si asscicia iin altro momcnto: 121 coIlcr.a, In ) pii1 grande colliciti stoi-icii sole tc. dispic i scautentico dcl pi-orin0 CSSC 11-0qiii .I; ,,. I . l~ i l l l~ l l C.I I I C CICI LICC~;IL<.I, para dal c i ~ i s .. t i a n "L.~I I C~- C~L -~~ ~~C,,I:,II~ salvezza szicrariler viilricratrì dal pcc'cato. rncmtre la mia colIlcm C tri i6 ~ u t t nstili-icu C la iiiia colpn .I-I- --I . -... . i i t u o i l i a t i c i gi.ii~po sncinlc al qiinlc :ippni-rcng(.~), Lu (come anc-IIC mia collcrri iion piiìi avc1.c p r ~ ~ p rncsstiii~) io si'c.igo sacramcntnlt, nessun compc-nso litiirgico, 2 arnorc cristiuiio 1n:i r(.~vtsci:itn,3mputato di opni proliingnn~cntotcolopico c costrc.rto fin;ilniciiic ;i camminarc con i 1 tinto pci' t[ticnst siio ca ra t tcrc storico, la mia ciollcra o la sicssa tli clcr cllu cli C[ iiesti iioimini che lottano pci- i i s c tcnchrc dcl qii;artici-C r,nbalni-io. t. lo mia lotta 6 pir)prici \:i l o i n 1ntt;i. Renclo gi-;tzit.al cliiar.tit: riibiii ano e ai Isrii~iiion mi aiutato n capii-c meglio n1c stcs:so c il n1io corrip !-A-

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Dopo il mio incontro con gli iioinirii della Rahata, ho riflettuto chc non c'era soltanto [in problcnia loro. il pmlilei-ria dclla loro cmancipa~ioric,rilu c'c1.a aiiclic i l problcmn mio, il problcina dcll'intcllcttiialc p i c c o l o - ~ i ~ g l irlehl c s Mezzogiorno, con tina certa tracliil,ioncc i i l t ~ i r aCl ~ lina certa "civiItA"i l b ~ o h i l t:i~~ I I : l SCLIOla. t clie si incoiit~i~ra con qiicsti uomini cd cra costrcttri pcr cih s tcsso a iin cs: imc di CI c I'ctnt. , :I tlivcn li>g(j

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Iii unci degli sciitti di Fi~iilcesca~ r m e n r ornactrc , del poeta 111u n o Rocc ionc aro, pub leggei-si la segue)[ite vivac tltl Ianicili 3l: ivo del2 novcmbirc ncl cirnitero tli I

11 2 ntn~cmbir,cioè il gioriio rlei morti, si va al ciniilcro. II I " ì. la fcsta di tutti i Srinti c quel R ~ O I T I Osi va pure al ciinitero, poi.tiindo lamPe, cariclrle aci accendere sui molti. Ognuiio, chi ticiie pacli-e. ma-

di-C,fi~teili,sorelle, mariti, fidanzati, acccndono le candele e si mettono a piangere siillc tombe. L;1 sorella ~iangela sorella morta r dice: "Sorella mia, clie peccato, i.11 eri la Ivecchia, non potevi slai-e in mezzo a noi? Ci hai abbandonz ti, che nc~n ci Facciamo persuasi". La moglie piange il marito nioito. si strappa i capelli e dice: "Come devo fare senza di te? Perché mi hai lasciato sola, ahibandonaila da rutt i , e t u stai all'altro mondo? Perclik iion preghi peir me che ~oglio vepeieh.ié non gli nire viciiin a te? Sii che hai il piacere di vedere G E:sii, . raccomandi che mi vi eiie a preiidcre?". Risponde uii'aftra chc l a ~ ~ i o Ic alzare da sulla tom ba: "Pcr ira non t i pii0 far niente, perchk è poco chc i? motrto, non 1,uG parla re con Gesti se non passano sette ;in,..-i,. l,,.,tei-no 'i.., ni di Purgatul va bene che non se lo meiita. che era \.in buon uomo, ma il Piirgai~riose lo deve Care...".

Francesca ritrae qui le piangenti del 2 noicinbre con una sorCare onore aiia ta di indulgcntc e sorridcnte distacc(1: c: anzi, pt:Iion esita a partcc piccola fici-a letteraria a cui fu iridotta na", che a donna nello stcsso siio scritto ad aticggiarsi coiidannn l'arcaica cosluninn7a: 3.

Ptrò arlrsso non $ come I I - C I ~ ~ qiianrita U, anni atldieti.o, clic taccvano t:iiiti Iamcnti ncl cimitcio i l L T I O I . ~ I O c i t i inorti, pianto c.\trilli. Ora nincirino :i copirc :hc non valc niente I;i iiitcllip si l i . C tutti\ I'igiioraii /a clic c'cra prima, osc che s !n iici.c iiiut ili ... Inc) a inni cl L7

trniie veri:\ di rn7ionalisrno iiiconEppi1i-c. tri :n veritk! c costriine, clic yiiando lc snpc~~ole for~~: 1nc)i-i Rocco cssu I I U I V C I I ~ C J r ~ l ) n r i ocomc Ic piangenti tlcl 2 novembre nel cimitci-o dcl suo pa csc: e giilinta ti Portici, alla vista del figlio clisteso sul letto di rnoiqc:, proilir~ p cancli e lei, al pari dcllc .Il.. -..I I corrinri ignoranti e senza cciveii
-

cdlente punto di .partenza per alcune considerazioni storiche. . No~ncerkimente i~I lamentiCI lettera:no, iiiseirito nella biografia di RoCCO,m a qiielln da Franc:esca efft nte reso al figlio morto, e che ha ispir;ito a Cuirlo Lcvi zione lirica della sua lI. . ..l .. n- 1 I .. I bella icla. Y ~ iarrierilci I ietrera[lo a clueiio realc la distanza C notevole: ma colmata qiiesta distanza, ccco che noi ci troviamo davanti a una scena concreta. Il laniento esplode con i suoi moduli verbali e rniniici caratteristici, con la sua melopea ti-adizionaIc ~eriodicamenteintcrmtta d a interiezioni, gemiti e sospiri, ai quali si iinisce il coro che aiuta a piuiigere la protagoiiista della lamentazivne. Al centro dclla scena, coliii che riceve il lamento, il p;iovane! poeta slpro fondzato per SI e1 siio "sogno liirigo", M: I una volta che ci siarnc resi piu questa sc:ena realle, ci .-.- . - in rnesbi rcridiamcI conto -- cornc tiomini r - di essc:ici cerlo modo al cciiri-o di iin \riliippo di violentc antitesi culturali clie noli possono essere lasciate senza la decisione del discorso. Per iin vcrso ci sentiamo ricacciati nella direziunc di u n passato ai.caico, vci.so ambicnti storici in cui la lameatazione costituiva iin momento organico del ritualc magico-religioso della morte, (l'altra parte vi .si)no uspctti c i-icliinrni dclla scena reale che ci impediscono cli opcrarc la sua coinplcìa risoliiziont. nclla gran nottc della preistoria . Noi noin pi~ssiai idci-nrc comc accicleiltalc c tiasciir:ibilc chc il Inmcnto d sca ha Ir ic.igo , -... 1 ..... venti secoli cloi~ola nascile ,l: ul f'..: LI tsto, c no11 I ~ C J ~ ~ lIr~ciriic ~ -. ~ -. I-.*I I ~ senza spirgaziont: il fatto che, dopo vcnti secoli c3li "speran7a" cristiana, u n costilime pag:ano cosìI caratteristico e im pcgn:irivo - - - - -. ... .. sia aricora adotta to da Fruricc,scii e clallc altrc donnc comc lei. Siamo cosi indotti a cliicclei~cicome mai siir qiicsto piinto particolare il cr-istirincsimo - C sia PIII-C nclla l'oIrma

a scena rea..-" - - -.. le del l i t n l ~ .~A- ~E ~, l.-.-...-.. ~C a~L d-.ld ~figlio ROLLU~ C ~. ..U-. I td C J S L ~ PCL C O ~ I noi il valore di uri proprio "segiio di contraddizionc": jn una assurda coesi i realtà criltiirali avverse, u n moderno tnilitante socialista ncevc in qiiesta scena il lamento pagano venli secoli dopo l'avvento ciella civiltà cristiana. Ma proprio questa Così violenta contraddizione stimola un discorso che riguadagni r

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alla dinamica della storia ciò clie qui appare scmplicernente co-

me scandalo. Innanzi tiitto, il problema dei rapporti h-a lamento funebre e cristianesimo. La contradclittorietà profonda della malta lucana impone questo problema in termini quasi drammatici per lo storico: lo scandalo del cimitero di Tricatico durante la celebruzione del 2 novembre, quando le comari intrcccjano le 101-0 pic consideraizioni al1'escrcizimo di un <:os tume pagano, è lo sca Ad310 di molti cimiteri lucani comprcsi f1.a il Bradano c il Sinni. In occasionc del 2 iiovernbre Incl cimiitero cli R occanova. lamerito fiinc. hrc pbgc~iiv. .1rituale [ t 7 si mes( l LI11 singolai-t! conlras lo: prcss poveri, C )i-no nelIc c ~ p p c l l cdc i meno r i lamcr i t i , ora C: o n \ ~ ~ l s i , ...--. .- - - ... ..... . qiiasi prossinii.a una \.ci.zi v pi-opria cilsi.. .prirossisrica, vi-a invece più iiniani, quasi risolti iii Iiirighc rnclopcc velate di pianto; di tanto in tanto. ira i gemiti e i singhiozzi, ceiqc;idi lihiarsi iin abhozzn cli canta, secondo uii inodiilci traclizionalc. Ma anche cliianI. pci-chi. clo il c:iiito ccrca di libnrsi, il sii(.,vtilo C cli I>rc\ bcn piutstc) i.111 velo di pianto torna a logui-;ir.c il nlclndili,,,,,,,,,, .,olt.niiis t. co, c :ispmiiindarlt.) ricl gemito t ncll'iil~~lato. ilistac,cato, il ! nhc, rno rniornnc1r1Ic. suc inlcntalr ici iiigin~ occhiotc pi'cgli ic1.t. r: hc 1, .?ccciccolatc iiel I'trni br:~. prcssc Ic croci i iinncwrino il coirl(~glio.Passa, L? lo al suo iiltrc*1 :hic non ciffici( :lic i siicii occhi nori vccl:: adanf I i.riisCi.u t i Ir n\lrinzo del pa pressci lc torniic, aiciinc clonnc vuriiio veisan(lo cla iinn »orrigiiert:i di gazxosii ~ i i po' i di vino rosso su iiria piussa fctt:i ili pane sciiro, clie clrporigorio ri pie tlellrt croce, ncl lasci(.) di riori caiiipcsti.i. Il saccrclotc passa, rnormoraiiclo pipgtiicrcc bcncdicendo: ancora urla voltii le tliie t~pi~clic ciiltiirali si iricoritratio senza i-eztgii-C,conle irrii-rici-rii.iridei l0i.o passati contrasti, e conlliicnti pacifilcamen tc in un assurrio mondo di soniio. . ?,:i pi-ol'ontla con1.r; :tA dclla realtà ILI ca n:i o ffi +, LI^sto pi~)posilo;xriclie ep illcsclii. rnn non ~ r questo . ineno 11nvitamm d t a iiriri tlonna cii Chlvera a rinisikmificati~~i. piangere il figlio tnoiln alcuni anni priiria, c coine sciole nccaclcre quariclo si iole le "ricostruire" iin Iamcnto fiinebre, la Joiina inostrò di g-raclir~CIIC qualciinu s i adattasse a sostericrc la parte del morto, cioè a distendersi sul Ictto per iicevere il lamento. i17 cluclla circostanza, si ofti-ì gentilmente di "Là1.e il morto" il st io in della dcrnocrazia cristiana, maestro di rriiisica e "cavali .m--,.

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brav'uomo che ci aveva accompagnato a Càlvera per farci d a s i i e la veg;lia funet,reebbe i nizio. La donnia cominciò il larnento b: ittendo 2i tempo le palme: e qiiasi danCla. La prc)posta 111accet tat;3, --,l,.

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mento, di un sogno lungo, troppo Iiingo in cui il figlio era itnmcrso e, come per sottrai-lo a questa sinistra malignità. si chinava di tanto in tanto su di lui, e gli andava snmrninisti-ando sulle guance, seinpi-e sul tcmpo della n~elopea,dei buffetti che rischiavano di diventare veri e pi-opii schiaffi via via che la piarigerite si infervorava. Poi la donna, sempre saltando e cantando C battenclo le palme a tempo, passò C 0 mc Lna fiiiia dal )icdi del Iletto, si s cdctte sulla srmnda \lo Itaiido lei spallc a C. e con-liinci6 a 01 p c n re h-cnct iccamcntc siille g a rnbe clcl r zvaliei-C"con una serie ... di piccoli colpi da i111 lato 42 clall'alti~,L U I I I C ,,CI avcg,liai-le dal loro m: iligno 1 Il po\7t.rc) "cavaliere", strapazzato a qucl moclo, ccnna\!u ad api-i1.cgli occiii pergettar-c cinosgiirtrdj ilantnin 1-*-. ---- . .-. . d o li-a siiipcrairo e prcocciiputo sii qucl che gli suc.ccclcva: c nllri Tinc clcl lanierito si alzb tlal Ictto come iin imbriiii1x)lato.quasi \!cm>tc.)rnassc c1:ill';il

l > i i ic o~.g;lriicurncnt~ insei'ito nei 1.iicisli L'riric' r ~ i i . ic cu iin momcnto impoi-tnnte clellc idcologie arcaicahc. della 'atr-irrionici corniiiie (Icllc pcnti inclocii....---L-l si rnantiene in tutto il cor.io cklla stnl-i:) ropcc:, il I:rrncnro ii.inenrc ... g e c a c i.orIinria, scrbnrido corn'è n~iliiralcIc siie f'oi.rne piìi r'C)%%C e primitive fra i gradi pii.] bassi dclla scula stxi:ilc.? Nei grad.i piìi alti, invece, il cost iin-ieentri, in iin coinplessci c varhiopi.oct.s,,,cr, 11; elnboiai,ioncculluralc.. 1ii Grecia il lan-rcntosi ingenililì cori la pcirtccipazionc degli aedi e il sommcsso gemiito del I1;iiiito, si trasl'igurO per entro il ctilio degli - croi, si risolse llcl cviIlpiantoritiiale per In rnorte del niurne in a lcune religioni di rnistcro, alimentò l'ePOS e la tragedia, pcr liberarsi infine dai vincoli del rito nella put iit.ia\ria, malgrado questa piasrnazione ra poesia della niior-te. E 1 cultui2le e malgrado I'iri tcivento della legislazjone civile - anche con intcnti siintiiari -, il costiinle di lamentare i l morto non €LI mai in Grecia colpito alle radici, e la stessa polemica di legislatori e di -~

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intellettuali non va mai oltre iin cei-to segno. Persino Solone, il moderatore del lamento funebre in Atene, espresse una volIta il desiderio di essere compianto da morto secondo l'al-caicei costu.-11n..-..L manza, e se Platone polemizza con la trenetica nciia s u i l r c ~ p ~ i u blica, C:iò signiflca soltunto che il lamcnto attraversa tutta la storia grccca e tace solo nella Repubblica ideale, cioè nell'utopia di un grande. >arriv. In Roma le pi-escrizioni dellc dodici tavole resta, e il costume di rono siLI questo punto SIenza efTicacia so: Inmenitare il rnorto da )arte di 13arenti o ntatrici riinune.-..- - - - -- - - ..ati gli aspctti più rate rion vennc [riai riici io, aiiche se furon crudi del parossismo autolcsionistico e se spiacqi.le agli uc>minidi cultura c agli eruditi la povert2 c la rozzezza dell a ncnia f i~leprurnet iticorlclitum ccinr?e~z secondo che Iu del'inisce Nc --l polcmica plasniatrice del costiime ha iniilio soltariiu L < J I L I iaLidnesirno, come ne La fcdc l'episodio drlla risui-re7ionc dclla figlia di Iuim nel Vangelo di Matteo':

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Mcnti'egli diceva qiiesir cc.,se rccn chc lino tlei capi dclla sina"Lumia figliuola ì: rippen:, morta: m:i vierii, iriiponi la tiin ni:ino s u tli lei, ed cssa vivr3". E Gesìi. alzatosi. In s c ~ i i i v con a i siioi tliscepoii [...l. E qiiand o f i i giuiittr a casa dcl c a p clcllsi siiiagoga, cc1 chbr vrtliito i siionatori di Ilalilr) e la rnoltitiidinc i i i cl;iinoiv, disse loro: "Ritirntc\li, perchf la I'ariciiilln non $ niiir-(:i. nia tlormc". E si i.iilcv:iiio di lui. Ma :li entr-O, r fa ioli itudin C fii mcss ii In fama il d essa si ;11~0, l? se goga. accostatosi, si inginocchiì~dinanzi a lui c. gli tlissr:

Ora, fratelli, non vogliamo che siate in ignoranza circa quelli che doiin,onn, affiliiclie non :iiatc contiristati. come gli altri che noiI hanno spcvianza. Pc3iciié se C ,rediamn :Iie Gesù imorì e res,uscitO, cc)sì pure qiirrlli che si sono adclorrnen taiti. Iddio, per mezzlo di Gesìi li ri.. . . condur-ra presso di se.' l,

Giovanni Crisostomo, svolgendo omileticainente l'episodio

clellri figlia di Iairo, ne ribadisce esplicitamente il significato polemico nei confronti del lamento: Se perh già allora il Signorc cricciù via costoro [cioè gli esecutori del lai l n t o pii1 c1i.a.Allora noii si sapcva ancora che la mor1c C M J: ma or'i questo P chiaro coinc i l sole [...l Nessuno iii fiit. i clunquc pii1 lamentarsi e
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Eini

N(,n vi ì. n1cssun diibbio che I ~plsotlio,iipcti~tocon qunicnc LLICX,segni l'inizio delta pliii-isccolarc lotinnriaritc in Ma nes sii no contro il costrimc cli 1nmcntai.c il aggiatn C ta iiig v- * n - . , morto. i r i i v i a i l L v ar pi.lu infatti tli scionatori di fìaiito, che nclle forme pii1 complesse di lamento ii lo SIiiimcnt< mtisicale iradizionulnieritc iinpiegato; in T,iica E det to che i piangenti si ab--..--..Ail lamento COI bandonavano al kopetds, cioil accornpagiiavaiio perciiotersi il capo, il petto, le anche, clie 2 gestc male del momento pamssistico del lamento stesso; c in tirtti e tire i Van-1' -- - ... geli sinottici l'episodio culniina nella cacciata clegii cscciitori della Inmentazione, con qiiel comando secco: "Ritiratevi!" C il susscsiente "mirdcolo", clie stanno a ruppresentarc appunto che 2 teiminata un'epoca della ideologia della morte, e sc ne inizia un'altra, radicalmente diversa dalla precedente, e che con la precedente non può venirr a patti., Questa nuova epoca ideologica è cosi illiisrrata da PaolcD: I

~ I C ~ . iSi r cSi i / ~. l s i i i u

I, che

'cga, anz quc~ cric

-+.-a-..-

31 L r r i r i i c i i

rici corso oci iiiiieraii:

Ma fa' attenzione n ci21 clic canti in q~ic.1ptrr.ir~do:"Ritorna, :iiiima mia, al iiic~iiposo, poichi. il Sigiioi.e i i 11i1 molto bcncfic:ito". E sncora: "Io iion tenicr~')niil In (li niale,, poiché t u sei pres so di me". Inoltre: 9iii i l mio r iprlro nel1a sventiira chc ini l121 scrfiit<> I iielle sue Iir.:iccia". I'n' bcnc aittcnziont! a qiiel . .. CI iie i saliriiI voglionc1 dovesse aver luilh'o u n ; :iito di morte, c qiialcunu dovesse nssolrlare qucstc lame' credi nelle inir parole, perché parlo cume

pcirso, e chi vo derò daila con1

rasi lo faccia - io per Iiingo tertipo lo esclucome ido latra 1 ... 1.

11 modello de o di un; i madre cristiani _ l Criore !-1 degli annl e onei-ro rame i funerali di uri iigiio morto. nel da Gregorio Nuzianzeno iiclla sila orazione in morte del fratei10 Cesano: !

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[...l la sua ve~iri.abilcC preziosa polvere coiidotta al riposo 1 1 2 can-

è la straordinaria lentezza dci suoi successi, malgi-a-

, tiaspon;3ta ti i i~cessaiiti,

in fest iva proce ssio~ieal liiogo dei rnar-tiii, adr)i-i~at;icla Ile siinte mani dci suoi gcn itori. onorata rl;illa modi-e, che: iii Iiiogo del coidi ~glioapp:ni.iva i ii v estito di festa iri pia adoi-azione, coii saggia rassegnazione h-enandlo le lacri Ille.'

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. ,--*.~ I ~ ~LI^ ~ deila I I ~ I~l~ciriLudzione costtinlc chc è costitiiito dalla C --:il-..:. ecclesiastica.i2Appena duc secoli fa il lamento funebre sopra\.viveva ancora nelle campagne di quasi tutta Euinpa, e anche ncgli strati sociali piii amctrati di molti centri urbani: solo nei secoli dec:imultavo e decimonono i l costiLime i-ec'edetlc rapidamente, pcr conservarsi nelle circoscritte aree per ilerichc odierL regioni della penisola, ibei-ica, nelllItalia merie, C cic)è in ~ I C ine ridionalc e insulare, riell'Eiii.opa balcanica c danubiana, nella i, nella FLussia settentrioririle. Cib signiPolonia , nei par ,a che lì;3 perdutio dcfinit ivamerit e i l lafica clic' la partc :--,-I-,... ".A--- c.. -1 mento c: 'iiiciic riticlrn L Il-.. I C ~ I C I 111 I ~ I LIU ~ ~ J CIJ., *I ~ S I L ~ C C L Ca1 dilfoiiclersi dclla moderna civiltà industriale. Questo fatto, che b:ilza agli occlii per chi csamiria l a csi-ta cfiacronica tli diffiisione e di citiiizioiic clcl laniei~tof i i r i c . l ~ ciii.opco, i~~ ci indiicc a tornare al laincntn fiincbrc lucano pcr analimai-r i i clic lo Icgano al i-egime di csistcnza chc i i ì 1,ucania in incova largamente il rnontlo cciiitacliric). ~ ~ ~ ~ c ~ ~ ...m*

Aonica, l a madre di Agost ino, pos? 1 ..l -. ......,. ,... *....- . ..

che i iiin -A

do la molteplicità e I'auc:orevole;cza degli intenleiì t i e mal $rado la disponibilità di quel potente struinenito di pl;dsrnazioine del

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Non ci sembrò conveniente crlebrnrc i~iit-llacrrirnoniii fiinrbrc con lacrimosi larncn~ie con gcmiti, poichfcosi si suole cornpiangci-cil clestir Idii-ittuia Iil loiv tota :ainento. ato dei iti( Ma icc n6 uffi~ t t orriort: L' rie reninicu] non dcv ioi costiinni c la siia cde non ianza

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E tiiltsiuia [:i cap:iciti) di csy tli qiicsi l coricezioric clclla iiiortc appai-c sin cl pio asps con tra. . stata. Qiiando morì M a c ~ i n asorcila , cli Grcgoi-io Nisscno, si salriioclii) t i i t r i i la riottc. cor~icpci. la vigili.:i cli t i r i i via ncl mornciito in ciii si inisc iii nicivi nicnto il -1; ...I-.C ... I ,. ~ 11111131~C ~ I I L S I si Ic\~nroiioi 1:imcnti ti.:itlizionilll, trutI~itlo riist iclic dci sal clic IC cl;issi popolari mrtarsi tli I'~i1to i-i i i i.liaii iniiav:in< dinan;i ri clic nc111 11;1iiiit, slìcranza". Nel >rtc"cor c~ir:iclvtzdcll:i vrista Iott~iiiig;iggiul:r tlal ci-isti:iiicsiriioc.tl:ill:i Cliiciisa pci uriif'icai'c c p1:isirini.c il costiiiric p o p o l u ~ .il~ conlliilo , con il lamento fiincbrc acqiiistb siihito iin siio rilicvri particc->lai-e, ~ i i i ; is i i u cli.ainniuticitd ben tlelinit:~. Sii qiicstiz terivrio non I'iii.orIo possibili coniproi~ic-ssic riggiiisranicriti: i l tcritaiivo giustininnco di trasfomarc Ic Ianìcntatrici in fitnirrae cclrrni~icncet cisce~rin~. che avi-ebbero tlo\?iitottsi'giiii-e inni iIiii.iiiite il t'iineraIc fu presto ub ito pcir li I . l ( ' Non .C cili tla rcsiò qiiincli cl a: il can icl tcrzo di Tale..I... L. J .I. .L I I ~ I I I C I ~ .......... I: ..: i il ii- ioi i ~ i i:i. ...i CIO ianri~)589) p~r->LI i r c. LIIC i i i i ~ i~~ ii ~ WIi tanto i salmi, t:pi-oibisce rigoi-1osarncnt.e il "carme fiincbi-e che i l volgo si~oleC:nntarc aii dcl'iinti' nendochc i vcsco\:i dcb... bono "per quariro possibile" i i ~ c l ~ i i , i i- cci~clenti e "alineiio" gli ecclesiastici all'abliandono della pagana costumnnza. Qiirtsta lo1 ta attraversa i vetiti secoli di storia cristiana dell'Occicle nte, va riarnente specificanclosi secondo i luoghi e i ternpi, ma sostaii . zialmcnte unitaria nellc sue motivazioni idcologichc: noi ia posI siarrio seguire attr.auer.so i sinodi e la Icpislazioiie civile. fatto singolare chc qui va segnalato, e clie forma di p e 1 ....A

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Regime cnza dcl Per spiegni.c :I~cIIL' stentino, campagnc dcl h abilit,? ...-... -.. c ~ i u i ~ c r i i i i i iiiil~icyd(.C ci l'armilienalia aila ~ i i i s i i r a / . i ~ , i icii;sriariii, gomento tli PnolIo: sono contristari come gli "altri" clic rloil, 11:111no speranza. E plotremni o anche i-itlui-rct:I cliiist ionc in teimini di I, I I ignoranza", c conciilciere chc Ic coritaclinc di Pisticci o

parossistico (sinodo di Potenza. 1606); si proibisca alle lamentae e a maggior ragione di distiirtrici di accomplagnare i barne la solenni,tà del se nebre (sinodo di Tcirsi-Anglona, 1903). lnrinc, sc ---laricne I rnezzi repressivi si mostreranno inade#iati, non ci resterà che rassegnarci a iina paziente e pnidente tolleranza, fingere di non vedere e di noil udire le piangen1.i clie il 2 novembre liempiono di clamori i cimiteri lucani, e sopportane che nel zo del se,mizio fuinebre in chicsa si mescoli alle voci cano burbaric:a rnelopea dcl lamento. 3iinto Tii t e della . .di vista deIla ideologici della.. morte . polemi ca cuitii ralc che ne ciisccnde ci laiscia pro fondamt:ntc insoddislatti. A rrieiio che non si vt,glia acc'edere al].a tcorja (dcl peccato orQinalc r) a qiiell;a di una sorta di inferiori th naturalt. del: :-L.. . J - I a n . .-.~. .- -1 - - -. ]C pkbk I I L ~ L I C ~ IUCC I Ivlc%%ogior-ricJ, quesio Clilrnor-c>s(l episodio di “inerzia" culturale continua a foimarc pei. noi iin problema: isn costiime arcaico che si manticiitr nialgi-ado I'osiilità delle Sorrnc egcmonicfic di vita ciiltui.zilc rivela ccrturi~cnteiiii'inerzia, ma clie noil coi~ccrnctaiito il costiimti qiianto Ic stcssc forme egemoniche di vita ctiltiir~lc,segrialanclo un loro difctto di cspansic.)ne o una Iniu) interna contrruldizionc. Ci0 clie ntlla poleniica ciiltura.le in at to, nclln s(oi.ia crbnclcnda, ICst:r connt iina i.(csistcnZB sorcl:\, una assiv viti^ senza i-o cila con!.iitlcrazi to non 2 scmplic 2 iino idc:a sbagli:Itn siilln f ~ o e rC(C -, cla corrc't=o f i -t.:-_ munic:iaioric. C.I i C. Ii!\-i I ..-.ver-itu ua pai-LC UI aiciirii cr~~crici illi~ni~nati, C ncin ì\ neanche iina supcrstizionc\ ctie piiis cssc1.e clissolta cla iina Icn.orosrt ornilia siilla speranza cristianii, o ilalle minacce C dai castighi spii-ituali o tcmpcirali, Il costume clel lamento G parte di tutto Lin ccrto regime di csisicriza, nel qiialc entra il morllo di vita reale, la forma della socicth C dei siioi rapporti, coli t i ~ ta t i la rete dellc condizioni storiclic ~vlativt.Se il lamento funebr, n,-..-ccpLiJiste ~ i nora c in LI~icuriia,C:iì) si~miE lino lu'ica chc riel mond ita ecocano picrsistont> ancora tinccc d i un regi mc arret riom ic;I c socia Ic, rispct to al qu;)le I'istitiuto di la] il mor-- omogeneità C assc.)lve ancora la funto serba alicura L i i i a cci-ta zionc per cui sorse C si niantennc. L'inerzia di questo istituto, la sua straordinaria capacità di i-esistenza a unta della ostilità dclIc forme egemoniche di vita cultiirulc, è I'incrzia di un regime esistenziale antico: onde per spiegare quella capacità di resistenza non i. suHicicnte il ricorso alla semplicc lotta delle idee, chiiisa T-C-_

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jn se stessa in iina sorta di isolamento coi-poi-ativo, ma si rende necessario il iicorso all'analisi di quegli aspetti più arretrati della \ita economica e sociale lucana, con i qiiali il lamento forma in certa misura organica unità. La Lucania è dominata da uii tipo di economia agiicolu relativamente arretrata, in cui il mondo contadino vive come schiacciato da una immane fatica. Se la realtà della persona come ccnIU riclla tro opcrntivo d[ella stoi.'la uman a si costruisce e inisiir;i in cui l'operan $ accornpagnalto dalla a retrospcttiv,a c dalla coscienz:a prospe,ttica di d ispori-ei curiipur'Lainenti iazionali efficaci per la trasformazione della nuriira e dclla suciet8, il regime tixdizionale di esistenza del niondo contadino lucano pub consentire alla persoi-ia soltanto iina realtà angusta e pivcaria. L'acccntrament(.)c-lclla popolazione in grossi borghi nirali costringe il contadino ad aggji.ingcrc al piii- duro lavoro dci campi i l qitotidiano dispendio cli encrgic per raggiiingcrc il Iiiilgo tlcl 1avoi.o c pci. tornare iii pacsc la sera: It distunzc percorst sono t alora va1liitabili, Tra andata e rito rno, in li ctiiloc for~c metri, :i picdi o col ITILII( '). I..o s t ~ ~ p o t edrellc lali del..LII*i: ~ J ~ I LI : IL U I I ~ J..I I I--.-. !a nat111 ..I... : n......,i:.*: camttcristic~ i1g1 ~ ~ ~Icola 1.1 ~ l csi , c3iricci iri lLiicania cli lutti gli clcmenii aggiunti~ n propri dclln rcg! i o i i ~ la : povcrt2 tlci teil-cni, il re-. -1 -:l ' ! - . .__: -- . r .. iiiirrii, 1i <.~Ciinnc ' i[-cqut'nti, c t i i t t i gli altri aspctgimc t t i ~I cririxiorivi t i cli qiicflo "sl'risciiimc" ilclle cose chC Iiu siiggcritc~a Carlo I..evi I'irnmnginc del "pacsugpio ltinarc". La cstrenia clisper3ionc. c polvcrizzaziont. dclla piccoln prriprieth (28.2 13 pr-oprictà con cstensionc infcrioiv u rnczzo ettaro nella provincia di Matcra) corilcrisce a iina parte riotevolc clella popolazione contadina I.ina larga intletcrminaxione sociale, una rlccciitiiata confiisionc di rapporti: In stesso contadino partecipa alla vita pmdutti\~aSUL,^, rie I'igiLire, C qilindi sei:nza di iinteressi c di coinpc.)rtamenti. iiiti cli si' obictt iva ncl corp« socia le, tran-

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clisogio o della miseria. 1.c pesanti hrmc cli l'atica e Ic lunghc scgregazioni con ncsse al la pastorizia pi-aticata col sistema brado trovano riflesso- a.n.-c..nL c- .nella letteratura popolare, come iii qiiesti poveri versi di un canto raccoltru a ROCC anova: Che bnirta vita ca mena lu Ilastore, -- - - - 1iii~ gualanii: nia chiù bnltta la mena a sera de calle a le spine. a a lato sienza pant-. ~

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l r h e brutta vita che mena i l pastore, ma piìi brutta la mena ,\'#.

il gualaino: si corica a sera col ca:po sulle spine, la bisaccia i a lato senza p;ane.) I vcrsi che seguono dlischiudc)no un altro aspei:to dellVLLÙ contadina lucana, il p e 3 d D~I C L~Y C <~I I I c~ Uell'~ppreJJJVLIc sociale: -,...*n

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Vàie Iii patrone la matiiia: - Addh sh li voie, Figghie de puttane? - Addì sera l'abbiàìe 'nia ssi peniiine, me pare ca li sente a' li camparle. - Piggliia la zappa e và e ranché le spine,

ca ct-ii rnatine te poi-te 1ii pane.'' (Ecco chc viene il padrone la inartina: "Dove sono i biioi, figlio di piitiaria?". "Ieri scia li avviai p cr questi: pendii, mi parc di scntirli dai carnpanacci." "Piglia la za.ppu e la'' a tugliair le spine. c domattina ti poitcr-ì>il pane.")Oiic!;to rcgirrie di esisteilza, donn i na. to clalla pircarieth dei bcni vitali piu iinniediati c dalla costante cspcr-icr1 za dei i-istretti margini di efficacia riserbati all'umano operare, solhq-mnc 1a vita psichica a iiiia sollecitazi«nc così iinponente che ~ I ~ J I#lI .......stupiiaeil ripmcliiii;i rclativamcntc Iivarientc di i i )mc ri,sicolo$ca, ci02 dli alicnai:ione stib sdli cli i critici flesso d izionc obiettiva. Sopra t ti]itto nci r . - .~~ I' . .... . clell'csisrcn~~, ia pci-sonalitA si dissocia, si uisgiegn, pcruc la .-.nns,.-sibilità di apriisi a coniportumcnti icizinnali retti da dctciminatc ciitcgoric operative. Entra in crisi la stesso possibilitA di m antcncrsj comc pirsenza capace di decisione e di scelta, cioè comc::pcrtegrantlu,In e i-iplzrsmanissa la si tiiazionc data, in8 sona cli Orine di coeiqcnz; a ~ 1 . 1 1 ~ i i ilci. i i i Gli siiati di sonnsiin.dola pc .esentanioni osidi, gli inipulsi alitornatici , le i.upp~ hiilisinc sessivc, lc alliicinazioni e la suggcstionabilità troviano qui i l tcireno piìi adatto di insoi-genza. N~illadi meno "mistic:o1' o "m isterioso" di qiicsto riscliio di miseria psicolob''ica: esso C.onsistc cìcmpliceincntc nella perdita della stessa possibilith di un cornpr.tamcnto umano, socialmente c culturiilmcnte integiiito. 111generale gli episodi di miscria psicologica appaiono Erequenteinentc Icaati a coildizioni pal-ticolai-i di affaticamento fidare essii conce1-riono le sico o di disagic1 morale i assegncI alla coritadina doiine. I1 regimer tradizi< .I: -1 A:-.:--lucana una ConuiLiurit: aricur piu gr a v u s a. ui 3 u g g r L i u r i c ~ h le e fa sperimentare cluotidianamente come il suo operare sia honteggiato, contraddetto, ridotto, smentito e schiacciato dalle forze ira.

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m ~ i o n a l dominanti. i Per quanto non le sia risnariniata la L Q L I L C I , anche q1uella più aspra, eissa vive in uno sitato di ccmtinua dipendeiiza ecconomica e moriale, sia dla ragazj!a nel n Licleo familiare : l .-...:+-A : -:.. 2-. . - - J dei suoi -,. g ~ i i l l o ir , 3 1 4 ud S I J V 3 i l q i i a r i u v 11 rriaricv sarà pcr lei "o' ~ r a v cde la casa", i l trave maestro della casa. Essa afh-onta sotto il segno della buona o della mala sol-te i momenti piìi delicati dei suo destino di donna e di madre, la piibertà, le n o n e , la gravidan;la, il parto, il puerperio e l'allattarnento. E piroprio in rapporto a questa sua colidizione di dipcnden za o di allienazione reale, I'evcnto liittuoso che la colpisce costitulisce per lei l'occasione per eccellenza di manifestazioni d.i miseri: e;icu.'j L: i morte di unìa person a di fam iglia risidleva di ella sila imponenie ca.t-ica em<~ ~ . i o n a, ltutto da esiste nzialc e , l'a.rco di i i i .-L:..-:-. 2. 1.. ..-.- ..:.-.C*. dericitari~. 1 1 1 uiid v i r a latta in Iargriissirna riiisura di "dipenaenza" e di "appoggio", la wcchia madre perde il suo "bastone" e la siia "spei.anzaW;la vedova vecle ormai scliiantato "il tiave maestro della casa" c si sente lasciata "in mezzo a utia sti-ada" con "un thscio cli figli in boccio": il clestino degli orfani senza la proiezione pateinn le si corifipura COIIIC una scrie di msiltiattamcnti e tli iii~iili~zioni, chi daih lori>Lino schiaffo e chì tin manrovcscio, ccirnc dice i I modiilc) di iin laimcnto d,i Gi4tto'Ic. l,a vit "paric senzai panc",C:io2 tras(:orsa col SIIO iionno ncl ic)sai-iodc i gior. . I il panc c tli qiit: Ili chc n'on lo po rturono, lc sta ni chc p01-t:irorl<. . . . ora davrmi, disc io di gioii-ni ancoiiri pii1 an~;ll-i,C on il loi-c io]", corric dicc u n mtr dulo di I'isticci. A--....

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tuoso, Iri fi-agiliti\ e I'arigustin dclla coscicnzri prospcttica I~ti pot t r dispari-e tli compoitami.nti efficaci, ti I'ercdità di antichii lraumi possono determinare il crollo dellc i~ltiniebarriere dell,rl senza psicologi~:~,e dar luogo alla crisi, ciok alle perdita della stessa cnpacith cli sceglicrc e di ordinai-t: i coi~tenuljdi coscicnza secondo forme di coerenza culturale: in Iiiogo - della sintesi del comportamento si ha la scarica i nicontroll sta di imipulsi, ct.is traspare neì moine1 ti in cuii il lamei1to preci.pita nel fiirore a u tolesionistico, o anckic in con; tid di viol,enza riw31ti versc l'estcrnc3, verSU le persone e 16, cuAr;. 1 1 1 a occon-e fare i conti anclie con forme di difesa caotica e impulsiva della vitaIit8, cioè con manifcstazioni di erotismo, con scoppi cli riso iit-efi-enabile,col bisogno di Mangiarti sino alla vera e propria bulimia, e simili. Il lamento funebre come istituto cult.urale rappresenta iina difesa mdimentalel ma organica e nelle condizioni date relativamente eficace, dal

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rischio di cadere senza compenso nella scarica incontrollata di impulsi o in iina sorta di stupore imrneniore della situazione Iiittuosa. Il lamento ha la funzione di contenere il processo di dia suo modo un abbozzo sgregazione ~ s i c o l-o . ~ cearappresenta , di orcline cultu rale, per ent.ro i l qiialc C 1possibile il ridisc si cli cc)mportaimenti ad eguati. lia riconqiuista del le fornie - . .I: 1.. -..l ....- 1,. T-. .-.. - - - . ! l raenzacuiiul-die. i r i quesio >eriso 11 c o h L i i r i i c ui i i r i ~ i c i ~C ~u i i riiiuito, per quel che coricerile la sua disciplina rituale, ritiene il valore di una tccnica culturale per restaurare, sia purc in modo mdiinentale e "iniscrabile", la storicith umana del cornportarnctito. La 'tccnica del 1arnt.into comlporta. iii nanzi tu tto, la dt:storifi : 1amentat rict: in a ;xione tcride a ri cazionje dell'evento lutti~ o s ola )ne - l'e\icnto Iiit tuoso come tali : la storicith dcllci sitiiazi< solvc-cc . . . . . ~ c s1,t sequenze lrci'..L J l > I essinnc del dolore- nella ripct a I.OIC.-,.izionc di le tlel "$i piange 1x11i, 111iclopee f issati da Ila tradi; e, c quinidi uttecosl". /4 t traver: io quest: i tccnica ., .'...-a:. -- L.11- ..a-.-:..:.A Illlilll lLC UCliil 3101 lCILil I n - I-.--il l l i l ~ l C l l v C . L I L ~ ICllli131 Cin'31t~-i\, :ontr<.)ll:itae cont inllabi niioiiiina c comt sogiiaintc: ma i lata, corne accade invccc: ncl I-i Ic, non giiì comp1ei:imc .. . . ... . - -schio di alicnazionc totaic, nciiri .rnrst.i.ia psicologica scnni compenso. La crisi di inipiilsi distn.itiivi vicnc cosl i-cgolita ncllc h)rnic ielativ;iinciitc nioclcrtitc dei gcsti aiitolcsionistici ti-adizionali, comc il graffiarsi lC guencc, il liattc~.aiil capo n Ic ancl-ic, lo stinpp::irsi i calwlli o scmplicerr spcttinnisi scisgliciidosi Ituriilc a un rnoclo rli geIc ctiiome. In o ltri terii~iili,la fc fr:idi7.ion:ilc contix. sticolazionc ~dcingli imptilsi distnit. . tivi. M; inlinsi di qiicsti iri otteriiita iion soltanto ri)li in ulclLine po ducrnt iin-iei-oe tli iriten -Ia circo!scriver! C ali cli oh1digc), in: che foi . .. --*. l :.l I . . ,l "l:.-.LL IICIIZI C ~ ~ I I ~ CL i~l U I I, S L I I I J L I I I C 111 I I I U I I I C I I I I I J I I \ , I I c ~ Idel ~ ~ t~ e ~ ~ ~le po, nianil'cstazioni part,ssisticlie piii violcntc: queste infatti tlchhono cadcrc subito dopo il dcccsso, quaiiclo qualciino ncl coi-so della veglia funebre rcnrlc visita di concloglianxa,al monicnto in ciii la liara \.iene portata via, in chiesa, allo scioglimento del corteo, in occasione dcllc ricorrenze comc per*esetnpjo la celebi-axionc del 2 noileinbre. Altre forme di disciplina sono in connessione alla stnittiiira interina dcl lamento, clie tende a risolvcrc il disordine delle iinteliezicitni, dei glemiti, degli uliilati, dei sospiii e dei singhiozz,i nel relaIt ivo ord iine di ritornelli esclamativi stereotipi-Ukate mie; u rrrurrrrrla nzen boncr bonrt, O IIIaWl rtia men;ecc.), i qu ali sono iterati a iritervalli regolari, C:io? alla fine di ogni singolo brano rccitativo o di ogni strofa o ver-seriodella rnelopca: ciò s i v i -

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fica che i riiornelliesclamririvi, e ie ricadute parossrstichecui possono dar luogo, dcbbono anche cessare secondo una regola, assolvendo in tal modo, nella loro iterazione per quanto possibile: controllata. una sostanziale hinzione di vincolo rnodei-arore. Infine il larnento teridea disi disperde,ree conie spurpa;gliare fra più plenone i ritornel: lativi colt i relati?vi rischi di re1 - 1 - - -- -. - I OLL ~~ ~~( J .I I I S L ~:-ITIL , gcriv~-aie l 111 ia parente più cessione < J ~.,:--. > I ~li -iL prossiina del defunto, intona il lamento (essa 2. come dice Omero, I'esc~rcndel pianto), le altre donne si iiniscono coralrncnte a Ici ogni volta che cade il ritornello esclainat ivo. Ma la funzione destoril'icacrice e, al tempo SI esso, mc)deratricc - del lamento si compie anchc in altii modi. I rccitativi o versetti o strofe di ciii consta il lamctito come "testo 1'ctterai-io non sono inteminente affidati alla impi one, ma si appoggiario saldamcntc a iin C:CT~Onurncm di s c cspress ive fissa1e dalla iiadizionc. TaliI stereotipie, clie I cstcnrlorI(,) 21 i ti Lei-i verr . r- - - .. - --. ci ... -.-4'. . u ~ I L I I J I J ui >tit,iv setti (.) addii-iti111.a I h i r i ~ ~ ico ,r r i i a r i r i (irgiiriica u.nitlt coi1 il modi.i10 musicalc, i-ifl ettcndo iin iiiiineri-, ncccssai-iamentc l i rnitato cli sit uaziorii ripictic o eli ripiclic coiidizioni :inClti. .. ~ - - ~. ~ ve in ciii si. -\:ieiic il tr-oviir-t.chi 2 cofpito cia un lutto: sotto qillqctri ..%..., punto cli \<sta larncntarsi significa scinpliccmcntc trovare lc stcreotipic csprcssivc chc meglio si arltit t:ii~o31 c;iso coiici-eto,attiilgendolc. d;ill:i inemurià ciiltiiralc clcl "si piange c.osì". Per C ntro cluc iiorcntigic dcstorsificatrici, di iiLci'azioni ioliizioni ciiltura1,i inc)deratrici , cli kclc li tracliziiona I'i vc rhali, . .. mimici e mcloclici, vienc ridisch guardia del pia111 n pii1 p - 4 npi'i:ime rizzazione del dadore. Il 1ninento . .-.. . uciiiiiiiiiia .l. cspiosionc nai-oShi>ii~it i i i sicr coiipic irnpcrsoneii, ma anche fe nodclli che, ncll'rttto di Iilnccare il caos psicliico, ricnn con ci<)stesso il I-ectipcin della storicith della sitiiazioric c quincli la graduale reintegrazione del piano pcrsonaie. Appena awenl.rtn il dccesso, prorompe la crisi che rischia conlinuamentc di precjpitare verso foimc di rriiscria psicologica senza compenso: poi intei~rieneil sistema dcllc stcrcotipic a meitere ordine nel caos. Infine, con I'aiiitcI del cor,o, la lain,eritaWice eniiclea dal piaiito un tentativo tli cainto, ne! quale ccmiincia a far le sue prove l'onda dei ricordi Ticrsonalii. I'etlzos delle memorie e degli affetti, : ispleiidcre di qualche lume di elementare lirismo. La 12 ice piiò o ~ aanche cantare da sola, senza I'aiuto del coro, t. i-i~essere sul rigoroso telaio
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duli i1 disecno di u n dolore oersonal'e clie ha rigliadagnato orizmani, ai imitati e precai-i ica occa:sicinata lall'evento luttiic I L - .... -..l! .--. SI rnaniicsia sr~iranro ncita scarica ui irripulsi inconti-ollah v rieilo siii110i-e. La irnpossitzilità di oltrepassare I'eveiito stesso, di larne contenuto di m a coscienza che diviene, puU per ctn verso scatenare il caos degli impulsi, ma, per iin altro vcrsn, può polsii-izzui-t. la prest:nza nel1a i r n m qzine del familiare niorto. sta imrnagine rion ncornpi-csa I iclla sin1esi psichica, e d~ i perciìi parassi t aria, push tornarC i i i.?no( do irrelato alla r 1 . occrisi< ie idea o ssessiva o addiri ttiii'zl coii evidcii:/a aIli1spettro i1~qiiicto ~ r t od i v alta così i in 1.eve17~ rnt, ui-~o? cinatof che i i j r ninin in iplacata chc dist iirbu i vi vi, l'ospi le insi... . .. i I - - - . .. . l -11. . ...... I: .. ...l . .: ..l- .. :.. : l sLcnic C O S L I I C CICI > O ~ I ~CUue11i.i v t ' g ~ ~ iCl ,U I U I C I I C 3 1 1 1 ~I I~ favore cìcllc cii-costan7c pcr opcrarc comc csti-ancith rniiiacciosa. In clue\fa I'oi-rnu I'iri~ri~agitie o I'alliicinarionc dcl inoi-to appai-c cornpIetamcn~cspi-ovvistzì di tutti quegli clrmenli piìi pri.)pi-ianiciiic inoniIi chc Sanno la forza cilltiiralc clclla "cara mcrnoria" cli colui chr n
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immersa sino alla cintola. in rin atte~giamcntoche vorrebbe essci-e d i preghi<:ra, se i l affio:alismu Idel mez; rSII(I CII q ~ ~ e s t ' i ~ l t i m o colci, la gcntt. i-neconta chc al tc'mpo dcllii sbai-cc.)degli Allt Cnlabria un giovnnc ufrici:ilc iedesco cbbc l'or-dine di orgai re i i r i ceriti-o eli i.csistcnza prnpiio nci Iiioghi in ciii il siici coinpatr-iclta aveva iioveccn to rii~niprinia tl:itc:) \lit:i ai!:\ Ccrtrisa dopo csemplnri pciiittnnxci r i prijttnc in ;iCqiii\. Ncll'immnginazionc popolare, ii t i . i i pi.cibuliilnicntc non s a r i stata cstranca lri t>ai-tcincno colta dcl Clciu,, B i ~ i n ocli Hot-it i sogno i vane uffiicialc clcl la Wcliri~ I ~ I c I 1.:~ ~ , li la com za di ra;~.zue l ' i i i oppoi-t u riilh eli a a qiicl i . . argomci i ~ incsi o Iic indiicisc 1'11ti'ic ista, iY:iz;i :ista e mistico I? pio, a s n pacc il con-i-e la Ccri:i)sa c :i I patriota iriirnersr -.qiic cldlIti piscin, . ... - . . .. . Ma Iii... poicrrza ratrrnarlirgicn di san Ri-irnij iia iin SUO pi.opric.i campo clcttivo, qiicllo tlc.Ile girui-igiorii dalla posscssione C Iica. S ( ~ ~ > i . ~ l t in t i i p:issatu lt~ il tranquillo laghctto di cui si Iato è stiito pii1 vdre testimone di clamoi.cise sceiie di pciss,.,.,..,ni e cli esorcisrnì. Gli ossessi, giunti :il I:igu, sc ci-rino vernnièntc cilrnc si clicc in Calal~ria)si spngliavaii» con ossessi (ci "spii-it~tti", henetic:~~;;ipiditit,a1 piintn C ~ i Cvcstiti sembravano str-aw~ati . . dal vento; U I e O l l l l C: iiabiniei-e mino li pronti a coprir'e con (In ien7.1. ~iditàde llu spii-ilato (o dcdla spiri lala), dc)po di clie awe alto in Eicqtia, c 10 spii.it ato digu azzava ricl laghetto santiCimt0 CIA san Bilino e dalle sue penitenze. Da alcuiii nririi i casi di possessionc si vanno facendo se più rari, c il diabolico spogliai-ello non seiiibr-a si conipia pii 10 si riduce a i111casto pediluvio dei pellegrini, o a un lavaggio delle mani e della faccia nellc acquc sali~tai-i,a iin iimettai-si il colpo, svpi-at~ultole giiintui-e, sollevando \lerecund;imente di posta

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Nel ciiorc della Calabria, al margine dcl hnsco cii Santa Mnria, iion loiitaiio dal paese di Sei-ra, i111 ciii.iosn disposiri\,o architettonico ricorda san Rriiriv cli I lortcria~ist,p:itrial.c;i tlell'oi-dine cci-tosino c fondatore dcll'unica Celiosa
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s t r i dì tale teologia e al tcrnpo stesso per a.ttenuare i contrasti

considtErasse cc ~1si;edci t(1 dzil dennonio c I o si sottoponesse all'e!~ O ~ C ~ S ~ I C -ia della possess iionc Jiabolica i i i Europa ---...- ....--- - - - - annovcira cpiso 11 usi, cvriie, pcr cscrnpio, quello delle Orsolinc di Loiidun, qiiando non soltanto suor Mat.ia.degli / le altre inonache liirono prcda di Satana, ma anche lo stes! cista, il gesuita padre Sur.iti.lh La nascita d d l a inoderna psichiatria segna la crisi dei1a teologi;~cattolica in fatto di possessione, obbligandola a un I;aticoso lavoro di rabt>erciamentoper mantenere in piedi i miiri mae-

troppo evidenti con i risultati della scienza. Con la nascita dclla moderna psichiatria le alterazioni psi1Iè;lUJU chiche che traclixionalmente erano intemretate in sede rei;-;*.&.~ p l'altr o a a estgno di p come sc ) l'una d( sere riccondotte :sul piant li psichic:he da o:;serva1 - -.-:-I I L : - r i .. -- - - .. . l . -: 1~ cliiiicarnen~e.c ua spicgar-e con causc naturali. La psicnialr-ia TI-;incese,da Charcot. in poi, spiegb ampiamente come la delirante persiiasione d'essere posseduti da lino spirito, I'organiz~ar-sidell'inconscio in una sccontla personalitiì in nctto conflitto con quella domi nante o ilormale e il cariittere pervcrso d i questa da pcrsc~ n a l i t hnio11 aves!sero niill a a che I:,?re CUI (icmonio ) ossessi furono sottni t t i alleviccndc s co a poc:igli . l.pettacolz . .i esorcismi soi Iclle gua rigoni r!niracolo: le p r c ~:ssioni, '~ i nellc alile iinilenni e fxironn cc)nclot t i n elle diniche, o acl sicoanal isi, peversitar ie per illi~istrarvl1i:Iczioiii dci n i a c , . .l -11' : _I: ---t:..: uc~ isii iiiriciitr ui ariailsi riei u o r r i r r i i o ueii i r i c u r i n e t n n dl o cori :i s..... scio, fini col tollicrc alle itiuriifcstazioni diaboliche cliicl carattei-c rnistcric>s<s, cccczionalc, nioiriliiientc perverso e assoliitanicrite incompi-cnsit~ilcclic fnvori in passato ]:I cretlcn7.a di rinn catisazionc cxiranaturalc da prirte dcI dcmonio. Di I'roritc ri qiicsto sciluplx, vigorcnci dclla psichiatria .moderna, In Chicsa cni costretta a tcncrsi nci limiti ~Icllcistnizioni n c chiiisc in qiiclla scxioric del ritii:iilc inmzino che I.ratta tlclIl'csorcismo solenne ciIcgli ossc: s i . Tali isti-iizioiiii, da unI piinto rli vista psichiatrico, hriino p:irtc dcl hlkllorc. cioi!di conosccnzc C cli traiilanifcst dizioni soi-pnssti~ t cogni : I di conc edica pu cori la sl: clie clic 1:i sono r; folklorii pessimo ter cap(1 soltdnt o 3 tenti 3 C :i pa+ 1 .Il . - . .... - - . - - -- :.. . i scg~ii ciciiu ~iosscsNelle isrnixirini si iaccorriziiiciit u csamiriarc sione, staiitlo bcnc attenti a discernere la falsa posscssiorie, clie è una malcitr ia psjclifca, dalla vera possessione. che denunzia la effettiva inti~isiontrdel diavolo. Scartati i segni della Falsa possessiorie, ridiicibilc a semplice malattia, I-estano,secondo le istruzioni del rituale i-oniano, alcuni segni inequivocabili di possessione diabolica e ci02 la manifesraxionc di una Sorza fisica spropon.ioriata all'eith e alla condizione del soggetto, la cono!ScCIlPa di htti lontani e! nascost i, la capacità di parlare e di comprcndere lingtie strani<:re scon(xciute. Lasciando da parte il primo criterio di discernimento, che 2 indeterminato ed equivoco e non discerne un bel nulla, anche il secondo ì! destituito di valore. perché la moderna palxpsicologia

è; -onne o passando la mano bagnata al di sopra dei vestiti: propric3 nulla di sensazioiiale. Questo mutamento del costiime P stato scenza dubbio agevolato dalla crescente resistenza del clero ad .~ -~ accc - ?gliere per reali i casi di posscssione diabolica: gli ossessi chc si presentano alla Cei-tosa non trovano ormai I'accnlglicnzi?I creduli3 d'iin tempo, e addirittura qualche certosino non esita :3 ricorrel't: a un linguaggio d ~ i r oper scoraggiare gli spirita ti. -La severità con la qi.iale i ce1 i l clero S.ccolare rli Serr;I trattan o oggi i presiinti (~ssessipt :sscre ad dotta coime pro va chc la Chiesa lotta oritro lc ci tioni poi3olari con spiri . . to modlerno. In realt3. I: nza clel diavolo a Scrra san Bruno ncin dcve tra rrc in in1ganno, p oicliC ci« c l ~ oggi c la Chiesa chia~crst izioili popolairi f'urotit.) alitnciitatc in passatodallo stesma si.1~ I -1 1 . -- .-. .s.o- CICI-o, e- u- l * -nirra p a n e 1-ia poicrnicri zittiiali- rion va oltre i limiti consentiti clalla teologia cattolica e dalla neccssitA cli accoi-darsi, entro questi limiti, con i tempi nriovi. La clccadenza del cliavolo. in Catabria conic altmvc, invita p-crtunto acl :ilcunt. corisidciazioni s ~ i lcrirattei.c clci tentativi chc la I-iicntarc il suo magistero nel n1i:irido nlo costantc traclizionc clcll:i Chicsa c ~ i i r \ ~ i . i i ~LiIC. l \ , 11 dcrnon ~ J )I> C i ~ Irsso l l ~ tli I:)io, assct 'il OCCLI parc t i , L* ~ L I ? J ,mccli~r n t c. I'esorc iccinto .. .. - - . C<>in'$ rii r i i i r i o i - i t!, pci scircistat o 2 tino clci qunt q11uiitcI i-igii:ii-dii I'est.~rcisinosolcnnc, In snmministrazicinc rli qiie sto sncrarncntalc h clalla ieologi~icrirtolic:~giristit'icat:~in linc:\ CIi princirbio, anchcsc prat icameritc piìi (1 iticno pr.iiclciiterncnIIC escr :. :iscci~nclnilci tcrnpi, dci IiiogIii e clel yiiidixio ilell csorciciriilri sta. Neil'epi.)ca dci pr-occssi coiitir~It' strcglie, posscssionc ed esorcisino, col Frcqiicntc coronanicriio rlel rogo, clil:igai-olio in ELII-ova: bastava allorri che clunlcuno pmclnmnsse ~l'esserc.posscdiito dal demonio, o parlusse cori \!o< m-opria (12 !Il0 spit.it.o), e si abbandonasse ad atti irtarneilt ;i c blaLU IC I-

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ha ormai ricoiiosciuro la possibilità della chiaroveggenza e della telepatia come attitudini naturali, che non hanno nulla a che fai-e col demonio. Nci laboratori americani di psicologia la capacità di conoscere ": Fatti lontani e nas costi" è cfiucntatai oggi ad(lirittitra oggetto di iicei-ca sperimentak:. Restcrebbe la capacità di parl: re e di , anche ilui, una etto, ma com pr,cndere lingue sct)nosciiitc ... . . - ... e al sogg volta ct olti i fatti interni-etabili C:ome "lei[tura del D" e come riccd o Jatt!nte di kitti già a]pprcsi url a volta e immag:azzinati nell'i nconscicD, C una volta arrimesso C.he in alc:uni casi il mec-

sorta la scienza moderna, e qiiindi anche la scienza psichiatrica. MaIgracio ogni aipparenza, il diavolo resta sulle "seme" calabresi come al trove, e c:onil diavolo quel Eondo di medievale terrore per s ~ a n ola diplomazia e la prudenza sapicnvincere i l qiiale ituri Lu-a -. temente esercitate nci limiti d'una concezione della vita e del mond o che resta sostanzialmente ancorata al Medioevo.

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per la cìcienzu, non si coinprende come si possa sii così fragile base mar]tenere in piedi il corpiilenio incomodo ospite ctic la ieo.Inrri:i -,.- -attolica chiama Satana. I cattolici pii1 avvccliiti hanno compreso coine Iu questione della possessione diabolica fosse i.riio dei piinti ~ulncrabilidel rapporto fra la loro ciiltiii-a ti-aclizioiiale e la scicnxa moderna. Gih nc :C su Lx de 121 lcice l'opcrri di P.J o i e e me,?taldi e 10 ) J I ~ tI ~ i f à i a z i , icl 1948 nialarrl riprcso riel vdiinnc di "Ét ~ C S "deil prob dicato appiintc iu. Uno )sichiatrin catlolic:o,il Llit:rinittcl Iia piikiblicato i iin librci1 dal tito lo Veri e jàlsi nsstv . s s i , ne11 !i il tenta tivo clisp ccordan2 la pos ~LI;IIL' Si concluc , I 1 . . ...... .... . . - .. - - - - - - .. -. sibilith dclla "vciii pussessionc con i i - ~.s z i i ~ r ?rrciia ri mucic.i-iia psiMa qiiesti ;iiitoi.i, costretti a miioversi cfcntrci la carni~liiati'ia.'~ ci~idi Nesso cl'iinu tcoiogin ctie non pii<)i-iniiiizinrc alla possibilita clella poi;sessione du partc clcl demonio, huniio potiito soltanto industriarsi di i.iclur.re :il ininiino l'effettivo verificarsi di cluest;i possibilith, moltiplicando i consigli tli piiidtnxa nel giii1;i collabor-azione l'i-;i psichinti-a ed esorcista dizio c siiggcrendo -per mc:glio clefiinire e trattare i casi pii1 spinosi. A qiiestc sforzo di con(ciliazion e diplnnintica SI- ti tcologila crittoli.ca c psiqcliia ti-ia niodernu corri!iponde iiin intensificato SI Forzo przi t ico per ridiirre al mini dell'esorcisrno so~lenne,c 1per scoli'aggiairc sistemiaticarnc ncc il iin novarsi, e il perd i i ril re ST)'prattut to in airnbiente contaditio. di qu elle forme tradiz ioriali di posses ..1-:1 l - ~ . :.. . l . .. -I.?. . in airri.: cenipi lia Lniesa e il suo clero hanno innegaoiisione cne mente concoiso ad alimentare. In ogni caso questo duplice sforzo, di diplomazia teorica e di senipre più cauto esercizio dell'esorcistato, si svolge nel segno della pnidenza e dell'opportunisrno, non già nel segno di un'jrnpossibile adesione sincera a quell'umanesimo integrale da cui 2 7

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In u n ccrto scnso non sarebbe del tutto errato parlare d'una A st(~riar e,i:-:#.-i ~ g ~del t , proinontorio ~~ gai-gaiiico. Secondo qiiel clie attesta lo storico Strabone, su qiiesto promontorio in epoca pagana c'crano ben due "Case sollievo della sofferenza", naturalmente cli tipo arcaico: iin oracolo di Podalirio. figlio d'Esculapici, con una sorgente mi ncr-alc, C: iin oracrolo dcl vcggcnti: omcrico Calcrintc, ncl qiialc i malati offrivani3 il sacriFicio d'uin monto nc ncro, sr;iilza nicttcrc orclinc cristiano nclla rcgione, sotir:+endol:t al ciilto idolntrico delle Casc-sollievo dcll'cpoca. Nacque così il Laniosn santiiario di Monte Szint'Angelo, la cui Iama si spnisc per tcitta 1'Eur.opa mcclicvalc c le cui pendici furono pei-corse, in devoto pellegrinaggio, da impjeratori c rc. A una vcntina di chilometri da Monte Sant'Prngelo C' è San Giovanni Rotondo, iin pacsiiio ctie fino atl alciini dcccnni o r SO. . no iiori aveva nessun destino nai zionalc, e clic ora, per Ic note ragioni, ha quasi o lell'aiit ico santtiaRo medievale, attirqandoa d i nperatori e re, almeno i l fiore dell'Italia devota c dcI1'Amci-ica ricca. Tuttavia C scmbmto che nel dilagante prestigio clel piccolo paese gaiganico Qiialchecosa ricordasse ancora i loiit~iniprecedenti pagani tlel figlio dJEsculapio C del vcggcntc Calcante: perciò l'arcangelo Michcle è rinpparso siil Gargano, questa volta (dati i tempi) sotto torna d'un visit;itoir apostolico sopraggiunto per operarc " ~ i n a

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ript~litina"o "una lubrificazione" (secondo le espressioni che il "Corriere della Sera" att ri buisce al visitaitore in questione). Mantcncndo fede a Ila tradi:zione sec:ondo cili niilla accade sul pro-L L:.. :W-. montoiio garganico L-LI ~- CI ~ U I Lavuid ~ ~ ~ ~ ~ o rpcr t atutta n z al'umagelo sta IJer avenità, anche questa secondaapparizione d ituti, ed il orinai re vastissiina fama; e solo perché i tempi esaurita la Fecondità clcl mito antico, il rirorrio ci1 san Miclhele sul Ciargario viene oggi figiirato nello squallido linguaggio della cic ("ispezione", "ripulitina", "lubrificazione"), faviltà ir~dustrial, cilrncn tt: acccs:sibile ai lettori dcl "Coi-tierc della Sera". .-:-A

n i il Gai-gano è siato lenchc in tempi re Del ;a di tisonaiiza più o mc)di d'inq~.Iiet udinc stimon ..--..l .. .. , l ..- * - f \ 7 a ~U ~I I~~L.I I I I I U ~ LC C I C Y O ~ ~L L I I L L I L I I I a di Rodi Gai-ganico, che nv ..-Ic sue virtii ciisi chiamava Rosa, cominciò nel ti-C. Unendo poi i-ative, acquistando nome in t i i t alla sia pratica di guaritiqiccancric i i uoriiegnn di quest'ele;rione separ-tiice,e furono circoncisi il 4' agosto 1946 in \li na cerimcnnia col.....- - - T, lettiva, cui fece se~mitoun'imrnei~ioiiericlI'Adriari~v,LI ~o1-t-eMaletta. Inizialmente, i convertiti di San Nicandro ignoravaino che il popolo ebraicu esisteva ancora-e appi-csero con grande s tupore e

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in inodo del tutto incidentale che di ebrei cmno ancora sulla Taccia della terra. Qiiando Israelc r.eilizzò Ie sue sperumc r gnando la T e i n p~-omessa,e qua ndo, nel i948, la ;pierra iii liani earabi aumentò in Palestina I,~d,F" liliire di iiomi ni".,la. Tei11-apromessa .prese in: ~spettata mente per i contadini di Saii Nicandro la consistenza d'u,na reale possi bi litA di "emigrazione". Accadde co.l ....-: -SI che aicuii~ cci~iitadini,cui interessava non il giutlaismo, ma J'emigrazione in Palestina , non csi tarono a farsi circoncidere, visto che solo così potevaiio a.vere la prospetth~adi campare la vita. Ma torniamo ora a !San Giolranni Rotondo e alla "ispezione" del visitatorr aposiolico. 1 recenti avvenimenti che liann mosso l'opinione pubbl ica poss~ ono intcressarc (la vari p vista, rna qui vorremmc> sottolirieare il tatto che cssj rapl A,.ll.. A ;ci:--1.>. !--.-..: I . . tano l l n ' c I 0 q ~ ~ ntestii.ituilldjlL..,~ tf LILIIL r i i i i i c u i l u i11 L U I i i i Lriit'Sit s ' i m h t .te nel s uio Lentdtiivo d ' a p ~ ;i di quanto di più avanzalo of rrono Iu tccnica re la scicr ernc senza tiittavia perI.. .l:..:..-! CICI-C rali~ltirL<> ~..v ii ic .-... L I auiziorii sopi-zinnat(1ralistiche clie forrnano la sostaiii.n del suo inscgnamcnto c1 senza provocare scandali c 1:iccrazivni in scno a qiiel c;ittoliccsirno popolare chc csstt stcssa in passato ha in parte promosso C in pai-tc tolleiato. Il santiiai-io ni~clicv; ~ l Ji c Mcmtc %iii ('Angelo, con Ic I le di pellegrini iimplorariti gii:ii.il :i(.ini miii-acolosc, t"'\[')pl't.c ohnlii, alrncnn Inella siizii s peci l'ic::iliinzio nc tcinpeiitica, ci cosa di arcaico. cii iion rispondente ai Iciinpi, c troppo ricoi-clava in alciini ti'utli i l prcesis tcntc ciil 10 del fig[lio dlEsi c del vcggenlc Calcante. Fii prcc C la cosc ienzu piì I o nic-..-..1.. -- . .i i / . i i r i iiiv<.>i11 c rn riiiscita a San c-. ~ i.o no OSCL[I;? di qticst'insiil '7.:l i L..:i r..vanni Rotoiiclo della "C evo clclla sol'fer~ii~a", coilcepita c attuata nel miodo piìi io e razionale, anzi in LI^i n pro..--..iviii, *m.. spettiva americiiria. ai rrrnpo stesso, l'iniziativa resti.') in ... i i n certo senso irripigliata nci piìi comprorticssi arcaismi della prospcltivu garganica, cioè legala a iina serie cli rapporti popolari, oracolari, taiiinritiirgici, e alla figura d'iiii frate che poteva ricnt n r e nel tipo popolare del guaricroi-e e clcI profeta t Che (S sostanziale ortodossia e la piìi i ncisiva 1icrsonaliità) sodcl \:i esigenze che in forma estrae: inonica iavevano trovato c simie in figure come qi. iclla del1a guaiitiI-iceRosa di Rodi o del 8laritore e profeta Don;ato Manduzio di San Njcaridro. La "Casa sollievo della soflèreniza" nacclue iibbicclendo alle esigcnze del- - ... nirdica .-. la tecnica ospedalicra e della sciriizii più avanzate, ma, al tempo stesso, attraverso il nome e il prestigio di padre Pio, continub idealmente a partecipare a rin urdine radicalmente dim........-...

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vci-so, cioè alla valiit;ii.ionc soprannaturale delle stimmaie, alla :di sangue n~iracoloso,a una pratica delvirtù d elle benc re che rischiava di riduire il sacramento la con1kssione -..*...l: , , ,I ., u con un guaritore, ecc. Dietro il noL i l l L V l i L<, LII ~ ' t p v u ~ liIlagico rnc clì IFiorelto :i a GiiarcJin, cui ì: declicat;a la "Cas:i sollicvc:)", riappari va così 1'01 n b i a not i hcilm ente esorcizzabi le dcl fip;li0 d'E-l-. 1 - Pl.:.-<.. . \T ..sr-iilan iuc V i t I C L l l c 1'1 ~.IiIcmnoli ab- - -,rio e del vcggcrilc. Calcante. bia fino r a avallato il carattere soprannaturale dei fenomeni che si collczgano alla persona del fratc, perché di fatto senza l'iiiterpretaz ione soprannatilralistica di tali [enurncriì da parte della dcvoziorie privat a , c scn;!a i prtistigi deri7vanti dalla possibilità di riitiiri riconoscimenti i i ft'iciuli, l a "Casa s,ollicvo"non sal-ebbemai sc della icicencla C3i. Saii. Giiovanni Rotonclo sta prosorta. L'intc-res . .. he qiii sc,no scoppiate in una fchrma cstrc'ma, e sotpi-io nc lizioiii clic travagliano il caricati to cert lic la Chicsa pcincgiic in ile cl'nrnr tciitati I,. : 1 ~ 1 1 1 11 carIIjI1, C C I C ~ ~ I ~ I C CI IOI I I ~ I J I V C I C : L I I rljtrctlrinti ct-k.1 gli n i l l - n i r t iiii1icgn: ttn (critic in cili 13 civi113 niotlci-nci i? zittii; clc Inc nir i-ic:oI:t~~e, c:i C ri~cI:t7,ioii~, psicoanalisi - - - -. - zia e c:ittciliccsirno, psicc.ipatoloe;iac posscssionc cliahoiica. sciciim P miracolo, ccc.). I:;\rcangcIo Micliclc riapparso sul Catpaiio, iri:i c'2 cl:i cliic.t o ~4'Ticnccqiicstn siin scccindti nppnricltirsi I'iilii a clie ~ i i ~ i isai.:t cl~ihbio.gli nliiisi piìi ci!;tosi sasul pi-oriioiit ori<: SOIi - t i i m no l" cm I:\ " I l ibi.il'icaxic~iic" cliniina ti, c la "i' 'cquililx-io e la p i~iclciiza icmprc 1 3 o s i t ivo. Mu rc'st' . . . i\:iltii ino
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trata, che non conosce l'uso di rnacchiiie e che non va al di 1à dell'aratro, della falce e della trebbiatura animale. Ma veniamo alle cerimonie a cui abbiaino a w t o occasione dì assistere. 11 tema centrale C il mascheramento dell'azione del mietere: i mjetitori cioè si comportano coine se I'ope razione che essi conipiorIO non fosse la mietitura ma iina battut: 1 di cacc ia al ccipro. Un :ccliio A : ~bpighe z *.:i . ~ ui ~ ~ teliiiti*: Ci .r.i i le labcoiitadino la da canro: rllie r n a ... bra, unaI pelle di capro leigata alla schiena, i falcetti impugnati all'altezza della te:sta in mc>do da dare I'imniaginc delle corna, occhi sbarrati di ailimale b raccato, e la "maschera" 2 pronta. Il capro con-e.a nascoridci-si nicl grano , e solo il capo emerge fra le spighe: i inictitorj si disponicono a cc~ r c h i ua, buona distanza, intorno alla prcda, per poi da i.c inizio alla batriitn di caccia. Al siiono clcIla zampogna avanzarlo falciando il grano, t. gono via via il ccirliio, meilti-c il capi-u ccira rifi~g io qua e le messi ancora non mieitite. Il vcllo sciii-o C i Calc:citi lucc :-l. . si ucche h n n o pig~ic-. ciiltnno per. cjtielche istaiI ~ Ciic.1 li riiclono la cc.irsu: p-icla animslcschc clcl capro tl clri cacc inr.i.ociz~nosul campo. "h1 -..Si odono frasi C G I I I C~.-..-.I L I C - ~ L C ; I Y O I I L I I S L U ~ - I J ; I ~ Li. cac~iatori!";"Se 1;1 piglici cli ngna 1'31 !". L'cbccitnzioncC al mnusiino, 1'ii.a la cl )allicli i c i , mentrc i l cci-cliio, sc-mpir falcianilo 2 clclla zriinpogna, si sti-ingc inesorabilmente intomo allzi prtbcla, pci- la clualc si t via iidu :i-iipre pii1 il nr:rrgine i i t i l t clclla possjh xioiie VI 1;innlmente non resta coiiie ril'~igiochc COVO tl(' c .C: qiii il capro 2 i.:iggiiirito, e simholicziineiiic iiccisci. col taglio tic--rno fascio di s p i ~ h c . Il iema clcl ni;i?ictiei.r\irncnto ci(>Ilamiet i t ii i,;\ rncdiantc la I-. ....^ ._gurazion~cli iiiia baitiitr, A: ,,,,,ia ebbc ;,I >,IL, 01-igine 11e11t'CIviIr8 ct'r'ccalicule Idcl rnonc , qi.iaiitlo il ciclci dei lavori agriicnli avelva il suo i-:ieioi.ic clel i-accolto di --....-lquel ber,,.*. c*.-/1i v i i c i i r i r i c i i i i t i r ciic iiriie civii[u ~erealicolt'L'li rannr-**sentato : dal grano. Con la mietitura I'agricolt(.ire tTicnt:ivn ore del1'cst;ite rncditerranea i.rn momcnta co particuiar-rricnte intenso dell'esistcrizu individuale e collettiva: mediante il gesto inesoial>ilc della falcc rnessoi-ia, l ' a ~ ~ i c o l t o r c doveva farsi procuratoir di morte delle inessi, e dopo la niietitli1-a rlovcva affrontare i l grande v~totovegetale dei canipi spogli e l'incerta prospettiva della nuova rncsse peT I'anrio vo. Si comprende cotne nelle antiche ci7tiltà ceretalicolc il t 0 del "accolto, e in particolare della mii-titiira, aicqiiistasse un partico.n*-..

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della init'titiira chc ah1 Le cerinioi:iir ~ i t occrisione o di -. . . vedere a San ~ i o r g i oLucano appartengono a iin tipo bcn nolo agli studiosi d lcllc relipioni: nelle opere del IYla~iiiliardt, dcl Fi.a/ei- e, F teniriile, del 1,iiingman se nc p i ~ btrovare il i-epertoiio nc -e europeo e della fascia inediteiranea dell'Africa e del19Asia.In generalc qucstc cc:rimonie sono uggi scornparse, poiché. tra I'altro, sono possibili in iin qiiaclro di iapporti sociali feudali c scmifcudali, e di i i n ' a gLr-.-T.. i ~ o -.... i ~ uL..~..E...cI caiicola i,-1:arrc-

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larc rilievo cultui+ale:effettivamente in iina società di awicottor-i cerealicoli l'esperienza della morte, cioè dell'inicsorabil e passiir hr vi: ;suta sc3via di un bene da cui dipende I'esistcnza umarla, . *.. . ~ _ C.1 prattutto sui campi di grano, all'epoca della mietiiur-n. ~ i raice i messoria divento così il simbo lo stesso della morte, del che 6 nrnasta traccia i11 alcune nostre inetaforc (la falce della morte, la morte che miete le sue! cittime, .. ., e c ~ . ) . ' ~ I n, queste $;ocietà cei'calicole i l mietere ein avvertito coine un cui si po'rtava rinn o n o e si teme\lzi vendetcolpe7vole ucci o per o pci-a del nnieritore, sopporLava una ta: il i:rana, sc - . ! - I . . - ..... -,.* -.-. .,- ...-- . , L:.-,,,V I V L ~ I I X I IC ~ LTII K I ~ I I. J L I L I V ~L ~I I I L I I J ' I J ~ I U I I ~ : decisiva. Di uiii il ~ ~ , G l i u di niascliei-ai-el'atto del mictcrie, in mo<.lo d a eseiguirlo ct>n il pretesto di fare qualcosa cl'altro, e prccisanncntc di escgiirc iina battuta di caccia. Per motivi di protezione psicologica, l'effettivo niictere, che doveva pur avcr luogt) se si voIcva sopraiivivcrc, veniva nascosto alla ruscierixa conle i.inosiliclarc qualchc animale clie correva fra copertura eli queIc Inc!ssi C \:i si nasconciIcvn: iiitan t o , mcc xlmentc sutto la sta ipoci-isia c*ciinioniille, It- x r~ighccac :cisti crano scclti i. Gli aniirnnli siiriholicarr i':rlcc messc)i.i: .. . --. appiintr il capn) chc bniiosi all'ri; gricoIt11r .a, corri'? fra quiclli daiir ai campi di mesitc c rcc: .I datino I Ic piziriiLC colti\?: candt 1 1 1 1 u niic,va com~icc\re\:a nonirilc o I'ipocr isia cci'ii si. In . -. ~ . . -1 -1 ~ - I ...... -1-.l,.l 1.. I uciisioric uci ciipiv ;il [ci i i i i i i c uciia L ~ ~ L C (cioe I ~ \ ak plicazionc: ov n c cli i: fcl-iniricclclla niictit~ir.:~ ccil taglio dcll'iil .li iin snc di teva anclie ucq~iistart.il signiCicnto sccc ripmazionc, cluiisi clie il mictitorc- cliccssc ai g-ano:. r,cco, vrdi, iu non t i mictci, ma liccitln il capro clic. 2 solito i-ccarti \:iolennaW. Allo stcsso cliiadro di ipocrisia ccmmoniiilc uppnrticnc il pianto rit~ialeesegiiito sull'~ilrimocovone inictiito: si piange la morte del gKtii<) sccond,o il rnocllello dcl I amerito C11nebrc traclizioilale. Ceri inoiiit:(.li stnit tiira niia loga s'incontrail(> in ci\:ilith rli cuc. I conce17ic I'uccis;ione del, eiito. nov ciatoiri: solo C: li<:il ma!icheraml . ... . . .- - . . . . Ju pizinta colt ivat:~, m;3 clell'aniimale. Quanclo glli Ostiac!tii hanno lono a i~n i.iccis'O un oixc3 alla cac:ci;\, gli t,agliano 1a testa c I'rippct~d . Poi cc)t-i alber1o, fanno citeolo iI ntonio, c le rendlono onu~ r divini . .. al cadaver-e, l~- . -a n--i c n ~- r-1i..r i ocosì: rorio nccunro s i "Chi ti tia L I L L ~ ~ O ? Sono stati i Russi. Chi t i ha tagliato la testa? Uiia accctta lussa. Chi ti ha scuoiato? Un coltello fatto da iin nisso". n'ori si potrebbe d~curnelitarein modo più cliiaro la "ipocrisia cerimoniale" di cui abbiamo parlato a proposito delle cerimonie della niietit~ima San Giorgio Lucano. L'o130 è l'eq~iivcilentedel grano dal punto di T

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.ista dell'importanza cconornica, e la Cortriula tecnica della ipocrisia cerirnotiiale è "non sono stato io, ma iin altro" invece che '-non sto facendo questo. ma un'altra cosa". In entrambi i casi si ~ t t però a cti un mascheramento dclla consumazione del bene ali,nentare fondamentdc, c in entrambi i casi è in gioc o una tiecnidi protezione psicologica per vincere il Isenso di colpa ch e accompagna l'esecuzione delle operazioni ccoiaomiche che sonc1 fonlà (uccidlere I'ors~ o, mietere i l grano). damtntal i nella d; Nelle società ( ile I'epoc:a del racccolto coincide con il perioclo ci cul~azioi ie stagionale. fi anche l'epoca .-.-.. 3. dopo la trepidantc atdcll'csaltu~..it>nc uciic criergie vitali, yuanuo tesa dell'invei-no e dell'niitiinno si fa il bilancio definitivo dcl1';iiinata agricola. Diirantela mietitura il padrone ha intcrcsscclie j l lavoro si svolga prcsto c hciie, cd k disposto anclic a q u .n~ %.& l ~ l i sacrificio: questa sua calcolata generositg svela di fronte ai mietitori se non pr-t~priouna certa debolezza della sila posizion,C , almeno iin aspctto di dipcnclenza dalla I'rltica altnii. una s itilazione pot~ xite pcri~ colosa: i inictitori sono rii po, nell'ai Il'csta te, e gli :inti iclii i-istrilirnclnti, presse, le !ioni pat itc, la fa tica :ittii ,aie r il \ mente beMito pos sono a1 1.>iìi piccolo motivo eli contcstazior vorire un' impi-ovv'isu esplc~sionecl';iggrcssi\~it~~, chc piiì) diri; anche coin t i n il p;adronc. Pci- protc1:gc.i-c I'cqliili1~1-io soc.ialt . --.-. . I cci-ciaiicolc i i t ilizz:~noalciini tlisposi t i\:[ per nacciato, lie- socicrri impiegare in sciiso simbolico 1;i c:li-ica rli aggirssi\it:~chc circola fra i mietitori all'opera. Si traila rli r l a i ~p~ii-/ii:ilescsdtlislrizione a questa carica, c al tcmpo stcsso cli awiarl;i sii un pianrh rimoniale, do\^ possa esa~irilsisei re clannc mrto modcmo i contadini e gli operai r: in senso o, cli rivci~dicrixioni,c Ic espi-iinono a t t r d l \ , ~ 1 3 t,,lILIl. ~ 111111 IIIClll.I I realistictic, c a sindac.alt: iiell't. civilth ccrcol ic~ olc manq completa condi7.ii:mi per Lc jggiiare airnii rlel 1 ..l -:--l-.. tantci 111 c ;\w-siva i? fatta dicfliii~-en CI slIrlu~li1sr1l~ 1-IL .~ . -.-.- . -- - - - -- .. che rion curiilmi ~u C C I I I S C ~ L I C I I L CI-ealisticlie. : Abbiamo assistito a San Giorgjri L~icarioalla niessa i11 opera di un dispositivo cerin~oiiialcdcl genere. il cosicldetto '"gioco della falce". Si tratta di una panrontiina eseguita alla fine dc:!la iniet:itur-a del campo di grano: al principio la pantomima rapiresenta sim.t*.. r-..a .,iietibolicarnentc il mietere, ed 2: al tempo stesso una lolLII tori eseguita con I'aima della Falce. I mieti tori avarizano al SLIOno della zampogna, mimando la inietitura:: si rni.101!ono a i-i trno,

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come se danzassero, oppiire si arrestano improvvisamente assumendc1 qualche atteggiamento determinato; per esempio la destra a r mata di falce sollevata in alto. Ben presto la pantomima si cornpliica: i mietitori [anno le viste di combattersi fra di loro, variamente rapgmppandosi a due o tre, ed eseguendo con la falce .. mistiche,. L'eccitsixionc ci-esce, finché la carica aglge al pu clrorie, c Iie C cerc:ato, insegi.iito c cattura,,A ....... -SLdI L -1 , ,.--,.. ,. v I I o ~ aaccanto glVLU. C t~ alla "leLCJ. v i a i1 p ~ l u i i tuicivf: . gante", ci06 la donna C hc lega i covoni, C accan.to alla "I viene posto I'ul.timo col:une che k stato rmietuto. . I... - . -. ... - -. . .. ... Intorno al paui-one i mietitori escgtioiio 1ia svii la ~ J i I i l l < J i l l l I i i ~ i della mietitirra, t: quindi con la piinta clella falce lo spogliano: con {in colpo di CaIcc bcnc aggiustato vola via il grande cappello di paglia, poi la piinta della (alce slmttona abilrncnte a uilo n uno i botton i della C;in~icia,C' con iin alti-o col po la camicia v01a via; I;a stessa operazitInc vicm2 compiiAla sui F,antaloni, t. il sig,nor pa,:I clrone resta in inirtandc:. Nclla c oscienzsI attririle dei pro(:agonisl . .. . ;ti-in~ei-cil padronc a oCTiir~:i l vila panitnrnirn:~i+cscgiiit l3: irif'atti itiira 2 t iio ai iniicti tori , ni-a chc li ~ i p oniit c cii-cola le Ltvvc'nl. i t 3 , vcnp . .. .!-l!. I : ..: I^._ ...--..,.

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simbc)mlonica. Apic la "lcgantc" clic rc::ge siil capo ~ i i 1 i ~ i i r i311 li~.(.).segiiciiio i k:illcrini chc avanzano miniaiiclc .- I l siiono dcllu zampopiia, e in cod:~tiilti gli altri, crirnpi-che 11 piiin rniitantlc. I tempo, secondo quanto ci tiannn ril'ci-ito gli inl(.)i.mritori ,,,.igu, a San Giorgio Liic:ino la caccia al pndronc al rcrrninc I piiclrnn C Tiiggi:va aspci:ti cE~:imi dclla r jtor-i nuii lo (1-0~ascondc 2ntlosi. ( \:;i, C C ri- . clella I aniiglia ,i c:ttti~i*: ~ndn alti vavanc padi-onalc pci. sottoporl i allo slc:sa(, ti'att oclii an1110non ni fa il gioco rlella lalc.C si svol. g w a n S soitanto sui czinipi ma anche riella pia: trattava - - ..- - -- - ...-- .-.. .. ...L di iina vcra C propina pariioriiiriiii cir r r m r I c h ~ i s Al ~ I I U I I [ J I dall'oI ~ ~ pera~ioiieagricola nel cui qiradro era nata. I niaggioi-i pi-optietari della zona, due o tre i i i tiitto, venivano por-tati in piazz a e do.-....*.. vevano starc al gioco, e ti11to teiminava coli tiiia gi-;intlc bek U L ~ eli vino. U i i bel giorno perb In polizia si impres~ioriiidi q~iello spiegamento di talci maneggiate da mietitori ebbri, danzanti intorno ai pi-oprietari in pincinto di restare in mutande, e proibì la pantomima per ragi.onj di o rcline pubblico. 1>a polizi a non si rendcva conto chc, t i i t lo somniato, quella vicerida di scI\"versiom

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ne cerimoniale era pur sempre prcfet-ibile, da u n punto di visla 3, alle Caniere t11 n e ai partiti di '; chc re;~zionaric a bituario i la\:oratori a espi : loro collcrc in i :no sirnbolichc : del "gioco della .. .. .. . Non c'i: dubbio, infatti, che il gioco dellii falce, C osì com(2 lo a bbianiu v isto a Sa n Giorgi o Lucan'n, rispecchia un2i struttut-a e un.a tùnzio ne analcighe a qiielle dei Satut.nal. i i-oman o si .-.: :- -. ..:*. . - l - - t.. I I I I L I C ~ via ....>.ueii > - i l ' - - .- - - - - rip ~I>LIII.IVLL I ILUIIIIEI~IICC: I oro, senxa scriiaviru e senza proprietà: durantc i l rito era abolita la distinzione sociale fra cervi e liberi, lo schiavo poteva burlarsi clel padi-onc, ubriacarsi c sedere a tavola con Iiii. Dal punto di visia della sita Turiz.ionc psicologica c sociale questo ordiiic di cerimonie cercava di esaurire sii1 piaiio rnitico-rituale iinu carica di aggressivita so\;vcrtitrice c.lie poteva rinchc pi-cndci-c la via molto piìi pei.icvlosa dcIla insurrezione idi Spart:;o. li1 f< PCra in niodo analogo : tutto sc~mniatoi ncl ri f o cl1e ritrlla i-calth , incglit:) conscr rionialc, di ciii rih si r: )l:i c i l teriiiiric COI] I'ofPcrta clc1 vino, che cssrrc isfài;~ricliicste impi.cvcdìbili, scnz:t tradizione La pi-c)ccssionc vcrsn ia casa cnlonic;~,ccin fa " l c ~ i n t c "che porta il covonc sii1 cripc.)e i inietituri chc al siiono dclla zatnpognn iiiiniano I'azionc ctel micteir. si iichiamn a iiri'alii-;~ v:ilenzri di qucstc ccrimonic. Pcr qiianto i l rriierert. possu cssci-Cmtischerafo come haltiit:~tli L ' : ~ ~ L ' ~ L I a! C:IPI'O, 1'inc:iritcsimo non 2 tanto poteritì: clli non 1i1I-ierricrgcre in primo pia nci I'cvcr~ t c-1ecisivc.i o che 1 1 ~ 1amito I ~ I ( I ~ ~d01i0 I : I;\ C A ~ I I tlcll'iiltiiitii I ~ riirtiincllii cli snighe il caml30 si rno:< t i 3 re311?lelite>vt ;c.ii-lirno1-)eRC vcgc le, e noli h i su sc C[iiustc.)vr icito sai'i to di niito\:n, col SOp13ggiungt:re clella niiova sitagionc. Le civil licole igi a rclativ~isicurezz:~che p ccdc cl:ill'e a rnodci pi-ociirzionc mediante in chine, cioè cli iin ci clo pi-od iintcrrotto, rrl'fidato a. clis -. . sitivi, Ic maccnine. il ciii fiinzioiiaineiito cndc interamcnic sotio il coiitrollo dcll'uoiiio. Nellc civiltà ce!-ealicnlc cib cile piib essere iir~ianamentecontrollato ncIla prodiizione costituisce rina sfera molto ai1gitst:r: al

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to all'altro, un ~ ~ i opunteggiato to di imponderabili. Ora per fronteggiare talc prospettiva non giova la tecnica del mascheramento durante la niietitura: ciò che deve essere mascherato è proprio qiiel I~LIOCO.4 questo pi'ovvede, in mancanza di solilzioni rcalistiche , iina ru1ifiguraziione siml?dica dc:]la cont inuith dt:Ha produzioine: I'ultiimo covo ne mieti.tto viene: sottratt o al con sumo,è portat o processionalmlente alla casa colonica, eci 2 conservato si."..%-.* .-r i-u..u.-v..v. dnno, ..di ciii t! l'anticipo, il gri iiic, l'essenzaI, la ma) covone diventa nesauribile. In questa prospettiva I'iiltimc trice i e grano", la "vcreinc del grano". la "> ;posa del grano", "la rria~ d r dcl .. cioc. iin'entità rnitica che, conic tale, non puh essere i-aggiiinta da neswna falce mcssoiia: sotto la pi-otezionc p.sicol«gica c sociale di cliicsto sinibolo Ic sociclà cerealicolc atiiavcisaiio il grande vlioto vegetale da nccolto a rac-f-Jf~~ Oiialc significato ha il I'att(> che ab'hiamo incontrato qiicste cerimotiie a San Giorgio Liicarlo? La >rnantla lla la sua iiiiportanza. ncrclid iion inc'ttc conto iiic\iiiri I l C , L I I I C ' I I l i i 3 h C C l > I I l i l C l I I l C I I I C I I I I C I V I I / . I i I I C C S V H Z i l L'O<-sta dc.r:sionc, pnrrc passiva c stniincntalc! dcl cosiddetto blocco a g r a ~ i o . Noii eriti-eiprnc)cliii riel inci.itii tli C~~IIZSI:I Jci'irii~ioiii'pi.atiisciana cli circa 11-cnil:inni01. sono, c. lasccrcmo tla paric s e oggi, clopo un trciitcnnio, tale "disgrcgaziont" risiilti di poco o di molto modifie:ita. Ma 2 certo c i ~ ancvra ~ , i~ggi,1i:i p~u-ticol:tr~riIict1(-1ilcllzt società n~cricliori;~lc iiiia Ibi-mia cli disgr.cgazivric alla qualc la lcttcratiiia mcridiorinlisticn ha prcstato scmprc poca attenzione, e ci02 13 clisgi.cbg;azione i-eli>. =~osri. vita rclig 3Scriza club1bio i r i qii alsiusi s< !-i livelli cli ciiffcIL i l ~ . i c ~ i iind oI%~J,JCJK ~i 'tlle clasili, :ille cm ni e alle st.trr rcsi sociiali, agli :inibjent iando pc iri ~iriastessa vidrii. QLI l igic.)sr:, nonch 6 ai sirig ----:-L: sncict .. vionali di religioni storicaineiite sconipaist. da millenni, qiiundo questi depositi coesistono con le t'c.)rmc dominanti di vita religiosa, qi.ianclo In vita i-cligiosa pii1 clcvata C consapcvolc L' stentata c ristr-ctta a esigue iiiiiioi.aiize isolatc, e qliando cin iiLiinero relati\ramente alto di ii~dividuipartecipa di fatto a più età ciilturali lontaiiissiiine ii-ri l( )ro e si comporta ora secontlo I'iina e ora secondo I'ultr; asii1.a ciwel-tirne la contraddizione, ullorci si pun icntc dis43"regata, pai-lar.e a biroiI diritto di una s in cui la vita 1.1eligiosa czircola p L\.,.

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Con altro noine qiiesta disgregazione si chiama anche "folk3re religitoso". Pe r il giisto reazionario del pittoresco, il folklorc rleligioso?;i con figiii'a coine "ricchezza", tantoche si diceperesemPiin che laI tale o 1: I talaltw regione ir "ricca" di folklore. In realt8 si tratta di miseria, cioè di testimonianze d i stagna;!ioni, di ;arresti. di jnsuccessi dell'espansione del process o cult111i-ale nellt:sue tòme superiori e più consapevoli, di guisa che c'è t anto poc:o da conipiacersi di iin folklore relifioso "riccu" qtianto Idi iina peisuna CIIC va in giro con irn \restito a brandcllli e pjcnc:i

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I brani ripoitati i r i questo capitolo sono traiti dal libro p o ~ t u n i odi Rocco Scc~lellaro,Conrndiìii clel Srrd, Rari 1954. pp. 2 1 1 , 2 17. 234 sg. 2 Sii1 lamento Irinebrecomc patrimoiiio coiiiuiic indoriirt>oeo.si veda O. Schil lamento nclci-,Spru<:liiierglrit:ltrtng~rtrdI!rgc,sclficl~rc. 3,'r-tl.. 11. p. 930;i wklrigé r ì ~ r luncbie yreco resta loritlnintrntalc I'opci-a di E. Rcincl; Die 1 riclle antiC;iieclic~ri.Tiibinga 1938. Pcr ultrrior i ii.idicazioni sul Irimen, che civi1t.A iiicdi~cnanee.vedi E. De Martinu, :&JI~P c piuiiro rrrrrnf~tter morido (ivriico, Torino 1 950. .'Siil rnppoi-to i ~cristiaiiusiiiio i C lamento fiiiiehrc gli cleiiiciiti ncccssari r Ic rc.lntivc noti7ic. bihliogrnfichc si pussiiiio ric:ivarr dn.1. Oirastcn. klrr~il;irtid Gcs~irgiiz ritvi Kullei~(!CI l~~'jdtri.vt:li~~~ .4ririke rrrid clirisrlii.heri Fi-iilit~ir.Miinstcr i. W. 1930. L'cpisi>ilioI costiimr incntnl o ii~!ii:ii:i 1)~rioclicaiiiic~iitctlal co1.o (li sinphicixsi e di iilrilati cldlc :tlirc dtlnnc dihpostc ini l Ictto: poi aupinygiiiii~c~nri diico piìi prcti, clic' c:icciniio vi;\ Ic. piari~eiiii. ioi-no :* pinpriln come ;ivcva i'i~i(o(;~hsii 1 1 ~ 1 1 iC;ISR t < l i Inirci ( d i Il. Pcrti~iiiaiiri.Hrir~ri . ,. . i r r i oi.icrrr. 1.ipsi:i 1 N f . O . i. p. 1 2 1 ?. .' I':loltl, l>,\\. S. 13, (;iov;iiiiii Ci,is~sstnmn,111 ,Unrflitcc,iri~iIloiiriliii, ? l . 1 3 (Mipne, Ptirrnlr~gi(i crnirc-A.5 1 . 3.54). Crisnslr>mn,Ili>iii.i,! I!pi.st. aii 1k.l)r.. 3, 5 (Mignr, Piiir: p:. 6 3 , 43). <;irif:iii-iiiNn7j;inxcnn, OnilNi 1.11 iri /ic: da S.iloiiinnc M3in Itnlii;i iin tentativo i11 qiitb\toscii.;n 2 $l;irn compiliio si)l~;iiiti> i li~lli!~ir(li n1ez.o t! ttiod~titn,Pcil~iriio1 HR6. C rei-iiio i ri IP r t , ~ i { f o r ~i11i ~Si~.ilin, iieiitc - ciuric scinplicc sillnar pnrzirrlt. di c.1oc~iiiicriiirelnti\:i all'1i;ilia - da cchritril .a t I\.IVI. Circsr. Il pietiro /;rtiPI>r~ tivi iti<>did i 1 7 ~ . ~ . ~Bi\-ti m i . 1953. iin " IJii niornt!rilll l i 1 0 l t 0 iin~'<)rlfil~ W nell:r lotta coi111.11i l Iniiic111o f~inehrc da11 sorgcrr (Jclln ci~iliijcittadina dei coiiiu i i i coinc n'e Eiiropa P iapprc~sciitat<) f:iriiio l.ccIe i divicti corrtcrii i t i negli sliituti coinunnli: vedi per esemp io L. Mi1121,, .i - , l A---.,. iori, Dis-;ertn:,ioili sr>prr2IL' ~ ~ r i r l ( , ~ i rIIIII~CIIC, r(i S X I I Siilla I. dilflisione rlel i,iii~r-iiiu $1nebrr in Eilropa negli ~iltiiiiisecoli r sull;i sua moifologi;~cilTi.e irn discreto niatci.ia1c pat1or3n1ico O. Udckel. P~:\~clzulugi~' fk.r I.i-~/ks(iicl?rl~ng, 1913. 2.. cd. Per la parte iiiiisicnlc, iiia solo in i;ippnno al cosi
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barl~ariciniper in~~itarlo a coiilbattcic le idolatrie varane clic dominavano uncu. ra 1c campagne della :%rclegna i?e110 scoi-cin del sesic1 secolo (v1 V, 2.3). l 4 Il canto Che bi1rrro viro cd rntjrtn lir ptisrorp... a ppartienc a '~ituia tràdii.ionalc di piwtcsi:a del mori clo contadi no :cc nel . di -ciii . . , s.i scrl>n!io : . . aiia ,n , Mezzogiorno: wi.iiniiiat-ci ~iicaniri.si ncoiai i i caiito cii.. Spinoso Purvro :npparore ?.nplfi ini h saccri sitn tirtwjxipoi-/(i.r l'; i-;.iccoltoa :Spi rioso, Virm+nroi~-.. i iielki iaccoltn di Casetii-linb i po~~ul(117 delle p m i ~ ~ r i i)ic>ridic c~c~ n 1870. , '"Il cnnceiio LII "niisrria psicologica" ai ricollrk, ,,. ,.,., ,l\.. .-,.,.A- allc 1.icerche di P i e i ~ pJ a n c ~che , per il priino usb questa csprcssionc. 1wi.quat1toin srnso stretiaiiieiitc psichiatrico. Pr.i-alctinc indicazioni .*ir!la iiiisct i;& psicologica rltd mnricio c«niai;iiii "l'iiroii.": si imlwiriia ili ccncrc il sciiibiaiiir r ];i tijriic:~,si ~1iXpp:ii c:ilx.lii, si jictl;i per tril.ii vnlt~>l:iiirlc,si I:i I:<.II;I coi1 I!: nella pol\~ci.c,c sc Aritilm-o non pli (ciies5c 11. iiiiini >i i;i~ilici-cl~t~c spada: poi pi.<)nrrnpt.in iiri ti.ciiiciiili~laiiicnio clic rnpgiiiii~!cl:Ii:ikissi rii:irini, dovc Tcti c Ic Ncrcitli si iiniscoiio al i.~irtlolilio:r infiric, iicl I:iiriciitci, iii:liiii:? il piur posito di vcnt1ctt:i (Ilirrliii;ic Iii riciil cixiiinc ciil I1ii~:ilc del fiimir ~c.:itcii;iio~Iiill'cvrntoliiiiiirixo si:iiiiio ; i i i c . t i ~ . :illa hnsc IICIIC Criin(11-i ci\i.i.i, i1 plr~,ii,.hii, ,.iitn, i ; ~ corsn a pictli. i l c i i n i l ~ ~ i t i i i i c ~l1i Iiiriciri ~ o , iIr1 tlisco, il 1iro coli )';i .io ilcl giavellotto (Iliri~ic,ssiii. 26.2 SE?.). 1.c Ii~iiiiccti cir~i;ts i l l o sc:s>1in l 1iilli1.a al lamento Lri~icbir.eiiropco, C cosi piirc I';illcgri;i rii~ualc:ma. ; li1 ini.,-.~,. ~ ~, , > i i t ~ ~ l ~nc i ~ t r stira in cui si iriscriscon<>ni.1 i.ito C s o i ~ of i ~ i c l i z i ~ r i n l i z ;..,,iln.tiiiliii una elemcniarc discil~liiinclil~i~iiilc, c giiisiilic;itr iclc~il<.~gicnrririi(r in i i i < ~ ltlii versi. Sant'Aiiihi.ogio lxii-lii (li csihizioni oscriic tlcllc I~int.iitiiirici(in Ilti t.,\-~~c,s.s~c frarris sui S~iivri.Migric. Pnrmloqin litiiiiri, 2. 1 0 - 12) c i sinntli si i.iferisctiiio pii1 volte allc liccrixii,siih c ai iiicbii des hysiériqi' I L ' S , Parigi 1931. pp. 56 sgg., dni-c i.itru\:iai-iio qiiasi . dj disgregaziunc psicnica contin i qiirili cornb:itte la tecnii.21i-ip;..,.. ,.isoliitrite del lamento (fiinic insaiiiibilc, rnrnpcinarriento scaiidalriso, riso inrlicnnbile, impulsi suicidi. i-itoi-noallucinaiorio del inortti). Per altri dati. crr. il rià citato Morte e piunto ntitnk )TI)(vru)itjo (iiiti~o.

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I b Sullc Orsoline di Loiidun, cili Aldoiis Huxley ha dedic;iio il siio famoso saggio, iirid scelta del ma~ci.ialcdocumcntariu i-elativo snrh puhhlicato prossiinaiiienrcda il Sag~iatorc[Idirii~oli di II<)uL(II)I, ora ~ o n d a d o i iMilano . 19954.Cfr: aiichc E. De Martirio, Slrcl e tnngin, .Milano 1960, pp. 98 sgy. " 3'iiilla posizione dclla Chicsu e del pensiei-o cniiolico in materia di pousesxii. cap. I: sionc di.ablica t. da vcdel-e iiiiclie, oltic clic il Riiiialc Run iinitaiirl r%norr.o, Milano 1961. r in loin-ia corideiis;i~aricll'ariicolo Laiidder G~i1:i.s,renspPin pubblicato in "Antnios", i i r ( l 9 6 l ) . 11. 2 . pp. 105-124.

Furore Simbolo Valore

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Li: sern cli capcndanrio 4 ìgatari, I'ai2cria principalc di 5ìtoccolrrin, I'u in\ A di cirra cinqiitniil;~ r: , : ..F .....i iiiiu<>ssaviitic> --I3di)lcsccnti 111 I u i i ~C. pcsiirili g i i i l ì l ~cli ciioic.) s~illc tli tcsclii c n-iistcriosc isci-inioni calìaqiiali figli rnl~lcii~i listiche. P' i prisCI' t rC or( i giovani tcnncro I;i strLicla,niolcs(ancl~> . . l santi, inovc.sciiintio aii tomobili, I'ictiitiiniando Ic vctiine dei iicgt.)zi; erigcnclo barricate ccin inlki-riuic e n-iontanri tlivclii ilalla pii1 vicina piazza del nici-calci.Alcunc hanclc. pii~l'iinnrononlciini:: un........ tichc picti-Ctombuli che circnnd:ivuiici una chicsn, c n1ti.c ;iri~,,, , dall'alto d,CIprintc chc se3 itrin 1:inc :iaiuno i stracla sacchi di c3i'tn irnbc i I'iamrncr. Lc f o r i polizia rii iscirono a tlomin : solo clopo iina L ce Iottri cc ila atlolcscrnti in [liI-orc:e l'in Ci-a 1'111-lodcllc sirciir delleaiito: ,stati nci cclliilari dcl.'

nere non sono nuovi in Svezia: ogni sabato si ripetono al centro di Stoccolina c in altre città s\fetlesi.Si tratta di piii-c e scinplici esplosioni di aggressività, seriza pi-emcditaxioiie. e senza organizzizionc, senza capo E senza scopo. Gli episocli di \.iolenza non insorgono pci- qualchc cosa o contro qualcuno: inesplicabilrnente, corne per un i-ichiaino niisterioso, a i ~-~. p di p i adolescenti C di giovani, dai quind ici ai ver ieiiza coinoscersi fra di lo1-0 e nulla averido in ccImune ti th, f o m ano bari'da remp oraA l -!.'. nea ed cniLrano j ii fiir'ort" d SO e

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in iin ccrto modo tradizionalizzato è dato dal luogo e dal tempo della esplosione: per esempio, ogni sabato sera al Kiingsgatan o altrove. Qiianto al resto, sono il caso e il contagio psicl-iico a deciderlo. Questi ribelli senza causa non si propongono rapina o vendetta nel senso cornune di queste parole: sono mossi da un e persone e delle cose, vogliono ri:rito del11 impuls o di ani~ientamr t-.-...-..-,.* -,. :l --.. .ld u n e 111 cciiclc l I I u I I U V . J f o-e ~ i odella loro potema di eversio~ie.Nessun Icgame iinteiper: ;onalc nsisce cla t; ili tempc:stosi asscmbramcnti, da qucste orge

i-t: dclla soliiiicline, simili a pinguini chc si agg nenie si. L'i . . .. ~listi-ti, ~ i < . > rsi o i i ; i i ~ ~pri ii iii i.iici ~ I I I ~ ~ I I C I I/ I. / +~. r~i. i ~Dcrchi. h~ vi al1. Le ino fioi-a un'angcisci:\ra csplosionc cli piiin sti giova. tivnzinni cconomiclie scino c')vvinnicnlr gior-arizaI i i i iii L'i~ri)rc, appnrtciicnti a tlivcrsi ccii socinii figli di (,perai C tli impiicr.ati, t.1i.:iric:, cssi stessi gili o~ciipntiper lo piii conle appirridisl i (3 comm essi tli in~igazzino,e neri a\lt.\:aiici coriittiiqiic prcocciipa ziorii . ecc . momichc iricei-tczzc i-ig-tiarclo al l r S F d . .ivvcnire. I,c spiegazioni sc.)nostate ccrcatc pcici6 iri altra i.c ...: l 1.- .I. ... , allc dieci L l i i ~ t 1 i CU t I C p ~ ~ I I I lU C I III r L I c L i 2 fatto ;appello eilla i.clativn sici.trezza r i'aclcl mattino. re, e :illa disponi l ~ i l i t ii i~i ciii resterebhe la cilitfi ciella \.-il .- -. .....l * . . carica di conimLi.iviiii. .urla v u i r ~ r1iiiiilcg.ata nella lotta pcr con2, a parti:Ic moti quisiarsi un posto nella vita. M a 2 cvic liesenta [in aspet \:azioni e leiictcrmii-iuzioni locali. il Seil -..-: . to pii1 generale. Gli adolesccriti svedcsi pi-uiiigorii~rii:le1 capo clanno di Stoc:colma e di altri cpisodì affini si i-icollcgano alle bantle di reen-nger s . ai ted ilv hoys londincsi, ai "irurtdc~li(lei Hock ui?d in\:;.\sati clie appaio110 in uiia seqcrciizu di Ilr? Roll" e ai giovani . . Cra l'altro si vecle una gentile signorixia ri.k, dove Re a Netv Yor versaIal suolc rnordcre fi-eneticaniente una guinba di Charlot. In qiies la prospeltiva pi i l ampia., che tocca il problema dclla ilioL .

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lenza nel mondo moderno, non soltanto psicologia, sociolugia e pedagog nche I'etnologia e la storia delle religioni possono poi-C: ~ntributochiarificativo, almeno nella misura in cui qucsce uue ultime scienze acquistino consapevolezza di non essere un ozio accademico, ma un saperre destinr e ogni sapere vivo c vitale, a concorrere alla soliizione di ni che concernono l'umanità attuale, il mondo ~ *-,l I U U G llu. I la ~ C J L I nelC ~ ~ la quale viviamo e operiaimo. Dal lpunto di vista deIla ctnal,ogia t- della storia delle ieligioni il capodanno di Stmctd m a e a 1ti.i episodi affini perdono il lor
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bilonese, nel quale determinati momenti iituali racchiudono paIcsemcnte un riitomo al caos del le origin sione e inversic)ne dei ruoli sociali. Nel ( n

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per così dire la storia che si era accurnulat.a, ed esprimev;a un i-egt-esso all'epoca niitica delle origini, quarido il C aos dom inava C . il cosmo non era ancora stato fondato. I n rappoi-to a questo schema tecnico il rito comportava a:spetti di clisti-iizione e di annientamento clell'ordine sociale vigente, coime l'umiliazione e I'abbassamento della stessa potenz:a rcgale, la simbolica trasforma. . zione degli - schiavi in padroni, la violenta eliminazione dei mali fisici c morali conttatliI nel conso dell'ainno spir: rito ininstauifazionecIell'indis tinzione originai .ia del ca .. c..i -l .l .LLI,I,C 1I'U,.Jpt,nL" ...- ^..+.. . I I I u I I t L i I I.+-I t J UKIlOi ,l..[Iclridev~ r e i n i e l ~ r i i , . ~k qi -11'-..,l: c~ I I~ "1 ~U~ Jitti iapne. e del i-ipristino dei valori sociali e m orali: vc presentata la lotta dcll'croc Mardiik coili ino Tiarnat, con 1u vittot.iu finnlc ddl'ei.oc c la rvnuazioric r)rirnoi.diale del cosmo. In tal rnoclo lo sclienia mitico-ritiialc d d capod:iiiiio bal>ilonese cnnscntiva all'impulso di morte di manifestarsi att n w r s o t.vcrsioni C iiivcrsio~iinnnicntatiici dcll'oi-clinc vigente: ma gli impulsi distiutti mno fat ti unlcir sul pia1110i.c:rl i !l ~-ito, e :iOpil?ttiil!to la viccciida i-i stico, mi\sii qiicllci siml caziontC ionc clcl clr-amrn~iclella.cn ccvcva il suo se!riso clall, . C della reinlcgf .axioric clli uii c-~iuline ntinvo scn7.a macctiin, uscito per la 1prima vc ilta dal C aos. , in qiies 1-a vita cult iri.alc i i f I'icialc ctì I, ..1..11.. ..r... ..t*- l': , ..... ....... che I'aklg<)>~ld U C I l i l .SLIJI l i l C I l I I l ~ J l . 1 1 3 t )C I 1 C Y C I > l L J I I C . LLVC.)>C.IU I l Lili'at tere di mani lcstazio'ne autoi-iz~;it:i: ma, 31 tcimpo stc,scio, i i i cltidc\:a l'arigosciri elrllaI storia e I'impulso di evei -. 13 i'iinzione tli rigci-iei.ar-e i esiclcllo mitico-ritiialc ciii speriuva stenza, e che ricostitiiiva i v;iloti dopo :iverli distixitti, rinvigorendoli ti.itli in una nuova roiidazione simbolica. L:i carica cvcrsiva vagante negli animi tmvavu così noti soltanto il siio giorno n esplalconsentito, ma anclic la stia rein tegrazioiie ciiltur 3nc rca clcva piìi in mcido impi-evedibilc,cantisoc:iale,con :sernpic3 listica similc alla follia tdegli adcilescen t i di -Stocc1 . classic.oe più nloto di urio sclien.la tecnic o del geniere C oit ii Saturriali rom: ini, .ctie !si svolge1vano a R.orna tlal 17 al 23 clicemI_ bre, e lche nel cluadro d e1 riprisl ino litu: 11edi linia mitics ezA del ~-.: .. . .- -1- - -l-- .-- - - - - .. ..l 1-: C----t--l?.l l'uro consentivario ciie almeno per pocni giorrii iosue aooiila la divisione fra liberi e schiavi, e gli schiavi potessero burlarsi dei padroni, e i padroni sewiswro a tavola gli schiavi, e le stesse su-

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preme rnagistratiirc dcllo Stato venissero affidate a chi nella vit3 reale era desriilato a siiibirne to :il pcso, senza gi]dei-e d i nessirn diritto riconosciuto. Aincor ogg;i la niel!zanotte della --l--lnotte di san Sjlvcailu '"n il periu>ioat~ lancio dalle finestre di quanto di vecchio si ha in casa, e i giorni di carnevale durante i quali "ogni sclierzo vale", costituiscono gli ultimi riflessi nella nostra civiltà di un antico sistema religioso, che aveva Fi-a l'altro la hinzione di dare orizzonte all'ungoscia dclla storia e di offrire una risoluzione ciiltiirale all'in.ipulso di distruzione. I sistemi cei.imoniali periodici come il capodanno bahilonese o i Sailuitiali rlomani siI fondavz1110 sul fretsuppoistn clic 1la arica di alggrcssività fosse Irepressa diirante il corso dell'ann,o e si sprigion: isse soltiIntu a i i i?a data ISSa COITlune all'iIntero griiPP0 sociale, c~ i ~ a n idi o iTanorisc:altare il :cumula to incanalandlolo ncll'i rito C dc I mito. M , saggezza tccnica dcl: ienqel il7 4 ,e non te ncva suf Ficicntennente 11 ir1s(1!1i? -1 -1 . -r'r:~iltodeiI C-*.-. r i i r r o cric In qi.iaiiinquc rnorncnro aeii anno porevaiio prorliii-si catusti.isri clic clisintcgravano a tal piinto la foi-za moralc dclla pcrsoiialità cla dctcrininai*ecrisi psichictie in ciii si rinttivavn la rcaxionc cIisti-citii\7a, c i r i ciii l'impulso al fiirore e all'aiinit.iitamcnto era così I'>rcnpotcntc(la noil t~IIcrat-Ci-cprcssioni c dilazioni. Di qricstii natui-ri era, per csenipio, 1:i crisi cEcl corcloglio in occasionc di Iiitti ctie colpi\:ano singoli individiii o girip~ pi: i11 K I porto a c>.iòIc soc ichc c ariiichc in,:liidc\lan io nci rituali 1'11nc1.ar-isislcmi Icc isuliixioiie c.iiliiii .alt clcl ii,irot-C C dclla vi olcnza. I11 cannih 'itl1:lIc (il ncrai-io, e Ic spcclizio...-. . ni di ven r iiccidc 1.c i m a l ici rcsponsobili di iina mor-rc. rapprcsc i inipicgc:l c11lt11rililiente irgolato clclla carica di annicnia )rigion;~t . ..atlal l ' t . \ ~ i cnlo Ii.itluoso, pci*qii:iiitola no- . s t r a sensibiljtii di ~ uc.lrnini rno«ci-nì possa considerare come barbarico sia l'lino che I'alti'o rtiodo eli risol~ixione.Ma bastci-5 a qiicsto rigiiardo iicordare i iiineiali cli Putiu,clo ncl canto XKIII dell'lliude, dove fra i giuochi fiincbri appaiono alcune prove improntate a iinu pari.icolat.t!violenza agonistica. come il piigilato, la lotta, il combattimento sino allo spuiginicnro cli sangue. Tali alprove clavaiio sfogo al fiirore, ma al teinpo stcsso lo nieyavrtno . le regole del l'idea ) e caval'Icresco, le Io apri.vano ai I morali clii tino spc dato in oInore del clelilntu -- pr ucrciuriu ,.. >I ... -prcsso le S < > C l C t i i-i . _. In unra dji-ezic uga . che i riti di iniziazione, sc3prattutt.o q~ielliinclicati sotto il I di "riti di pubei-tà", dove spesso orwrano appropriati sisteni nici per evocare e al templo stesso dare orizzonte cultiii-ale , ~-A

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rare antisociale e antiumano. I Kwakiutl nordamericani dispo-

nevano di iin siisteina di società iniziatic lie, che cjpcravano d'inin una suc cessione di pantomime verno, quando l 'intera sc cie.età . , >! A: C--,I i..-:--.-. rituali riviveva i miri ui oilgiiic C U I I V I I U ~ , . I V I L C ,e rigenel-ava in tal modo se stessa e il cosmo. In tale ge~ieraleniovinientl n di rit;cncrazione avevano luogo i riti di iniziazione degli adoliescen ti t: dei giovani, clie compoi-tamno un periodo di sepai-azione dulla corni.inità, l'acquisio (li spiriti adiutori nella solitudine e nella macera zione, e Iuii ritornio dalla f i niesta perentmrc nellri Casa dclil cosmo e dove una seric dì l i t i i-ilc Ceririionie, CIie riprodluccva .. . itc i l -iov vane iniziato "al cei-itro del inoncolloca\~asimbc)lican~en iriiziazic)ne,dall: i solitudine nelo di)". Ora, il corsI-, complc~ ' t della la foresta sirio ;ai riti clella Casa delle Ccr-imoriic,, era caratteriz.-:.. -1.. .. .- ,i: , , , , , zato dal passaggio ua ~ . I I I O'ititlt, U I ~ J ~ J > X ~ W ,e~di K f~irorc a 1111 \:ano cli ricos t iriil<:>vocquilibi-io lisichico, che gli aiizia .ic kwaki iltl 101' tuirc mediante canti c danze. In dati casi 1 . .I.. -... ...I.. ,. nava dal periodo di scgreg;izioiic comc iin aiiirriaic ciil 1.~1CULI, 'iggl-eclivat i i i t i cliiclli clic incoiitrawi, li moi.dcva c inghiottiva i bi-antlclli di carni. iiniana strappata con i dcnti (si ricoiuli la scqticnza cli lltt RE ( I NL'GI! K.)i-k): yi1~1tt1-o rioinini riiiscivano a s t t i i t i ) ad nnn ncll: i Casa dirllc Ceto, Io c o gionc tlc:Il1im~asn t * i t i i i i l i u vevaiio I>ci-mct clove t1c t ~ r l li ll l ia t i tratte i intcgi'alia.' Ftim ir c imndazioiic:cl i LI ria i iiicJv:i [>C . . -*. :il t i ~ ~ I ~ ~,SI.) L ' 1la ' iniziazionc, stimopills~)distnittivt) c-.... t c i l l r , cl~iilquc, lati a cspl(.)clei-t.,mn al t cmpo stcrsso riccvevano i ino schcma miin siinholi clell;t po:rscssiotico c csrimonirilc ctic 1i t rii~f(>r .i r..i .\ .;..i s...iniava . . L:l: :--.-..-.-. ... .i: L I I I ~ IILIO\~B ~ ne (l;\ pzii.tc di tin i-iiirnc. i ~ i i i tcatiiii~itiia1ir.c esistcriza, c iizll'acqiiisto di iin iiiolo soci:ilc tlt-t'inito ncl quadi-o CSSCI. di iin rinnovamcriio tutule della comunità nel siio ci~nipl - - .- - -. Questi dati ctnologici c stc.)rico-religiosi gcttirno a r r i i o parere iina luce p:irticolarc sul capodanno di Stc~ccolmric sui Cenomeni annloglii del rnoiiclo nioclci-no. Rituali rli cripoclaiiiio, ago.riisrno hineicirio, iniziazione riiosfiano coinc Ic societh arcaiche loro iiioi10 iin pr oblerna di I'ondo che apyiartiene risolve ~ ciliricu di a ggi-essi: iirntina , ci02 il rischio C' l i la :~lluco o e nel C:ans, 14th ~ ~ S U I I I I I I Cl;aI la civiltà nell'iindjsti~it' . . c c Iie I'irnido pirlso di a n n i e r i ~ i i r r ~ c ~ ~ i ~ in cenei-e il mon in modo arilella bonriba a idirogeno. I l capocoi3 piìi radicale e del o piinto di vista 1a reclltQ psicolodanno di Stoccoln~a6 < . . -. :.. - - :....l ... r forgica di cui la bomba a inrogeno cosriruiscc i e q ~ i i v i i i c r i t t>otto ma di sitn bolo materia le. Senz;;I dubbio qiiesta rcalth psicologica, o a Itre L'ornaie di disgiregaziorie dclla vita mortale, sono in rnagA

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giore o minore misiira fcnonieni sociali di tutti i tempi: basterebbe ricordare le "crociate di bambini" niel Mcdic evo, le epideniie di saltatori e danzatori. i con~.~ilsionar :Ilanti, gli anai e i flag~ battisti di Munzer ncl secolo xvr. o ancl.ie i c I l ~ I 1 l ldel ~ l l tipo i Gkost : Religioi11,pressoI i Sioiix del secol o decim onono, e il co, si1 risvegli o" del P:aese di (3alles iic1 1904-1905. Ma il cu--l-- .- - - - .. C - - _ -- . -.~ I di Stoc! L V I I I I ~acceriria a iin reriorneno inoito più vasto P' e profondo. E d a tempo chc una ciipa invidia del niilla, una sinistra tcntazionc da ci-cpiiscolo degli dèi dilaga ncl mondo moderno come una forza che non trova adeguati modelli

i r r iIo...-.. ~ I :L L IIioSsterminio ~~, dcgli cbi.ci polacchi c lc cnmI C ~ aC gas, t' iril inc. I'iinmnginc cli I-litlcr morcntc lia le rovinc clcl p;11:izzi.) clella Canccllcria, clentirixi:ino in qiiilc ani.. . . I pia misiini cliluicosa comincia ncl iiioritlo rn<.)clcrnoa sornigliair~al furore cannihalico degli iriiziiiti Ii. con la d iffki-enzoi p c r ì ~ che la nostia "crtsn clellc ccrirnoni~ C i i 0 ~ I i Pislitiizirini sociali, si niosli'ano irripii-parate a iia limariita piìi :icliilta . . scl'ittori e responsabile. I l problcnia t. \~;iriarncritravvertito dagli modeini. Non a caso i1110 s ~ i i d i o s ~ c, il Dc FClicc., sotto la ! un libro siillc "folle in siiggestionc tlellu Gcrrnanin nazisi delirio" .l1,.. a." 9tasi c(~11et1ivt~''. I i c i yLiriic [e tccnichc ilelle m-:ind.i aduna t' sc.)nci r>ui.rrgona te n qiicllc clie, iiel monclo C«siddetto 1 1, t i'»vrtn( il loro i inpicgo iiello sciamanisrnc>, nelI- ..I.-: A'. .- -. -- ..- . la pOS(ieS'i~t~i~c, C i 1 1 i r i t i - i r c r i c i r i i i - i i i

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percht trow invece il srib-umano e I'antiiimano; per trovare il mondo, occorre pei-dei-lo. Secondo un altro orientamento, che persorialinente conci ivido, il mondo C incamminato verso Iu cleiiitiLinLia laica e verso il ricoiiosciniento di ideali integralmcnte niondar l i : ma per una cri si di cre: ;cenza il r1LIoVo U'manesiir10 non ificata u na criha anco'ra trovaito il s u o ,giristo e(luilibrio., Si %.\7crv -1-11 ..... *.'-..l:..: onali, in a gli ind ividui nc111trova no anSi UCII(I' CICUC1lLC LLLIUILI' cora nella società i modi adatti pcr partecipare attivamente alla cspeiie~ixamorale cl-ic alimeiita la deinocrazia laica, e pcr scnt i m i prota~onistidel siio destino. A una f'alsa libcrlh fondata sul' la miseria si è creduto troppo spcsso contrapporre iina cremocrazia [ondata csclusivamcnte sul bciicssei-c, incntre il piu~blerna centralc irsta la partccipazioiic a un certo ordine di valo ].i morali, un piano di controllo C eli ~isoliixioneciiltiii-alc dclla viti, ..,,,,.i1Xil qiiClila partccip;iziori ic c al di Cuori di questo piano, ?rc i1 iisc:liio chc il capod anno balhiloncse si convel'tu nel .!

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u n porrieriggio dcl gi~igtlot 938 SI:IV(I 1.11~ggenc10 ncl ini 1 0 stndio certc pnsinc dclla S t o l i c i d'l3riropn tli 13cnctlc.tloCrr,cc, e h1 lo1.0 .;ei.cii:r ibmzionalc prosa andava q~insiricomponcnnclo nicl mio iinirtiii i pcrisici-i c It. ct.)tiliclenti speianzc ciciin miri primz, Ini>iii c r Lisì prol-a, q""T ~clo il caimpanc.llc i di casa lo. M a , Iring~itntla L'tirmi siibitc.)pcnsarc : I'.; ....: .. . .. --.: apci-h 1.4. .l-l l.>..l-, i d , 1111 L I O \ , d l 1~1LCiltlLI I ~ l C i C l ~ Il I, I V L L C C I I C l < > I L G < I L I I I11111 clci tclcgrafi, con cin vecchio manici.oso signore, inconfoiictibilmcntr tcdesco, il q~ialccon iin Icggcro inchino disse nella stia lingiiu: "CIci il prokssoi- De Mart ino? lo sono Johiinn Ki.it\e cli Ambiirgo, dircc.itorcdcll'Archivio per la lotta contro lriI modeirla st rese, Oer goncrin". Quel nome e 1:i relativa qiialifiica - Jol7 ant? Kr~i D i t e r cles Archivs ~ ~Bekiii,ip/iritg t r des rrzoclznlcil H C St I~H 1ulins mi richiamarono conf~isamcntcalla memoria un clamoroso processo S\ iolrosi qrialchr: aiino p r i r ia al tl-ibiinalc di Braunsc hkveig, c di ciii avevo ncotizia da Ila stani1pa. Per una vaga curiosit;à etno.i-- -.-,..., *\C\&\ r i s v e ~,..; l i c:111 l ~ I~I I C auesto ricordo C . uriel logica CIIC . ta~lisitatore st ianier~ o, invitaii il perto di cortesia che 5 dovu rmi che cosa des,iiierusse. Ebbe sonaggio ad accomodar i

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così inizio una singolare conversazione, che fu il punto di partenza perconoscer~ealcui-iiaspetti non imlevantidel costume della Germania Federale. Johann f i ~ i s emaestro , di una scuola elementare di Amliiirgo-Altona, aveva consacrato tutta la sua ,vita alla lotta coritro il delirio stregonesco dei nostri tempi, b~tt .endosi F)cr intert:ssai-C medici, criminalis~ie u~itoritàstatali al problema (delle snpravviverize magiche ncl suo palese. Mcritrc parli' * V a ,.,.. *me, in cluel Pomcriggio di giugno, Joli:inn Kru:se alidal copjosameptc attiilgendo d a una borsa di ccioio i'ittta:li di giornalc, rapporti e docii* -:. .: . . -1.occni casi c casi, tutti recenmenti: passavano così sot~riI! rriici tissimi, di stirghc perscgiiitatc., di suicidi e di assassini per cause magiche, tli animali seviziati c di cadaveri prufanati ,nel corso eli pratiche stirgonesclie. Era - dice\ra il signor Kiusc ~ 1 1 1 ~0 C a n clalo, iina K1rl!~ir.~c/.r«ilde dclla (Ìcmiania Federale, l'alti-a faccia del niiracolo tcdcsco: e ncl pi.onuiiziai-Cla parola ~ ~ r l r u ~ ~ s c h la sua voce vibrava cfi toni profòndi. c I'azziirra innocenza cni di siioi occIii iicx-eli'ci era cc)mc t c r i t a C coin' t re tiiericlo fili-orc, non tcrnpci.:it i in a resi mmacolalo ci~ n d o r edIcl c:*po: laiitr) clIC non inn;~r~ da mc l'i ie eli uiia implac: itiilc SS dcll'Arrfkliii~.~tlg, arma13 (li Iirrr tra. Egli i t o :i piS~poinii iina sorta eli Assc Knma pcr la l<: ro lo scandalo della magia ilifi....--1.: . -. -. derna, c iiriciava piariiiiccinoo nciia sua iini~iagiiirizi»nei niodi questa allcnnza, le mctc clie avi.r.hbe Joviito rapgiiingcl-L'c le fasi relative di cseciizic)rie. Appresi intarito dalla sua voce c dai dociiineiiti c-t~cvenivacavando clalIn incsaiii-iliilc borsa, comr iiell :Inp»g~icriala magia c I'occriltismo avessero piudagnato pila ~ ~ r n l a n i a Fedcirlc, t. cc)rnc rici tribiinali kcici'dli si in media settaiita proccssi di st rcgc anno; \!e mni n sa1 la piana di Liincbiirg il 6 I popola zionc ci-( .I,.V UCI .l>.l n -. . I .. I nellc st rr:ghe, ineintrc nel' D U L I L - J I S C ~1 .. .---A . era molto più alta, U J I I IL., seconclo i dati lorriit i dal " ~ c i i t s c h dizinisclic Informationsdierist", circa diccimila esorcisti C sei-citasscro in Gcr.maniu i! loro ministero; come, a quanto si le in u n rappoito dclla "Hei-cler-Koi.1-espondenz"del marzo 1'33 I potesse acqiiistare nel 1951 presso la farmacia inunicipale Hamburgl lerburg un preparato macico chiamato "sufTumigi contro l'invidia" e come in altre farmacie pubbliche tedesche si velidessero ancora erbe stregoncschc che portavano i nomi di "steiaco del diavolo", "polvere di streghe", "pietira san
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sé, ripresero una certa fama sugli animi srnai-ritilc tradizioni machi di elefante", "lai-do di cane" e "grasso di uomo", Venni altreregolargiche i:occulti stichc. Nel 1949 gli editori Masuch e SchneZ1 di sì a sapere che a Fleestcdt presso Amburgo fun;tionava i Stoccarda pen!sai-ono di andare incontro ai gusti del momento Chroirnetzka, mente il laboratorio chimico-fannaccutico Juli us &..-l - -: -. ..- - - -. 2-spagicon una riuova edizionc degli apocrifi libri sesto e settimo di Mocon una sezione speciale dedicata a preparati asrrologlcc sè. pubblicati per I'iiltima volta in G e miania nel i trattarici: dzil listino piibbliciitaiio potei leggere come fossero a dispova di uii rjcettario tnagico contenente nlalie d'al orcismi sizionc:della cilientela 1?ioli, erble e droghe come mezzi magicocontro le f a t r u t ~formule , per guarire rrialattie L del bernagnc!tici dì si mpatia, suffumil:i per ricerchc di scicnza occulta . .. stiame, e simili. I1 tenor trascendentali, novità magicorescrizicmi era di questo tipo: "si e per espci-imlenti mct alisici e appencia al coi1o un den ~ e pe r favorire la conlato a iiri toro vivo, il mal di dcnoccultistiche p1er operai ioni di Piiagia b iinca , biucino ti passc~ r h ""si e scritto lane di tiic diversi cimiteri, se ne ri, specialità occentrazione de l pensiel-o in intt:flettuali ...- .. ..-. -.-.--l: A ;: -1.:...-..., ..L a ~ ~ u i l vei sc t ~-iie ocva;la febbre a n d f i via", "si culte per ottenere pareri piiiiriivrriiaii U I L ~ I I c I I ~telepaI Y ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ versi , la Li;ll=i= prenda.no dei Ic)mbi-ichi, si uccidano in un bicchiere, lasciandoli tia a pi.ecognizioiie, sfcre magiche di cristallo peiI-entrare in t m n mucer: ire fiii qiiiando non formeranno una massa fluente, l'olio ce. asti-alografi pei- coinunicare con l'al di la, e c:osi via. Se poi i - -1: - -.. -poi -.- - . di vemii: si fi-izionino gli occhi col preparato". Non ti qui il clieiiti avessero desiderato preparati secondo foi-rriuieui proprio caso di soffermarsi sulla storia delle edizioni dei libri apcmifi in gusto. il Laboratorio era disposto a lavorare su ordiriazione. gay~iistione,~ e. siillc qiiistiuni relative alla tradizione di Mc>se marantcnclo il piìi assoliito scgrcto siilla foi-muIa inviata. ,,... Lago: qiii bastcrh sottolincare che I'edizionc del 1949 non avc-va La situazione di certi Iiiicier cra a questo iigiiard« così pi-cocrattere di edizic Nclt" dcl 19 magcli "Dic \ )ne critic mazionc *n destin: ,ci~ndo u s ata agli li tt.acIi7.ioni pocilpante clie, sc ~x)lario di stuiiia della c.ttltiira, rna si prc .i Sociali dclla Baissa Sussonizi, siscmpliccpmentc gio 1957. il mi nistro dt come iina opci-: a sessa . azione . C, 1956 nel omrncrc iale con( , aVel!a 2 izri i l piìiI ~iiccognor Riidolpii . . .ntnnovc consigli lo scnipolo c c tic intcn,dcva sfruttare, i r i t i r i pc~-ic,do di sniai-ristatali di igiene i l ccinipito di i i -C siil tlelirin strccgonesco mento io di cailta di irn IL^ crediil ith dcl publilico piii spiwvvcclcito o la v i nella rcgioiic, COI risiiltnto di LI ie si eraghcr.za zioni m(? di sircgc 11-hnsedi intcllcttiiali decnclcnti. Fu stanisi, fia ciii figin~vanopcrsonc i i --... .... pata i11 * l t , Y c I l t l i i.,Il L U ~ J:I.C .coli un I'rontcspizio cinqiic.contesco chc . . DrcPano tolte la vita, hambiiii e i\clriiri riiur r i iici a v c r iiirci I ~ O gli esorla clata (:Icl 1522, anno dclla prcsiinta suopcitn dcl testo L.CC;IV;I rati di mcdicastri, Iàiniglie i-idottc in rniscriit pc ItC'rCsSaui-iginai-io:c tiitito abilrnt-ntc concorreva :i ingenerare nel lettore cisti C i flraritori. In scgciito o qiicsto rapporto 1 1.. -1 - .~ - o- ocsi
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coiitro la lotta per le niaiattic veneree. La causa fu persa in tiitte istanze, ma poiché, ne! kattempcI, la starripa si era impadronita dell'argomcnto, un altro pmces!;o ebbe Iluogo nel 1956, --. clie si iisolse con una sentenza cnrnminanre li >iricerdizione della diKusiot-ie dcl libro, il seqiiestro delle copie ancora in commcrcio, e diecimila mai-chi di ammenda agli editori. 1:appello degli editori al Landgeticht di Braunschweig ebbe luogo nel settembre di assoll;izione, nna sucdel 19.5i7. e qiie:sta voltzi la sentc :enckr dii Braunschweig cessivamente lc Strafser lat dell'C ]usa per un ulter iore dioiiu e rii cassb il giudizi() assoliit . . battito al triburiale del I'&r.trl. NcIn mi giuingono a Itre noti zie sulla definizione dIj questa vicenda giudiziairia: ma Iper il in<>mento arc conie si giunsle iiel 1957 allascritcnza dt!l I . u d bastcrh esan~in: - . l-. gericfir di Brauiisctrwelg. Fra i pcriti chiuniati a csprirnei-e il 101.0 parere siilla qiiistiorie cloniinava la figura dcl pi-okssvr Will Eridi Pcuckcrt, ordinario di ctnologia clclla UniversitB cli Gottinga, autore fra I'altr csscnzi s t a uci yisti pol itici. NciIla suri opc 1.21 Pll t?soplrin, l'apparcnzri di rinci sliidio siilla magia dcci secoli sedicesiino, egli saliita la magia conie vci .i(&,com ma eli lilosoi'ia: c qiicsto porrcbbc t3astu t'C per V I l, "storico" dclla iiiugin. Mri la sua l'igiri-21c ancoia pii1 amni)bliqria, come risiiìtn dall'alti-a sii:\ opcra siii ciilti scgi-cti. ncnl« C costitiiilo dalla srgretezsa del ciilto. qiialc che sia i l iilogo c il tcmpo in cui 1':rzionc ciiltitale vincolata ctal segreto si svolge: .a prospettiva non fa di& wnxa cllesi tratti di uii tempi(. ichitii o di ilno spiazzo ullla manie 1-21 dei primitivi, di una g,,Uo Illttdievale o clel laboratori(,, dlchimisia, .tlellc solitudiiii silvaine verso cui fuggivano le rnenadi grcche o lella famosa bii-rei-iaJii Monaco chc tcrine a bat tcsimo il inovi mc!nto na.I.. *T-..zista. Società seVe[e uell'Africa luci a,T-. ic:ìmofode e K u WLix Klan, Rosacr-ixe e qu inta colonna comunista liaiino in comune 121 tendenza dei gnipppi umani a separarsi dal mondo, a nascondersi nelle t t2neb1-e~2i impegnzirsi in uri'azione segreta: insomma "Hitler in Lins ,sotto la specie della categoria univeisale della trama occii!t; 2 , della v~olontàdi tenebre e di segreto. Su qiiesto bel fondamenito non è certo possibile scrivere un'opera scientifica: e noi

non perderemo il tempo a seguii-e l'autore nel suo bacchico va-

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gare per la selva di fenomeni cultcirali disparatissimi, vagare che si protrae per ben seicento pagine e passa del suo libro. Ma se non è possibile su tale fondamento scrivere un libro scientifico, i11istnittiivo doe cer-tamente po!;sibile foi[mireinvlolontarii non isoliato ira ciimento di cost urne niomle e m entalc, d --l-: ,l: --: .> -1: :. .-t 1 - -. . I I I L -.>-. i professori tedesc~ii ui ur;gi e ui lei I. 1v11 cinr Licularrr C I ~SC ~ :nresentano da questo puntaI di vista le "cons iclei-uzjuni finali" dcl libro. Vi :si legge irri passo come qi.lesto:

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Il fon&mcntalc comprititamentcI sociale e psirhico del popolo tedesco, come Jri popoli r i ordici, 6 caratterizzato clalla accentuazinne clell'cleniciiio mascliile; in questlo essi si distirigiioiio dal comporta. - c forsr anctic da aucili slavi. i qriuli mciito dei popoli rntrditei~:int-i, ultinii seinbnino mettr.re I'iiccerilo sillla I zii dei cluc sessi, sul loro stercninsiernc . . . - n e accanto,.come rnc Z«drirgc~C il X;lir v,.,,.. ,?...%,n che ignorario Ic ~iillcrc:.,.~ a.,L,c.li Ira Liorno c donna. Ncl coi-sodclla m ia opcra Iio mostraito conirmper i trdcsclii Ic vitti1 iriascliili vcriI iri pririi: a liiiea. S i Iin buonc ragioni prr ritericn. clie I', gan<. ~i/.loiic comliinista ne ll'Ellr~-l~l~l uanti.;ile al->l>i:i:iltivati) Ic f<>i.zc di clifi-sa ac..-.-. . --. -l-: centiiriiaiiiciiic n i z i ~ c i i i l i Chi . rriiardsi con orchi :\perti c l r i i i r i t o avvicne n ella vita tinta coniic qucsto otientsnicnio sin prcndcndo sc )ve foritic!> illt- tcti+i,ihil i I:rr~iknv~.~-K( . .- .. . ... .. degli :iiriii '2IJ :iilc iomlazioni militari borghesi degli clrni tli e :il i~ < c i r l K~ . ~ l ~ ~ ~930, siiio :i pii.ingct-cillc foi.maaioni liitlcriai . ilivc'nlnrorio iiierti sliiii~ie~ili i11 rii:iiii oniine clIic poi, nc cide:: cllicst(', s .ntamcnto torna ai nostri giorni a tiirsi h i ~ c ~ i iai-....-.....-W i c i i r i x ~ i iiii c r i i c L.... 1. 1 'i

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Clie il lettore non si I; sci trarrr in ingainno dal1e appare nti dc..-: I C I U ClI I.I.I.I.X.:. L.-. -.. .., ....Ii*:I C I.-,. ..-I... !- - ......1.2 LI . ~.vocifcprecazi<1111 I I ~ L I C ~ LL C I I I C prtIolc; I I I I C ~ U IC ~ razioni del1'autoi.c siil "conipoiiamcnto fcinclarnciit:ilr" del popolo tedesco i-accliiiiclono in gcrmc, sul piano politico, quanto I'uiitol-e fa Ic mostre di deprecare. L'autore è iin iax~.ista:C soltanto per ipocrisia proressorale o per accadcniico piidoi-e versa una lacriina siille L'orrnazioni hitlcrianc "diventate" stnirnenii inerti in mani omicide. Ma firio a qual punto I'aiitore, che ha vissuto l'e:sperienz a hitlcri;ana e l i 2i pr\rteciputo uIL.i campa gna di Russici, non ha appreso proprio nulla dagli cwntti - salvc) il post iccio C:tcmpor aneo putlore che si E detto - è testiimoniatc ) cla al. . .. . .. tri passii di quesc;e esemp lari "conisidci-azioni finali" del suc) libro. A confe irna del1e non. sr:adicabili vii-tìi maschili del popolc3 tedesco, il n1ostro prr.lcita iin e1pisoclio di cui Cu testimone e che n

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mo renda a sotto li ne ai^ in maniera bella, solenne, e1evat.a un graiide a\~,enin~enlo della propria vita o di quella del proprio paese. QuaIiirique cosa vogliano dire ceiti moralisti troppo rigidi, i riti, le iiyanze vivono nel popolo. Non solo. ma il popolo crea crintiiiiiamente i siioi riti, modificandone 121 foima e il conte nuio. Tiit tavia spesso 'la vecc11Li Toimzi ostacola il nuovo conteriuto: basti os:seivare, per coiivinccrsene, il rito nii. ziale ancora in vita in inoitr nostri \pilla~i.Noi, esponenti della vecci1ia gcneni:,[ione,ricordiamoche subitodopo la r i v,oIiii.ioiieinon nianCiIiix)no tcnt:3tivi di creare riti popolari sovietici. Qiiicsti tent ativi aveo "matiiva1no origint2 dal !>asso,clal ciioie del popolo. Si ccclebravaii . .. :" , si f e s ~ ~ ~ g i a le tlioiii v a"ottob~itr". n~ Come mai allora questi riti non hanno attecchito, non hanno a w t o diffusione? lo credo clie ciii dipendesse dal fatto che ei-ano tenipi di~ri.incanrlescenti c cnotici. M a qucsti tentativi noti cessarono. Aiictic ai nosii-i gioini si ccle171: .morii koriwornolia ni: in ogni cas<.l,cia sciino li cclcbi-a nllii lanicir:~,c , diciamolo alwrtamente, iii maniera non scmPr' Firi lbltiti , i riostii:amici cecoslc>vncilii liaiino, ber le n w zc.. iin rilualr, t.icoi~osciiitocialle aiitoritii ~,iìpolari,qiiarito mai mc(li t:ito. sc)leniie.aiistr 1-0.Vi p;ir ,tcscir>alo,: ,sEdcntc~iatcinoc ;iiigiinilc. lo 111 pn)pongo (li copiai-c qucsts cc*rirnoni:i. r ~ i siino ; ~ cclrto clic il no-o popolo iiccctterìi c ;ippnggri5 tiri iiii:ilogo rÌtii;ilc pcr le nozzc so..>tichi-,:iiisienr, solcnnc, clic v:ilga :i coiisac.1-ari. r;il'I'orzai~la creiocicalliso\iietica. zic )iic di (in; ~rnipli:i,siilclo niic18 ririnzioiiri~lc.iii ciaN;~1l1r:iliiicr ii<1st1;iIJriioiir Stn ii iiuzioniali tlni.aiiscuna iupii r;ii-i11tcris tictira e li. ni) :ilin ccrin.ioiiin Lin proprio cni'attorc. ~ c i i nosirc c i~cy,iii->hliclie tfeI 13:ili ico s'? rrt'Scrrri;it:i In tiiionn tis:iriza di kcsreggiai'e iin rito soIcnnc lzi n~aggiort.ct3 cl'iin intlivicliio. Non ?;ocjiiulc sia i l moriiento iiii~lioi-enei. qiicstn celet>fiizionc,sc clti;indo il giov;inc o I:\ giovine iono i clic:iottlnnrii e clivcntar i t i cittadiini coii liicrii diiiiti o' I occ;isioi ne. rvia pc8 ~ i sche o 1 ingresso iiella malggiorc. eth tlc irc una sr la pi.Opi'Ji 3 iiorriia f'~1si i \:n. h1 i pare clic2 ;inche le . . 1 .. .. feste popoi;sri do\lrebncro esst!rc cnnitici.ixzatc «a iiria ccila s o l ~ n nith: per csempio il 7 n(-lvembrr,giorno della nascira dcl riosti-o Stato, del nostro i-cgin~c.Noi diciamo che esso 2 nricn al rombo dei cannoni clell'Aiirora, che ani-iiiiici;iva al rnr~iidol'inizio J'iina nuova era ci t:!la storia uinaria. Pcrclii. dunqiic non paese sovietico, con dei Talìì festosi a ricordo di qiiei fai" ,JIFBSO ima di iiii!dare all'attacco del i quali si scal davano Palazzo d'Inveino?

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E in che modo interessante e licro si potrebbero celebra1.t: Le nostrt. --~rte del la\:oro: le giornate dc:i minatori, dei ferrovieri, C! egli edili! iche qui è neccssario che naiscuno riiiiali e usaiize caratt eristiche, alle tecn iche partì colan di ciascun repart o di Iuvoraton r i. rcr eserripio, nella giornata degli edili si potrebbero, in uii atmosfei a solenne e scpucndo un i-i tualc paritcolarc, porre le fondamenta cli niiovi edirici, cr)iisegna~rIc chiavi degli appai-tameiiti ai nuo, vi inquilini, dare il \-iii," *. J'emulazione per il ravido montacgio -.-. de Ile case pi-efabbric:ite, e simi li. Premet tu una vt.~Itaaiicor:a che non i n!sisto sii n( Ile niie pruposle: i riti, le t i a cdizioni, ninn si pcisSO'n(.# inveiitare t: creaire pcr opera d'una sola peniona. Occ --.Il - -1: ..-. e appoggiando t. u..~ r o11 .I adi .L~JIIC ~iviimcnte, ~ ~c~giit.iido rnegiio ui rliianfo i l piipolo crea. Pei-cib io propongo di cominciare dla una discilssione sui riti che ci sono iicccssari t. ciascuno d o ~ ~ c el i(lire b coa . . . . , l- i.,* me se li immagina. Da qucsta disciissioiic po1i.t.hbei.o iiascci unsi dei i-iti po1x1lat.i Sovietici. 8

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Una nota redazionalc c h c accompagnava IN lettera dcll'opcraio WsukovskQ ritcncva la proposta rnci-itcvolc d'attcnzi appoggio c metteva a disflosizionc. rlci Icttori Ic :olonnc i nalc per la pr.osccuzioric del clibattitu. rcdsiz ioric an7 va i~dc!ii.ittiir-aiin \ : c i ~ t prnprir, cnncors i i "pci. le tnigliori prnpostc c dcsci.izioni di cerini tiitti i cittaclini a fai. p i r t c dc11n giuria. Il rlibattit r inesi c il n u m e n, rlelle Ictterc ncivcniitc c d c l ~ cI iyiilaic I ~ u r > r ~ ~ itce;sitti ~ n o n i a l'inlcii quale il I~ i i b b l i c oaccolsc l'invito. In :, la gmr.icle n~aggior.ciiizn(lei letto~-i,dai piinti pii1 lontani d ~ I l ' U i i i < ~ r isi c , c1icliiararc)no d'~iccoi.docoli I'opcrnio Usakotaki,j. U i i It~aiiZatnkovskij, maccliinistn dclla tc.)ti'e itlraulica dclla stazione d i SimlLi.opoli, sot tolineava la necessità ctie In nascita, il matrimonio c il conscguimcnto clcllu niiiruriti lavorativa rrvcssci.~le loro leste, i lori.) ccrimoiniali, r a ilicnti nel le traclizioni popolari. A. Filiiiscin, un Icttore clella region e di TLI~; :t riel Do n Siipc. riore, non esita ad rinimonirc: "Se si le,\,riniiiiuvoci iro:se di bigotti ei di bui-W d i si sfor zei-aiino di Crcnare l'inizi:~ t i vciel ~? saggio iiomo 17 kovski,j, rI o n dale loro retta! Por-tatC la qiii. . -1- - -.. stiorie sino i r i F v l l L l ~ 110n . abbiatc:,.I I I I I C J I delle ~ difficolt'a, ariciic se \ia pp;%iirannoinsiiper:abili!". Anche Filiiisciii riconosce che del tutto i riutile "il nventarc " i nuovi cerimoniali, e che s j tratta piut--.--,l- coscienza -- - - . tosto ci,1: -prrriucr-L. dei simbolismi giG in atto, e di difionderli e di farli circolare con I'uiiito d i riviste, del ( della rad i o e della televisione. ..L,..-.

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cittadino degli Urali, il maggiore L. Pornin, paria a u n doO cnnservato nel imuseo et nogmfic o di Sera,v, relativo al ceC ile dcll'at tribuzioine del noline alla rieonata clell'ope~xiorner -I-. -a---l< .. taliiirEico ~ u r s -.. ~ o-..l rv i c i. I U I L ~ ~ I L 1923. LI L'&tlAl... I I J U , . I U I L ~ lii [atta con la seguente bimula: " [...l Noi ti in-iponiamcCI non la croce, n(3n I'acqua, non I'esoi-cismo,retaggi di schiavitù c d'ignoranza, m:ila no. ..C -..- - .l-:-*- J- Il.. --l stra bandiera rossa dclla lotta e del lavoro, sioraccriiaw L i a L i c pailottole. lacerata dalle baionette. Ai geriitoii della neonata ordiniamo: d'ediicare la figlia affinché diventi una conibattentc devota alla cacisa clella liberazione dei la\rontori di tutto i l inoiido, una combattentic nel carnpo dell.a scichnz;i C dcl lavoro, nemica deIl'osc~lraiit isrio e dell'i gnoranza, affincti<-difenda accani tamente il potere sovicrtico. Al Ipadrino Idella ncc)nata,cotnpagrio .Klekovk .. . .in. vcccliia aqi.iilarivoluzionari a, ordini;nmo: d'ai iitare iic I limite clcllc siie foizc i genitori iicl la\loro cdiicat ivo c ncl Ic ciirc C he dcvorio esseiri tlcdicatc a qiitst'ereclt : della ticisti-ci c;iii SI comu ne". -1 - -1: .. - - - - 1 .l! C - ..... ..I l .. .....--. Segiiiva iin iiiclii-izxo ciegii opcrili LII CI-UV i l i i i t I I V I J I I "Ti ~~~~: saliiti;iinn mii gioia, c saliitiamo in te jl n~ngnificoI'iitiiro per il cliialc abbiamo sacrificato ceiitiriain ili niig1irii:i tli vite i! pct' il qiiaic s i a n ~ prnnii o a moi-irc. Oiianclo il iiio iritcllct t o sili-h pii1 mat c pr-cndi il t i i o posto tlii.0, lcygi qiicstc riglic, mcdiia q i ~ ~ siclcc, rici i-an ghi ilci cun.ib;ittrnti, clixti-ciggi gli iiliinii av~iilzidcll:i sc.liiar l ~ 1 1 3snffcrcnza chc Iizinnci afllilto pcr s c ~ o l l'iimanith". i vil\i :~lcllacc-,nipat-sn, ncllc campagne, io ncllc l i M0 ~iiorcclel pi.ii~i(> grano, c1 pi.(.qx>n:alto, cli I cli fcsic [io, iri qii rinto (;.sta ilcllu pi-iniuuea tlel pii1 gono CI 'la natii1.11, ~ O V I T ~CSSt!I.C ~ W CCICI',~ i i l i i i i i i < tic nei c3 :nliizio' la, iici lii(.)gtiirlovt. \~eiiivaiioccie irnoiiio naric. Ma uno dei temi ricrin-cnti In iin articolc~rcdazionalc si lcggc; c iiiilnlsbii>iicc i c i i L i i i c *.t i i l ti ct-ilciinclic ci tianiio sci-itto s~ill'assoluiaiiisiil'licienza clei nostri iifiici di stato civile (SACS). Peixino cliiestci paic il ina. così bi.ir.ocirrtica. nati1 nioriri. SAGS, ii-rita tirtti, c molti propongrjno cli sostituir1, in riina mcinicrm cli.ialsiasi, pcisirio con il tcriiiìiie 'Palazzo dclla C ' t scriiprc teinpo a conirire tcrmini niiovi, niu certo 6 che Fclicilii'. I.. -.>.. . .~ ~dell'atmosft~i;? gcIICC C 3 ~ l ~ a sciatta di qiiesti iiffici pi.ihblici. In effetti, dobbianio consuitare che vi lavoi-2ino quasii sempi-e uomini e donne dall'ari a accigli:ata, i quaili conforidono i ulti radiosi degfi sposini con gente- V C ~ I P IaL a i-egistrai-e la inoife de i propii parcnti, . .-- - - - .ver-sati i 1.5rubli che sono r ~ ~ y c s s a csigonco anzitut to chc vengario izione, e dimenticano persino di congratuliarsi con ri per I a reeistri o d'esprimere le condogliaiize per chi ha p4I130 Lln'd gli spo!si novelli P--Yl-

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persona card. Non sono certo gli iifllici di stato civile a sceglicrc cosi melanconici impiegati: si tratta della stessa natura di questi uffici, che noti coirispoiide all'attività cui sono destinati". E di fatto, per iniziativa dei cittadini di Lcningrado, è stato costi-uito culla Neva un " Palazzo,delle No:/,ze" dovt:"i matrirnonj nc)n si soniigliano h a loi-C )", cioe rion si svcdgono n ell'at mo' ;fera anu~nirnae C:onvenzionale di quellii che haniiio luogc nei pubblici ufli ci, e dovc:non si . . sposan,o soltant o coppie di Icningradesi, ina ariche altre coppic chc affluisr,uno da t.rgioni la~ntaneclc:IIIUnione. in Iuna notaI redazionaie, clic:tcnta un primo bilancio del diL-..'.... I.. ~arriro,si 1legge: "La Ciiiesa na creato le sue ceiimonic altraverso i se.coli. Ncll'ai~cnaledei m e n i cile essa impiega per influire sulI'iminaginazione c crii sentimenti .clell'iioii~one ti-oviamo di possenti, corne I'architctlura, la pittuva, la sciiltiira, il canto, il suono Jell'oiyano iiclle chicst, i sistemi fhncamcntc te; tral li clel sa. Perclii. ci si dciviu.bbc mcl;?\igliure sc il 'teatro' trae tnIvt.)l~iipcrsino gli atei, coloro clic rifiutano IIIcIlf.IJgnc dcl la rcligic>ne:) T;it t avici, hciri vi 2 il niininio d iibbio chic la vciith, la saggczzaI 11111i1n~icnIn nnbi ltb clcllc irlce con-iiinistc ilaranno -1. 1 vita a 1isanxc e .a ccrimo~nic:così l ~ l l Cc is, f J i i i l L C..v

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coscienza urnanistica e a quel senso della storia che individuano la cjviltà occidentale fra tirtte le alire civiltà scomparse o uiveriti. Tra i tentativi di animare I'Occide~itecon uin simbo'lo di vita più adeguato di quello cristiano alla civilt'a moclcrna. v i quel.-, *A u c a c a I 2ligione lo borghcsc dclla "religione della libert:c"* mancò di forz; i espansiiva, si \le nne esai nvece di CJ.~SCCre, iinpigliaiidr)si in conitraddizi oni seml?re piìi C larnoros~ e, e non .>. c- grossezza del C- C I V. l~l !~ Jumani ~..... già per stupirli~u I incapaci di intende~-la,ma proprio per i siioi limiti interni, clic sempl-e pii1 si vcnncro chiarendo come "limiti di classe". Nel seno del movinicnto operaio almeno una volta fu compiuto un ai~alo, "'O tentativo ne:II'Eiii-upa occidt.ntalc, c fu qiian'do Geoi-gcs Sore I affidv al miti.I dello sciopc-1-0generale il coinpiilo ininxinc di so1stitiiii.e il laiigiuciite mito cristiano e di fare giu:stizia da iina pai'*tedelle .. . . vaghc po~iti\~isticlie i'clieioni dc" Ila iiinai1it5C del la scicn?!a c. claleittari dlCI socialiisrno i-if<,rniistil'altra dcllc chi co. Ma il mito ( ncrale n1ancava cli " l o n dizione", ~ ..il .: 'lilC$ ;gl:\Vil Li I I I I I I C i i i i i I ~ I I I < .it'~l/.ii .I..acllul . A : -:C- ~..I-..-I C I I ~ I ~ I-I.IY.CI l I~I I LiLla; J manca,va clcll'cqiiivalc.ntc eli ci0 clie f'ii per- la it.li$innc cristiana lu iric~i ,i.iiazicjnc.di Cristo, c chc oggi, pcr i l socialismo coniemncir:inc:o consapc\.c~lcdi se,C 1:r Rivoliizionc dlOitohrc, in qunnto riwirlo inntigiiralc iiitc!;r:rin~cntc liniaiio, primo gciSincstorico dclln cspansionc rc!(!rrlrctcl socinlismo ricl rncinilu. I i i gcnciTalc,i l siiiil?olo ciiltiir:ilc 2 iin vil>raritc c.)rclinc iriiitaappirscntaziorii c di pocsil~ilithopernt ivc, C il quan no\-:i pci'iodiciimcntc I'appel lo ;i LIII cvci ~oi-;indo .luzioiic c cli niitiinticazionc, c pcriodicnrn inticipa Lrn nii;7,zontr L1 i ltilro, i l r i il pivospc mtti\:u ~ l Ci i l i C collettivi organic: rmcntc 1,cgnta al1.cmni-igiri ;iinbolci così clcfinito nc:)n ;rppiii-t ienc i ~,ccssaria c 'C' rncta. , I J .Il'....c ~ t .s r i r Ir ~. I : i liuririii/.i<>rie, ' . . -. l < . .: .. LICJL' .: . I'.I ~ I I I iii~i/i<)~ic lS ~ O I ~ C Cueii i I ci1 L L I I C cvcrito alle f o n c non iimanc di un niimc chc opci.ò iiell'epoca niitica: c ncppiire gli appartiene necessariamcntc ui-iorizzonte I'iitiirocfic mrttn ...-..- capo alla sopprcssionc dell'oi,dine sroriccj e limano. Scnza diihbjo il siinbolismci dcllc religioni trcidizionali 5 oi-ientnto in senso rnctastc~r.ico:ina gih nel simbolo rciigiosoci-istianocumincia ad apparire un evento decisivo clic e al centro della stona umana, l'a\ ill'iiomo -Dio: aniti propri o il cristiianesi inc messo vilii occ idciitale iin gerrne limarlistico C! tandos ficando lia finito col laccirare il suio guscio o quel conflitto fra simbolismo cristiano e iimanitivo, si smo CI ssei-e risoltu soltanto con la nascita di un simboli-

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snio nuovo, conciliabilc con la raggicinta coscienza urnanistica e

con il sempre più intimainente vissiito ''senso clella storia". La quistione aperta iin modo così ingenuo dall'operaio lJsakovskij t? iunque r.eale: pii r nel sirc1 condizi onamen to soviet ico racI

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..-.I-- 2 l':-. --.- iriurido cont : uii,i caigc-IIL~ L I I C Irripcgria I i i i ~ c i u chiude. 111 rci r i t.tempo raneo. S;arcmmoaiizi tentati di dire che proprio l'ingenuità dei pai ti al dibattito clelle "Iz\~estia"ci fa avvertire i tcrmini dei p r o ~ i e n in ~ amodo più netto, autenticoe attualedi quanto per lo più iion accada peirorrcndo la vasta letteratura sul mito e sul sii-iibolo, così in voga nclla Eiiropa borghese. In sostanza il dibattito delle "Izvestia" pone l'esigenza di trn simbolisn>o compa.tibile co n I'iimariesirno i iniegi-alc, cioì: cori la persi di iina origine t:i di una cIestinazi oiie intcl;i.almeni :e umant ni cult iirali. seinza clie i-csti il p iìi picco lo n1ar.gine per 1' rtalc e i l metast orico in qlrni-lto ideali (natiiralmc ntc I'ii-ra.zionalc c i l inc tas1oi.i~~ ) conte re'sistc>?ircta!1'opcr.arae iimnr .iiscono espcrir:'nxa . .d'o$;ni istanite C foi.rnano un niomcnl rimibi.- ..- -- -- . .11 '1 le del diveriii-C; piinro pcrd e che qucsta re.$i.st(;le~-izc aii vpcra iiniariii noil pii<] più, nc.1 rnonJntcmpx-:lnco,di vifa simIxdica). Ma il tlib:ittito rlclle "Izvcstia" 2 iritci'cssantc anclitl. pci~in'nltirirt\gionc. Esso nasce dall'intci-no cli lini sczcicth senza Ilio ormai salcl;iriicnte inipiantar:~ncl nostropiancta, c ctizcon la siin sola oyivi-osa 131'CSl?ll%i\ I?eiilc 113 l',Littii gii~s 3it. C(-)!itixi;i dcll siclei'a:,!ioni siillla cataslirolC mor-iiIc C sull a clisgi-i socialc ctic se! riiireblx.,rn In rnoii-tc dclla religioni?."Il qut I contro .... i i c~,~nh;ittcre .- .il sacrc la socii:l3 sovie , 11u c~sil;ii
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te di origine e di destino ai vari momenti della vita individuale e collettive, in url'epoca CIcfini~rClella stor-ia. UuestoP, pcir qiicl cile ci scmbra. i l si^pificato --oerto siille "Inestia" dall'c umano del d i b i i ~ i i ~ilp t7 cittadini dell'U nione. skij e pi-oscg~iito con tanto calo

Indice

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1 Si 11.q 1ei1.~ 1'1 I c . ~ Iio~nrnt>~, r;\nal I 91s. -. veda sii qucstu ai~goiiii.ntoR. CRIIIUIS, 4.' ed., pp. 20i sgg. ' l iInti rcl:itivi ai prnccssu tli Rrri~iiisch\vripsono stati ricavati. oltrr chc JalIn coi-rispondcnz:~di gioinali c periodici. rla quanin ne i-ifrriscr H. Atrh<> h r ,.4Ix*r,,l",,l~,.iii(l ., I J P S I I ~ I I IIIPIIIC. ~ ~ I I F~~ih~trg~-Da~il~'u-Vici~na ~~ 1960. pp. 14 1 s ~ g .c. da coi~rispi>iidciixa dii .loltanri Kiuse. Negli ii7l(1rn1a~iriiii pcnlilinrntc fui fioritiira di rilnSri-clic da v;iri piiiiti di viiiltimi nniii vi i'stain in Geni irii.>c:i dclln CÌcr17i;ir.iiiicli Bonn. Ricortlcsi:^ dcniinzi:i\~uiirrI;I i,i\'iviscc .i.KIIISC.lttt~ctiiitifcr~~,,.,, r.r,ag,t~rgc~ 1951: I#, Sch:ifei: 1 l.LVc-itiIi~, I!c.vtmt7ret~>o: n1nc.171 1111~1 I i t ~ x ~ ~ ~ i111iib~11~go j ~ r ~ y i , l L)5S; l'Il. Scl~iiiiclis,i., r)~ti?k/r1bf&~1111*, lii.ancolone 1 9 j h : lì. Wcncllc, Ucr Ol~krtl~iiir~i.: \1ts.i.t~t~l)~iiini.r. rnagisr.Ii~Ilcil~~i; E<~,tki,>ii.t~rtrlrl~~r, ~~ritbut-fio I 95);:G.Scheiik. Ptotik, M4rltvi. l ~ ~ ~ c . ~ s c i i lStwaircla ir~ii, 1958: e 1'opcr;k f ? i f i cit;\ta l I ~ ~ ~ l ' A i ~ ~ t ~ d ' ~ ~ r , ' Xiiiizic siiilc v;iric clq:. W,):. l>ciickcit,<:rl11.i))7kirIir.I i c i d C l h c 195 ~ 1 , c Pt~ii.roliliic':Plrtr 'Céniccli mi. C;esclzir.lrrt~11c'rri'c,is.srtirrtiil .sc:lirr~ircrriA,ltrsits, Herlino IYSh, 2" ctl. ' M!. ! I . IJriickt.r~. ~ ; ~ , l i i ~ i i ~ i kcil., i r l ~111). c . h 19 \I:. n p. 0 2 0 . Ilrid., ]y>,620 sg. ['ci I;, l o ~ t ci~iifro ;~ In rciigii.~fcnlrrtii rciiil h i daiiarnerico i i i tcuiii.esr col titoli, 111 Hrrssir Ii~olire:lr pc!icplt. rrr.v.st. crifriple coniNciich3iel e Parigi 1945); PP.Cir?;ey,Religiori iir Riisn i i o l i s ~PI!~! ~ i ~cl~risli<~iii.s~tir. .~~ltt*f, Reli.qi~ittiii ,i;ovit?fRtrzsia, L.oritlili 1943. e . delICIstessu atitorp, I<1~/ij~i~.111 i11 !lriidi scrittiiiz- sovicrichc s~illcrrligiorii C sraia piil>blic;ita i.cccntcnicntc in Italia: In religioit~i)i r ! ~ s sn. CLIM (li A. Uausaiii e di E. DC ILlzii-tinl

Pag.

5

L~VIIC

'lo Masser

PLIRORE SIMBOLO VALORE

Mito. scienze r c l i p i o s c e civitth rnoctt.i'na

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Itincirri mcridinnali hlot(l l i i c n ~ i ~ 11 pir~nfr)i!i Fr~~nce.
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pl.~n/fL'~l,liOi~L' L'l i r c ~ n o

Ilrr arcari~elos t r l (;nrgnnn 111 niidssé1191llolnr~.

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Fumi-e Simbolo Valcitc